Pompei è nell’immaginario collettivo uno dei posti al mondo di gran lunga più carichi di potenza evocativa.
Qui milioni di persone hanno la possibilità di sentire ciò che una città rimasta sepolta per diciassette secoli ha da raccontare, attraverso le sue mura, gli oggetti, le iscrizioni, i corpi dei suoi abitanti. Scoperta nel Settecento, è stato possibile ricostruire la storia della città vesuviana a partire dal VII secolo a.C., quando un piccolo insediamento umano si formò vicino al vulcano, per poi fiorire sotto l’influenza diretta di Roma, fino all’eruzione più famosa della storia nel 79 d.C.
Oggi Pompei sta rifiorendo con i restauri, l’informatizzazione, gli scavi e le numerose, continue scoperte: ciò che merita, finalmente, uno dei patrimoni storici più preziosi del nostro pianeta.
Giuseppe Cusano: biografia
Giuseppe Cusano (Roma) è un archeologo. Si è occupato di rilievi archeologici di siti italiani ed
esteri tra cui Terme di Caracalla, MAXXI, Moschea del Venerdì di Isfahan in Iran. I suoi studi si
sono concentrati sulla diffusione del cristianesimo nell’Impero Romano, con particolare attenzione
alle catacombe dell’antica Hadrumetum (Sousse), in Tunisia. Dal 2008 è guida turistica di Roma,
professione che svolge tuttora con grande passione.
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Radici è il terzo singolo dell’artista marchigiano Ferretti
Radici è il terzo singolo dell’artista marchigiano Ferretti prodotto da Andrea Mei disponibile in radio e sugli stores digitali per Altafonte Italia dal 21 ottobre. Un brano tra cantautorato e rock in cui si esplora l’essenza dell’essere umano attraverso l’analogia con le piante.
Ferretti:
Apro gli occhi. Stamattina nell’aria si respira qualcosa di diverso. La natura intorno a me sembra essersi risvegliata da un lungo letargo. Esco a fare due passi, non c’è nessuno, eppure mi sento così osservato. “Le fronde che gesticolano cercano attenzioni” e mi coinvolgono in un rituale a cui, inconsapevolmente, appartengo da sempre. Non appena realizzo quanto questo scambio mi abbia sempre influenzato, la terra richiama a sé le proprie radici, che risprofondano tra i frantumi delle zolle umide. Ancora per un attimo resto seduto ai piedi di una pianta, che ora so non essere poi così lontana.
Ferretti: biografia
Ferretti, all’anagrafe Mattia Ferretti, ha quasi 25 anni e vive a Mogliano, in provincia di Macerata, nelle Marche. Dopo il liceo ha iniziato a studiare recitazione, rimbalzando tra Ancona e Roma; quindi la sua è una formazione attoriale, almeno in principio.
Nel 2019 si è finalmente avvicinato alla musica, dopo aver rimandato per anni una passione figlia dei compulsivi ascolti adolescenziali, iniziando a comporre brani inediti e cercando di portare all’interno del linguaggio rap e cantautorale l’esperienza teatrale.
Un percorso fatto di incontri con molti musicisti lo hanno portato, nell’aprile del 2021, a collaborare con il produttore Andrea Mei, (ex Gang & Nomadi, che attualmente produce e segue dal vivo l’ex cantante dei Nomadi Danilo Sacco) che una volta ascoltato il suo materiale ha deciso di produrlo. Nasce così “Ferretti”: un primo progetto di inediti che vede come centrali la scrittura e la matrice recitativa e si prefigge di mescolare canto, rap e rock, il tutto accompagnato da una band molto essenziale.
Io sono Ferretti, che poi sarebbe il mio cognome, ho quasi 25 anni e vengo dalle campagne marchigiane, più precisamente da Mogliano, Macerata. Quando tutti cercavano un nome d’arte, io cercavo un buon motivo per non averne uno: perché quello che scrivo e che canto è esattamente ciò che rappresenta la persona che sono. Qui dalle mie parti no, non c’è città, che possa un po’ svagarmi dallo stare al bar, che possa trasformare tutta questa noia, in slancio vitale o sensibilità. La provincia è come una pentola di fango che ti inghiotte, ma se impari a nuotarci dentro, è possibile anche ‘cucinarci’ qualche cosa di buono. -
Fortissimo è il nuovo singolo di Nuelle
Dopo “Dimenticare un sabato” cambiano le atmosfere ma non i sentimenti, ritorna Nuelle con la produzione di Attilio.
