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Covid-19: le misure di contenimento dell’epidemia e le nuove regole sulla quarantena

Cambiano le disposizioni e le misure di contenimento dell’epidemia che riguardano anche nuove regole sulla quarantena.

Dal 10 gennaio 2022 fino al termine dello stato di emergenza si amplia l’uso del Green Pass rafforzato che riguarderanno anche una serie di attività all’aperto.

Per utilizzare i mezzi di trasporto pubblico locale o regionale c’è l’obbligo del green pass rafforzato.

Dal 31 dicembre sono cambiate le disposizioni per le quarantene. Non si applica la quarantena preventiva a coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al Covid-19 nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione nonché dopo la somministrazione della dose di richiamo.

Fino al 10ecimo giorno successivo all’ultima esposizione al caso, a queste persone è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 e di effettuare un test rapido o molecolare solo in presenza di sintomi.

I primi dati sull’efficacia dei vaccini nei confronti della variante Omicron suggeriscono che la stessa sarebbe in grado di ridurre l’efficacia dei vaccini nei confronti dell’infezione, della trasmissione, della malattia sintomatica, soprattutto chi ha completato il ciclo di due dosi da più di 120 giorni.

La terza dose riporta l’efficacia dei vaccini a livelli comparabili a quelli contro la variante Delta, conferendo una buona protezione nei confronti della malattia grave.

Per le seguenti ragioni è opportuno promuovere la somministrazione della terza dose di richiamo (booster) e differenziare le misure previste per la durata ed il termine della quarantena sia in base al tempo trascorso dal completamento del vaccino primario che alla somministrazione della dose booster.

Quarantena Covid-19 2022

Quarantena Covid-19 2022

Quarantene

Per quanto riguarda i contatti stretti i soggetti non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale (coloro che hanno ricevuto una sola dose di vaccino) o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni resta inalterata la misura della quarantena che prevede una quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione al caso, al termine del periodo bisogna eseguire un test molecolare o antigenico con risultato negativo.

Coloro che hanno completato il ciclo vaccinale primario da oltre 120 giorni, e che hanno in corso di validità il green pass se asintomatici devono effettuare una quarantena di 5 giorni, al termine di questo periodo deve essere eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo.

Se i soggetti asintomatici hanno ricevuto la dose booster o hanno concluso il ciclo vaccinale nei 120 giorni precedenti o sono guariti da infezione SARS-CoV-2 nei 120 giorni la quarantena non viene applicata ma è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso. Il periodo di auto sorveglianza termina al quinto giorno.

Bisogna effettuare un test antigenico rapido o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e se ancora asintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid-19.

Gli operatori sanitari devono eseguire tamponi su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con il soggetto contagiato.

Per i contatti a basso rischio, qualora abbiano indossato sempre le mascherine chirurgiche o FFP2 non è necessaria quarantena ma dovranno essere mantenute le comuni precauzioni igienico-sanitarie. Se non è stato possibile garantire l’uso della mascherina, tali contatti dovranno sottostare a sorveglianza passiva.

I soggetti contagiati che hanno precedentemente ricevuto la dose booster o hanno completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni l’isolamento può essere ridotto dai 10 ai 7 giorni, se asintomatici da almeno 3 giorni e alla condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo.

Natale 2020: le nuove disposizioni ministeriali

Dopo le ipotesi che avevamo formulato, sono giunte le nuove disposizioni che riguarderanno le prossime festività di Natale 2020.

Il ritorno a scuola in presenza è previsto per il prossimo 7 gennaio 2021 al 100% per il primo ciclo e al 75% per le superiori.

Per quanto riguarda gli spostamenti tra Regioni, questi saranno vietati dal 21 dicembre al 6 gennaio fatta eccezione  per i casi di lavoro, necessità, salute e per fare ritorno presso la propria residenza, domicilio o abitazione. Sarà possibile spostarsi da una Regione all’altra fino al 20 dicembre, tenendo conto le fasce di colore.

Sono vietati gli spostamenti tra Comuni a Natale, il 26 dicembre dicembre e a Capodanno, salvo per casi di lavoro, per motivi di salute o di necessità.

Si può raggiungere la seconda casa a patto che si trovi all’interno della stessa Regione di residenza ma non ci si potrà spostare il 25 e il 26 dicembre e il primo gennaio, quando sono vietati gli spostamenti fuori dal proprio Comune.

