Politica

Covid-19: le misure di contenimento dell’epidemia e le nuove regole sulla quarantena

Cambiano le disposizioni e le misure di contenimento dell’epidemia che riguardano anche nuove regole sulla quarantena.

Dal 10 gennaio 2022 fino al termine dello stato di emergenza si amplia l’uso del Green Pass rafforzato che riguarderanno anche una serie di attività all’aperto.

Per utilizzare i mezzi di trasporto pubblico locale o regionale c’è l’obbligo del green pass rafforzato.

Dal 31 dicembre sono cambiate le disposizioni per le quarantene. Non si applica la quarantena preventiva a coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al Covid-19 nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione nonché dopo la somministrazione della dose di richiamo.

Fino al 10ecimo giorno successivo all’ultima esposizione al caso, a queste persone è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 e di effettuare un test rapido o molecolare solo in presenza di sintomi.

I primi dati sull’efficacia dei vaccini nei confronti della variante Omicron suggeriscono che la stessa sarebbe in grado di ridurre l’efficacia dei vaccini nei confronti dell’infezione, della trasmissione, della malattia sintomatica, soprattutto chi ha completato il ciclo di due dosi da più di 120 giorni.

La terza dose riporta l’efficacia dei vaccini a livelli comparabili a quelli contro la variante Delta, conferendo una buona protezione nei confronti della malattia grave.

Per le seguenti ragioni è opportuno promuovere la somministrazione della terza dose di richiamo (booster) e differenziare le misure previste per la durata ed il termine della quarantena sia in base al tempo trascorso dal completamento del vaccino primario che alla somministrazione della dose booster.

Quarantena Covid-19 2022

Quarantena Covid-19 2022

Quarantene

Per quanto riguarda i contatti stretti i soggetti non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale (coloro che hanno ricevuto una sola dose di vaccino) o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni resta inalterata la misura della quarantena che prevede una quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione al caso, al termine del periodo bisogna eseguire un test molecolare o antigenico con risultato negativo.

Coloro che hanno completato il ciclo vaccinale primario da oltre 120 giorni, e che hanno in corso di validità il green pass se asintomatici devono effettuare una quarantena di 5 giorni, al termine di questo periodo deve essere eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo.

Se i soggetti asintomatici hanno ricevuto la dose booster o hanno concluso il ciclo vaccinale nei 120 giorni precedenti o sono guariti da infezione SARS-CoV-2 nei 120 giorni la quarantena non viene applicata ma è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso. Il periodo di auto sorveglianza termina al quinto giorno.

Bisogna effettuare un test antigenico rapido o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e se ancora asintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid-19.

Gli operatori sanitari devono eseguire tamponi su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con il soggetto contagiato.

Per i contatti a basso rischio, qualora abbiano indossato sempre le mascherine chirurgiche o FFP2 non è necessaria quarantena ma dovranno essere mantenute le comuni precauzioni igienico-sanitarie. Se non è stato possibile garantire l’uso della mascherina, tali contatti dovranno sottostare a sorveglianza passiva.

I soggetti contagiati che hanno precedentemente ricevuto la dose booster o hanno completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni l’isolamento può essere ridotto dai 10 ai 7 giorni, se asintomatici da almeno 3 giorni e alla condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo.

Rizieri Buonopane parla delle opportunità di assunzioni per i piccoli comuni

Il Pnrr contiene importanti opportunità, anche per le aree interne e quindi per l’Irpinia. Alcune di queste fanno riferimento alla possibilità che viene accordata in particolare ai piccoli Comuni di portare avanti un piano di assunzioni funzionale proprio alla realizzazione dei progetti che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza finanzia.

Lo dichiara il Presidente della Provincia di AvellinoRizieri Buonopane, che ribadisce così la volontà di recuperare per l’ente di Palazzo Caracciolo un ruolo di coordinamento e una funzione di programmazione:

Il Pnrr  offre occasioni che davvero non possono essere sprecate. Su questo la Provincia intende svolgere un ruolo di primo piano, sottoponendo in particolare ai Comuni tutte le opportunità che di volta in volta si presenteranno.

Si parte da subito. Per la realizzazione dei progetti finanziati dal Pnrr, infatti, i Comuni possono assumere professionisti ed esperti in deroga alle regole sul contenimento delle spese nel pubblico impiego.

La norma introduce una serie di semplificazioni e stanzia risorse per consentire agli Enti locali, soprattutto quelli di dimensioni ridotte, in stato di deficit o situati nel Mezzogiorno, di avere il personale necessario e non rallentare l’attuazione del Pnrr.

Spiega Rizieri Buonopane:

Se facciamo riferimento all’Irpinia quanto previsto per i piccoli Comuni è davvero di grandissima utilità. Per agevolare le assunzioni nei Comuni con meno di 5mila abitanti, infatti, è stato istituito un Fondo da 150 milioni di euro: 30 milioni di euro l’anno dal 2022 al 2026. I Comuni interessati, entro il 31 gennaio 2022, devono comunicare al Dipartimento della Funzione Pubblica le esigenze di personale connesse ai progetti del Pnrr.

