Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 1.055, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 78 casi.
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 3 residenti nel comune di Atripalda
- 11 residenti nel comune di Avellino
- 1 residente nel comune di Bagnoli Irpino
- 1 residente nel comune di Baiano
- 4 residenti nel comune di Cervinara
- 2 residenti nel comune di Domicella
- 1 residente nel comune di Grottaminarda
- 1 residente nel comune di Guardia dei Lombardi
- 1 residente nel comune di Lauro
- 3 residenti nel comune di Manocalzati
- 1 residente nel comune di Melito Irpino
- 10 residenti nel comune di Mercogliano
- 1 residente nel comune di Mirabella Eclano
- 2 residenti nel comune di Monteforte Irpino
- 2 residenti nel comune di Montefredane
- 2 residenti nel comune di Montella
- 8 residenti nel comune di Montoro
- 2 residenti nel comune di Prata Principato Ultra
- 1 residente nel comune di Quadrelle
- 4 residenti nel comune di Rocca San Felice
- 3 residenti nel comune di Rotondi
- 1 residente nel comune di Senerchia
- 3 residenti nel comune di Serino
- 3 residenti nel comune di Solofra
- 3 residenti nel comune di Sperone
- 1 residente nel comune di Summonte
- 1 residente nel comune di Taurasi
- 1 residente nel comune di Torella dei Lombardi
- 1 residente nel comune di Torrioni
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Covid-19 in Irpinia: nuovi 65 tamponi naso-faringei sono risultati positivi
Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 512, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 65 casi.
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 1 residente nel comune di Aiello del Sabato
- 1 residente nel comune di Atripalda
- 8 residenti nel comune di Avellino
- 3 residenti nel comune di Bisaccia
- 1 residente nel comune di Cairano
- 1 residente nel comune di Calabritto
- 1 residente nel comune di Caposele
- 1 residente nel comune di Capriglia Irpina
- 1 residente nel comune di Castelfranci
- 1 residente nel comune di Cervinara
- 4 residenti nel comune di Cesinali
- 1 residente nel comune di Chianche
- 1 residente nel comune di Contrada
- 2 residenti nel comune di Lioni
- 4 residenti nel comune di Mercogliano
- 4 residenti nel comune di Monteforte Irpino
- 2 residenti nel comune di Montefredane
- 5 residenti nel comune di Montella
- 1 residente nel comune di Monteverde
- 1 residente nel comune di Montoro
- 1 residente nel comune di Moschiano
- 4 residenti nel comune di Nusco
- 3 residenti nel comune di Ospedaletto d’Alpinolo
- 1 residente nel comune di Prato Principato Ultra
- 2 residenti nel com une di Quadrelle
- 2 residenti nel comune di Rotondi
- 4 residenti nel comune di San Martino Valle Caudina
- 2 residenti nel comune di Sant’Angelo dei Lombardi
- 1 residente nel comune di Serino
- 1 residente nel comune di Sirignano
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Give Back. Una best practice per la partecipazione dei giovani delle Aree Interne
È online l’e-Book Give Back. Una best practice per la partecipazione dei giovani delle Aree Interne, elaborato alla conclusione del progetto Erasmus+ che si è svolto la scorsa estate a Castelvetere sul Calore (AV).
La pubblicazione, oltre a diffondere i principi alla base dell’iniziativa, si pone l’obiettivo di alimentare il dibattito sulle questioni connesse al grande tema delle Aree Interne e incentivare la conoscenza delle best practice in merito, al fine di favorire la loro replicabilità in altri contesti nazionali ed europei. Al lavoro hanno contribuito sia i ragazzi sia i relatori che hanno preso parte ai workshop e ai tavoli tematici della Summer School.
L’e-Book si apre con alcune riflessioni sul benessere dei giovani delle Aree Interne (Samantha Mongiello), sui loro desideri e sulle difficoltà che incontrano per realizzarli (Emma Barbaro); si analizza l’impatto derivante dalla creazione di network locali e dalle relative strategie di sviluppo (Davide Emanuele Iannace) nonché il valore delle pratiche collaborative nelle aree rurali (Federica Ammaturo).
Nella seconda parte del lavoro si affronta il tema della cittadinanza europea e l’impatto della pandemia sul processo di integrazione comunitaria (Sara Pane). Si analizzano poi alcune buone pratiche legate alle Aree Interne come il progetto SIBaTER, gestito da ANCI con il supporto tecnico della sua Fondazione IFEL, che rappresenta un’azione reale di “capacity building” complessiva dei Comuni meridionali, rispetto alle attività di censimento e valorizzazione del proprio patrimonio pubblico immobiliare e di terre (Luigi Famiglietti); il progetto KiNESIS, finanziato dal programma Erasmus+ e coordinato dall’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, il quale propone un’alleanza della conoscenza al servizio di comunità che soffrono di fenomeni di spopolamento (Johanna Monti).
