Politica

Il Comune di Santa Paolina concede la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki

Il Consiglio Comunale di Santa Paolina ha discusso e concesso la cittadinanza onoraria a Patrick George Zaki, studente dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna ed attivista per i diritti umani e di genere, su proposta presentata dal gruppo consiliare Centrosinistra per Santa Paolina, su richiesta della componente Sinistra Italiana.

Patrick Zaki

Patrick Zaki

Una vicenda umana terribile che ripropone il tema quanto mai attuale della libertà di espressione, dei diritti negati e della violenza.
Concedere la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki è un atto simbolico ma significativo che gli amministratori comunali di Santa Paolina hanno ritenuto doveroso fare per contribuire, insieme alle tante altre Amministrazioni che hanno già intrapreso questa iniziativa, ad esercitare pressioni nei confronti di chi può e deve attivarsi per salvare la vita di un uomo innocente.
La sua avvocatessa, di recente, ha reso noto che è stata prolungata la custodia cautelare ma non ha saputo precisare per quanto tempo lo studente dovrà restare in prigione.
lo studente egiziano che frequentava l’università di Bologna si trova in carcere dal 7 febbraio 2020 con l’accusa di minaccia alla sicurezza nazionale e terrorismo per alcuni post pubblicati nel 2018 a favore del candidato alle elezioni alle presidenziali Khaled Alì.
Marise Zaki sull’accaduto dichiara:
Lo sappiamo bene che c’è qualcosa di molto più grande di Patrick e del suo attivismo. È tornato il silenzio, nessuno ci fornisce informazioni e aiuto sul suo caso, lasciandoci nel totale smarrimento. Le nostre richieste cadono nel nulla, non sappiamo quando sarà fissata la prossima udienza, quali siano le sue condizioni giorno dopo giorno, i suoi bisogni e i suoi problemi.
Il caso di Patrick Zaki tiene il mondo intero sospeso da 550 giorni e, in fondo, tutti speriamo che possa arrivare ad una conclusione ragionevole e alla libertà di un giovane che ha come unica colpa quella di aver espresso un pensiero politico attraverso dei post.

L’Irpinia unita per i diritti umani: si parte!

Si è tenuta questa mattina presso la Sala Grasso della Provincia di Avellino la conferenza stampa di presentazione del programma che accompagnerà la mostra diffusa “L’Irpinia unita per i diritti umani – 50 storie troppo simili per essere diverse”, organizzata da Amnesty International e 6000 Sardine.

Nove i comuni coinvolti, e altrettante le location che ospiteranno i disegni di Gianluca Costantini e recanti i volti di 50 donne e uomini, prigionieri di coscienza in 19 differenti paesi.  Aiello del Sabato, Ariano Irpino, Atripalda, Avellino, Baiano, Calitri, Cesinali, Montella, Montemiletto, si preparano con fermento ad accogliere i visitatori fino al 30 agosto.

Ha esordito Claudio Petrozzelli, referente irpino delle 6000 Sardine e organizzatore dell’evento:

Il concept è stato pensato in forma “diffusa” per poter permettere, attraverso eventi territoriali, la diffusione della tematica della lotta per i diritti umani nell’intera provincia. Sono grato a tutte le istituzioni e le realtà associative che hanno contribuito alla realizzazione della mostra, nata in occasione del compleanno di Patrick Zaki e già ospitata a Bologna, Latina e Crotone. L’Irpinia ha risposto per prima in Campania all’opportunità di organizzarla e, grazie all’impegno profuso da tutti i partner, sarà accompagnata da un cartellone di appuntamenti importanti, che toccheranno diversi aspetti e temi collegati al macro-argomento dei diritti civili. La vicenda di Zaki sarà centrale, ma non mancheranno approfondimenti legati al G8 di Genova – “la più grave sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale dopo la Seconda guerra mondiale” – di cui ricorre quest’anno il ventennale, oppure momenti dedicati all’attuale questione afghana. Invito gli irpini a partecipare numerosi, e i cittadini dei comuni ospitanti a recarsi anche negli altri, per godere della mostra nella sua interezza.

Ha sottolineato Rosanna Repole, delegata provinciale alla Promozione del Territorio:

Quando si parla di diritti non c’è colore politico che tenga  Ed è una scelta significativa ed importante che questa mostra si tenga in diversi comuni dell’Irpinia e non soltanto nel capoluogo. È nata una rete, unita da un valore importante e non meramente istituzionale. Ciò aiuterà a far crescere questa provincia come comunità e sarò un’occasione per aprire il dibattito in modo allargato anche in altri luoghi, un’opportunità per dare il via ad ulteriori iniziative sul tema, magari coinvolgendo anche le scuole del territorio.

