Nelle ultime ore sono stati analizzati in Irpinia 244 tamponi e ne sono risultati positivi 3 al Covid-19.

Positivi nuovi casi in Irpinia al Covid-19
I risultati pervenuti dall‘ASL di Avellino sono i seguenti:
- 1 nel Comune di Castelfranci asintomatico
- 2 nel Comune di Ariano Irpino asintomatiche di cui una già in isolamento in quanto contatto stretto di un caso già risultato positivo al Covid-19
You Might also like
-
Irpinia: il settore dell’artigianato è in crisi 1000 aziende coinvolte, le parole di Franco Fiordellisi
Carmine De Maio e Franco Fiordellisi, segretari generali di Filctem Cgil e Cgil, presentano la situazione drammatica che stanno vivendo 1000 aziende irpine legate al settore dell’artigianato.
Da mesi, i lavoratori del comparto artigianale sono in attesa dell’assegno integrazione salariale dell’ente bilaterale FSBA.
FSBA (Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato) è una componente fondamentale del nuovo welfare che è stato istituito dalle Parti Sociali Nazionali per intervenire a favore dei dipendenti delle imprese artigiane iscritte a EBNA/FSBA.
il settore dell’artigianato è in crisi
Il settore dell’artigianato irpino è in crisi: le parole di Carmine De Maio e Franco Fiordellisi
I segretari generali di Filctem Cgil e Cgil spiegano con queste parole ciò che sta accadendo a 1000 aziende irpine:
In Irpinia sono coinvolte oltre 1000 aziende, con più di 3000 lavoratrici e lavoratori, in molti casi Maestri di Mestiere, in queste aree la figura dell’Artigianato è centrale sia nella cultura, essendo espressione sociale ed economica vera dei territori, come per l’Italia.
Le lavoratrici ed i lavoratori sono i custodi di saperi e di antiche tecniche, competenze, tramandate da generazioni e meritano, soprattutto in questo momento così difficile e complicato, la massima attenzione e rispetto perché tutelando i lavoratori dell’artigianato stiamo tutelando il cuore stesso miglior made in Italy.
Non è quindi accettabile né sopportabile che le lavoratrici ed i lavoratori non ricevono l’assegno dell’ammortizzatore sociale previsto dal fondo bilaterale Artigiano da 5 lunghi mesi, precisamente dal mese di giugno 2020. La situazione già grave in sé non può essere aggravata da ritardi burocratici incomprensibili che lasciano senza reddito migliaia di lavoratrici e lavoratori unitamente alle loro famiglie, aggravando già il disastroso impatto sociale sull’Irpinia.
Da mesi i sindacati vengono contattati dai lavoratori per poter ricevere informazioni su pagamenti e tempistiche relative e dalle parole ascoltate si evince la frustrazione e la fragilità per non riuscire a sostenere i bisogni delle famiglie perché ad oggi sono in molti coloro che devono ancora ricevere ammortizzatori dall’Inps risalenti al mese di ottobre.
Il paradosso come spiegano Carmine De Maio e Franco Fiordellisi:
Le risorse per la copertura economica fin al mese di settembre 2020 sono già state stanziate, ma per le lungaggini burocratiche assurde, non arrivano all’ente bilaterale FSBA in modo da procedere all’erogazione delle prestazioni spettanti ai lavoratori.
-
Come cambia l’informazione
ai tempi dei social?Come cambia l’informazione ai tempi dei social? E’ l’interrogativo del convegno, tenutosi questa mattina al Circolo della Stampa di Avellino. A risponderci è il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli.
Sullo sviluppo e i cambiamenti continui relativi al mondo dei nuovi media, invece, interviene il professore Alfonso Amendola, docente di comunicazione audiovisiva all’Università degli Studi di Salerno.
-
Natobio: un angolo dedicato alla cosmetica sostenibile in Irpinia
Natobio è un piccolo angolo dedicato interamente alla cosmesi naturale che si trova nel cuore dell’Irpinia. L’idea è nata quattro anni fa da due imprenditrici e sorelle: Daniela e Loredana De Simone. La loro idea è quella di rendere fruibile una cosmesi sana, biologica, italiana e, soprattutto, ecosostenibile.
