Anna Dari

Assolo di Anna Dari, il suono potente della vita: il video

Anna Dari: pianista per scelta, compositrice per caso, scrittrice per passione. La sensibile artista astigiana combatte il male oscuro della depressione con l’arma della propria musica e vince.

Nel 2020 il primo premio al Concorso internazionale “Salvatore Quasimodo” sezione Musica al prestigioso CET di Mogol e nell’agosto 2021 pubblica Oltre la nebbia. Un progetto discografico nuovo, diverso, metaforico. Con un cambio di rotta e di stile rispetto ai primi dieci anni del suo comporre. L’album (edito da Blue Spiral Records) contiene sette gemme preziose, tra cui la raffinata e struggente Assolo che aveva dato il la iniziale.

Realizzato dallo studio ImagesLab di Asti, il video di Assolo rappresenta l’ultimo atto di un percorso interiore iniziato con la composizione del brano nell’estate 2017.

Assolo di Anna Dari

Erano trascorsi due anni e mezzo di totale silenzio. Un periodo durante il quale Anna Dari aveva deciso di chiudere definitivamente il coperchio del suo pianoforte e della composizione pianistica. Ma il destino ribalta le carte in tavola e la pone in relazione con un’altra anima a lei affine. Travagliata, fragile, in cerca di un appiglio. La colpisce fortemente la storia, per la potente energia che quell’uomo era riuscito a sprigionare dal fondo del pozzo in cui si trovava. Straordinariamente capace di superare la sofferenza fisica dovuta a un grave incidente che aveva compromesso in modo significativo l’uso del piede e quindi della camminata. Ma il sogno, da appassionato runner, di partecipare alla maratona cui tanto anelava, lo spingono ad allenarsi sistematicamente. Senza cedere allo sconforto né alla paura dell’insuccesso o alla facile rinuncia. E così fu.

Il trionfo della volontà e della sete di vivere sul dolore psicofisico invasivo. Pur nel profondo di un forte stato depressivo, anche Anna Dari sente la spinta emotiva ad alzarsi dal letto ed avvicinarsi nuovamente alla tastiera. Dopo due anni e mezzo di ferma compositiva, trasforma la storia di quell’uomo in musica. E nasce Assolo.

Il desiderio di realizzare un video del brano si è protratto nel tempo fino ad arrivare ad oggi e alla meravigliosa opportunità dell’aprile 2022. Paride Candelaresi, Assessore alla Cultura del Comune di Asti, insieme al Direttore del Teatro concedono l’autorizzazione ad effettuare le riprese all’interno del prezioso Alfieri.

Anna Dari

Anna Dari

Racconta Anna Dari:

Girare le riprese del video “Assolo” all’interno di un meraviglioso teatro d’epoca è stata per me un’esperienza unica e irripetibile.

Mi trovavo faccia a faccia con quella compositrice che per quindici anni aveva agognato di portare la propria musica nel mondo, sognando i grandi teatri. Suonare nel silenzio dell’Alfieri, nudo, spogliato del pubblico, mi ha emozionato. Un’emozione resa ancor più vivida e potente dal ricordo che proprio in quel luogo speciale aveva avuto inizio la mia carriera. Una carriera – confesso – che avrebbe meritato di più. E ancora ci spero. Così come, attraverso quest’“Assolo”, nutro la speranza di poter lasciare ai miei figli un saluto, una traccia, forse eterna, chissà, di cui possano un giorno sentirsi orgogliosi.

Anna Dari: prigioniera libera oltre la nebbia

All’attività musicale Anna Dari affianca quella letteraria pubblicando prigioniera libera oltre la nebbia, uno straordinario testo autobiografico in prosa e poesia, con la casa editrice Pubme e la prefazione dello psichiatra Giuseppre Tavormina,
segretario di Eda Italia Onlus (Associazione Italiana sulla Depressione).

Tra narrazione e lirica, il libro racconta dodici anni del viaggio umano e artistico della scrittrice musicista legati al tunnel
della depressione maggiore e alla possibilità del suo superamento attraverso l’imperscrutabile processo di creazione
artistica. Il coraggioso progetto editoriale diventa così una versione rinnovata e più completa della precedente
“Prigioniera libera”, pubblicata a maggio 2019 con la casa editrice astigiana Letteratura Alternativa e la partecipazione al
Salone internazionale del libro di Torino, ricevendo la menzione al Premio internazionale letterario “Salvatore
Quasimodo”.

Prigioniera libera 2.0 di Anna Dari

Prigioniera libera 2.0 di Anna Dari

Un’opera intensa, di valore poetico‐letterario e al contempo una potente arma di autoguarigione per continuare a combattere il male oscuro, come la stessa autrice definisce la depressione. E di questo Anna Dari vuole dare
forte testimonianza.
Una testimonianza di vita e un progetto artistico partito il 10 luglio 2007 quando, attanagliata da un profondo dolore
morale, Anna Sfregola, in arte Anna Dari, in memoria del ramo artistico familiare materno (Scordari), si avvicina al
pianoforte dopo diciotto anni di silenzio, nonostante un diploma al conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria rimasto
appeso al muro, iniziando a improvvisare e comporre la sua musica. È come uno squarcio, nuovi orizzonti si spalancano
nella sua mente intrappolata nel tunnel della depressione.