Tale personale svolgerà, in particolare, funzioni di supporto all’elaborazione di studi di fattibilità tecnico-economica e degli ulteriori livelli progettuali, di analisi e predisposizione delle attività necessarie alla partecipazione ai bandi attuativi del Pnrr e di verifica, controllo e monitoraggio dell’esecuzione dei lavori al fine del rispetto degli obiettivi intermedi e finali previsti dal programma di finanziamento.

Conclude il Presidente:

È in questo modo che la Provincia di Avellino  intende svolgere un ruolo di coordinamento, puntando così ad essere la casa dei Comuni, uno spazio di confronto e dialogo per gli amministratori, anche mettendo in circolo notizie ed opportunità, quel patrimonio di conoscenze e di informazioni che va assolutamente condiviso. E’ così che procederemo nei prossimi mesi.

A Portici cittadini in coda per il vaccino, poi tutti a casa per mancanza di dosi

La denuncia dei Consiglieri comunali di Portici Alessandro Cariello e Domenico Avolio:

Da un lato si sconsigliano gli assembramenti e dall’altro si costringono i cittadini ad accalcarsi senza alcun ordine a fare la fila.

Sono immagini sconcertanti quelle che arrivano dall’hub vaccinale di Portici, allestito all’interno del Centro Sportivo di via Farina.

I cittadini, tra cui molti anziani, restano in coda dalle prime ore del mattino, accalcati, in attesa di essere chiamati per effettuare la terza dose vaccino. L’eccellente adesione dei campani alla terza dose rappresenta un significativo elemento di ottimismo, ma ritengo inaccettabile che anziani, persone fragili e donne in stato di gravidanza restino ore in attesa della somministrazione del vaccino, quasi sempre all’aperto con avverse condizioni meteorologiche. Le Istituzioni non possono derogare per essere coerenti con la campagna di sensibilizzazione che si sta portando avanti e credibili evitando disservizi e disagi ai cittadini che responsabilmente si recano ai centri vaccinali.

Comune di Portici

Comune di Portici

A denunciarlo attraverso un’interrogazione è il Consigliere regionale del Movimento 5 stelle Luigi Cirillo.

Aggiungono Caramiello e Avolio:

Ma a preoccupare il Movimento Cinque Stelle di Portici, non sono solo le lunghe code che si creano, bensì che molti cittadini hanno lamentato di essere stati rispediti a casa senza ricevere il vaccino, nonostante le diverse ore di fila. In controtendenza col processo di potenziamento messo in atto da tutte le Asl, sulla scorta delle disposizioni nazionali e regionali tese a far decollare la campagna vaccinale per la terza dose, al Comune di Portici si vive un vero e proprio paradosso. L’amministrazione comunale ancora una volta si mostra incapace nella gestione di un servizio attualmente indispensabile per la collettività. Ci auguriamo che presto si riesca a risolvere questi problemi, anche per invogliare i cittadini a vaccinarsi contro il Covid.

Conclude Luigi Cirillo:

Sarebbe opportuno  e auspicabile creare percorsi dedicati ad anziani, soggetti fragili e donne in gravidanza, ritengo inaccettabile che queste persone restino ore in attesa della somministrazione del vaccino, quasi sempre all’aperto con avverse condizioni meteorologiche.

Provincia di Avellino: linee programmatiche di governo 2021-2025.

L’introduzione della legge di riforma delle Province (c.d. Legge Del Rio n. 56 del 7 aprile 2014) ha generato grandi incertezze normative e restrizioni finanziarie che hanno fortemente compromesso il ruolo di questi enti ed in particolare l’efficacia di alcuni servizi essenziali ai cittadini, a partire da viabilità ed edilizia scolastica. Le ultime leggi finanziarie hanno finalmente impegnato risorse che se pur non sufficienti, hanno ridato valore a questi enti di prossimità e di Area Vasta; per questo, l’occasione del rinnovo del Governo provinciale, rappresenta il primo passo avanti per restituire il giusto rilievo a quelle funzioni fondamentali ancora attribuite a questi enti e garantire risposte adeguate ai bisogni delle comunità irpine. La Provincia di Avellino ha dimostrato negli ultimi anni di essere virtuosa, pur tra ristrettezze di bilancio e carenze di personale. Non si è registrata, tuttavia, una visione di sistema e di progetto territorio, fatta eccezione per qualche sporadico episodio, che fosse davvero efficace.

L’assenza di una responsabile programmazione, basata sui principi della condivisione e della sussidiarietà, in relazione alle funzioni attribuite dalla legge su temi di grande sensibilità sociale e di diretto interesse dei cittadini quali la viabilità, l’edilizia scolastica, i trasporti, l’ambiente, la pianificazione territoriale, renderebbe ancora più grave il vulnus che si è creato fra cittadino e rappresentante politico. La distorsione del principio democratico di elezione dei propri rappresentanti (eletti che nominano altri eletti), ha indebolito gravemente quel vincolo elettorale e di risultato tra cittadino ed eletto che assume, invece, un valore essenzialmente morale, prima ancora che politico, nei confronti delle persone che si trovano ingiustamente escluse dalla possibilità di scelta.

Da ciò scaturisce la necessità di riportare la politica, grande assente degli ultimi anni, alla guida della Provincia di Avellino, agendo in assoluta discontinuità con la gestione dell’amministrazione uscente, costruendo un percorso identitario, basato su principi riconoscibili e col fine ultimo della tutela delle comunità irpine e del rilancio del territorio. Nessuna comunità potrà e dovrà essere dimenticata, come nessun’altra sarà privilegiata; ogni sindaco troverà disponibilità all’ascolto perché non saranno i muri, ma i ponti a caratterizzare questo mandato amministrativo.

