Adagio napoletano

Riallestimento del musical di Bruno Garofalo dedicato alla canzone classica partenopea

Sabato 25 marzo, alle 21, e, in replica, domenica 26 marzo, alle 18, il teatro della Canzone napoletana ospita il riallestimento della sua produzione di punta: il musical, dal ricco cast di attori, cantanti, danzatori e musicisti, diretto da Bruno Garofalo.

Scritto dallo stesso Garofalo in collaborazione con Karima Campanelli e Raffaele Esposito, con gli arrangiamenti originali di Tonino Esposito e le rielaborazioni musicali di Pino PerrisAdagio Napoletano è un viaggio nelle melodie partenopee del Novecento, un susseguirsi di quadri singoli e indipendenti che spaziano tra varie stagioni ed emozioni in uno scenario altamente evocativo delle atmosfere, dei luoghi e delle immagini che costituiscono la componente estetica della città.

Racconta il regista:

In questo spettacolo non c’è un filo conduttore o delle sequenze temporali: gli interpreti e i personaggi in costume novecentesco rievocano alcuni riferimenti canonici delle nostre infinite “collezioni” di melodie, alcune immortalate nel Novecento, altre recuperate e inedite in questo contesto, ma che rappresentino sempre una sostanziale importanza per il nostro discorso che spazia dal recupero filologico allo spettacolo puro.

musical di Bruno Garofalo dedicato alla canzone classica partenopea

La ripresa vede alcuni elementi di novità. Innanzitutto il debutto nella compagnia Stabile della Canzone napoletana, di Anna Rita Di Pace, la vincitrice del concorso di voci nuove che si era tenuto nella scorsa stagione teatrale. Di Pace è una musicista completa, che a sei anni ha iniziato lo studio del pianoforte, del canto e del violino, nonché della danza, arrivando poi ad affrontare generi diversi, dall’etnico al rock, e collaborare con artisti come Andrea Bocelli, Nino D’Angelo, Sal Da Vinci, Peppino Di Capri e Laura Pausini.

Questo riallestimento dello spettacolo vede anche la partecipazione di due posteggiatori e un programma musicale che prevede l’inserimento di altre canzoni: Miez’‘o grano (Edoardo Nicolardi – Evemero Nardella, 1909), Pusilleco addiruso (Ernesto Murolo – Salvatore Gambardella, 1904), Scusate, na preghiera! (Arturo Trusiano – Umberto Colonnese, 1934) e Simme ‘e Napule paisà (Giuseppe Fiorelli – Nicola Valente, 1944).

Con Ciro Capano, applaudito interprete al cinema del film È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, Susy Sebastiano e Francesco Malapena, la compagnia Stabile si compone della “new entry” Anna Rita Di Pace, Laura LazzariMatteo MaurielloSalvatore MeolaGennaro MontiNadia Pepe e i posteggiatori Antonio Gagliotti e Antonello Guetta.

L’orchestra, diretta da Ciro Cascino, impegnato anche al pianoforte, è composta da Gaetano Campagnoli (clarinetto e sax soprano), Gennaro Desiderio (violino), Luigi Fiscale (batteria), Gaetano Carmine Marigliano (flauto e ottavino), Stefano Minale (tromba e flicorno), Diego Perris (tastiere), Claudio Romano (chitarra e mandolino), Luigi Sigillo (basso) e Alessandro Tedesco (trombone). I ballerini sono Carolina Aterrano, che ha curato anche i movimenti coreografici, Andrea CosentinoMartina Del PianoAlberto Esposito e Annarosa Mazzacane.

I costumi sono firmati da Mariagrazia Nicotra, le immagini videoscenografiche da Claudio Garofalo, con il disegno luci di Gianluca Sacco e il suono di Daniele Chessa.

Lo spettacolo sarà replicato al Trianon Viviani anche in aprile (sabato 29, alle 21, e domenica 30, alle 18:30) e in maggio (sabato 27, alle 21, e domenica 28, alle 18:30).

Al Trianon Viviani, l’ironia e lo splendore della Canzone napoletana

Due gli appuntamenti della settimana al Trianon Viviani.

Giovedì 26 maggio, alle 21, settima e ultima conferenza cantata del ciclo “Le mille e una Napoli” di Francesca Colapietro e Mariano Bellopede: tema della serata l’ironia nella canzone napoletana. Tra gli ospiti Gino Curcione e Francesco Viglietti.

