Le immagini inviate dal Meetup locale presentano, ancora una volta, acque inquinate.
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A Grottaminarda è stato presentato il corso universitario in Scienze Biologiche
L’Università degli Studi del Sannio ha attivato il corso di laurea in Scienze biologiche per la diagnostica clinica con sede didattica a Grottaminarda, che partirà dall’anno accademico 2023/24.
L’apertura di un corso di laurea a Grottaminarda e, dunque nel territorio irpino, rappresenta non solo sviluppo culturale ma, soprattutto, un rapido accesso all’istruzione universitaria a Km0. Avere la possibilità di frequentare un corso di laurea, infatti, consente di avere maggiori competenze professionali che, non solo arricchiscono lo studente da un punto di vista accademico ma lo rendono più appetibile per il mondo del lavoro che, oggi, è più competitivo e spietato rispetto a quello di ieri.
Poter frequentare un corso di studi universitario nella propria terra di origine rappresenta una risorsa sotto diversi punti di vista: culturale, sociale, economico e territoriale perché ciò evita la dispersione di menti brillanti che, molto spesso, non ritornano più, apportando miglioramenti in altre zone, che hanno permesso loro una formazione accademica in linea con le richieste di talune figure professionali e quindi di determinate posizioni lavorative disponibili.
Evitare lo spopolamento delle aree interne è un problema che affligge le nostre zone da tempo e creare nuovi poli accademici rappresenta un tassello importante, per cercare di arginare questa problematica. Poter studiare nel proprio territorio significa restare e mettere radici oltre alla possibilità di poter frequentare un corso di studi risparmiando sulle spese, spesso gravose per molti, che riguardano l’affitto e altri costi vivi, che uno studente fuorisede è costretto ad affrontare.
L’Università del Sannio in questo modo apre i confini della cultura accademica in modo strategico, per stimolare non solo il desiderio di arricchirsi attraverso un percorso di studi universitario e professionalizzante ma stimolando e creando domande per future posizioni lavorative.
Incrementare la cultura è il primo passo che può permettere di attuare un cambiamento sostanziale per le zone dell’entroterra, stimolando e sviluppando l’economia circolare di un’intera area.
L’iniziativa è stata presentata da Unisannio, ASL di Avellino e Comune di Grottaminarda nella sala consiliare di Palazzo Portoghesi in Piazza Monumento.
Presentazione del corso universitario in Scienze Biologiche: gli interventi
Il Consigliere delegato alla Sanità ed ai Rapporti con le Istituzioni universitarie, Antonio Vitale ha affermato:
Il progresso della cultura è favorito dal decentramento territoriale delle università.
Finalmente con la delocalizzazione territoriale dell’offerta formativa possiamo favorire l’accesso all’istruzione universitaria a persone che altrimenti ne sarebbero escluse per motivi economici, sociali e culturali. Il Corso in Scienze Biologiche rappresenta una vera opportunità di crescita culturale con importanti sbocchi in campo professionale e occupazionale che ci auguriamo possano cogliere i ragazzi che stanno ultimando gli studi della scuola secondaria di secondo grado e non solo
L’Assessore all’Istruzione, Marilisa Grillo ha sottolineato l’importanza di questo nuovo traguardo che non fa altro che arricchire il territorio:
L’apertura di un nuovo corso di laurea è non solo motivo di orgoglio per la comunità, ma un segno tangibile che qualcosa si muove. Avere un Polo Universitario che si arricchisce di nuovi corsi di laurea è sinonimo di un lavoro accademico che funziona bene e che offre una qualità didattica eccelsa. Un tassello prestigioso non solo per Grottaminarda, grazie alla presenza di infrastrutture viarie e servizi, ma per la cultura dell’intero territorio.
Il Sindaco, Marcantonio Spera, ha affermato con grande entusiasmo:
Questo grande traguardo è anche il preludio di una grande “Rinascita” sociale, culturale ed economica.
Il Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università del Sannio, Pasquale Vito, si è soffermato sugli aspetti tecnici del corso:
Il corso di laurea triennale in Scienze biologiche per la diagnostica clinica intende formare un biologo clinico che, in ambito sanitario, effettua test su tessuti o liquidi biologici per la diagnosi e la prevenzione delle malattie e per la ricerca biomedica. Il corso prevede anche lo svolgimento di attività formative e laboratoriali presso ospedali e strutture sanitarie afferenti all’ASL di Avellino.