Ha concluso Nessa Gibbardo, referente Attivismo della Circoscrizione Campania-Basilicata di Amnesty International:

Un’opinione pubblica consapevole riesce a guidare le attività e le decisioni dei politici. I cambiamenti migliori arrivano proprio in questo modo, creando consapevolezza diffusa. È qualcosa di molto più duraturo e sentito di un cambio di legge improvviso. Le storie raccontate dalle opere di Costantini riguardano una piccola parte dei prigionieri di coscienza, che stimiamo essere presenti in ben 53 paesi in tutto il mondo. Si tratta di persone incarcerate per avere espresso un’opinione, senza ricorrere all’uso della violenza. Donne e uomini per i quali dobbiamo batterci anche nel più piccolo dei comuni, perché non è vero che non possiamo fare nulla: unendoci, possiamo smuovere le cose e ottenere un mondo più giusto.

Non hanno fatto mancare il loro saluto all’Irpinia attraverso dei contributi video, non potendo essere fisicamente presenti, i referenti nazionali di Amnesty International – Riccardo Noury, e delle 6000 Sardine – Mattia Santori, nonché lo stesso autore delle opere, Gianluca Costantini: tutti e tre si sono detti profondamente colpiti dalla partecipazione di più comuni nell’organizzazione e diffusione dell’evento, un caso decisamente unico.

Infine, la vicesindaca di Montella Anna Dello Buono, il sindaco di Cesinali Dario Fiore, la delegata alla Cultura del Comune di Montemiletto Chiara Frusciante e il sindaco di Avellino Gianluca Festa, hanno chiesto la parola e augurato un buon avvio dei lavori, ribadendo l’importanza, da parte delle istituzioni, di schierarsi apertamente dalla parte dei diritti civili, dimenticando qualunque divisione dovuta all’appartenenza partitica e mettendosi sempre a disposizione – in qualità di amministratori – per iniziative di questo genere.

L’Irpinia unita per i diritti umani – 50 storie troppo simili per essere diverse, attraverso i pannelli disegnati da Gianluca Costantini

L’Irpinia unita per i diritti umani – 50 storie troppo simili per essere diverse, attraverso i pannelli disegnati da Gianluca Costantini

L’Irpinia unita per i diritti umani – 50 storie troppo simili per essere diverse: il programma

Di seguito il programma completo degli eventi che accompagnerà la mostra:

21 AGOSTO – CALITRI

19.00 – Piazza della Repubblica

Inaugurazione della “panchina gialla” dedicata ai diritti civili.

Partecipano: Michele Di Maio – sindaco; Giovanni Cardillo –delegato alle Politiche Giovanili; Claudio Petrozzelli – 6000 Sardine

22 AGOSTO – MONTELLA

18.30Piazza degli Irpini

 “Intolleranza religiosa e censura politica: da Patrick Zaki a Ikram Nazih”

Partecipano: Anna Dello Buono – Vicesindaca; Tina Marinari – responsabile ufficio campagne di Amnesty International Italia; Iole Dello Buono – presidente Consulta delle Donne di Montella, Claudio Petrozzelli – 6000 Sardine.

23 AGOSTO – BAIANO

19.00 – Piazza IV Novembre

“Ho solo tanta voglia di studiare”

  • Monologo a cura di Antonio Lippiello (Proteatro)
  • Dibattito: Claudio Petrozzelli – 6000 Sardine; Nino Sanfilippo – Possibile Avellino; Michela Arricale – Avvocata CRED (Centro ricerca ed elaborazione per la democrazia); Giuseppe Monteforte –referente Wi Cast
  • Esibizione a cura della scuola di ballo “Dance
  • Ore 21.00: Partita di calcio dedicata a Patrick Zaki, con la partecipazione della Scuola Calcio Baiano e Sporting Club Avella. I ragazzi coinvolti indosseranno delle divise riportanti il nome dello studente imprigionato.

24 AGOSTO – CESINALI

19.00Parco Alvino & AndyBar

Presentazione del libro “Da Seattle a Genova. Cronistoria  della rete no global”

Saluti: Dario Fiore – sindaco; Agostino Meo – Misca Lab: Claudio Petrozzelli – 6000 Sardine.

Partecipano: Daniele Maffione – Curatore del libro; Don Vitaliano Della Sala – Contributor; Francesco Festa – Contributor

Modera: Rosaria Carifano – giornalista

Seguirà proiezione del cortometraggio “6000…e 1300 giorni – 20 anni dalla scuola Diaz” a cura di 6000 Sardine

25 AGOSTO – MONTEMILETTO

19.00Chiostro Comunale

Saluti dell’amministrazione presso la sede della mostra

20.30 – Ludovico Van, Piazza Umberto I

Approfondimento tematico audiovisivo sulla situazione delle carceri in Egitto

27 AGOSTO – AIELLO DEL SABATO

19.30spazio antistante Centro Sociale “Madre Teresa di Calcutta”

– Saluti dell’amministrazione

– Introduzione al tema dei diritti umani con la partecipazione di Claudio Petrozzelli (6000 Sardine), Tommaso Maria Ferri (presidente Fondazione Rachelina Ambrosini), Danilo Gaeta e Daniela Gioiella (Forum dei Giovani di Aiello del Sabato).