Nel week end, l’ultima ripresa della stagione di “Adagio Napoletano. Cantata d’ammore”, il musical scritto e diretto da Bruno Garofalo, che ripropone lo splendore del patrimonio della melodia partenopea: repliche venerdì 27 e sabato 28, alle 21 e domenica 29 maggio, alle 18.

Il mese di maggio della programmazione del Trianon Viviani si concluderà con due appuntamenti speciali, entrambi martedì 31 prossimo.

Trianon Viviani

Trianon Viviani

Alle 18:00 un omaggio a Vittorio Viviani, figlio del grande commediografo stabiese e autore del romanzo Il posto di guardia, recentemente pubblicato da Neri Pozza. Il libro sarà presentato da Titti MarroneGiuseppe Russo e Paolo Viviani, con le letture di Toni Servillo. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti.

Alle 21:00, all’esterno del teatro, piazza Vincenzo Calenda ospiterà una serata di Tony Esposito con il suo brass quintet per il quartiere Forcella e per la città: con un programma di brani di musica classica rivisitati e reinventati all’insegna del ritmo, il concerto, intitolato Tribal classic, sarà a ingresso gratuito, fino a esaurimento dei posti, con prenotazione obbligatoria al botteghino (massimo due biglietti a persona).

Infine, per questo mese di maggio, si segnala la nuova programmazione degli orarî di apertura della Stanza delle Meraviglie, lo spazio immersivo dedicato alla canzone napoletana: visite gratuite effettuabili tutti i giorni, dal lunedì al sabato, di mattina dalle 10:30, 11:30 e 12:30, e nel pomeriggio dalle 16:00, 17:00 e 18:00; la domenica e i festivi solo negli orarî mattutini.

Disegnata dal regista Bruno Garofalo da un’idea di Marisa Laurito, la Stanza è stata realizzata nell’àmbito dell’Ecosistema digitale Cultura Campania, Progetto ArCCa, Architettura della Conoscenza Campana – Contesto Musica (Por Campania Fesr 2014-2020 – assi 1 e 2), il progetto di digitalizzazione del patrimonio culturale campano, materiale e immateriale, promosso dalla Regione Campania e attuato da Scabec, la società in house della Regione per i beni culturali.

Torna in scena il musical Adagio Napoletano al Trianon Viviani

Al Trianon Viviani, il ritorno del musical “Adagio Napoletano, Cantata d’ammore”, con la novità dell’inserimento di Ciro Capano, e la nuova tappa di “Terræmotus Neapolitan Talent” (Tnt) sono gli appuntamenti programmati da mercoledì 23 a domenica 27 febbraio.

Mercoledì 23 febbraio, alle 21, settima puntata del contest del teatro della Canzone napoletana, alla ricerca delle nuove voci “esplosive”.

Ideato dal direttore artistico Marisa Laurito e presentato da Gennaro Monti con Tiziana De Giacomo, il talent show vede i concorrenti – da cinque a sette per serata – che si esibiscono sul palco del teatro, per il pubblico presente in sala e per i navigatori collegati in diretta streaming sulla pagina Facebook del Trianon Viviani. Al termine di ogni puntata una qualificata giuria tecnica, presieduta dal regista Bruno Garofalo, stila, a insindacabile giudizio, una classifica, tenendo conto del consenso espresso dal pubblico in sala e dai likes registrati sui social, e proclama il vincitore della serata che accederà alla fase finale. I due migliori talenti esplosivi che si aggiudicheranno la finale potranno essere inseriti nella compagnia Stabile della Canzone napoletana.

Le candidature sono aperte fino all’esaurimento delle partecipazioni previste. Il regolamento è all’indirizzo teatrotrianon.org/terraemotus-neapolitan-talent.

Tutte le serate di Tnt sono a ingresso gratuito, fino a esaurimento dei posti disponibili.

È possibile rivedere le tappe precedenti – che hanno visto l’affermazione come vincitori di Marianita CarforaFederica RaimoChiara CampitelliEnzo EspositoFabiana Russo e Francesca Curti Giardina – sulla webtv del sito istituzionale e sul canale youtube del teatro.

Venerdì 25 e sabato 26, alle 21, nonché domenica 27 febbraio, alle 18, torna in scena il musical, dal ricco cast di attori, cantanti, danzatori e musicisti, che è la principale produzione del Trianon Viviani.

Con un importante elemento di novità: il debutto nella compagnia Stabile della Canzone napoletana, dell’attore-cantante Ciro Capano, recentemente applaudito al cinema in È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino per la sua interpretazione del maestro Antonio Capuano: tormentoni popolari sono diventate le sue frasi nel film «‘A tiene na cosa ‘a raccunta’?!» e «Non ti disunire!».

