Al via la seconda edizione del “Master in Management delle opere per la tutela ambientale e del verde” organizzato dall’Università degli studi di Perugia in collaborazione con Asso.Impre.Di.A. (Associazione Nazionale Imprese Difesa e Tutela Ambientale). Un master fortemente voluto da Maurizio Oliviero, Rettore dell’Ateneo umbro, e da Alberto Patruno, Segretario di Assoimpredia.
Il Master, della durata annuale, intende formare i futuri manager del green, in grado di gestire tutte le attività relative alla realizzazione e gestione delle opere di tutela ambientale e del verde pubblico e privato, in ambito urbano ed extra-urbano. L’attività didattica riserverà particolare attenzione alla normativa sull’Ambiente, sugli appalti pubblici, sui principi dell’organizzazione gestionale d’impresa, le tecniche di ingegneria naturalistica, di fitogeografia e geobotanica, la manutenzione delle specie ornamentali (dai tappeti erbosi alle alberate) e la progettazione degli spazi verdi.
Spiega Alberto Patruno:
Si tratta della seconda edizione del Master, dopo il successo della prima, che affronterà ancor di più le tematiche ambientali anche e soprattutto in vista dei progetti che il nostro Paese sta mettendo in campo grazie agli investimenti previsti dal PNRR e dal Fondo complementare che sono pari a 222,1 miliardi di euro.
L’iniziativa gode del patrocinio morale del Ministero della Transizione ecologica, di ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), SNPA (Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente), AIDTPG (Associazione Italiana Direttori e Tecnici Pubblici Giardini), CONFINDUSTRIA CISAMBIENTE, ANVE (Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori) ed ELCA (European Landscape Contractors Association).
Termine di iscrizione è il 31 gennaio 2022.
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È nato Patria Grande: il portale d’informazione sull’America Latina
Patria Grande è un portale d’informazione nato a causa delle difficoltà che oggi si hanno nel veicolaire un punto diverso sulle vicende latinoamericane. Questo sito d’informazione vuole dare un punto di vista che riesca ad essere altro rispetto a quello filostatunitense.
Patria Grande vuole riportare notizie da fonti autorevoli, per aggirare un blocco di comunicazione che limita la diffusione veritiera di alcune notizie e di altre che non vengono diffuse. Nel portale ci sono giornalisti e militanti che, dal Continente e dall’Italia, si spendono per questa causa e per un’informazione che sia il meno possibile plagiata.
Il nome del sito Grande Patria viene dal sogno di Simon Bolivar che scaturisce dall’idea del socialismo moderno.
Come afferma Michela Arricale, avvocato e militante storica della sinistra in Irpinia:
Veniamo da esperienze diverse ma abbiamo deciso di sforzarci per proporre un terreno unitario d’informazione e solidarietà con l’America Latina, che vogliamo sognare come una unica Patria Grande.
All’interno del nuovo sito si troveranno articoli in italiano e in altre lingue, per favorire il contributo di tutti i media alternativi dotati di credibilità politica e professionale nell’ambito latinoamericano.
Prosegue Michela Arricale nel delucidare meglio le esigenze di Patria Grande:
Crediamo ci sia bisogno di ripristinare informazioni corrette e che trovino spazio le ragioni e le battaglie di chi nei media ufficiali è senza voce. Pensiamo che Patria Grande possa essere un luogo dove tutti i soggetti della solidarietà e tutti gli operatori dell’informazione possano trovare la loro casa.
Dall’inizio del terzo millennio, quando si celebravano i funerali delle ideologie che hanno animato il ‘900, proprio l’America Latina è diventata il paradigma dello scontro tra idealità inconciliabili. Dal golfo del Messico fino al Polo Sud è uno scontro tra due modelli socioeconomici opposti: uno, per molti aspetti ancora dominante, ha nel liberismo monetarista la sua identità, aumenta le ricchezze per pochi e la povertà per molti; l’altro, di orientamento socialista, nel suo governare ha indicato l’idea di crescita economica quale strumento per la riduzione delle disuguaglianze, ridurre la povertà e costruire nel rispetto degli indicatori dell’indice Gini il suo modello di governo.
È uno scontro che riproduce in questa fase storica il conflitto tra capitalismo e socialismo con l’esperienza socialista che viene osteggiata, negata nelle sue ragioni e occultata nel suo sviluppo.
Oggi alle ore 18:oo presso la Libreria Odradek in Via dei Banchi Vecchi 57 a Roma si terrà la presentazione di Patria Grande.
Noi vi facciamo un grosso in bocca al lupo!