– Proiezione del docufilm “Sorelle d’Italia”, di Daniele Gaglianone, in collaborazione con Medici Senza Frontiere Italia

29 AGOSTO – ARIANO IRPINO

18.30 – Villa Comunale, Viale degli Ippocastani

“I diritti umani nella società contemporanea a 73 anni dalla dichiarazione universale dei diritti umani”

Saluti: Enrico Franza – Sindaco; Veronica Tarantino – Assessore Politiche Giovanili; Giuseppe Perrina – Forum dei Giovani di Ariano Irpino; Claudio Petrozzelli – 6000 Sardine.

Intervengono: Pierfranco Savona – Docente di filosofia del diritto dell’Università Federico II; Gerardo Romei – Componente del Comitato Direttivo di Amnesty International Italia.

Modera: Leonardo Festa – Professore di storia e filosofia

30 AGOSTO – AVELLINO

18.30 – Casino del Principe

Saluti: Claudio Petrozzelli – 6000 Sardine;  Francesco Iandolo – consigliere comunale Avellino Prende Parte; Luca Cioffi – referente Avionica.

Conclusioni:  Tina Marinari, Responsabile Ufficio campagne di Amnesty International Italia.

Partecipano i rappresentanti dei comuni irpini che hanno concesso la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki.

Proiezione video contributo associazione Station2Station.

Ricordiamo che “L’Irpinia unita per i diritti umani – 50 storie troppo simili per essere diverse” è possibile grazie al contributo di: Avellino Prende Parte; Comune di Ariano Irpino; Comune di Atripalda; Comune di Baiano; Comune di Calitri; Comune di Cesinali; Comune di Montella; Comune di Montemiletto; Forum dei Giovani di Aiello del Sabato.

Partner organizzativi: 6000 Sardine d’Irpinia; AndyBar – Cesinali; associazione Avionica – Avellino; associazione Laika – Atripalda; associazione MiscaLab – Cesinali; associazione Wi Cast – Baiano; Consulta delle Donne – Montella; Forum dei Giovani di Ariano Irpino; Forum dei Giovani di Atripalda; Ludovico Van e Naima Libreria – Montemiletto; Pro Loco Mons Militum – Montemiletto.

Patrocinio morale: Comune di Aiello del Sabato; Comune di Avellino; Provincia di Avellino.

Gruppo Rinascita per Monteforte invita i cittadini e le associazioni alla mobilitazione

Così in una nota il Gruppo Rinascita per Monteforte:

L’unica realtà tragicomica a Monteforte è la sconclusionata amministrazione Giordano alla quale dobbiamo anche spiegare alcuni dettagli della vita reale, che evidentemente non conosce: bambini e adolescenti non vanno in un parco con playground per sedersi sulle panchine e prendere il fresco insieme al proprio cagnolino, come fanno i nostri carissimi anziani. Se ci vanno è per accedere alla zona giochi, che è costata, fin qui, un euro e cinquanta all’ora e continua ad avere altri costi che gravano sui cittadini. Checché ne dica l’amministrazione uscente, quando abbiamo denunciato il tutto la delibera della quale parla il Sindaco non era stata ancora pubblicata, ed anche oggi sul sito del Comune non è visionabile.
Al di là delle tardive delibere fantasma del sindaco nulla viene detto nel suo comunicato su come l’Amministrazione intenda consentire a tutti i ragazzi di accedere all’area playground, anche a quelli che appartengono a nuclei familiari con difficoltà economiche. Fatto sta che al momento ci sono bambini che non riescono ad accedere all’area giochi perché i genitori non possono permetterselo. Una vergognosa discriminazione tra ragazzi e ragazze di serie A e di serie B che non fa onore ad una comunità come quella montefortese che si è dimostrata sempre accogliente e solidale

Anche perché – è utile rimarcarlo –  oltre la tariffa di ingresso, ci sono altri costi di assicurazione che devono essere sostenuti dalle famiglie. Va sottolineato, inoltre, che nel comunicato del Sindaco non viene specificato se la tariffa di accesso di 1,5 euro sia stata rimossa o meno; così come mancano parole di ravvedimento per la gestione di una struttura che, fino a prova contraria, è pur sempre un’opera pubblica, della quale dovrebbero poter usufruire tutti i cittadini, senza distinzioni.

