La stagione delle meraviglie irpine ha esordito con la prima edizione che ha riscosso consensi e grande partecipazione da parte della comunità. L’evento nasce dalla voglia di valorizzare il territorio e dalla passione che ciascun produttore, partecipante all’evento, impiega nel proprio lavoro.
Roberto Pascarella è l’ideatore de La stagione delle meraviglie irpine, la due giorni dedicata alle eccellenze enogastronomiche del territorio, oltre ad essere il titolare dello storico ristorante Aeclanum è un tartufaio da oltre venti anni. È un ristoratore che si occupa in prima persona della selezione e della ricerca delle materie prime da impiegare nella propria attività commerciale.
Abbiamo posto agli espositori qualche domanda tecnica e culinaria sul tartufo irpino e le ricette migliori da realizzare, nel video le risposte!
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Venticano,
la nota del Circolo Legambiente “La Voce della Terra”Il Circolo Legambiente “La Voce della Terra” insieme agli alunni e insegnanti della scuola elementare di Venticano anche quest’anno ha aderito alla Festa dell’Albero, mettendo a dimora nuovi germogli. Un gesto concreto per restituire alle comunità spazi vivibili e accoglienti e ricordare che senza gli alberi, i polmoni verdi del pianeta, non c’è futuro.
«Siamo partiti – spiega Cinzia Colarusso, presidente del circolo Legambiente “La Voce della Terra”- con l’idea che il nostro territorio vada valorizzato, preservato e raccontato. I modi per farlo sono tanti, la volontà e l’amore per la nostra terra ancora di più, ma c’è bisogno di unire le forze, di allargare i presidi territoriali di legalità e di impegno sociale e collettivo. Il nostro circolo presuppone l’attivismo di un gruppo di persone desiderose di dare il proprio contributo e determinate a raggiungere obiettivi di miglioramento per l’ambiente che ci circonda, attraverso gli strumenti messi a disposizione dall’associazione. È un’esperienza unica, è un grande impegno ricco di soddisfazioni e risultati per il benessere di tutta la collettività».
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Torna l’Irpinia Express, per inebrianti full immersion tra escursioni ed assaggi
Torna, finalmente, sui binari l’Irpinia Express, il treno storico che rievoca i fasti della linea Avellino-Rocchetta, riaperta all’esercizio per finalità turistiche, grazie all’intervento della Fondazione FS e della Regione Campania, in collaborazione con l’Associazione InLocoMotivi.
Si riparte dal prossimo 30 ottobre: in programma, 8 viaggi nella stagione autunnale per un’inebriante full immersion tra escursioni, degustazioni e brindisi, alla scoperta dell’Irpinia più genuina e sorprendente.
Il progetto di recupero del patrimonio ferroviario da parte della Fondazione FS, si sposa perfettamente con la valorizzazione delle aree interne e questi 8 viaggi proseguono sul percorso tracciato anche da InLocoMotivi APS da 12 anni a questa parte.
A bordo delle caratteristiche automotrici vintage ALn668 serie 1800, si partirà alla scoperta del territorio.
Il 30 ottobre il treno viaggerà alla volta del borgo storico di Castelvetere. Tra le chicche da non perdere: il castello medievale, il santuario di Santa Maria delle Grazie, contenente un interessante trittico del ‘400 e la chiesa di Santa Maria Assunta col suo campanile del ‘700.
Pranzo a sacco libero o, in al nei ristoranti del borgo (dove è consigliato prenotare). In programma, nel pomeriggio, visita libera o guidata al borgo (obbligatoria la prenotazione per il rispetto delle misure anti-covid19).
Prima di giungere a Castelvetere, il treno sosterà brevemente a Montefalcione, dove i viaggiatori potranno raggiungere una cantina dove è prevista una degustazione di vini e gastronomia tipica dei produttori locali.
Per le misure anti-covid19, è obbligatoria la prenotazione dell’evento sul sito o inviando una email all’indirizzo info@
irpiniaexpress.com; l’acquisto del ticket treno, esclusivamente per la giornata del 30 ottobre, sarà possibile presso la Stazione di Avellino a bordo treno e fino ad esaurimento posti, facendo riferimento al personale di bordo Trenitalia (ulteriori info sui titoli di viaggio su www.fondazionefs.it ). “Non perdete l’occasione di conoscere l’Irpinia più affascinante, quella dei vigneti, delle valli fluviali e dei boschi, dei borghi arroccati, della cultura materiale e dell’enogastronomia tradizionale. Vi aspettiamo a bordo dell’Irpinia Express”, è l’invito dell’Associazione InLocomotivi.
Programma dettagliato
09:00: partenza dalla stazione di Avellino
09:40: arrivo alla stazione di Montefalcione.
Incontro con i viticoltori, passeggiata in cantina e degustazione vini.
11:00: partenza dalla stazione di Montefalcione
12:00: Arrivo alla stazione di Castelvetere. Spostamento in navetta al borgo (15’-20’).
12:20: Arrivo al borgo, in P.zza Monumento.
I viaggiatori saranno liberi di passeggiare per le strade del centro storico, in un percorso articolato, organizzato dalla Pro Loco Castelvetere, dove potranno degustare, in locali dedicati alle cantine le pregiate varietà del vino locale. Il percorso si snoda all’interno del centro storico e del borgo medievale, recuperato ed oggi divenuto una delle prime realtà a livello nazionale aderente al circuito degli Alberghi diffusi. Oltre alla struttura del vecchio castello, oggi albergo diffuso, sarà possibile visitare le bellezze architettoniche presenti.