Provincia di Avellino

Provincia di Avellino

I consiglieri saranno messi nella condizione di avanzare proposte e dialogare in modo costruttivo, pur non dimenticando la sostanziale differenza di ruolo tra i rappresentanti di forze politiche che hanno sostenuto la candidatura del Presidente eletto e coloro i quali, legittimamente, hanno compiuto scelte diverse.

Sarà necessario un percorso programmatico e strategico, nonché una visione della Provincia che devono essere sanciti in un vero e proprio “patto di governo” che leghi, alla luce del sole, il Presidente, i sindaci e gli amministratori tutti, oltre che tutte le parti sociali ed imprenditoriali del territorio.

Linee Programmatiche

Le linee programmatiche possono essere riassunte nei seguenti punti:

  • Assicurare alla Provincia di Avellino una visione prospettica, favorendo finalmente il consolidamento di un ente che, nel rapporto con la Regione e lo Stato, diviene “soggetto di regia” dello sviluppo territoriale, «Casa dei Comuni», ponendosi al servizio del territorio, attivando processi di «amministrazione condivisa» nonché di supporto tecnico, anche con l’ausilio di nuove figure altamente specializzate, individuate attraverso un trasparente reclutamento, in sintonia con le azioni intraprese dal Ministero della funzione Pubblica.
  • Garantire attraverso una pianificazione razionale ed equa, per ambiti di intervento, un graduale e definitivo riassetto della rete viaria provinciale, basato anche su un programma quadriennale che consenta di pianificare gli interventi sulla gran parte dei 1600 km di viabilità e che segua criteri oggettivi di priorità. Attualmente ci sono storture inaccettabili sui ritardi di programmazione e messa in cantiere delle opere (la segnaletica, ad esempio, viene contrattualizzata ogni anno in primavera, dopo che la nebbia che colpisce in inverno, specie i territori di altura, è ormai scomparsa). Secondo il principio sussidiario e di partenariato, occorrerà favorire, inoltre, l’azione diretta dei Comuni attraverso la sottoscrizione di convenzioni o protocolli d’intesa che consentiranno, da un lato, una maggiore celerità nella realizzazione degli interventi, da un altro, un più efficace e diretto controllo sulla qualità dei lavori. Riguardo ai viadotti, va completata la progettazione e la programmazione di tutti i ponti compresi nella viabilità provinciale. Affianco all’avviata attività di monitoraggio e di verifica della stabilità dei ponti, si dovrà procedere ad uno screening puntuale e metodologico anche con tecniche innovative digitali, sia sull’analisi degli interventi necessari che su un piano di manutenzione temporale, raccogliendo tutte le informazioni tecniche del manufatto all’interno del “fascicolo della infrastruttura” e candidando progetti specifici sui fondi del PNRR (Misura 3 del Recovery Plan: “…..introdurre sistemi digitali di monitoraggio da remoto per la sicurezza delle arterie stradali e conseguenti urgenti opere per la messa in sicurezza arterie stradali, ponti e viadotti ammalorati”).
  • Aumentare la capacità di investimento sull’edilizia scolastica, soprattutto sulla messa in sicurezza degli edifici, completando la dotazione progettuale esistente facendosi trovare pronti per l’impiego delle risorse del PNRR sulla Misura specifica “3 Riqualificazione o ricostruzione in chiave di efficienza energetica e antisismica” e realizzando intelligenti operazioni di razionalizzazione della spesa, superando anche le criticità sugli interventi di manutenzione ordinaria affidati ai dirigenti scolastici, collaborando con loro in modo costruttivo. Predisporre un intervento strategico e straordinario sul monitoraggio e la verifica di tutto il patrimonio scolastico fino all’adozione del “fascicolo del fabbricato” che comprenda anche un programma di manutenzione e verifica scadenzato, oltre a tutte le informazioni sulla vita dell’edificio. Seguendo sempre il principio della sussidiarietà e della responsabilità, è necessario favorire un dialogo costruttivo fra Comuni interessati, dirigenti scolastici, rappresentanti degli studenti, attivando anche forme innovative di comunicazione e informazione. Gli investimenti avviati sui “Poli Formativi di Eccellenza”, a partire dal polo enologico di Avellino, devono essere ripresi, rivalutati e strutturati in una prospettiva di “sistema” attraverso la realizzazione di un campus diffuso di altissima formazione coinvolgendo Comuni, università, istituti culturali, mondo delle imprese, CIRPU, favorendo da un lato la conoscenza a livelli di eccellenza e da un altro agevolando i giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro. Questa missione, pur non essendo precipuamente nelle funzioni proprie della provincia, dovrà inserirsi nel contesto della valorizzazione del territorio e dell’istruzione, con formale intesa con la Regione Campania.
  • Definire, attraverso una caratterizzazione di “indirizzo” la partecipazione della Provincia agli enti sovracomunali o strumentali non legandola alla titolarità del presidente o alla “delega” ma ad una precisa scelta che tenga conto di motivazioni coerenti con gli indirizzi politici-programmatici assunti, nell’interesse preminente dei cittadini, soprattutto per quel che riguarda l’Alto Calore, Consorzio ASI e Irpiniambiente. Su Irpiniambiente apro e chiudo parentesi: Occorre da parte della Provincia un rinnovato sistema di controllo sulla gestione. Irpiniambiente è “patrimonio” della Provincia, ma, prima ancora, della intera comunità irpina. Un patrimonio che va salvaguardato per farci trovare pronti nel momento in cui l’Ente d’Ambito dovrà avviare le procedure e le scelte rispetto alla scelta del gestore unico.
  • Rivalutare gli aspetti legati alla pianificazione urbanistica territoriale con particolare riferimento al P.T.C.P. e ad un opportuno aggiornamento, soprattutto per quanto attiene la coerenza dei piani comunali a detto strumento, recuperando un protagonismo ed un’autorevolezza di indirizzo rispetto a scelte di singoli Comuni che possono incidere negativamente su aspetti di sviluppo interessanti territori contigui o più vasti, addirittura in contrasto con le vocazioni indicate nel piano medesimo; Anche in relazione all’energia e allo sfruttamento del territorio, affiancare la Regione rispetto a scelte all’interno del PEAR e Piano Paesaggistico che non stravolgano la vocazione territoriale o compromettano la salvaguardia del paesaggio irpino soprattutto sul tema dell’energia rinnovabile. Anche nelle azioni di programmazioni di area vasta avviate da alcuni enti territoriali, la Provincia deve impegnarsi ad assumere ruoli di coordinamento e di ottimizzazione di processi di sviluppo complessi e sistematici, sul principio di proposta dal basso e verso obiettivi di “smart land” innovativi. I principi che dovranno ispirare la pianificazione territoriale dovranno basarsi sullo sviluppo sostenibile, la tutela dell’ambiente e la coesione territoriale, con lo scopo di migliorare la qualità di vita delle popolazioni presenti e future
  • La Provincia, nell’ambito della funzione di ente di area vasta e di coordinamento sullo sviluppo del territorio, dovrà elaborare quei Progetti Strategici che si collocano a un livello di maggiore complessità e si propongono di implementare alcune visioni di medio e di lungo periodo, soprattutto nel campo delle infrastrutture. Va ripreso e rilanciato il “Patto per lo Sviluppo” della Provincia di Avellino, completamente scomparso dall’agenda politica provinciale degli ultimi anni e che deve essere, invece, un luogo all’interno del quale tutti gli attori dello sviluppo del territorio (istituzioni, parti sociali, associazioni, rappresentanti dei soggetti produttivi ed economici, sindacati, scuole, ecc.), in una dialettica di proposta e di analisi e non di mera denuncia delle problematiche, debbono cooperare affinché, a partire dai grandi progetti della piattaforma logistica della Valle Ufita, dell’Alta Velocità, dell’Area Vasta intorno al Capoluogo  proseguendo per il Progetto “Sistema Irpinia”, l’Area Pilota “Alta Irpinia” finanziato dalla SNAI, e fino alla rete ecologica coi “Contratti di Fiume”, si individuino strategie e progetti di sistema, facendo riferimento in particolare alle sei Misure   del P.N.R.R.. Da questa azione dovrà scaturire un vero e proprio “Piano Territoriale di Area Vasta” che esalti la funzione di pianificazione strategica d’area vasta e di coordinamento dell’ente definendo gli indirizzi strategici di assetto e cura del territorio e dell’ambiente, in coerenza con gli obiettivi strategici regionali stabiliti dal PTR.