Abbiamo deciso di raccontarvi e mostrarvi questo progetto perché rappresenta una sfida in cui a muovere i fili sono l’amore per il proprio territorio e l’ideale di vivere in un mondo più equo e sano.
Natobio è una sfida perché molto spesso si hanno delle perplessità nei confronti della cosmesi biologica e naturale che, molti, considerano elitaria e costosa mentre per altri è poco efficace ed efficiente. In un mondo fondato sul consumismo, sulle marche note e più pubblicizzate risulta difficile invertire il mercato legato alla cosmetica.
Daniela e Loredana De Simone hanno creduto così tanto nel loro progetto che le difficoltà si sono trasformate in piccoli salti che le tengono ancora presenti sul mercato irpino e nazionale.
Natobio un piccolo angolo dedicato alla cosmesi sostenibile
Natobio: la filosofia che si nasconde dietro un’apparente attività commerciale
Natobio non è semplicemente un punto vendita ma è un luogo in cui è possibile scoprire un mondo sconosciuto a molti. Qualsiasi dubbio o incertezza, sui prodotti, vengono spiegati e illustrati grazie alla conoscenza delle due titolari. Ciò che anima questo progetto nasce da un’infanzia legata alla natura e alla voglia di trasmettere una consapevolezza negli acquisti sostenibile che possa creare vantaggio a chi ne fruisce e a chi produce.
Loredana De Simone spiega così la sua passione per la cosmesi naturale:
La mia passione per questo mondo è radicata in me dall’infanzia perché ho avuto fortuna di crescere in un luogo circondato e immerso nella natura. Ricordo le giornate trascorse con mia nonna e le sue vicine che mi insegnavano a riconoscere le piante e le radici giuste da impiegare per fare i decotti. Questo seme nei confronti della cosmesi naturale però è cresciuto in età adulta quando il mio percorso professionale sembrava già segnato da altre ambizioni professionali. Tutto è iniziato con mia sorella con la quale condivido questo progetto.
I prodotti presenti all’interno dell’attività commerciale sono selezionati con grande cura e attenzione inoltre sono testati personalmente da Loredana e Daniela. Dunque nulla in questo luogo viene lasciato in balìa della casualità e dell’approssimazione.
In quanti si chiedono cosa è contenuto all’interno di un prodotto cosmetico che si decide di acquistare e utilizzare sulla nostra pelle? Quanti ritengono che un brand più conosciuto sia più efficace di quello prodotto da una piccola casa di produzione sconosciuta a molti? Quando si decide di acquistare un prodotto quanta importanza ha il prezzo in relazione alla notorietà del brand?
Purtroppo sono in molti ed è questo ciò che le due giovani imprenditrici cercano di fare: cambiare in meglio i pregiudizi legati al mondo della cosmesi naturale.
Una delle fondatrici di Natobio
Loredana De Simone ci spiega meglio il suo progetto
La maggior parte dei prodotti cosmetici in commercio che non badano al contenuto, come ci spiega Loredana De Simone, sono ricchi di sostanze dannose per il nostro organismo come i petrolati e sostanze chimiche. Come può una sostanza derivata dal petrolio fare del bene alla nostra pelle?
Loredana De Simone afferma:
Con Daniela abbiamo iniziato a cercare prodotti per la cura della persona che contenessero ingredienti naturali e abbiamo iniziato a testarli in prima persona. Pian piano abbiamo iniziato ad ampliare le nostre priorità, scegliendo prodotti che non sono testati sugli animali. Noi crediamo in questo progetto perché ci rispecchia e riflette la nostra scelta di vita quotidiana in cui diamo più valore alla sostanza che all’apparenza.
Quelli che mettiamo a disposizione della nostra clientela sono prodotti selezionati, naturali al 100% ed efficaci.
Natobio è un luogo che mette al primo posto il benessere dell’essere umano e dell’ecosistema. Il punto vendita è presente sia fisicamente in Via Nazionale 10 a Calore (AV) che online per raggiungervi ovunque vi troviate.
Per qualsiasi informazione potete contattare il seguente recapito telefonico: 349 553 0776.