“Fortissimo” è quel sentimento che ti scuote fortissimo, un dolore e un amore fortissimo. È un brano di malamore, come direbbe Enzo Carella, uno dei punti lontani di ispirazione per la nascita di questo brano.
“Fortissimo” riesce ad essere vivace e spensierato, tra synth e suoni scroscianti di batterie elettroniche, mantenendo però una vena profonda e malinconica.Dalla regia di Mattia Bonanno, nasce la rappresentazione visiva di un sentimento, di un’emozione che permette all’interlocutore di poter non solo sentire, ma anche vedere, tutto quello che è Fortissimo.
Nuelle: biografia
Emmanuel Calabrese, in arte Nuelle, nasce a Salerno nel 1999.
Inizia la carriera cantautorale pubblicando i primissimi brani nel 2016 con il nome “Spirito”
all’età di 16 anni per poi decidere più tardi di trasferirsi a Torino per proseguire la carriera.
I testi e la musica di Nuelle nascono da un esigenza di esternare sentimenti e sensazioni così grandi
che solo con una canzone si possono lontanamente percepire, nasce per provare a liberare l’anima
da sentimenti troppo pesanti per rimanere rinchiusi.
La scrittura è volutamente astratta, alcune volte ermetica, per lasciare spazio all’interpretazione dell’ascoltatore in base al suo vissuto e ai suoi sentimenti.Attilio: biografia
Attilio Tufarelli, in arte Attilio nasce a Battipaglia (Sa) nel 1998.
Music producer a 15 anni comincia il suo percorso artistico trasformando l’ambiente urban in sonorità e ritmi alternativi.
La passione per la produzione musicale nasce dal costante bisogno di esprimersi attraverso le armonie introspettive, cercando di arrivare dove le sole parole non riescono.
La sua musica racconta dell’emotività celata ed è caratterizzata da voci campionate di forte impatto, sonorità deep e batterie elettroniche che strizzano l’occhio al Trip-Hop.Il 16 gennaio pubblicano per l’etichetta Tippin’ Factory il loro singolo d’esordio “Dimenticare un sabato”. Il 15 aprile a distanza di tre mesi Nuelle e Attilio escono con il loro secondo brano, “Fortissimo”, questa volta distribuito per ADA Music Italy.
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Nasce il Disability Pride Network
Il Disability Pride Network nasce per promuovere i diritti civili delle persone con disabilità, cercando di favorire l’inclusione sociale. È una rete internazionale che si compone di persone che condividono gli stessi obiettivi e valori, per affermare un nuovo modo di vivere, pensare e dare spazio alle persone che non hanno ancora la giusta voce all’interno della nostra società.
La disabilità è stata spesso vista con occhio circospetto, che ha creato paura, vergogna ed esclusione. Ancora oggi si guarda alla disabilità come negazione della normalità quando, in realtà, ci sono potenzialità che si celano dietro questo modo di stare al mondo.
C’è bisogno di accoglienza e di accettare situazioni differenti, scardinando il senso di esclusione che molti disabili sentono e avvertono quando vogliono cercare di condurre una vita normale, al pari delle altre e a giusta ragione.
Disability Pride Network: fondamenti dell’iniziativa
I principi su cui basa Disability Pride Network sono i seguenti:
- Sostenere e promuovere l’autodeterminazione delle persone con disabilità, rispettandone l’indipendenza, l’autonomia e la dignità.
- Rispettare e promuovere il valore delle differenze tra gli esseri umani.
- Incentivare la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica.
- Educare alla cultura senza discriminazioni.
- Promuovere le pari opportunità, in particolar modo nei settori formativi e lavorativi, tra persone senza disabilità.
- Valorizzare le attitudini e le competenze delle persone con disabilità.
- Sostenere il turismo sostenibile per le persone con disabilità.
- Educare alla non discriminazione in tutte le sue forme.
Disability Pride Network dal 2015 ha dato luogo ad una parata che si svolge in Italia nel periodo estivo e che ogni anno sceglie una città diversa per potersi incontrare e creare questo momento di aggregazione.
Questo network rappresenta uno spunto di riflessione importante che, in un periodo storico come quello che stiamo vivendo intriso di pregiudizi, dovrebbe farci riflette sulla scoperta dei valori che dovrebbero muovere il mondo. Ci si dovrebbe soffermare sul significato del termine di uguaglianza e sul suo valore intrinseco perché è diritto di tutti quello di avere pari opportunità a livello sociale, ricreativo e lavorativo.
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