In attesa che la delibera fantasma venga resa pubblica concretamente, invitiamo i cittadini, le famiglie e le associazioni a mobilitarsi contro una gestione del Giardino e del Playground inefficace, ma soprattutto ingiusta, iniqua e odiosa, a maggior ragione perché colpisce prevalentemente i bambini. Abbiamo già avviato una raccolta di firme che porteremo al Prefetto al quale chiederemo anche che gli amministratori uscenti si limitino all’ordinaria amministrazione, così come previsto dal provvedimento normativo che li ha prorogati per sei mesi.

L’Irpinia unita per i diritti umani

Dopo Bologna, Latina e Crotone, la mostra itinerante promossa da Amnesty International e 6000 Sardine in occasione del trentesimo compleanno di Patrick Zaki, approda in provincia di Avellino. Dal 19 al 30 agosto, 9 diversi e suggestivi luoghi ospiteranno L’Irpinia unita per i diritti umani – 50 storie troppo simili per essere diverse, attraverso i pannelli disegnati da Gianluca Costantini e recanti i volti di 50 donne e uomini, prigionieri di coscienza in 19 differenti paesi.

Cinquanta riferimenti di altrettante storie di mancate libertà: da Sanaa Seif, regista egiziana condannata a un anno e mezzo di carcere a causa delle sue critiche al governo, a Idil Eser, attivista in difesa diritti umani in Turchia accusata di terrorismo; da Ahmadreza Djalali, medico a rischio di esecuzione in Iran per una falsa accusa di spionaggio, a – naturalmente – Patrick Zaki, ricercatore presso l’Università di Bologna e detenuto in Egitto dal febbraio 2020 per “propaganda sovversiva su internet”.

Ad ospitare le opere saranno i comuni di Aiello del Sabato, Ariano Irpino, Atripalda, Avellino, Baiano, Cesinali, Montella, Montemiletto e Calitri. Grazie all’impegno di amministrazioni e realtà associative, l’Irpinia si unisce per chiedere la scarcerazione dello studente e sensibilizzare ai temi della libertà e della giustizia, rendendoli accessibili ad un pubblico più ampio e portandoli fuori dalle tradizionali sedi istituzionali o museali.

L’Irpinia unita per i diritti umani – 50 storie troppo simili per essere diverse, attraverso i pannelli disegnati da Gianluca Costantini

L’Irpinia unita per i diritti umani – 50 storie troppo simili per essere diverse, attraverso i pannelli disegnati da Gianluca Costantini

L’iniziativa è nata a Bologna lo scorso giugno, con il titolo di “Patrick – Patrimonio dell’Umanità”. In quell’occorrenza furono i portici di San Luca – recentemente nominati Patrimonio Unesco – a fare da cornice alla mostra, e lì venne dato il via alla possibilità di ospitarla anche in altre zone d’Italia. La risposta dell’Irpinia non si è fatta attendere:

Commenta Claudio Petrozzelli, organizzatore dell’evento e referente irpino delle 6000 Sardine.

Fare in modo che una simile iniziativa si svolga contemporaneamente in più comuni, invece che in uno soltanto, è un’idea che nasce dalla convinzione che un risultato globale è molto più grande della semplice somma delle sue singole parti Scopriremo le storie di donne e uomini che scontano pene ingiuste o che addirittura non conoscono i motivi della propria detenzione, ragionando di diritti civili e inviolabili che spesso diamo per scontati e, contemporaneamente, visiteremo luoghi dell’Irpinia differenti ma uniti in questo intento. Infatti tutti i comuni coinvolti hanno già assegnato, oppure sono in procinto di deliberare, la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki.

La mostra sarà accompagnata da incontri tematici, proiezioni, presentazioni, che si terranno nei comuni ospitanti. I dettagli del programma verranno rivelati prossimamente.

Scuola per Giovani Amministratori ispirata ad Angelo Vassallo

Angelo Vassallo, un nome pronunciato e sentito pronunciare una miriade di volte. Un simbolo di lotta per la legalità e a difesa dell’ambiente. Il suo modello amministrativo diventerà una scuola di formazione per i giovani amministratori, per la classe dirigente del futuro, gli ideali da sempre perseguiti dal Sindaco Pescatore trovino finalmente concretizzazione attraverso le nuove generazioni.

Il 3 e 4 settembre a Pollica, 15 giovani tra i 18 ed i 38 anni selezionati attraverso un’attenta valutazione dei curricula e della spinta motivazionale espressa nella lettera di presentazione che dovrà accompagnare la candidatura per la scuola a numero chiuso, che si caratterizza per il forte carattere laboratoriale.