 

  • La rete dei trasporti va ripensata attraverso una razionalizzazione del servizio pubblico locale, tenendo conto anche dei territori marginali e penalizzati favorendo soprattutto la comunicazione con le università, specie per quella del Sannio che da una grossa parte della provincia ne è totalmente sprovvista. Potrà rivelarsi utile un dialogo con l’area del “Progetto Pilota Alta Irpinia” rispetto alla possibilità di utilizzare risorse mirate proprio a favore di aree svantaggiate come quelle interne alla provincia, aggiungendo anche progettualità sulla viabilità lenta della Ferrovia Storica, collegandola alle azioni del “Sistema Irpinia”. La possibilità, infatti, di una comunicazione agevole con le università, che garantisca la possibilità di rientro al proprio paese, consentirà, da un lato, l’accessibilità agli atenei anche a giovani con redditi più bassi e, da un altro, di scongiurare il potenziale abbandono dei nostri territori a favore di altre città, dopo il conseguimento della laurea.
  • Il tema “Ambiente” nella nostra provincia riveste una importanza fondamentale per conservare quella identità che ha caratterizzato la definizione stessa del nostro territorio: “la verde Irpinia”. Le competenze su questa materia, tuttavia, non sono vaste ma limitate in particolare alla salvaguardia dei corsi d’acqua e al monitoraggio ambientale. Il progetto di allocazione di centraline come “sentinelle” sul livello di inquinamento dei fiumi ha rappresentato una scelta responsabile e di garanzia; tuttavia, ci sono una serie di altri ambiti, seppur non direttamente riconducibili ai corsi d’acqua, che vanno monitorati e salvaguardati; vedi le aree industriali, specie quella di Pianodardine che presenta attività produttive di grande impatto e che, essendo contigua agli insediamenti abitativi, implica potenziali pericoli per gli stessi cittadini residenti.

