Festa della Lega

Festa della Lega,
Bimonte: «La rinascita parte dai paesi di frontiera»

Dietro i successi di un partito c’è l’impegno costante di persone che hanno deciso di dedicare tempo, risorse ed energie alla causa.

Molto spesso queste importanti figure scelgono di restare nell’ombra con ammirevole senso di responsabilità e spirito di abnegazione. È il caso di Massimo Bimonte, responsabile organizzativo della Lega in provincia di Avellino, che in poche settimane è riuscito a coordinare i lavori per la perfetta riuscita della prima Festa della Lega in Irpinia.

Notevole anche la scelta della Fattoria Rosabella di Montella quale location della manifestazione, una cornice incantevole che ha contribuito a valorizzare l’Irpinia agli occhi dei partecipanti arrivati anche dal Nord.

Prima Festa della Lega in Irpinia,
Morano: «Siamo una comunità che cresce»

Si è appena concluso un evento epocale. Per la prima volta si è celebrata in Irpinia la Festa della Lega, evento destinato a ripetersi nei prossimi anni.

Nei Comuni di Montella e Cassano la macchina organizzativa predisposta da Sabino Morano, Massimo Bimonte e Giuseppe D’Alessio ha organizzato una due giorni di convegni e tavoli tematici a cui hanno preso parte i vertici nazionali e regionali del Carroccio Andrea Crippa e Gianluca Cantalamessa.

Nei borghi dell’Alta Irpinia la Lega ha raggiunto alle ultime Europee risultati bulgari e forte è stato lo scossone impresso dalle popolazioni locali al vecchio sistema clientelar-democristiano.

Da qui la necessità non solo di festeggiare i successi ma anche di fare il punto della situazione in un partito in forte ascesa che fa i conti con la crescita repentina del consenso ma, purtroppo, anche con l’ingresso di trasformisti e disturbatori. Ecco allora che la due giorni è servita a prendere le decisioni che influenzeranno la vita del partito nei prossimi mesi.

Soddisfatto il segretario provinciale della Lega, Sabino Morano, che con il suo carisma dovrà dare la carica ai sostenitori per continuare il percorso di crescita politica e radicamento territoriale egregiamente avviato.

Meriti che Morano condivide con il suo alter ego del movimento giovanile, Giuseppe D’Alessio.

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