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Immigrazione – Usque ad finem
l’accoglienza non è cosa nostra!Parlare di immigrazione ad Avellino è come dover rimandare i richiedenti asilo, di nuovo, in mare al fine di salvarli. Da quando sono arrivati qui, nella residenza che per la maggior parte di noi è reputata la migliore, loro possono dirsi vittima di un sistema becero e privo di ogni logica umana.
Siamo soliti osservare questi ragazzi per strada, elemosinare davanti i supermercati, spesso li vediamo camminare smarriti, altre volte li vediamo protagonisti di cronache spiacevoli dove diventano, a nostro dire, bestie fuori dal comune.
Le istituzioni dove sono? Cosa stanno facendo?
La risposta a queste domande non tarda ad arrivare: l’uscita di un nuovo bando di gara con scadenza pervista per il 10 aprile 2019, da consegnarsi perentoriamente entro le ore 12:00 e si prega i partecipanti di confezionarlo per bene!
Inizia così la corsa dei gestori all’approvvigionamento delle strutture: grandi, piccole o come meglio vi pare, tanto verrete pagati in base al lotto prescelto.
Signori e signore iniziamo a dare i numeri: le estrazioni sono iniziate!
Strutture sotto i 50 posti, al di sopra, strutture in rete, insomma potete lasciare libero spazio alla fantasia e al territorio, per strutturarvi come meglio credete. Non dimenticate, cari gestori, di confezionare un prodotto pronto all’uso, rispetto a quelli che sono stati i dicktat da parte del Ministero degli Interni.
Per fortuna, per una volta, la dirigenza non ha dovuto sudare per scrivere capitolati e manfrine ad hoc, lo standard è stato imposto, tanto da permettere ad alcuni dirigenti di non doversi aggrovigliare su troppi copia e incolla, tipicamente obsoleti rispetto a pubblicazioni di bandi precedenti.
In un bando del genere il punteggio è importante, i gestori “numeri primi”, devono chiudere protocolli d’intesa con i Comuni, con le Asl, con le Misericordie, non sappiamo se anche con il WWF, il circo, il telofono verde, rosso o giallo.
Signori, signore, punteggio e rapporto qualità prezzo.
Mi chiedo se questi dirigenti si siano mai recati fisicamente presso una residenza ospitante per richiedenti asilo… La risposta è no! Probabilmente hanno delegato i funzionari. Ma questa è un’altra storia.
Queste stesse persone si sono mai rese conto che, rispetto agli incartamenti prodotti, tra tutto quello che emulano al fine di una buona accoglienza non c’è praticamente nulla? Si sono mai resi conto che quando si mette piede in queste strutture sembra di essereai tempi dell’autogestione scolastica?
Non ci sono operatori e se ci sono non hanno le competenze necessarie per eseguire le proprie mansioni à la carte.
In molte strutture, ma come nella maggior parte del panorama lavorativo nostrano, è più giusto far lavorare il figlio di …, il Sig. …, nipote di … tanto tacitamente si è deciso di dargli lo stipendio e non importa che si possano causare danni umani dovuti a incopetenza e superficialità.
Insomma l‘immigrazione diventa un modo per accaparrarsi il primo cittadino del paese o della città di turno che, in tempi non sospetti, nel vedere un immigrato arrivare presso una struttura era lì quasi a dire:” Mamma li turchi!”
Per farla più semplice, ho conosciuto un proprietario di casa che diceva di aver fittato la sua residenza a degli egiziani ed erano nigeriani! Tanto una nazionalità vale l’altra!
Il nuovo bando però premia la competenza, quella vera, quella dei plurilaureati con esperienza triennale o quinquennale. Scusate la domanda provocatoria: se fino ad ora si è data la possibilità, nella maggior parte dei casi, ai figli di …, questi altre altre figure plurispecializzate e competenti con esperienze stratosferiche dov’erano prima? Ah, probabilmente erano ancora tirocinanti! In quale regione?
Gridiamo all’esodo, al ritorno dei cervelli in fuga!
Scusate ma un pò d’ironia ma è d’obbligo in questo momento perché viene da pensare che realmente Salvini sia “l’uomo giusto”, giunto a mettere fine all’immigrazione clandestina e che abbia, in qualche modo, “ristretto il brodo”. Suo malgrado c’è da sentenziare che è stato consigliato male a fronte di alcune linee guida che sono carenti di esperienza vera nei confronti di queste problematiche delicate. Dal mio punto di vista, leggendo alcune sfumature, credo che molte cose siano state scritte in base a conoscenze astratte e per deduzione e basta.