Insieme a queste attività, andrà posta particolare attenzione anche all’esame e alla verifica dei progetti approvati dalla Regione Campania per la realizzazione di impianti di smaltimento e di recupero e alla valutazione dei siti inquinati e delle modalità per la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale di tali siti. È importante che la Provincia assuma un ruolo che rafforzi gli indirizzi compresi nel PTCP proprio in occasione del rilascio delle AUA ai Comuni sul principio che infrastrutture così “sensibili” non possono appartenere alla scelta di un singolo municipio, ma vanno definite in un contesto territoriale e di salvaguardia delle valenze di produzioni di eccellenza, turistiche, culturali e tipiche locali.

Il tema ambientale è direttamente legato al ciclo integrato dei rifiuti. Giova ricordare che l’ente di gestione Irpiniambiente è a totale partecipazione della Provincia. La gestione degli ultimi anni registra sicuramente delle azioni positive in tal senso, ma l’intero sistema va ottimizzato in una visione di “Piano d’Area Omogenea Provinciale per la gestione dei Rifiuti”.

Il ciclo integrato dei rifiuti è un sistema molto complesso, che assume valenze di rilevanza generale per gli aspetti non solo ambientali e sanitari, ma di riflesso anche occupazionali ed economico-sociali. Anche nel Piano Regionale si evidenzia che “la gestione del ciclo integrato dei rifiuti richiede la messa a punto di un sistema coordinato di politiche, azioni pianificatorie e programmatorie settoriali e nazionali, soluzioni gestionali, impieghi di tecnologie, che consentano i massimi risparmi di risorse non rinnovabili e recuperi di materie seconde e/o energie, unitamente alla sostenibilità economico-occupazionale delle azioni attuate, in un quadro di sicurezza e minimizzazione dei rischi sanitari e ambientali.”

Per tale motivo è necessario iniziare a progettare e programmare gli interventi nell’ottica dell’economia circolare in armonia con le indicazioni e gli obiettivi perseguiti dall’Unione Europea nell’ultimo decennio e presenti nel PNRR.

  • La Provincia, o per competenze proprie o per la partecipazione con quote societarie, ha importanti influenze negli enti di servizio (ASI, Irpiniambiente, Alto Calore, Consorzio Universitario-CIRPU). Particolare attenzione andrà riposta al servizio idrico dove l’ente provinciale ha una partecipazione con oltre il 10% delle Le recenti vicende che interessano “Alto Calore”, con pesanti risvolti economici a danno dei cittadini-utenti, nonché una diffusa qualità del servizio molto al di sotto dei livelli standard di efficienza ed economicità, impongono un ripensamento radicale del modello finora adottato, in linea col piano di risanamento avviato dall’attuale gestione. Sempre sul principio dell’Acqua come Bene Comune e risorsa pubblica, la mission dell’ente deve essere accompagnata dalla Provincia attraverso un disegno e un piano aziendale strategico che risolva le ataviche problematiche strutturali dell’ente recuperando anche il valore del rapporto tra la Regione, il gestore e l’utente, cui devono essere garantiti una serie di servizi oggi scadenti.

 

  • “Sistema Irpinia” rappresenta una novità interessante sul tema dello sviluppo territoriale, in particolare quello turistico e culturale. Tuttavia, l’impianto del progetto va completamente riformato perché possa essere sostenibile e si caratterizzi in una forma “strutturata” nel tempo. L’attuale impostazione che vede impegnare risorse importanti dalla Provincia, alcune non condivisibili, può giustificarsi in una fase di avvio ma non in una di prospettiva che, invece, deve autosostenersi, anche per una aderenza al criterio di spesa coerente con le funzioni proprie dell’ente, liberando il capitolo di bilancio da costi insostenibili. Questo obiettivo potrà raggiungersi attraverso due azioni:
  • La prima deve svilupparsi in un proficuo dialogo di partenariato istituzionale con la Regione che deve sostenere questo progetto anche come modello regionale per la valorizzazione del territorio delle aree interne, integrando la sua partecipazione, anche dal punto di vista finanziario, come già accade per musei e biblioteche della Provincia. L’esercizio della delega su alcune funzioni costituzionali della Regione alle provincie può essere applicato e in tal senso ci impegneremo per una soluzione che ha già avuto una prima disponibilità da parte dell’Assessore al ramo.
  • La seconda missione deve essere quella di coinvolgere in un protocollo formale e strutturato, tutto il comparto dei “soggetti privati” e delle imprese culturali in genere che ruotano intorno al tema affinchè, in uno scambio virtuoso di crescita territoriale, tra servizi e offerta turistica e culturale, si possa indirizzare risorse attraverso la Fondazione Irpinia all’intera struttura del progetto. In questo modo, si dà un futuro e si valorizzano anche le professionalità attualmente coinvolte negli info point o hub territoriali. Anche l’università, le scuole di indirizzo presenti sul territorio, insieme agli organismi di formazione, devono essere parte integrante di questo “sistema” virtuoso ed intelligente. Il ricorso alle sponsorizzazioni adottato dalla Provincia va utilizzato non come “Cassa” per finanziare “progettini”, ma come strumento finanziario che individui in maniera chiara e visibile quelle opere o interventi che devono qualificare questa straordinaria forma di finanziamento su beni di interesse culturale e strategico.

