Fabrizio Tatarella, in un’intervista esclusiva per “Il Plurale”, ricorda il padre nobile della Destra italiana, Pinuccio Tatarella, e sottolinea l’importante funzione educatrice della stampa e il ruolo politico e sociale dei giornalisti.
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Napoli chiede maggiore attenzione per quanto riguarda la sanità e la manutenzione urbana
Mariangela Merola, candidata alle prossime Regionali in Campania per la circoscrizione di Napoli e Provincia – Caserta e Provincia, per comprendere le reali esigenze e aspettative dei votanti ha deciso di fare una campagna elettorale sui generis, rispetto a quelle viste.
L’obiettivo della candidata è stato quello di confrontarsi in prima persona, mettendoci la faccia e non dal pulpito di un palchetto allestito ad hoc ma scendendo in strada perché è questo quello che le persone si aspettano dai politici, diversamente da come si crede.
Non basta più predicare dall’alto interponendo distanze sociali e distacco perché le persone, quelle che sono ancora interessate alla politica, hanno bisogno di un confronto diretto, sincero e senza distanze dall’alto verso il basso e di vicinanza. I cittadini chiedono vicinanza e presenza, soprattutto dopo, quando le campagne elettorali si concludono e bisogna fare per come si è detto.
Dopo il primo sondaggio in cui vi mostriamo cosa pensano i napoletani delle prossime Regionali in Campania, questo, invece, mostra le reali difficoltà nei settori che non vanno semplicemente potenziati ma presi seriamente in considerazione perché completamente inefficienti e scadenti.
In molti, compresi medici che abbiamo intervistato, si sono lamentati della sanità e di come è stata gestita l’emergenza, spiegando le tempistiche morte per quanto riguarda la somministrazione e l’attesa per ricevere l’esito del tampone faringeo, per citare un esempio.
Altri intervistati si sono lamentati di una manutenzione urbana che è inesistente.
L’aspetto che purtroppo abbiamo riscontrato è la totale indifferenza da parte dei giovani per quanto riguarda la politica di oggi. Per loro la politica risulta essere un argomento di poco interesse e questo dovrebbe far preoccupare i politici perché i giovani oltre ad essere il futuro sono quella parte di votanti che ha deciso di non prendere una posizione.
Se i giovani non sono coinvolti e partecipi non è soltanto colpa dei social media e community varie. Il problema è la poca partecipazione e la mancanza di associazioni politiche realmente interessate a divulgare l’ideale di appartenenza politica, trasmettendone i valori.
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Cantine Aperte a San Martino: Aminea Winery racconta le differenze tra Vino nuovo e Vino Novello
Molto spesso si confonde il vino nuovo, ossia il vino “appena fatto” figlio dell’ultima vendemmia, con il vino novello, che è ben altra cosa. Infatti, quest’ultimo è il risultato di una particolare tecnica di vinificazione, la “macerazione carbonica”, il procedimento per ottenere il vino Novello che risale agli anni ’30 ed è utilizzato soprattutto in Francia, nella regione del Beaujolais, a partire dal vitigno Gamay per ottenere il notissimo “Beaujolais nouveau“. Due tipologie di vino totalmente diverse, che spesso vengono confuse, probabilmente per l’assonanza del nome.
In occasione di Cantine Aperte a San Martino, il 12 e il 13 novembre Aminea Winery fuga ogni dubbio attraverso un’avvincente degustazione che mette a confronto, appunto, il “vino nuovo” a base di Aglianico e il vino francese Beaujolais nouveau“, celebrando allo stesso tempo anche il classico abbinamento di entrambi i vini con le castagne.