Due giorni di alta formazione dedicati interamente alla politica amministrativa e al diritto amministrativo per iniziare a muoversi nella complessa macchina delle istituzioni e trasformare le idee in progetti concreti, attraverso il confronto con amministratori di lungo corso, specializzati in discipline differenti, provenienti da tutta Italia. Tra i tutor, ad honorem, anche l’avvocato Gerardo Spira, che ha lavorato fianco a fianco con il Sindaco Pescatore Angelo Vassallo, come suo segretario generale, artefici insieme della grande trasformazione illuminata e della rivoluzione culturale realizzata a Pollica. L’uomo che più di tutti ha incrociato la sensibilità, la passione e le idee pioneristiche di Vassallo, che hanno contribuito a riportate Pollica, il Cilento e la Dieta Mediterranea nel mondo.

Il bando, consultabile sul sito e sulle pagine social della Fondazione Vassallo, si chiuderà il prossimo 25 agosto 2021. In assenza di capi d’imputazione pendenti e di procedimenti penali a carico

Una scuola per comprendere come funziona il sistema politico, amministrativo ed economico italiano. Per conoscere come funziona la Pubblica Amministrazione, dai livelli centrali dello Stato sino alle amministrazioni comunali. Per capire quali sono le leve economiche e finanziarie del nostro Paese. Per acquisire gli strumenti utili a una partecipazione attiva e responsabile alla vita politica nazionale ed internazionale. Per approfondire le proposte alternative ai modelli comunali attuali. Gli amministratori locali sono quelli che hanno a che fare ogni giorno con le esigenze dei cittadini, con le esigenze del territorio, i comuni. Sono le istituzioni di prossimità con la cittadinanza e la comunità e sono quelle che si fanno carico di tutti i problemi, anche oltre le loro competenze. È necessario fare rete affinché si capisca che un’agenda urbana seria, che rilanci il ruolo dell’autonomia, è assolutamente fondamentale, soprattutto per il sud dove abbiamo un problema serio a causa delle difficoltà finanziarie. Se si riesce ad offrire più servizi, soprattutto nelle zone di montagna, forse si può contribuire a ridare più dignità ai diritti umani.

Dotarsi, quindi, degli strumenti necessari per una lettura critica e consapevole dell’attuale società e dei suoi processi, rappresenta un’esigenza fondamentale per lo sviluppo dei nostri territori, in questo mondo che cambia. Soprattutto in questo periodo nel quale l’amministratore locale è sempre più figura di riferimento per i cittadini, puntare sui giovani amministratori è centrale per gli effetti positivi che produrrà nel futuro, a cui dobbiamo rivolgere lo sguardo.

Green Pass: nuove regole e restrizioni per le Scuole e le Università

Il consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, del Ministro dell’università e della ricerca Maria Cristina Messa, del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile Enrico Giovannini e del Ministero della salute Roberto Speranza, ha approvato lo scorso 5 agosto un nuovo decreto legge che introduce misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, nelle università e nei trasporti dal 1mo settembre 2021.

Nuove normative per scuole e università

Nuove normative per scuole e università

Green pass: nuove disposizioni ministeriali

Le disposizioni sono le seguenti:

  • A partire dall’anno scolastico 2021-2022 l’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della secondaria di primo e secondo grado e universitaria verrà svolta in presenza. Tale misura può non essere adottata nelle zone arancioni o rosse o per motivazioni dovute all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus.
  • È fatto obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai 6 anni, per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e per i soggetti impegnati nelle attività sportive. Può essere derogato l’obbligo se alle attività partecipano solo studenti vaccinati o guariti.
  • È vietato accedere o restare nei locali scolastici per i soggetti che hanno una temperatura superiore ai 37,5°.
  • Tutto il personale scolastico, universitario e gli studenti universitari possono essere sottoposti a controlli campione e devono possedere tutti il green pass. Il mancato requisito del suddetto è considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto è sospeso e non sono dovuti retribuzione o altro compenso.
  • Viene garantita maggiore tutela legale per il personale scolastico e universitario a condizione che rispetti le norme del decreto e le misure stabilite dalle linee guida e dai protocolli.
  • Le Università possono derogare le misure solo per le attività a cui partecipino solo studenti vaccinati e guariti.
  • Il commissari straordinario organizzerà un piano screening della popolazione scolastica.

Conza della Campania: cambia sede e riapre la biblioteca F.A. Cappone

Cambio sede per la Biblioteca Comunale F.A. Cappone di Conza della Campania (AV), che riapre dopo un lungo periodo di inattività che durava oramai da qualche anno, in una veste ampliata e completamente rinnovata in corso XXIII Novembre 1980 presso il centro di aggregazione giovanile “Lavori in corso gioventù conzana” nei pressi della banca BPER.

L’inaugurazione si terrà domenica 01 agosto dalle ore 17.30.

