Brevi interviste con uomini schifosi

Brevi interviste con uomini schifosi interpretato da Lino Musella e Paolo Mazzarelli

Brevi interviste con uomini schifosi (1999), una raccolta di 23 racconti, di David Foster Wallace diventa una rappresentazione teatrale diretta da Daniel Veronese e interpretata da Lino Musella e Paolo Mazzarelli.

Una scelta coraggiosa quella di Veronese, per chi conosce bene lo scrittore e i contenuti dei suoi romanzi, in particolare dell’opera letteraria in questione. Brevi interviste con uomini schifosi, se volessimo riassumerlo con poche parole, è un bestiario completo che racchiude e definisce l’umanità e la società intera.

Brevi interviste con uomini schifosi

Lino Musella e Paolo Mazzarelli

Dei 23 racconti che compongono il testo letterario sono stati scelti 8 dialoghi, che meglio definiscono il mood dell’opera e che ben riflettono, con le dovute sfumature che caratterizzano ciascun io, ciò che caratterizza l’uomo nella sua essenza e totalità individuale e collettiva.

Siamo tutti in qualche modo difettati: c’è chi esaspera un tratto distintivo caratteriale, chi diventa vittima, chi carnefice ma ciò che predomina è il ruolo, consapevole o scelto a ragion veduta, che ciascun individuo decide e vuole interpretare, per arrivare ad un fine sia esso materiale o metafisico.

Il cinismo e lo humor nero predominano nella rappresentazione teatrale portata in scena, dividendo il pubblico facendolo alternare, durante i diversi dialoghi, tra chi si immedesima e partecipa in sacro silenzio, alle volte commiserandosi o prendendo semplicemente consapevolezza di ciò che si è e tra chi ride travolto dall’assurdità di un momento o di un sentire che non gli appartiene e che sente lontano. In base a questa divisione e a questa tipologia di approccio, si nota quella vena disincantata e cruda che appartiene a quel modo di descrivere la vita nella sua poca eleganza che definisce un quadro grottesco di ciò che siamo, in fondo lo siamo un po’ tutti. Ciascun essere umano definisce un ruolo per se stesso, in cui si identifica e che ha lo scopo di farci vivere, in fondo, per come abbiamo scelto e per come vogliamo farci riconoscere sia dall’altro che dalla società intera.

Brevi interviste con uomini schifosi tocca diverse problematiche non solo individuali e disturbate ma soprattutto sociali. Un esempio nonché tratto distintivo è la scelta non casuale di Daniel Veronese di portare sul palco due uomini che senza travestimenti, imbelletti o riconoscibili da tratti distintivi sessuali si scambiano i ruoli interpretando l’uomo e la donna durante lo spettacolo. Una scelta, questa, che ben si presta alla modernità dei nostri tempi.

Il risultato della rappresentazione teatrale trasuda di una verità cruda che non parla per metafore e di riflessioni intime e sociali su cui, ciascuno spettatore, inevitabilmente valuterà.

Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace va in scena a teatro

Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace

Brevi interviste con uomini schifosi è stato in scena fino al 6 febbraio al Teatro San Ferdinando di Napoli mentre dall’8 al 13 febbraio è in scena al Teatro India a Roma.

Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace al Teatro San Ferdinando

L’ironia irresistibile di Wallace tratta la natura umana con una suprema abilità nel descrivere il quotidiano; il suo è uno humor talmente intriso di drammaticità da rasentare il sadismo.

Attraverso una rosa di racconti tratti dalle Brevi interviste con uomini schifosi, Veronese traccia una propria linea drammaturgica che racconta di uomini incapaci di avere relazioni armoniche con le donne, e ci invita a osservarli da vicino.

Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace va in scena a teatro

Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace di Daniel Veronese

C’è l’uomo che insulta la moglie che lo sta lasciando, la disprezza e la deride, come una cosetta incapace di vivere senza lui accanto a sostenerla; c’è l’uomo che vanta la propria infallibilità nel riconoscere la donna che ci sta senza fare storie; c’è quello che usa una propria deformazione per portarsi a letto quante più donne gli riesce; quello che rimorchia in aeroporto una giovane in lacrime perché appena abbandonata dall’amato: una galleria impietosa di mostri.

Daniel Veronese traspone queste voci, scritte da Wallace in forma di monologo al maschile, in dialoghi tra un uomo e una donna. In scena però chiama a interpretarli due uomini, che si alternano nei due ruoli maschile e femminile, in una dialettica che mette in luce tutte le fragilità, le gelosie, il desiderio di possesso, la violenza, il cinismo insiti nei rapporti affettivi.

Il drammaturgo e regista Daniel Veronese, maestro indiscusso del teatro argentino, porta in scena Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace, dando vita, con sguardo feroce e molto humor, a uno zibaldone di perversioni e meschinità, che ritraggono il maschio contemporaneo come un essere debole, che ricorre al cinismo se non alla violenza come principale modalità relazionale con l’altro sesso.

Veronese traspone le voci scritte da Wallace in forma di monologo al maschile, in dialoghi tra un uomo e una donna. In scena però chiama a interpretarli due uomini, che si alternano nei due ruoli maschile e femminile, in una dialettica che mette in luce tutte le fragilità, le gelosie, il desiderio di possesso, la violenza, il cinismo insiti nei rapporti affettivi. Il risultato è comico e disturbante al tempo stesso.

Dall’ 1 al 6 febbraio al Teatro San Ferdinando Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace regia e drammaturgia Daniel Veronese con Lino Musella e Paolo Mazzarelli.

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