Un esempio? Un centro di accoglienza che oggi per legge può restare senza operatori dalle ore 24:00 alle ore 08:00, ad esempio, è un criterio che non si può leggere, tanto poco cambia rispetto rispetto alla tesi anzitempo espressa circa gli operatori fantasma.
Saranno le cronache a confermarlo quando le forze dell’ordine, presenti sul territorio, si troveranno davanti il problema, forieri di una legge che oggi è diventata di facili espulsioni e rimpatri.
In qualche modo si dovrà pur trovare una soluzione, giusto? Ma anche in questo caso ci sarebbe da aprire un’altra parentesi. Il problema è che, spesso, quello che viene definito revoca dell’accoglienza da un centro non è la revoca dell’accoglienza da un territorio ed il migrante finisce per strada ed è lì che riesce a dare il peggio di sé perché non ha più niente che gli possa permettere di vivere con un briciolo di dignità. Provate voi a restare giorni e giorni a vivere per strada privati di tutto, identità compresa.
Questo spunto di riflessione potrebbe aprire un’altra parentesi, quella del migrante parassita che vegeta nella struttura. Ma fuori che ci va a fare? Viene sfruttato per la mano d’opera, viene avvicinato e assoggettato dall’agricoltore di turno che lo vede come una bestia da soma, nella maggior parte dei casi.
Come li vogliamo definire? Espedienti di capolarato, forse troppi, nella nostra verde Irpinia?
Il punto è che ad Avellino il brodo andrebbe azzerato perché ne va della stessa incolumità degli imprenditori che, oggi accecati dai grandi numeri e dalle grandi cifre, tentano di classificarsi ai primi posti di una graduatoria che li vedrà anche vincitori ma che, inevitabilmente li vedrà sopraffatti dai debiti, siano delle banche o di altra natura.
Nella maggior parte dei casi accade questo: l’ente non paga e usa i gestori a proprio piacimento, poi quando non serve più lo butta via come fosse carta straccia., sostituendolo col nuovo Paperon de’ Paperoni del momento.
I controlli dettati dalle nuove linee guida dei bandi sono giusti ma le persone competenti per poter svolgere questo delicato lavoro sono troppo poche e non riescono a svolgere pienamente il proprio lavoro.
Nel bando non c’è scritto quanto siate disposti ad indebitarvi, non c’è scritto quali siano le cifre che riuscirete ad anticipare, c’è scritto solo quanto si è disposti ad offrire.
Fate attenzione!
L’accoglienza esiste ma non è cosa nostra!
T.C.
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Covid-19 in Irpinia: nuovi 100 tamponi naso-faringei sono risultati positivi
Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 986, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 100 casi.
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 2 residenti nel comune di Altavilla Irpina
- 6 residenti nel comune di Ariano Irpino
- 4 residenti nel comune di Atripalda
- 9 residenti nel comune di Avella
- 11 residenti nel comune di Avellino
- 1 residente nel comune di Baiano
- 2 residenti nel comune di Calitri
- 1 residente nel comune di Capriglia Irpina
- 2 residenti nel comune di Conza della Campania
- 1 residente nel comune di Domicella
- 1 residente nel comune di Flumeri
- 3 residenti nel comune di Frigento
- 1 residente nel comune di Lapio
- 3 residenti nel comune di Lauro
- 1 residente nel comune di Lioni
- 3 residenti nel comune di Mirabella Eclano
- 1 residente nel comune di Monteforte Irpino
- 1 residente nel comune di Montefredane
- 2 residenti nel comune di Montella
- 1 residente nel comune di Montemarano
- 3 residenti nel comune di Montoro
- 2 residenti nel comune di Moschiano
- 5 residenti nel comune di Mugnano del Cardinale
- 1 residente nel comune di Parolise
- 3 residenti nel comune di Pietradefusi
- 1 residente nel comune di Quadrelle
- 2 residenti nel comune di Quindici
- 2 residenti nel comune di Roccabascerana
- 1 residente nel comune di San Mango sul Calore
- 1 residente nel comune di San Martino Valle Caudina
- 1 residente nel comune di San Nicola Baronia
- 4 residenti nel comune di Santa Lucia di Serino
- 2 residenti nel comune di Sant’Andrea di Conza
- 2 residenti nel comune di Senerchia
- 6 residenti nel comune di Serino
- 1 residente nel comune di Sirignano
- 1 residente nel comune di Solofra
- 1 residente nel comune di Sperone
- 1 residente nel comune di Sturno
- 2 residente nel comune di Torre Le Nocelle
- 1 residente nel comune di Villamaina
- 2 residenti nel comune di Villanova del Battista
6 comments on Green e Pnrr, aperte le iscrizioni al 2° Master per esperti della tutela ambientale
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