Il trasferimento della Biblioteca s’inserisce nel piano dell’amministrazione comunale di creare un “Polo Culturale” che comprende oltre all’attività della biblioteca anche la realizzazione di un antiquarium con le riproduzioni in ceramica e legno dei reperti archeologici presenti nel museo del parco archeologico di Compsa, realizzate dai giovani locali nel corso dei laboratori didattici, conclusisi a maggio 2021, del progetto G.I.O.I.A. nell’ambito del bando Benessere Giovani dalla Regione Campania, e la mostra espositiva permanente della collezione di foto stampate su canvas “Patrimonio della Conzanità” che ritraggono le immagini della Conza vecchia pre-terremoto e prima della delocalizzazione nell’attuale insediamento abitativo.

Ci racconta Gerardo Chiancone, responsabile esecutivo dell’Associazione Gioventù Conzana APS, ente gestore della biblioteca e del centro di aggregazione giovanile:

L’obiettivo è far diventare la biblioteca un luogo d’aggregazione per tutta la comunità, giovani e meno giovani possono incontrarsi in questo luogo ed attivare quel processo di scambio di conoscenza intra-generazionale che permetterà ad ognuno di imparare dalle esperienze di vita degli altri attraverso la condivisione, con il risultato, speriamo, di preservare e conservare nelle future generazioni quel patrimonio del sapere autentico che appartiene alla nostra identità locale. Questo messaggio è ritratto nello stesso logo dell’Associazione Gioventù Conzana realizzato dall’arch. Marta Bovio, il quale rappresenta questa trade-union ideale tra le diverse generazioni della nostra comunità. Il Polo Culturale sarà, dunque, non solo un luogo di avvicinamento alla lettura, ma anche spazio di socialità e di crescita, grazie alla presentazione di libri, ad incontri con gli autori, a laboratori ed attività con i bambini e ragazzi, al servizio di connessione free wi-fi disponibile per tutti, alla presenza dell’antiquarium e della mostra permanente delle foto su canvas, oltre all’organizzazione di molte altre attività per tutti i cittadini. Un grande plauso va a tutti i ragazzi di Conza che hanno impegnato il loro tempo libero nella realizzazione di questo progetto prodigandosi in maniera volontaria dal mese di maggio ad oggi per rendere possibile l’allestimento del polo culturale. La sfida dei prossimi mesi sarà inventariare tutto il patrimonio librario che conta oltre 5.000 volumi, digitalizzandolo e rendendolo disponibile alla consultazione sul sito dell’associazione Gioventù conzana e sulla pagina facebook della biblioteca.

Gerardo Chiancone

Gerardo Chiancone

Alla cerimonia di taglio del nastro saranno presenti oltre alle istituzioni locali rappresentate dal sindaco di Conza della Campania Luigi Ciccone, anche il prof. Luigi Lariccia memoria storica della comunità conzana, che impreziosirà la manifestazione raccontando ai presenti il ruolo e l’importanza della biblioteca F.A. Cappone fondata dai conzani negli anni 70 durante i suoi 50 anni di vita, e tre illustri autori irpini che presenteranno in quest’occasione le proprie opere: alle 18,00 Eleonora Davide, presenta il libro “Il fiore del carso – Una linea tra due mondi” (Collana Rossoquadro), alle 19,00 Pasquale Gallicchio, presenta il libro “Niente è perduto” – (edizioni Delta 3), alle 20,00 Gerardo Bruno, presenta il libro “Il sogno del guerriero – Le forche caudine; La resa del guerriero”.

Lo sfogo amaro di Amado Delli Gatti, sindaco di Torella dei Lombardi

Lo sfogo amaro di Amado Delli Gatti, sindaco di Torella dei Lombardi:

Pur essendo pienamente consapevoli dell’importanza di arricchire la dotazione infrastrutturale del nostro territorio, il prezzo che come comunità di Torella dei Lombardi stiamo pagando per la realizzazione dell’asse viario Lioni – Grottaminarda è troppo alto. É doveroso, attraverso un’azione sinergica e che metta insieme la filiera istituzionale interessata, che venga previsto un piano di ristoro che comprenda anche il nostro territorio.

La questione è legata alla ex SS. 428 nel tratto Torella dei Lombardi – Villamaina. Si tratta  dell’unica via di collegamento con la Valle dell’Ufita e relative zone industriali. Per molti comuni dell’Alta Irpinia è l’unico asse viario per raggiungere il l plesso ospedaliero di Ariano Irpino. La strada, in particolare nel tratto urbano che attraversa il centro di Torella dei Lombardi, è costantemente interessata dal passaggio di tutti i mezzi pesanti connessi con i lavori di realizzazione della Lioni – Grottaminarda. Inevitabile conseguenza è il continuo danneggiamento della carreggiata nonché dei sottoservizi, pregiudicando la sicurezza della strada sia per i veicoli che per i pedoni.