Altri esempi virtuosi sono legati all’esperienza delle “Case a un euro” e alle strategie adottate dalle amministrazioni comunali della provincia di Avellino, volte al contrasto dello spopolamento attraverso la valorizzazione del patrimonio immobiliare (Stefano Ventura) e a quella dell’Incubatore SEI, finalizzato alla creazione d’impresa nei territori con una scarsa vocazione all’autoimprenditorialità (Vincenzo Vitale). A tale questione è stato dedicato anche il lavoro seguente, in cui si evidenzia il collegamento tra fallimenti e successi (Alfonso Maria Gallo).
Nell’ultima parte del Toolkit, infine, sono presenti alcune riflessioni sulle opportunità offerte dalla didattica a distanza (Leonardo Festa) e dall’Elearning (Giulia Iacovelli). L’ultimo contributo è incentrato sul tema della digitalizzazione, che rappresenta la vera svolta epocale nella produzione di beni e servizi, il propulsore tecnologico più potente delle economie moderne (Gentil Petrillo).
I contributi raccolti, dunque, intendono non solo arricchire l’agenda delle istituzioni politiche di diverso livello su singoli aspetti che interessano le comunità delle Aree Interne, ma anche offrire un supporto alla classe dirigente in senso ampio, agli imprenditori, ai rappresentanti di categoria, agli intellettuali, agli studiosi, a tutti gli stakeholders e alla larga opinione pubblica. È possibile discutere dei grandi temi a partire dai piccoli paesi, anzi spesso la storia si è fatta proprio partendo da qui.
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Paolino Salierno ci spiega cosa fare in caso di sinistro stradale
Paolino Salierno in questa nuova puntata di Un caffè con l’avvocato ci parla di come comportarsi, cosa fare e quali sono le corrette procedura da svolgere in caso di sinistro stradale.
Le norme di comportamento in caso di incidente stradale sono spiegate e sancite nell’Art 189 del Codice della Strada. La procedura ordinaria di risarcimento prevede che l’assicurato danneggiato coinvolto in un incidente e che ritiene di avere ragione deve rivolgersi al danneggiante e di conseguenza alla sua compagnia assicurativa.
Procedura ordinaria in caso di sinistro stradale: quando si applica
La procedura ordinaria viene applicata in tutti quei casi in cui non è applicabile un risarcimento diretto ovvero quando:
- L’incidente non è avvenuto in Italia, nella Repubblica di San Marino o a Città del Vaticano.
- Non c’è stata collisione tra i due veicoli coinvolti.
- Sono stati coinvolti più di due veicoli che sono stati tutti identificati.
- È avvenuta la collisione tra due veicoli ma ne sono stati coinvolti altri che sono responsabili dell’incidente.
- L’incidente è avvenuto tra ciclomotori non muniti di targa o tra mezzi agricoli.
- L’incidente è avvenuto tra veicoli immatricolati all’Estero e che hanno dunque una targa non italiana.
- L’incidente ha provocato lesioni ad uno dei conducenti coinvolti ed ha provocato invalidità permanente superiore al 9%.
Sinistro Stradale: i consigli di Paolino Salierno
In caso di sinistro stradale, secondo Paolino Salierno, bisogna avere la lucidità di scendere dal veicolo, ovviamente dopo aver valutato l’entità del danno causato soprattutto in caso di feriti, osservando attentamente chi c’è all’interno del veicolo coinvolto, prendendo i nominativi delle persone presenti. Questo passaggio è fondamentale perché a volte può succedere che non venga incorporata la dichiarazione del testimone e l’identificazione del testimone e ciò può essere determinante nel caso in cui si abbia pienamente ragione.
È importante non spostare assolutamente i veicoli coinvolti in caso dell’intervento delle autorità preposte in modo tale da consentire i rilievi in maniera corretta.
Bisogna, entro tre giorni lavorativi dal momento in cui si è svolto l’incidente, comunicare all’assicurazione anche laddove non vi sia uno stato e una condizione di constatazione amichevole attraverso firma congiunta.
Questi elencati sono solo alcuni dei consigli e delle procedure da svolgere in caso di sinistro stradale. Il resto delle cose da sapere, secondo Paolino Salierno, sono contenute nel video in home.
Per rimanere in tema di inconvenienti su strada bisogna essere informati anche sulla guida in stato di ebbrezza.
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