Da lì un creativo susseguirsi di brani che, partendo da una
matrice classica, approdano con raffinata eleganza a richiami pop, blues, jazz, a seconda dell’ispirazione del momento e
dello stato d’animo, in un variegato e versatile quanto suggestivo stile compositivo.

Il 6 agosto 2021 vede la luce “Oltre la nebbia” (Blue Spiral Records), un album come metafora umana e artistica, in cui il
pianoforte è protagonista nel suo intimo e suggestivo dialogare, in alcuni casi, con altri timbri strumentali sapientemente
ricercati nell’incorruttibile volontà di spingersi continuamente oltre, “a ricordarci di volgere sempre lo sguardo verso
l’alto, verso la bellezza, verso l’armonia, verso l’amore, verso tutto ciò che sa di vita vera. Oltre l’apparenza, oltre
l’indifferenza, oltre la paura, oltre il muro di nebbia che avvolge di aspre miserie le nostre piccole affannate vite”. È questo
il significato profondo del primo album dell’artista piemontese, nonostante molte altre composizioni ancora inedite
abbiano preceduto dal 2007 ad oggi l’uscita discografica di “Oltre la nebbia”.

La tracklist trova il suo epilogo in “Terre di mezzo”, un brano di struggente attualità con inserti sonori di combattimenti ed esplosioni. Tragicamente attuale, da oriente ad occidente, è dedicato a tutti i popoli che soffrono, dilaniati dalla barbarie della guerra e dalla paura che morde il cuore.
Tra parole che scavano in profondità, versi adamantini e raffinate suggestioni musicali diventate colonna sonora del film
“Il rumore del mare” della regista Enza Lasalandra, seducendo mente e cuore di chi legge e ascolta, questo è solo il suo
risveglio.

La storia di Anna Dari non finisce qui.

Anna Dari

Anna Dari

Anna Dari: biografia

In memoria del ramo artistico familiare materno Scordari, Anna Sfregola, in arte Anna Dari, si avvicina al pianoforte dopo diciotto anni di silenzio, nonostante un diploma al conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria rimasto appeso al muro, iniziando a improvvisare e comporre la sua musica: nasce così “Broken heart” (Cuore in frantumi), una composizione dall’evidente sapore blues.

Da lì, misteriosamente, in meno di un anno arrivano tutti gli altri brani composti a mente, senza l’ausilio dello spartito, ed eseguiti ad Asti, Torino, Alessandria, Perugia, Trieste, Piacenza, Lake Como Festival, con grande consenso di pubblico e di critica. Sempre a Torino, presso il teatro Orpheus, in occasione della Giornata internazionale della donna l’8 marzo 2011, partecipa al concerto “Mozart e le donne”, durante il quale presenta in prima esecuzione nazionale “La forza della vita”, nella versione per piano e orchestra d’archi, e “Una carezza per Chiara”, per violoncello e piano, brano dedicato a tutte le bambine e le donne vittime di violenza sessuale.
Contemporaneamente scrive una raccolta di poesie dal titolo “Suoni e colori dell’anima”, da cui sono tratti i versi collegati alle singole composizioni.

Attraverso la musica e le liriche Anna Dari racconta, non solo della sua vita in particolare ma dell’universo femminile in
generale, declinato nelle sue tante e preziose sfumature; parla dei bambini vittime di violenza, del profondo senso di solitudine e dolore insito al male oscuro della depressione; racconta anche della potenza della musica e della poesia e del miracoloso potere catartico della creazione artistica, del senso di amore universale a cui la sua anima anela e di come arte e vita siano diventate per lei due facce della stessa medaglia.

Dal 2015 all’estate 2017 un lungo periodo di crisi e silenzio compositivo. Poi nuovamente l’urgenza di trasformare in musica le proprie emozioni. Nascono i nuovi brani “Assolo” (vincitore l’11 gennaio 2020 al Cet di Mogol del Premio internazionale letterario “Salvatore Quasimodo” sezione Musica) e “Sognando il mare”, che segnano per Anna Dari una nuova vena compositiva, più pop, intima e minimale.

Nel marzo 2018 riprende a suonare dal vivo con un concerto ad Azeglio sul lago di Viverone e a giugno dello stesso anno con un recital durante la Festa della musica di Torino. Contestualmente avvia il progetto “Dreams and hopes” con il collega cantautore Alessandro Fantino, delle cui canzoni Anna Dari cura gli arrangiamenti pianistici, e il 6 agosto 2021 vede la luce “Oltre la nebbia” (Blue Spiral Records), un album come metafora umana e artistica.
All’attività musicale Anna Dari affianca quella letteraria, pubblicando a maggio 2019 “Prigioniera libera” con la casa editrice astigiana Letteratura Alternativa e la partecipazione al Salone internazionale del libro di Torino, che riceve la menzione al Premio internazionale letterario “Salvatore Quasimodo”.

Tra narrazione e poesia, lo straordinario testo autobiografico racconta dodici anni del viaggio umano e artistico della scrittrice musicista legati al tunnel della depressione maggiore e alla possibilità del suo superamento attraverso l’imperscrutabile processo di creazione artistica. Il coraggioso progetto editoriale, pubblicato per Pubme come “Prigioniera libera 2.0”, con la prefazione dello psichiatra Giuseppre Tavormina, segretario di Eda Italia Onlus (Associazione Italiana sulla Depressione), diventa una versione rinnovata e più completa della precedente edizione, per continuare a combattere il male oscuro della depressione. E di
questo Anna Dari vuole dare forte testimonianza.

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