L’associazione Figiac apre una nuova sede ad Avellino che sarà presieduta da Alessandro Ricciardi. Presente all’inaugurazione anche il presidente nazionale Francesco Scibba che ci presenta i servizi offerti dalla Federazione Italiana Gestori Immobiliari e Amministratori di Condominio.
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Il primo Paderno Point d’Italia nasce da Casolaro Hotellerie
Cooperazione, sinergia e speciale attenzione al cliente. Da questi presupposti trae ispirazione la collaborazione tra Paderno, leader italiano nella produzione e commercializzazione di strumenti da cucina per la ristorazione professionale e punto di riferimento del settore Ho.Re.Ca a livello internazionale, con l’azienda campana Casolaro Hotellerie, specializzata in forniture alberghiere e marchio autorevole nel mondo dell’ospitalità.
I due partner inaugureranno insieme il primo Paderno Point d’Italia giovedì 31 marzo al Cis di Nola dalle ore 10.30 alle ore 14.00, presso lo showroom di Casolaro.
Un vero e proprio “shop in shop” è quello che ha preso forma nei locali di Casolaro Hotellerie, una sorta di stand fieristico “in house” che si dipana per ben 100 metri quadrati e in cui gli avventori potranno “toccare con mano” le novità e l’eccellenza dei prodotti firmati Paderno. Un assortimento completo che unisce altissima qualità a funzionalità e design, per una gamma completa in grado di soddisfare ogni esigenza del back office del canale professionale, con un’assistenza continua.
Questo evento è il frutto di un sogno iniziato 10 anni fa e che oggi diventa realtà grazie all’incontro e allo scambio d’intenti delle “nuove generazioni”. Sì, perché oltre ad essere un’iniziativa dall’alto valore imprenditoriale, quello che accomuna i due brand è una storia familiare, generazioni che per decenni si sono tramandate la passione per la cucina e il rispetto per la Famiglia. Due realtà diverse che condividono la stessa filosofia e lo stesso modo di fare business, la cura del cliente sopra ogni cosa, un aspetto prioritario per entrambe le aziende.
Infatti, Paderno Point è un’esperienza che nasce soprattutto per agevolare la customer care. I clienti avranno la possibilità di effettuare ordini diretti all’azienda, risparmiando sulle spese di trasporto, e potranno usufruire di offerte dedicate.
Così commenta l’iniziativa Paolo jr Casolaro, socio della f.lli Casolaro Spa:
Da buoni cultori dell’ospitalità, qui da Casolaro c’è spazio per tutti. La cooperazione è uno stimolo che alimenta lo scambio d’idee, una spinta a fare sempre meglio, anche se si tratta di aziende affermate. “Paderno Point” è un po’ il coronamento di un’avventura iniziata molti anni fa, un percorso nato dalla condivisione degli stessi valori, come quello di essere aperti alle novità e la famiglia.
Incontrare le esigenze dei clienti, creando allo stesso tempo, nuove opportunità di lavoro, è un atto dovuto per rendere omaggio al consumatore, motore propulsivo di ogni attività.
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Giuseppe Conte parla del decreto ristoro
Giuseppe Conte afferma che in data odierna, alle ore 15:00, approveranno il decreto ristoro.
Queste le parole dette:
Il Governo si assume le proprie responsabilità ed è giusto che il suo operato sia sindacato e sottoposto a critiche ma, se perdiamo di vista l’obiettivo di marciare tutti insieme nella stessa direzione per uscire dalla pandemia, rischiamo di aggravare la situazione.
I ristori a fondo perduto saranno il pezzo forte del nuovo decreto ed è stato garantito che i fondi arriveranno entro il 15 novembre. Il nuovo intervento economico avrà lo stesso meccanismo già utilizzato con il decreto Rilancio e il mese di aprile resterà quello di riferimento.
Per alcuni settori il coefficiente sarà 1, per i ristoranti 1,5, per altri settori potrebbe arrivare a 2 che sarebbe l’equivalente del doppio di quello già ricevuto.
All’interno del decreto ci saranno anche dei sostegni specifici per agevolare il settore turistico e per ciò che concerne le attività di bar, ristoranti e pub.
Questa nuova chiusura e limitazione di molte attività commerciali, come disposte dal nuovo Dpcm, sta creando molti problemi a quelle attività commerciali che durante il lockdown hanno cercato di sopravvivere nonostante le difficoltà scaturite dalla chiusura.
Le proteste da parte dei cittadini di tutta Italia non sono mancate perché la situazione in cui ci troviamo non lascia intravedere nessuna luce sia da un punto di vista umano che economico. Nel momento in cui sembrava che stessimo tornando ad una sorta di normalità ci siamo ritrovati nuovamente a vivere sotto strette norme da osservare per quanto concerne sia la vita individuale che quella collettiva.
Attendiamo l’uscita del decreto ristorno che dovrebbe essere firmato elle prossime ore.
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Fase 2: il calendario delle ipotetiche ripartenze
La fase 2 dovrebbe iniziare il 4 maggio, la conferma definitiva dovrebbe arrivare nelle prossime ore da Giuseppe Conte e da Vittorio Colao, in base alle indicazioni del comitato tecnico-scientifico e dagli enti locali.
Le ipotesi sulle probabili date e riapurture delle attività che sono state sospese fino ad ora sono le seguenti ma ricordiamo che sono congetture ancora non confermate.
27 aprile
Potrebbero riprendere l’attività alcuni settori con un rischio più basso di contagio e le aziende che sono già in possesso dei protocolli di sicurezza: automotive, componentistica e settore moda.
4 maggio
Dovrebbe riprendere il settore manifatturiero e tessile, commercio all’ingrosso e costruzioni ovviamente rispettando le nuove misure di sicurezza che consistono in turni scaglionati sia in entrata che in uscita, postazioni di lavoro distanziate e misurazione della temperatura corporea all’ingresso.
Se gli spostamenti avvengono all’interno del proprio Comune non vi sarà più il bisogno dell’autocertificazione. Permane il divieto di spostarsi tra una Regione e l’altra.
Su treni, aerei, metro e bus sarà stabilito un numero limitato di passeggeri con posti alternati. In tutti i luoghi chiusi ci sarà l’obbligo di indossare le mascherine.
È previsto per il 4 maggio la ripresa delle attività di ricerca e i laboratori.
11 maggio
In questa data dovrebbero riprendere l’attività del commercio al dettaglio che avranno l’obbligo, in modo particolare i negozi di calzature e di abbigliamento, di sanificazione dei prodotti, obbligo di distanziamento tra i clienti e uso delle mascherine.
In questa data dovrebbe essere concessa anche la riapertura dei centri estetici e dei parrucchieri che dovranno rispettare l’obbligo di un operatore e un cliente con sterilizzazione di tutti gli strumenti tra una seduta e l’altra.
18 maggio
Bar e ristoranti riapriranno inizialmente con servizio da asporto ma potranno tornare alla normalità non in questa data ma in data da stabilirsi. Una volta concesso il normale svolgimento delle attività i tavoli dovranno essere sistemati a 2 metri l’uno dall’altro e dovranno essere diminuite le capienze dei clienti all’interno del locale.
Attività che non si sa quando riprenderanno
Cinema, teatro, concerti, festival e discoteche, piscine, palestre che rappresentano le attività di più alto rischio per contagio e trasmissione del virus Covid-19 per ora non riaprianno. Delle seguenti attività menzionate potrebbe esserci un’eccezione per i cinema all’aperto.
La fase 3, che consiste nella riapertura totale, dovrebbe arrivare entro il 2020 ma non si hanno certezza a riguardo.
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