Per quanto riguarda lo shopping fino al 6 gennaio i negozi resteranno aperti tutti i giorni fino alle ore 21:00 in modo tale da diluire l’affluenza. I centri commerciali continuano a restare chiusi nel fine settimana.

Natale 2020: nuove disposizioni ministeriali

Natale 2020: nuove disposizioni ministeriali

Natale 2020: le nuove disposizioni

I ristoranti saranno sempre aperti a pranzo compreso Natale, Santo Stefano, Capodanno e durante l’Epifania ma al tavolo non potranno esserci più di 4 commensali. La consegna a domicilio e l’asporto sono consentiti fino alle ore 22:00 mentre i bar e gli altri locali di somministrazione saranno aperti dalle 5:00 fino alle 18 sono nelle zone gialle.

Per quanto riguarda il pranzo e la cena di Natale è raccomandato di festeggiare solo con i familiari o i conviventi ma non è stato indicato un numero massimo di commensali.

Il coprifuoco resta invariato ed è sempre dalle 22:00 alle 5:00 del mattino seguente. A Capodanno il coprifuoco dura fino alle 07:00 del mattino.

Gli hotel potranno restare aperti ma i ristoranti presenti all’interno delle strutture resteranno chiusi la sera di Capodanno. Sarà possibile trascorrere il veglione in queste strutture restando e ordinando la cena in camera.

Gli impianti sciistici resteranno chiusi fino al 6 gennaio e si potrà ritornare a sciare dal 7 gennaio. Le crociere sono sospese dal 21 dicembre fino al 6 gennaio.

Dopo un viaggio all’estero è obbligatoria la quarantena di 14 giorni.

Le funzioni religiose della notte del 24 dicembre sono svolte in orario per permettere ai fedeli di tornare a casa prima del coprifuoco. Durante la giornata del 25 dicembre verranno celebrate più messe per evitare assembramenti.

Fino al 15 gennaio si potranno svolgere solo incontri e gare di alto livello. Resta sempre concessa l’attività sportiva e motoria individuale a patto che si rispettino le distanze interpersonali.

Cinema e teatri restano chiusi per la durata delle festività.

Ecco le nuove disposizioni per questo Natale 2020.

Natale 2020 quali sono le ipotesi del Governo

Il Natale 2020 si prospetta all’insegna di nuove normative e Dpcm. Che cosa ci aspetta? Ecco alcune ipotesi che potrebbero prospettarsi. Partiamo dal presupposto che dopo il 3 dicembre verranno fissate le nuove disposizioni diverse da quelle attualmente in vigore.

Quello che è sicuro e che non ci sarà possibilità per feste e ritrovi in piazza ma è ipotizzato lo spostamento tra Regioni.

Giuseppe Conte ha dichiarato:

Dobbiamo prepararci ad un Natale più sobrio; veglioni, festeggiamenti, baci e abbracci non saranno possibili. Pensiamo che sarà possibile scambiarci i doni e permettere all’economia di crescere. La formula con la quale saranno decise le misure non è ancora stata stabilita, fermo restando che non dovrebbe essere abbandonato il sistema dell’Italia divisa in fasce.

L’ipotesi più attuale è che ci sia un Dpcm per il periodo dal 3 dicembre fino a ridosso di Natale e uno per le festività vere e proprie.

Natale 2020: cosa ci aspetta

Natale 2020: cosa ci aspetta

Natale 2020: le nuovi ipotesi per il prossimo Natale 2020

Sarà sicuramente consentito lo shopping per gli acquisti di Natale e i negozi potranno restare aperti in una fascia oraria più ampia, da quella attuale, per evitare assembramenti poiché l’unico interesse è quello di ridare una svolta all’economia che sta avendo un secondo arresto.

I centri commerciali potranno riaprire nei fine settimana e nei giorni festivi con ingressi controllati nei negozi, nelle strade e nelle piazze soprattutto nelle grandi città. È prevista l’apertura di pub e ristoranti mentre per il Cenone in casa ci saranno raccomandazioni e non divieti. Verrà raccomandato di non superare il numero di sei a tavola quindi sarà consentito ritrovarsi tra parenti più stretti o solo tra conviventi.

Gli spostamenti saranno vietati nelle Regioni rosse e limitati in quelle arancioni.