Pranzo libero a sacco o nelle strutture presenti nel borgo (consigliato prenotare), dove sarà possibile gustare la famosa maccaronara. Nel pomeriggio visita libera o guidata al borgo condotta da guide certificate (è obbligatoria la prenotazione per il rispetto delle misure anti-covid19).16:30: Raduno in piazza, navetta per la stazione
16:50: Partenza dalla stazione di Castelvetere per rientro.
18:20: Arrivo alla stazione di Avellino -
Due prodotti agroalimentari entrano a far parte dei PAT della Campania
Il cannolo irpino e l’antico bignè di Solofra entrano a far parte dei PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) della Campania.
Le due specialità tipiche entrano nella lista di quei prodotti artigianali, legati alla tradizione contadina che rappresentano un’eccellenza del territorio campano.
I prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) sono dei prodotti che vengono inclusi in un apposito elenco, istituito dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali con la collaborazione delle Regioni.
PAT campani
I PAT campani attuali sono 457 e ve ne elenchiamo alcuni tra i più i rinomati:
- Cioccolato al limoncello
- Fragolino
- Liquore al tartufo nero
- Liquore concerto
- Liquore crema di limone
- Liquore di amarene
- Liquore gelse rosse
- Liquore di mandarino dei Campi Flegrei
- Liquore di mirtillo
- Liquore al finocchietto
- Liquore nanassino
- Nespolino
- Nocillo
- Sciroppo di arancia bionda
- Sidro di mela limoncellla
- Vino cotto
- Ammugliatielli
- Braciola di capra di Siano
- Busecchia-mammella di vacca, busecchia
- Capicollo
- Capicollo di Ricigliano
- Carne bufalina
- Carne di bovino podolico
- Carne di suino di razza casertana
- Carne ovina di Laticauda
- Cervellatine
- Cicoli
- Coniglio di fosso dell’Isola d’Ischia
- Fegato con la zeppa
- Filetto di Vairano Patenora
- Filettone di Vairano Patenora
- Fiocco di prosciutto
- Fleppa
- Gelatina di maiale
- Mozzariello
- Nnoglia di maiale
- Nzogna
- Orvula
- Pancetta arrotolata
- Pancetta tesa
- Prosciutto di Casaletto
- Prosciutto di monte
- Prosciutto di Pietraroja
- Prosciutto di Rocchetta
- Prosciutto di Trevico
- Prosciutto di Venticano
- Salame Napoli
- Salame di Mugnano
- Salsiccia
- Salsiccia affumicata
- Salsiccia del Cilento
- Salsiccia del Vallo di Diano
- Salsiccia di polmone
- Salsiccia fresca a punta di coltello
- Salsiccia r’ ‘poc
- Salsiccia rossa di Castelpoto
- Salsiccia sotto strutto
- Salsiccia sotto strutto di Vairano Patenora
- Samurchio
- Soppressata del Cilento
- Soppressata del Sannio
- Soppressata del Vallo di Diano
- Soppressata di Gioi Cilento
- Soppressata di Ricigliano
- Soppressata irpina
- Bebè di Sorrento
- Bocconcini alla panna di bufala
- Burrini e burrata di bufala
- Caciocavallo affumicato
- Caciocavallo del Matese
- Caciocavallo di bufala
- Caciocavallo di Castelfranco
- Caciocavallo irpino di grotta
- Caciocavallo podolico
- Cacioricotta caprino del Cilento
- Caciotta di capra dei Monti Lattari
- Caciottina canestrata di Sorrento
- Caprino conciato del Montemaggiore
- Caso conzatoù
- Casomaturo del Matese
- Csoperuto e marzolino
- Casuforte di Statigliano, cacioforte, casoforte
- Casu re pecora del Matese
- Fiordilatte
- Formaggio caprino del Cilento
- Formaggio duro di latte di pecora, capra, vacca
- Formaggio morbido del matese
- Juncata
- Manteca
- Manteca del Cilento
- Mozzarella nella mortadella
- Pecorino del Monte Marzano
- Pecorino bagnolese
- Pecorino di Carmasciano
- Pecorino di Laticauda
- Pecorino fresco stagionato
- Pecorino di Pietraroja
- Pecorino salaprese
- Provola affumicata
- Provola affumicata di bufala
- Provolone
- Riavulillo
- Ricotta di fuscella di S. Anastasia
- Scamorza
- Scamorza di bufala
- Scamorzini del Matese
- Scamosciata
- Stracciata
- Stracciata del Matese
- Treccia
- Burro di bufala
- Olio extravergine di oliva Sannio caudino telesino
- Olio extravergine di oliva Sannio colline beneventane
- Aglio dell’Ufita
- Albicocca vesuviana
- Amarene appassite dei Colli di S. Pietro
- Arancia di Pagani
- Arancia di Sorrento
- Broccolo del Vallo di Diano
- Broccolo di Paternopoli
- Broccolo friariello di Napoli
A questa lunga lista si aggiungeranno anche il cannolo irpino e l’antico bignè di Solofra.
2 comments on La stagione delle meraviglie irpine: le impressioni dei produttori
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