Adagio Napoletano

Adagio Napoletano

Adagio Napoletano è un viaggio nelle melodie partenopee del Novecento, un susseguirsi di quadri singoli e indipendenti che spaziano tra varie stagioni ed emozioni in uno scenario altamente evocativo delle atmosfere, dei luoghi e delle immagini che costituiscono la componente estetica della città.

Racconta il regista Bruno Garofalo:

In questo spettacolo non c’è un filo conduttore o delle sequenze temporali: gli interpreti e i personaggi in costume novecentesco rievocano alcuni riferimenti canonici delle nostre infinite “collezioni” di melodie, alcune immortalate nel Novecento, altre recuperate e inedite in questo contesto, ma che rappresentino sempre una sostanziale importanza per il nostro discorso che spazia dal recupero filologico allo spettacolo puro.

Scritto dallo stesso Garofalo, con la collaborazione ai testi di Karima Campanelli e Raffaele EspositoAdagio Napoletano è interpretato da Ciro Capano, Susy SebastianoFrancesco Malapena, con la partecipazione straordinaria di Gigio Morra.

Trianon Viviani: Adagio Napoletano inaugura la stagione di Marisa Laurito

Dal 15 ottobre il musical di Bruno Garofalo e l’apertura dell’innovativa “Stanza delle Meraviglie”
per un’“immersione” emozionale nella Canzone napoletana.

Doppia inaugurazione al Trianon Viviani – teatro della Canzone napoletana per la prima stagione “in presenza” firmata dal direttore artistico Marisa Laurito.

Il direttore artistico del Trianon Viviani presenta la nuova stagione teatrale

A rurro teatro è il nome della prossima rassegna teatrale del Trianon Viviani

Venerdì 15 ottobre, alle 21, ci sarà l’attesa prima teatrale assoluta dello spettacolo che apre il cartellone 2021/2022: Adagio Napoletano.
Cantata d’ammore, il musical con la compagnia Stabile della Canzone napoletana scritto e diretto da Bruno Garofalo.
Nello stesso giorno sarà inaugurata la Stanza delle Meraviglie, uno spazio virtuale, unico e innovativo nel panorama italiano e internazionale, disegnato dal regista Bruno Garofalo da un’idea di Marisa Laurito, che offrirà al pubblico, con una fruizione multisensoriale, la possibilità di immergersi nella storia della Canzone napoletana grazie al progetto di digitalizzazione promosso dalla Regione Campania e attuato da Scabec, la società in house della Regione per i beni culturali.

Cantata d’ammore di Bruno Garofalo – ph©Pino Miraglia

Un viaggio nelle melodie partenopee

Adagio Napoletano, già presentato con successo di pubblico in streaming nel periodo più critico della pandemia, è la maggiore produzione del teatro della Canzone napoletana. L’allestimento prevede il ricco cast di attori, cantanti, danzatori e musicisti della compagnia Stabile della Canzone napoletana, che Marisa Laurito definisce:

La spina dorsale portante del teatro.

Lo spettacolo è un viaggio nelle melodie partenopee del Novecento, un susseguirsi di quadri singoli e
indipendenti che spaziano tra varie stagioni ed emozioni in uno scenario altamente evocativo delle atmosfere, dei luoghi e delle immagini che costituiscono la componente estetica della città. Una produzione significativa, insomma, che, valorizzando il maggiore bene culturale endogeno, ovvero il nostro patrimonio musicale, mira anche a contribuire al potenziamento dell’offerta turistica partenopea. Per questo motivo, lo spettacolo sarà riproposto periodicamente nel teatro storico di Forcella.

Cantata d’ammore di Bruno Garofalo – ph©Pino Miraglia

Adagio Napoletano spiegato dall’autore

Racconta l’autore, scenografo e regista Bruno Garofalo:

In Adagio Napoletano non c’è un filo conduttore o delle sequenze temporali: gli interpreti e i personaggi in costume novecentesco rievocano alcuni riferimenti canonici delle nostre infinite “collezioni” di melodie (maggio e le rose, gli emigranti, la strada, le tammurriate, i pescatori, il mercato e il varieté), alcune immortalate nel Novecento, altre recuperate e inedite in questo contesto, ma che rappresentano sempre una sostanziale importanza per il nostro discorso che spazia dal recupero filologico allo spettacolo puro.

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