Il coprifuoco fissato attualmente alle 22:00 potrebbe essere spostato alle 23:00 o alle 24 o addirittura all’una di notte il 31 dicembre.

In breve questo Natale, così come lo è stata la scorsa estate anche se in modo meno vistoso, verranno concesse delle libertà maggiori per far girare l’economia perché è questo ciò che preme maggiormente: far circolare moneta a discapito di tutto il resto anche di possibili ed eventuali contagi perché inevitabilmente ci saranno.

Se dovesse esserci una nuova impennata di contagi, causata da questa maggiore libertà, il terzo lockdown lo avremo sempre dietro l’angolo in attesa di nuove festività commerciali per poterci riappropriare di una parvenza di mobilità controllata perché il mantra è sempre il medesimo: far girare l’economia o almeno darne l’idea.

L’economia purtroppo segue un ritmo circolare, quindi, se volessimo valutare queste nuove disposizioni ipotetiche che consentono maggiore autonomia le si potrebbero definire semplicemente uno specchietto per le allodole nei confronti dei commercianti e dei cittadini italiani.

Per noi campani lo scenario potrebbe essere differente, con qualche puntualizzazione e restrizione maggiore per intenderci, questo lo dobbiamo sempre ricordare e tenere presente.

In attesa del nuovo Dpcm vi auguriamo una buona autogestione!

Regioni rosse, arancioni e gialle cosa si può fare e cosa no

A ciascun colore, come sappiamo, è affidato un pacchetto di misure ad hoc.  La zona rossa rappresenta un lockdown a tutti gli effetti mentre il coprifuoco è universalmente valido per ciascuna Regione.

Zona rossa, arancione e gialla

Zona rossa, arancione e gialla

Zona rossa, arancione e gialla: disposizioni

Le Regioni rosse sono quelle che devono rispettare le misure più restrittive: l’uscita di casa deve essere motivata, i bar sono chiusi. Idem per ristoranti e negozi che non siano di vendita di generi alimentari, tabacchi e farmacie. L’asporto è consentito 7 su 7 fino alle ore 22:00. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Sono aperte edicole e tabacchi, lavanderie, parrucchieri, barbieri mentre restano chiusi i centri estetici. La DAD è prevista dalla seconda media in poi. È vietato spostarsi da un Comune all’altro o uscire ed entrare da una Regione all’altra salvo comprovate esigenze lavorative o di necessità

Le Regioni arancioni prevedono la chiusura di bar e ristoranti durante tutto l’arco della giornata. l’asporto è consentito fino alle 22:00. Per le consegne a domicilio non ci sono restrizioni. I centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi restano chiusi tranne per farmacie, parafarmacie, alimentari, tabacchi ed edicole presenti all’interno.  La DAD è prevista solo per le scuole superiori. È possibile circolare liberamente all’interno del proprio Comune di residenza ma non è possibile abbandonarlo e resta vietato spostarsi dalla propria Regione. Riduzione al 50% del trasporto pubblico.

Le Regioni gialle prevedono l’apertura di bar e ristoranti fino alle ore 18:00. L’asporto è consentito fino alle 22:00 e per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. I centri commerciali sono chiusi nel fine settimana fatta eccezione per farmacie, parafarmacie, tabacchi ed edicole presenti all’interno. È possibile spostarsi all’interno della Regione e anche tra una Regione gialla all’altra.

Nuovo Dpcm: quali sono le nuove disposizioni per il contenimento del contagio

Il nuovo Dpcm che entra in vigore oggi su tutto il territorio nazionale stabilisce nuovi comportamenti da adottare e nuove disposizioni in vigore.

Per quanto riguarda il contenimento della diffusione del virus è obbligatorio l’avere sempre con sé le mascherine con l’obbligo di indossarle nei luoghi chiusi che non siano abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto ad eccezione dei casi in cui è garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi.

L’obbligo di indossare la mascherina non è previsto per i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva, per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina. La distanza interpersonale resta quella di un metro. Restano invariabili le altre misure di contenimento del virus quali continua e costante igiene delle mani.

Nelle strade o piazze dei centri urbani dove si potrebbero creare assembramenti è possibile disporre la chiusura al pubblico dopo le 21:00. Si può, qualora venga disposta la chiusura, accedere per recarsi nelle abitazioni private e per usufruire dei locali commerciali aperti in modo legittimo.