 

  • Il PNRR rappresenta una straordinaria opportunità che deve vedere impegnata la Provincia su due azioni fondamentali:
  • Attività di coordinamento strategico di area vasta
  • Assistenza agli enti locali con la costituzione di una “struttura di missione”
  • La Provincia di Avellino, in conseguenza della R. 08 agosto 2016, n. 26 “Costruire il Futuro. Nuove politiche per i giovani”, ha costituito il Coordinamento Provinciale dei Forum Giovanili e ne ha approvato il Regolamento per l’elezione degli organismi previsti (Coordinatore Provinciale e Direttivo) che pero per le vicende covid-19 non è ancora stato svolto; già a partire dall’inizio dell’anno 2022 si stabilirà la data delle elezioni. Questa realtà dovrà assicurare ai giovani una positiva partecipazione alla vita pubblica come momento di arricchimento e di partecipazione ad una missione di valorizzazione delle politiche giovanili attraverso un nuovo protagonismo di tante ragazze e ragazzi che sono una grande ricchezza per la nostra Provincia.

 

  • Consulta delle Pari Opportinità:

 

Occorre ridare forza alla struttura esistente, con risorse e strumenti adeguati, al fine di porre anche al centro del dibattito provinciale, il ruolo delle donne in ambito lavorativo e sociale. Anche rispetto a questo tema, la Provincia deve recuperare con autorevolezza, un ruolo di pianificazione che certamente le compete.

Elezioni Provinciali: i dati definitivi

Sulla base del numero dei voti ponderati ottenuti, pari a 47.980, è stato eletto Presidente della Provincia, l’avvocato Rizieri Buonopane. Nella sala consiliare “Pietro Foglia” di Palazzo Caracciolo la cerimonia di proclamazione del Presidente.

Risultano eletti alla carica di consigliere provinciale:

  • per la lista “Irpinia Protagonista”, Francesco Mazzariello;
  • per la lista “Proposta Civica per l’Irpinia”, Fausto Picone, Domenico Biancardi, Franco Di Cecilia, Girolamo Giaquinto e Giuseppe (detto Pino) Graziano;
  • per la lista “Davvero Avellino”, Marino Sarno e Diego Guerriero;
  • per la lista “Partito Democratico”, Costantino Giordano, Luigi D’Angelis, Caterina Lengua e Laura Cervinaro.

Non ha ottenuto seggi la lista “Laboratorio Irpinia”.

 

Voti per l'elezione del Presidente della Provincia

Voti per l’elezione del Presidente della Provincia

Sulla base della graduatoria dei candidati alla carica di Presidente della Provincia, il Responsabile dell’Ufficio Elettorale accerta che il candidato Avv. Buonopane Rizieri ha riportato il maggior numero di voti ponderati.
Pertanto, il Responsabile dell’Ufficio Elettorale, il giorno 19 dicembre 2021, proclama eletto alla carica di Presidente della Provincia di Avellino l’Avv. Buonopane Rizieri.

Voti Consiglieri

Voti Consiglieri

Proclamazione dei candidati eletti alla carica di Consigliere Provinciale

In conformità ai risultati accertati, il Responsabile dell’Ufficio Elettorale, il giorno 19 dicembre 2021, considerando il numero dei seggi assegnati a ciascuna lista, nonché la graduatoria dei candidati alla carica di consigliere provinciale di ciascuna lista, proclama eletti consiglieri provinciali di Avellino:
– per la lista n. 1 avente il contrassegno IRPINIA PROTAGONISTA, alla quale spettano seggi n. 1 (uno), il sig.: Mazzariello Francesco;
– per la lista n. 2 avente il contrassegno LABORATORIO IRPINIA, alla quale spettano seggi n. 0 (zero);
– per la lista n. 3 avente il contrassegno PROPOSTA CIVICA PER L’IRPINIA, alla quale spettano seggi n. 5 (cinque), i sigg.ri: Picone Fausto, Biancardi Domenico, Di Cecilia Franco, Giaquinto Girolamo e Graziano Giuseppe (detto Pino);
– per la lista n. 4 avente il contrassegno DAVVERO AVELLINO, alla quale spetta n. 2 (due) seggio, i sigg.ri: Sarno Marino e Guerriero Diego;
– per la lista n. 5 avente il contrassegno PARTITO DEMOCRATICO, alla quale spettano seggi n. 4 (quattro), i sigg.ri: Giordano Costantino, D’Angelis Luigi, Lengua Caterina e Cervinaro Laura.

 

L’offerta turistica di Summonte

L’offerta turistica di Summonte, è questo il tema dell’incontro informativo previsto per domani, giovedì 16 dicembre, ore 17.00, presso la Sala Consiliare di Summonte.

L’incontro, che sarà moderato dal giornalista Erminio Merola, è promosso dal Gal Partenio nell’ambito del progetto transnazionale Villages of Tradition.