Il Rettore Gerardo Canfora ha sottolineato il problema dello spopolamento delle aree interne dichiarando:
Vogliamo andare incontro ai territori perché avvertiamo forte il nostro ruolo di presidio culturale per le comunità locali contro lo spopolamento delle aree interne. Partiamo con un corso di laurea in ambito sanitario all’indomani di una pandemia che ha mostrato quanto sia importante l’approfondimento delle conoscenze in settori disciplinari fondamentali per la vita delle persone.
Il Direttore generale dell’ASL di Avellino Mario Nicola Vittorio Ferrante, Mario Nicola Vittorio Ferrante, ha concluso:
Siamo molto soddisfatti di avviare sul nostro territorio un percorso di formazione universitaria per biologi, fortemente voluto dall’Azienda Sanitaria Locale che si è fatta promotrice d’intesa con l’Università del Sannio in collaborazione con l’amministrazione comunale di Grottaminarda.
Partendo dall’esperienza decennale maturata dall’Azienda Sanitaria Locale in ambito universitario abbiamo deciso di puntare su un nuovo modello sperimentale che coniughi formazione ed esperienza sul campo, offrendo una importante occasione di crescita sia per l’Azienda che per il nostro territorio.
Il primo passo verso un cambiamento e una rivoluzione culturale nel nostro territorio è stato fatto, ora sarà compito dei futuri studenti quello di proseguire i prossimi passi altrettanto importanti.
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Caffè naturale e riduzione dei consumi
Caffè naturale e riduzione dei consumi: ecco perché l’azienda Didiesse ha puntato sulle macchine espresso a cialde.
Didiesse è un’azienda napoletana ma conosciuta a livello nazionale, e anche all’estero per la produzione di macchine espresso che supportano la tecnologia “a cialda”.
Pioniera nel settore e attenta all’ambiente, Didiesse anticipando di molto le tendenze del mercato ha sin da subito puntato sul sistema cialda, un sistema di confezionamento naturale dove il caffè per raggiungere la tazza non attraversa materiali resistenti come plastica e alluminio, con un risultato positivo anche in termini di estrazione, che assicura un caffè di ottima qualità e promuove la formazione naturale della crema.
Sin da subito ha impiegato molte energie e sforzi nel campo dell’innovazione e della ricerca grazie a un valido ufficio tecnico interno all’azienda che ha garantito il raggiungimento di standard qualitativi sempre più alti, migliorando nel tempo aspetti tecnici legati non solo all’erogazione di un caffè di altissima qualità, ma anche alla riduzione dell’impronta energetica. Anche rispetto al tema oggi attualissimo del risparmio energetico, Didiesse non si è fatta trovare impreparata.
Dichiara Fulvio Di Santo, proprietario e direttore commerciale di Didiesse:
Questo perché la sensibilità legata alle tematiche ambientali è sempre stata al centro dello sviluppo aziendale e già da tempo lavoravamo in questa direzione Abbiamo puntato sulla cialda in tempi non sospetti e ci abbiamo sempre creduto, sia per la qualità del caffè ma soprattutto per le sue caratteristiche green. Anche la riduzione dei consumi è un tema centrale perché si traduce in un risparmio per il consumatore, soprattutto adesso che è aumentato esponenzialmente l’uso delle macchine espresso e si è diffusa la cultura dello smart working.
Non a caso, le nuove macchine espresso a cialde prodotte da Didiesse hanno la funzione stand by, la modalità d’attesa che permettere di abbattere i consumi e che allo stesso tempo permette di avere un espresso in qualsiasi momento della giornata, senza mai spegnere la macchina. Inoltre, la “Baby Frog” l’ultima macchina espresso a cialde proposta ai consumatori è tra le poche sul mercato a vantare i consumi più bassi della categoria, appena 450 watt. Inoltre, la produzione è 100% italiana, e i materiali che compongono la macchina sono per il 70% realizzati in Campania, una scelta che mira a valorizzare e a sostenere le aziende locali e che s’inserisce nell’obiettivo più ampio, di apportare valore al territorio di origine.
Il pack è certificato FSC, marchio internazionale e indipendente, che garantisce la provenienza dei cartoni usati, da foreste e filiere responsabili, sottoposte a rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. Ma non è tutto, l’azienda, a più di 20 anni dalla sua nascita continua la ricerca verso l’utilizzo di materiali eco-sostenibili a partire dal packaging fino agli elementi di progettazione della macchina.
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Emergenza Covid-19: 3 tamponi sono risultati positivi
L’ASL di Avellino comunica che sono risultati positivi al Covid-19 3 tamponi effettuati dall’AORN Moscati di Avellino.
I risultati sono i seguenti:
- 2 nel Comune di Ariano Irpino
- 1 nel Comune di Avella
3 comments on Montoro, nuovi scarichi abusivi
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