In questo caso, la castagna di Montella IGP, prodotto tipico irpino. Infatti, dopo l’arrivo in cantina alle ore 11,00 con coffee break, si proseguirà con trekking dolce nel castagneto per un focus sul ciclo della vita della pianta di castagno, sui segreti della raccolta e sui mille modi di preparare i frutti. Alle ore 12,00 si continuerà con la visita guidata in cantina per la degustazione del vino nuovo a confronto con il vino francese Beaujolais, accompagnati da caciocavallo impiccato su fetta di pane caldo e spiedini di mortadella; poi, pranzo in terrazza per gustare la “maccaronara”, pasta fresca tipica di Castelvetere sul Calore, fatta a mano al momento, e vino aglianico “Monsignore”, con la possibilità di partecipare al show cooking dedicato alla castagna di Montella Dop.
Ovviamente, il momento clou dell’appuntamento sarà il confronto tra il vino nuovo a base di Aglianico, prodotto dell’ultima vendemmia, con il vino novello francese. L’enologa di Aminea Winery racconterà ai propri ospiti della zona di produzione “Beaujolais” e di tutte le caratteristiche del disciplinare consentito in Italia per la produzione di Vino Novello Dop, con particolare riferimento alle differenze che intercorrono tra i due vini solitamente confusi. Da una parte il vino nuovo, con caratteri di “giovinezza” accentuati, molto profumato, per il quale serviranno altri processi di vinificazione per cui è un prodotto non ancora “finito” e, dall’altra, il vino Novello, il celebre AOC Beaujolais, che deve le sue caratteristiche gustative ad una particolare condizione, la fermentazione alcolica intracellulare. Questa si verifica in assenza di ossigeno, perché l’uva non viene pigiata subito, ma sottoposta a macerazione per almeno dieci giorni, a una temperatura intorno ai 30°C.
È in questa fase che l’alcol estrae dalla buccia il colore e le principali sostanze aromatiche, mentre il tannino è in quantità limitata. Solo nella fase finale l’uva viene pigiata e il residuo zuccherino trasformato in alcol con un metodo di vinificazione tradizionale. Per questo, il vino Novello ha una gradazione alcolica non molto alta. Si presenta di color rosso rubino con riflessi violacei, con note di viola e frutti rossi come fragola, lampone e ciliegia. Il gusto è morbido, fresco e fragrante.
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Premio Maggio dell’Architettura 2023
Sarà assegnato per la prima volta ad una donna il premio alla carriera del Maggio dell’Architettura 2023. L’ambito riconoscimento, il Premio Matita d’Oro 2023 sarà conferito all’Architetto Maria Giuseppina Grasso Cannizzo.
Proseguono gli appuntamenti, con un tre giorni di eventi consecutivi da giovedì 25 a sabato 27 maggio, promossi dalla Fondazione SiebenArchi nell’ambito della rassegna “Maggio dell’Architettura_annosedici”, in corso nel suggestivo complesso delle Basiliche Paleocristiane di Cimitile (Napoli).
Afferma il Presidente di SaibenArchi Claudio Bozzaotra:
Rassegna che dall’architettura si allarga alle sollecitazioni culturali, discipline che sembrano lontane, interagiscono tra di loro. Ospitiamo architetti, urbanisti, storici dell’architettura e dell’arte, installazioni sonore e visive, come la “Mitra” di Beniamino Servino che si appropria dello spazio di una delle volte delle Basiliche Paleocristiane per diventare un’opera spaziale. Un mese di eventi per favorire maggiori incursioni tra arte e architettura, ma soprattutto per sollecitare l’immaginazione e ribadire il ruolo culturale dell’Architettura sul piano umanistico, etico, sociale, ambientale ed economico chiamando alla discussione protagonisti dei diversi ambiti di analisi.
Si parte giovedì 25 maggio dalle ore 17 alle 21, con un approfondimento sul tema “Lifespan – Aspettative di vita”. In apertura ci sarà la possibilità di prendere parte alla visita guidata alle Basiliche, risalenti al III e IV secolo d.C. e all’installazione sonora di Gabriele Montagano, RUAH (per strumenti, voci, soffi, acqua, uccelli e dissipazione elettroacustica).