L’offerta turistica di Summonte

L’offerta turistica di Summonte

Interverranno: Pasquale Giuditta, Sindaco di Summonte, Maurizio Reveruzzi, Direttore del Gal Partenio, Francesco Iovino, Presidente del Parco Regionale del Partenio e Paolo Mascilli Migliorini, Direttore del Museo Civico di Summonte. Le conclusioni saranno affidate a Luca Beatrice, Presidente del Gal Partenio.
Al centro dell’iniziativa la volontà da parte degli attori chiave dello sviluppo locale di disegnare una struttura più aperta e integrata di partecipazione alle proposte messe in campo dalla rete transnazionale Villages of Tradition, che affonda le sue radici nel cuore dell’entroterra campano, in Irpinia; si dirama sulle coste del Cilento e crea un ponte con la regione francese dei grandi laghi, la Champagne-Ardenne.

Tra i principali ambiti di lavoro che saranno affrontati dai relatori si evidenziano: la promozione dei percorsi culturali, ambientali, didattici ed enogastronomici messi in campo dall’Amministrazione Comunale di Summonte; la raccolta di studi e ricerche promossa negli anni dal Parco Regionale del Partenio e l’analisi della proposta di internazionalizzazione dell’offerta turistica locale presentata dal Gal Partenio.
L’obiettivo di questo incontro e di quelli che seguiranno in altri meravigliosi borghi della rete Villages of Tradition è la creazione di una coscienza diffusa delle potenzialità turistiche di zone vergini, bellissime ma tagliate fuori dai grandi flussi turistici, che devono essere valorizzate attraverso racconti e proposte.

È un lavoro lungo che richiede tanta cura e voglia di mettersi in gioco e che necessita di una visione politica, di comunità e di rete, che indirizzi tutti gli sforzi dei singoli enti e delle associazioni operanti sul territorio.

Luca Beatrice nella direzione nazionale di CNA

Dario Costantini è il nuovo Presidente nazionale di CNA per il quadriennio 2021-2025.

È stato eletto all’unanimità dall’Assemblea nazionale della Confederazione che si è tenuta venerdì scorso, 10 dicembre, presso l’”Auditorium della Conciliazione” in Roma, alle porte della Città del Vaticano.

L’Assemblea, di circa 800 partecipanti, ha registrato la presenza dei Segretari delle maggiori forze politiche, nonché dei ministri Luigi Di Maio, Giancarlo Giorgetti, Andrea Orlando e Roberto Speranza in rappresentanza del Governo.

È pervenuto anche un messaggio di saluto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Costantini, 46 anni, è amministratore delegato e socio della Costantini srl con sede a Piacenza, impresa che opera nel settore del condizionamento, ventilazione e gestione degli impianti tecnologici. È stato presidente di CNA Piacenza dal giugno 2007 al luglio 2017 quando è stato eletto presidente della CNA Emilia Romagna e riconfermato nel luglio scorso.

Ha dichiarato Dario Costantini:

Con grande onore sono stato eletto alla presidenza della nostra Confederazione  una grande comunità di imprenditrici e imprenditori. In questa fase di ripartenza del Paese non potrà non esserci un ruolo rilevante del rinascimento dell’artigianato italiano. Anche nei momenti più cupi della pandemia le donne e gli uomini che rappresentiamo sono stati al servizio del Paese con le loro imprese che hanno assicurato beni e servizi essenziali, dimostrando ancora una volta il loro valore.

Anche i rappresentanti della delegazione irpina, composta da Luca Beatrice, Carlo Liotti, Antonio Del Gaizo, Fabio Galetta, Antonio Petoia e Berardo Pesce, si dichiarano soddisfatti dei contenuti e dei riconoscimenti ottenuti dall’Assemblea. Infatti, le performance positive degli ultimi anni della CNA di Avellino hanno “spinto” l’elezione del Presidente di Avellino Luca Beatrice nella Direzione nazionale di CNA.

Incarico che non era mai stato riconosciuto ad un rappresentante di CNA Avellino.

Luca Beatrice: nuovo Presidente della CNA

Luca Beatrice

Ha dichiarato Luca Beatrice:

Sono onorato di questo prestigioso incarico e devo ringraziare tutti i colleghi degli organismi politici e della struttura. Un merito particolare, però, per quanto riconosciutoci, lo attribuisco a chi mi ha preceduto alla carica di Presidente provinciale, il collega Michele Carifano.

La Cgil irpina verso lo sciopero generale proclamato con la Uil del 16 dicembre

Scuola, lavoro, casa, sanità e ambiente. Materia viva di una legge di Bilancio che avrebbe dovuto iniziare ad invertire la rotta di un paese ferito dalle disuguaglianze, facendo buon uso del fiume di miliardi europei, non può replicare un copione già visto di finanziamenti a pioggia, per i desiderata dei partiti di questa animalo maggioranza di unità nazionale.

Afferma il segretario generale della Cgil di Avellino Franco Fiordellisi:

Non ho mai creduto, per la natura stessa di questo governo calato dall’alto di una crisi orchestrata in piena pandemia da personaggi come Renzi, che Draghi potesse rispondere al disagio sociale con misure adeguate alla sfida di una stagione nuova. È accaduto il contrario. La Patrimoniale respinta dal presidente del consiglio, che era un sollievo fiscale minimo per i più deboli.

Provvedimenti sulla concorrenza che mettono in vendita i beni comuni e dei servizi locali, per cui a pagare saranno sempre i più deboli lavoratrici e lavoratori, precari e non, giovani e non, pensionate e pensionati! Per questo lo sciopero generale è stata una scelta difficile, ma necessaria. Con salari bassi, nuova occupazione bassa e precaria, la maggioranza di donne disoccupata e precaria, giovani che sono alla mercé del capitale mercantilista.