Si raccomanda il non utilizzo con mezzi di trasporto pubblici o privati per esigenze altre a meno che non siano per ragioni lavorative, di studio, per motivi di salute o di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi.

In nuovo Dpcm stabilisce che nei locali pubblici e aperti al pubblico vi è l’obbligo di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente all’interno del locale, tenendo conto dei protocolli e delle normative vigenti.

Possono essere usate le seguenti mascherine:

  • mascherine di comunità (lavabili o monouso)
  • mascherine autoprodotte in maniera multistrato che siano in grado di creare una barriera e che possano stabilire confort e respirabilità e che permettono di coprire dal mento fino al di sopra del naso
Nuovo Dpcm in vigore in Italia

Nuovo Dpcm in vigore in Italia

Le nuove disposizioni per il contenimento del contagio: alcuni dei punti stabiliti

Per contenere  e contrastare la diffusione del Covid-19 devono essere applicate le seguenti misure:

  • I soggetti con infezioni respiratorie caratterizzati da febbre maggiore di 37,5° devono restare nel proprio domicilio e contattare il medico curante.
  • L’accesso nei parchi pubblici, nelle ville e nei giardini pubblici ci può essere, rispettando il divieto di assembramento e rispettando la distanza interpersonale di un metro.
  • In questi luoghi è consentito l’accesso ai minori anche insieme ai propri familiari o altre persone che sono abituali conviventi  o deputate alla loro cura per svolgere attività ricreative o ludiche.
  • Sono sospese le attività dei parchi tematici e di divertimento.
  • I ragazzi e i bambini possono svolgere attività ludiche e ricreative in luoghi destinati a fare ciò con l’aiuto e la presenza di operatori che possono tenerli in custodia ma con l’obbligo di adottare protocolli di sicurezza.
  • Si possono svolgere attività sportive o attività motoria all’aperto anche in aree attrezzate o parchi pubblici purché vi sia il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di 2 metri per quanto concerne l’attività sportiva e di un metro per quanto riguarda l’attività motoria. Queste disposizioni non vengono applicate qualora sia necessaria la presenza di un accompagnatore o per persone che non sono completamente autosufficienti.
  • Sono sospese le competizioni sportive e gli eventi di sport individuali e di squadra svolti in qualsiasi luogo sia pubblico che privato.
  • Sono consentiti gli eventi sportivi ritenuti di interesse nazionale all’interno dei settori professionistici o dilettantistici del CONI, CIP e dalle rispettive federazioni nazionali.
  • Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali fatta eccezione per quelli che hanno il presidio sanitario obbligatorio e che erogano prestazioni che rientrano nei livelli essenziali di assistenza.
  • Le manifestazioni pubbliche possono svolgersi e sono consentite solo in maniera statica a condizione che vengano osservate le distanza sociali attualmente vigenti.
  • Sono sospese le attività di scommesse, bingo, sale giochi e casinò.
  • Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico nelle sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e anche in altri spazi all’aperto.
  • Restano sospese le attività delle discoteche, delle sale da ballo sia al chiuso che all’aperto.
  • Sono vietate le feste al chiuso e all’aperto comprese quelle conseguenti a cerimonie civili e religiose.
  • Per quanto riguarda le abitazioni private si raccomanda di non ricevere persone diverse dai conviventi fatta eccezione per esigenze lavorative o situazioni di necessità o di urgenza.
  • Restano vietate fiere, sagre e qualsiasi evento analogo.
  • Sono sospesi congressi, convegni ed altri eventi a meno che questi non si svolgano con modalità a distanza.
  • È possibile  accedere nei luoghi di culto con misure organizzative tali da evitare assembramenti.
  • L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza.
  • Le scuole di secondo grado possono adottare forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, ricorrendo alla DDI (Didattica Digitale Integrata) per una quota pari almeno al 75% delle attività e modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni anche attraverso la disposizione di turni pomeridiani.
  • Le riunioni degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine e grado possono essere svolte in presenza o a distanza.
  • I corsi per i medici in formazione specialistica e le attività tirocinanti delle professioni sanitarie e medica possono proseguire anche in modalità di non presenza.
  • Sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o di gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche.
  • Sono consentite le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali, per l’orientamento e per il tirocinio.

Questi appena esposti sono alcuni punti del nuovo Dpcm che andrà in vigore oggi.

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