A seguire la consegna del Premio “Matita d’Oro 2023” all’architetto Maria Giuseppina Grasso Cannizzo, riconosciuta protagonista dello scenario architettonico nazionale. A consegnarlo il presidente del Consiglio Nazionale Architetti P.P.C. Francesco Miceli.
Venerdì 26 maggio, dalle ore 17 alle 21 invece, la Professoressa Guendalina Salimei, Premio Maggio dell’Architettura 2023, illustrerà le proprie esperienze sul tema “L’insostenibile leggerezza delle periferie”. Sabato 27 maggio, dalle ore 9 alle 14, si conclude il maggio cimitiliano, con un focus su “Storie di progetto: processi, innovazione e tecnologie” sull’artista Beniamino Servino, con la relazione conclusiva affidata a Stefano Cesario dello Studio Foster+Partners, uno dei più noti studi d’architettura a livello internazionale.
Maria Giuseppina Grasso Cannizzo
Nata in Sicilia, a Vittoria nel 1948, si laurea nel 1974 in Architettura presso l’Università degli studi di Roma La Sapienza. Dal 1974 al 1980 si dedica prevalentemente all’attività didattica presso il corso di Restauro dei Monumenti della Facoltà di architettura di Roma con il prof. Franco Minissi. Nel 1980 si trasferisce a Torino dove collabora, per la Fiat Engineering, al progetto di ricostruzione dei centri storici in Basilicata. Dal 1986 vive in Sicilia nel suo paese natale. Nel 2008 è fra i cinque architetti invitati al concorso per la curatela e l’allestimento del Padiglione Italiano della XI Biennale di Architettura di Venezia. Nel 2016 la giuria della XV Biennale di Architettura di Venezia le assegna la Menzione Speciale per l’installazione Onore Perduto con cui partecipa alla mostra Reporting from the front curata da Alejandro Aravena. Nel 2018 partecipa alla mostra FREESPACE curata da Yvonne Farrell e Shelley McNamara, XVI Biennale di Architettura di Venezia. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra i quali: il RIBA Awards/EU per la realizzazione di una casa a Noto (2012); il premio Medaglia d’Oro alla Carriera assegnato dalla Giuria della Triennale di Milano (2012). Nel 2019 viene segnalata per il Mies van der Rohe Award. La sua attività progettuale, rigorosa e svolta con grande maestria, è documentata in numerose pubblicazioni e riviste di settore. Tra le mostre dedicate al suo lavoro si ricorda la personale “Loose Ends”, tenuta presso la galleria AUT Architektur und Tirol, a Innsbruck nel 2014.
Maggio dell’Architettura 2023: programma
- Giovedì 25 maggio 2023
Ore 17-21
LIFESPAN-Aspettative di Vita
Saluti:
Claudio Bozzaotra
Carlo Buonauro
Michelangelo Russo
Salvatore Scollo
Introduzione:
Santo Giunta
Anna Maria Puleo
Interviene: Maria Giuseppina Grasso Cannizzo Premio Matita d’Oro 2023
Consegna Premio Francesco Miceli
Relazioni:
Domenico Benvenga
Giovanni Flamingo
- Venerdì 26 maggio 2023
Ore 17-21
L’insostenibile leggerezza delle periferie
Saluti Francesco Sepe
Introduce Orlando Di marino
Interviene Prof. Guendalina Salimei – Premio Maggio dell’Architettura 2023
Relazioni:
Giovanna Russo
Felice Tavolario
Martina Vassallo
- Sabato 27 maggio
Ore 9 – 14.30
Saluti:
Claudio Bozzaotra
Nunzio Provvisiero
Carlo Bonauro
Raffaele Cecoro
Introducono Antonio Ciniglio e Raffaele Cutillo
Ore 11 Beniamino Servino
Storie di progetto: processi, innovazione e tecnologie
Introduce Mario Losasso
Relaziona: Stefano Cesario Foster+Partners