Sono circa due i chilometri per i quali sarà necessario un intervento di riqualificazione e di rifacimento. É ovvio che non possiamo accollarci come amministrazione comunale la spesa di questo intervento. Tra l’altro non possiamo essere penalizzati ingiustamente per un danno che non abbiamo creato noi e di cui non abbiamo responsabilità. Abbiamo necessità di essere garantiti e tutelati da questo punto di vista. Ho avviato da tempo un’interlocuzione con il precedente commissario straordinario per la realizzazione dell’opera, ma senza esito.

Ho provveduto ad allertare la Provincia di Avellino che è al nostro fianco ed è pronta a sostenere questa nostra azione. Ho provveduto ad inviare nota formale al Direttore Generale dell’Ufficio speciale Grandi Opere della Regione Campania per illustrargli la vicenda. Ma devo anche aggiungere di aver avviato una verifica con i legali perché non escludo di perseguire anche questa strada nel caso in cui non dovessi avere sufficienti garanzie di ristoro per chi come noi subisce comunque dei gravi danni pur non essendo direttamente interessati al passaggio dell’asse viario. Non vorrei essere costretto ad assumere provvedimenti drastici per limitare la presenza di mezzi pesanti sulla ex statale. Non è mia intenzione ostacolare la realizzazione della strada, ma non possiamo pagare un prezzo così alto.

É assolutamente necessario che vengano messe in campo tutte le iniziative possibili finalizzate al ripristino delle condizioni di sicurezza e di efficienza dell’ex SS 428. Non possiamo assistere a quanto accade senza poter garantire la sicurezza dei cittadini di Torella e comunque di tutti coloro che fruiscono di questa strada. Se non dovessero registrarsi novità sostanziali, mi vedo costretto, mio malgrado, ad adire le vie legali.

CNA: la situazione delle piccole e medie imprese in Irpinia

Luca Beatrice è il nuovo direttore della CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola e Media Impresa). Abbiamo deciso di scambiare quattro chiacchiere con lui per cercare di capire alcuni punti importanti che riguardano la piccola e media impresa nel nostro territorio, cercando di tirare le somme per comprendere come si è modificato l’assetto economico delle suddette durante la pandemia e post.

Questa discussione è importante, a nostro avviso, sia per comprendere la situazione economica attuale delle imprese già esistenti ma vuole essere, soprattutto, una sorta di incoraggiamento per coloro che hanno intenzione di aprire un’attività ma che, in questo particolare periodo storico, hanno delle remore per iniziare a mettere le fondamenta, investendo sul territorio e su se stessi.

Luca Beatrice: nuovo Presidente della CNA

Luca Beatrice

La situazione attuale

La crisi mondiale indotta dal Covid-19 sta determinando uno scenario drammatico, nuovo e imprevedibile, soprattutto in campo sanitario, sociale ed economico.

Per ripartire insieme senza lasciare nessuno indietro saranno necessarie scelte di campo chiare, condizione necessaria quando ci si candida alla guida di un’associazione storica così importante come la CNA.

L’importanza delle piccole imprese in Italia è oggi, più che mai, chiara a tutti; così come sono proprio gli imprenditori onesti a soffrire di più a causa della violenta crisi economica causata dal Covid-19.

Non bisogna rinunciare a resistere, c’è bisogno di reinvestire, rilanciando la propria attività per difendere l’impresa e l’occupazione.

CNA

CNA

Il compito della CNA

La CNA principalmente a livello nazionale ha intenzione di coinvolgere le istituzioni per poter sostenere le imprese private, in particolar modo quelle piccole che sono le più vulnerabili.

C’è bisogno di significativi sgravi fiscali sul lavoro, per poter salvaguardare i diritti dei lavoratori e attuando una lotta senza quartiere contro la criminalità organizzata.

C’è bisogno di un vero piano strategico che dovrà essere costruito non solo a livello provinciale ma interagendo a livello nazionale per ciò che concerne le politiche complessive per poter adeguare le iniziative alle diverse realtà con le proprie particolari specificità.

Luca Beatrice afferma:

Uno dei nostri obiettivi principali sarà quello di realizzare una costante interazione con i vari organismi istituzionali: da quelli territoriali come i comuni e la Provincia a quelli deputati alle politiche di sviluppo come il Consorzio ASI e i Gruppi di Azione Locale, per supportare adeguatamente le imprese nei luoghi dove si determinano gli scenari in cui esse si trovano maggiormente ad operare.

Si parla tanto del PNRR, noi crediamo che quel piano non sia sufficiente perché i soldi non sono tanti se si divide la somma per gli anni in cui dovrebbero essere utilizzati. Se si utilizzeranno quei fondi per le grandi opere, noi faremo solo un favore a chi dovrà rendicontare le spese all’UE.

Bisogna avere come obiettivo principale l’occupazione ed incentivarla e renderla possibile attraverso incentivi alle imprese.

La situazione che stiamo vivendo non è delle migliori ma già ne eravamo coscienti poiché la pandemia non ha fatto altro che acuire ed esasperare l’economia locale, a discapito delle piccole e medie imprese.

