Università del vino, istituzioni e produttori insieme ad Avellino per completare la struttura di viale Italia.
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Conferenza di presentazione del progetto Embrace
Negli scorsi giorni si è svolta una conferenza di presentazione sulle attività connesse all’economia circolare del progetto Embrace. L’obiettivo è quello di supportare i processi di innovazione nell’area MED, secondo il principio dell’economia circolare.
Come ha spiegato Maurizio Reveruzzi, coordinatore del Gal Partenio:
Il progetto ha coinvolto tanti partner, le aziende del territorio, enti di ricerca. È stato avviato un percorso importante con il tessuto produttivo del nostro territorio, un dato molto interessante se si considera che solo due anni fa si parlava poco di economia circolare. Ora invece questa definizione è entrata a far parte del nostro lessico quotidiano.
Gal partenio organizza un webinar per parlare di economia circolare nel settore vitivinicolo
Luca Beatrice, presidente del Gal Partenio, afferma:
Il progetto Embrace ha rappresentato, finora, una bella esperienza e ci ha riservato sorprese anche inaspettate. Scopo principale, almeno in questa fase, è stato quello di sensibilizzare sull’economia circolare, tema che oggi è attualissimo anche e soprattutto sui tavoli di decisione europei. Abbiamo coinvolto tantissimi attori nel corso del suo svolgimento, anche enti pubblici, in particolare la Regione Campania al cui coinvolgimento teniamo particolarmente.
Il nostro auspicio è che ci sia la volontà di inserire nella prossima programmazione misure che riguardano l’economia circolare. Certo, non rimaniamo a guardare. Attraverso il coinvolgimento del consigliere regionale Maurizio Petracca abbiamo sensibilizzato la Commissione Agricoltura della Regione Campania. siamo certi che con il contributo di tutti si possa fare molto su questo terreno.
Le idee e i progetti non mancano per dare un miglioramento economico territoriale. C’è bisogno di un cambiamento economico e l’economia circolare potrebbe rappresentarlo.
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Truffe agli imprenditori: attenzione alle agenzie che si fingono Google
Molte agenzie si fingono Google o Partner Google per cercare di vendere servizi alle imprese. A causa dello stop economico causato dal Covid-19 e dall’aver compreso l’importanza di essere presenti in rete, per poter non solo acquisire nuovi clienti ma per poter vendere i propri prodotti, questa tipologia di truffa sta ritornando con più frequenza.
Le vittime di queste truffe sono imprenditori che sono già presenti in rete con un sito o che possiedono schede di identificazione della propria impresa.
In virtù di ciò è doveroso aiutare chiunque a capire come distinguere queste truffe e come rendersi conto di chi offre servizi reali alle aziende senza speculare sulle necessità delle aziende.
Truffe Seo e Adwords agli imprenditori
Quali sono le modalità di contatto dei truffatori
Il tentativo di frode da parte di agenzie che si spacciano per Google o per eventuali partner della nota azienda sono 3:
- Attraverso telefonate, spesso, prodotte da numeri che non corrispondono ad alcuna società.
- Attraverso email
- Attraverso visite di persone che si fingono operatori Google e cercano di vendervi servizi a prezzi super vantaggiosi.
Non fatevi trovare impreparati perché i segnali per capire che vi stanno truffando sono molteplici.
Grafica analitica Google
Come scoprire le agenzie web scorrette
Il titolare di un’azienda o di un’attività commerciale riceve giornalmente contatti e proposte da agenzie web e scoprire chi sia realmente un professionista e chi un truffaldino è realmente difficile ma non impossibile.
Se la richiesta per un’eventuale proposta dovesse arrivare via email vi basterà cercare il sito dell’azienda per capire se esiste realmente e dando un’occhiata al sito potrete capire la professionalità e di cosa si occupa. Altro passo da fare è quello di controllare la sezione dedicata ai lavori svolti e le aziende per cui ha lavorato o con cui sta lavorando. In questo modo riuscirete a capire se effettivamente è un’agenzia che lavora o millanta cose non vere.
Controllare il sito non vi darà comunque la sicurezza che l’agenzia in questione esista, lavori o sia seria perché i siti si possono costruire ad hoc ma comunque non fermatevi alla home: cercate di spulciare e capire l’aggiornamento del sito dell’azienda in questione.
Controllate le recensioni dell’agenzia e il suo grado di reputazione online e sui diversi social.
Non rilasciate la vostra Partita Iva senza aver ricevuto almeno una bozza di contratto perché potreste pagare una cifra maggiore rispetto a quella concordata e potreste non acquistare i servizi che vi hanno esposto. Firmereste mai un contratto in bianco senza sapere nero su bianco cosa state acquistando?
Richiedete sempre una bozza di contratto e qualora non volessero inviarvela per una serie di ragioni di primo acchito ragionevoli pensate che state dando i vostri soldi all’etere e che, quando ve ne sarete accorti, sarà troppo tardi.
Truffe da parte di agenzie che dicono di vendere servizi Google
Google non telefona e non invia i propri commerciali per proporre servizi
Le offerte ingannevoli si possono riconoscere perché Google telefona alle aziende solo per verificare se siano corretti i dati inseriti sulle mappe e per assicurarsi che non siano aziende fantasma.
Gli operatori Google non chiamano per proporre servizi a pagamento. Gli operatori Google chiamano dall’Irlanda ed hanno il seguente prefisso: +353.
Google non invia operatori con l’intenzione di offrire servizi a pagamento che vi prospettano un miglioramento per il posizionamento tra i risultati di ricerca o sulle mappe. Inoltre la nota azienda non invia email per offrire di posizionamento.
Aziende che si spacciano per Partner Google
Presentarsi come un’agenzia Partner Google significa che tale agenzia ha dimostrato di possedere tutti i requisiti per creare, gestire e ottimizzare le campagne di pubblicità su Google per i propri clienti. Un’agenzia Partner Google non è Google e non lavora direttamente per Google.
Per diventare Partner bisogna dimostrare a Google di possedere capacità tecniche di alto livello nella gestione delle pubblicità su Google e ciò avviene attraverso il superamento di esami costanti e periodici che riguardano l’ADwords. Le campagne gestite da un Partner Google in caso di calo dei risultati la suddetta qualifica viene revocata.
Come riconoscere le agenzie Partner Google
Un’agenzia che riesce ad ottenere la certificazione Partner Google può esibire un badge sul proprio sito e sul materiale informativo. Googlòe cambia spesso la grafica del badge quindi ve ne sono diversi in giro ma informatevi sempre e verificate l’autenticità del badge.
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I dolci del capoluogo,
l’arte di VincentVincenzo Zanfardino, titolare della rinomata gelateria “Vincent”, racconta come un sogno si trasforma in impresa.
11 comments on Polo enologico,
a gennaio il primo lotto
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