C’è bisogno di creare strumenti che possan0 facilitare la ripresa economica e di conseguenza l’occupazione. Questo è un iter imprescindibile per poter cercare di creare le basi per una ripresa reale e duratura.

Il Comitato civico Palazzine Bene Comune chiede al Sindaco di rispettare gli accordi

Riportiamo integralmente le parole di sconforto da parte del Comitato civico Palazzine Bene Comune, per rendere più chiara la situazione che si sta verificando ad Aquilonia.

Sono passati ormai oltre 100 giorni dalla seduta straordinaria dell’assemblea comunale di Aquilonia (Av) in cui il Sindaco Giancarlo De Vito annunciò ufficialmente una via d’uscita dal conflitto attorno alla sorte delle “casette asismiche” del 1930 che, dalla fine del 2017, ha occupato l’Amministrazione comunale (che aveva deciso di abbatterle), il Comitato civico Palazzine Bene Comune (che si era formato per scongiurare la demolizione e chiederne al contrario la rigenerazione), le forze politiche rappresentate in consiglio e molte cittadine e cittadini che hanno preso la parola.

Il Sindaco, il 1° aprile 2021, ha aperto la seduta annunciando la decisione di istituire una “commissione” che valutasse la questione e portasse all’Amministrazione gli elementi per decidere. Accogliemmo con soddisfazione l’intenzione dichiarata da Giancarlo De Vito di non procedere all’abbattimento per avviare un confronto su cosa fare di questo patrimonio.
Solo 20 giorni dopo il Sindaco annunciò l’intenzione di alienare gli edifici a privati, assicurando – malconsigliato sul piano tecnico – un ipotetico e del tutto aleatorio accesso a finanziamenti Superbonus che però non competono in alcun modo a un’amministrazione pubblica. Ribattemmo che ogni ipotesi di privatizzazione favorirebbe la manomissione delle strutture. Non il restauro: lo stravolgimento.

Ribadimmo la necessità di un’operazione pubblica di rigenerazione urbana che destini il patrimonio edilizio a nuove funzioni utili per la collettività senza in alcun modo mutarne il carattere di testimonianza della storia urbanistica e sociale di Aquilonia. Ma, in poco tempo, anche quella uscita incauta sembrò essere accantonata.
Sono quindi passati 100 giorni da quel 1° aprile che aveva segnato la prima vera “apertura” dopo anni di sordità istituzionale e di totale delegittimazione delle nostre richieste, ma nulla più è accaduto. Allora era veramente un pesce d’aprile, come ci chiedevamo già 50 giorni dopo in un comunicato?
Sarebbe un vero peccato, anche perché nel frattempo questa vicenda ha suscitato l’interesse di tre importanti associazioni – Italia Nostra, Legambiente e Touring Club Italiano – i cui pronunciamenti in favore della nostra vertenza di tutela si aggiungono alle due petizioni del dicembre 2017 mediante le quali il comitato civico Palazzine Bene Comune aveva raccolto centinaia di firme della cittadinanza e il sostegno di decine di intellettuali, alcuni dei quali molto noti (Vinicio Capossela, Franco Arminio, Vito Teti…) ma tutti particolarmente autorevoli in merito ai problemi delle aree
interne.

Il motivo è che questa vertenza – che, a torto, potrebbe sembrare unicamente locale – investe in realtà un tema di grande rilevanza per tutte le nostre aree interne: la cura del patrimonio identitario delle comunità più fragili. Veramente ci riesce difficile comprendere come un sindaco di un piccolissimo paese dell’entroterra possa coltivare indifferenza al patrimonio culturale della propria comunità senza sentire il peso dell’isolamento e per quale motivo non veda invece la grande occasione di fare leva sul sostegno di tante cittadine e cittadini, nonché autorevoli associazioni e intellettuali, a un’operazione pubblica di rigenerazione urbana che potrebbe porre questo piccolo centro in posizione di avanguardia nelle politiche territoriali delle aree interne.

Si formi dunque questa “commissione”, che per noi dovrebbe fare tre cose:

1) confrontarsi sulle ipotesi progettuali di restauro e rigenerazione delle “palazzine”;

2) ricercare le più appropriate modalità di attuazione;

3) essere non solo un consulente dell’Amministrazione ma anche un facilitatore della consultazione della cittadinanza, a cui va assegnato un ruolo attivo.

Il regolamento comunale che consenta la costituzione di una commissione di questo genere c’è. La disponibilità di diversi esperti e “stakeholder” a parteciparvi c’è. Restano alcune domande: che aspettiamo?  È proprio necessario confermare – con implacabile fedeltà a una tradizione di immobilismo, diffidenza per il cambiamento, mancanza di immaginazione sociale e visione del futuro – che bisogna scappare da queste terre?

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