Il sindacato (Cgil e Uil) ha deciso lo sciopero generale:

Un sindacato che sembra essere isolato non avendo riferimenti forti di rappresentanza politica a sinistra, progressista. Senza una parte politica capace di farsi carico della rappresentanza di questi bisogni, necessità del suo popolo, per trasformarli in un progetto di governo per migliorare la vita di chi Vive del proprio Lavoro, reddito da salario dipendente.

Per questo lo sciopero generale vale per chiedere i diritti e risolvere bisogni. Il sindacato confederale generale esercita la sua funzione costituzionale di ruolo politico e di rappresentanza sociale per la giustizia sociale dopo le mobilitazioni di questi ultimi mesi, ci carichiamo delle piattaforme unitarie per una mobilitazione di protesta contro le misure del governo.

Promozione turistica dell’Irpinia: Buonopane incontra Casucci

Una strategia di promozione turistica moderna per il territorio irpino, partendo da un collegamento diretto con Procida 2022.

L’isola del golfo di Napoli che sarà Capitale Italiana della Cultura per il prossimo anno rappresenta un veicolo di valorizzazione senza precedenti anche per le aree interne della Campania. Di questo hanno discusso Rino Buonopane, sindaco di Montella e candidato alla carica di Presidente della Provincia di Avellino, e Felice Casucci, assessore al Turismo della Regione Campania nel corso di un incontro che si è svolto presso Palazzo Santa Lucia a Napoli, sede della giunta regionale.

Procida 2022

Procida 2022

Dichiara Rino Buonpane:

L’incontro  è stato molto proficuo e costruttivo. Con l’assessore Casucci abbiamo immediatamente trovato sintonia su obiettivi e strategia Abbiamo discusso su come valorizzare la rete dei borghi presenti sul territorio irpino, anche alla luce dei finanziamenti che proprio su questa linea di intervento sono previsti nell’ambito del Pnrr, investendo sul patrimonio artistico e culturale, senza dimenticare le straordinarie esperienze che dal punto di vista enogastronomico fanno del nostro territorio un unicum. Tutto con sobrio realismo, quello che credo in questi anni sia mancato. E soprattutto con un approccio finalmente moderno. In un’epoca di iper-connessione sono necessari strumenti al passo con i tempi e consentano ad un territorio di essere quanto più competitivo e attrattivo. Su questo il gap che registriamo è evidente.

La chiave della crescita e dello sviluppo, in particolare delle aree interne è senza dubbio rappresentata dalla capacità di fare rete, interpretando al meglio quel ruolo di coordinamento che è proprio dell’ente Provincia, basato sulla pianificazione e sulla capacità di programmazione.

Così conclude Buonopane:

Procida 2022 è un’opportunità da non lasciarsi scappare: È quello che abbiamo rappresentato  all’assessore Casucci. Da lui abbiamo avuto piena disponibilità a costruire insieme un percorso in questa direzione. Negli anni scorsi abbiamo registrato un inutile braccio di ferro tra le istituzioni. Al contrario, resto dell’idea che il dialogo, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, resti l’unica strada possibile se si vogliono ottenere risultati concreti, in particolare con la Regione. È questa la strada che intendiamo seguire. Siamo di sicuro in ritardo perché va recuperato il terreno che abbiamo perso in inutili iniziative folcloristiche, ma con impegno, dedizione e competenza possiamo farcela. Io ci credo.

Vietri sul Mare, si inaugura la nuova aula consiliare restaurata

Il giorno 7 dicembre 2021, alle ore 10, saranno presentati alla stampa i lavori di restauro eseguiti nel salone del palazzo municipale di Vietri sul Mare.

I lavori finanziati dal GAL Terra e Vita e affidati all’architetto Antonio Forcellino sotto la direzione dell’architetto Diego Guarino e l’alta sorveglianza della Soprintendenza ai BBAASS di Salerno, hanno interessato il ripristino della volta e delle pareti della sala principale del palazzo e il recupero di una inedita decorazione nella sala d’ingresso rimasta per decenni nascosta da una controsoffittatura realizzata negli anni settanta. In conseguenza del sisma del 1980 la porzione centrale della volta decorata del Municipio (Palazzo del Galdo) crollò frantumandosi al suolo.

Da quella data la principale sala del palazzo rimase deturpata da una struttura di protezione che nascondeva la porzione superstite della volta. Il giovane sindaco di Vietri, Giovanni de Simone, ha ottenuto nel 2020 un finanziamento per riqualificare la sala consiliare.

Vietri sul Mare, si inaugura la nuova aula consiliare restaurata

Vietri sul Mare, si inaugura la nuova aula consiliare restaurata

Sono così iniziati nell’ottobre 2020 i lavori per reintegrare la porzione centrale della volta, ridarle unità stilistica e liberarla dalle protezioni temporanee rimaste per quaranta anni a deturpare il salone. Durante i lavori di restauro della volta sono emersi sulle pareti al di sotto di una carta da parati applicata nel dopoguerra, affreschi databili tra XVII e XVIII secolo di straordinaria qualità artistica. Tali affreschi del tutto inediti erano in parte coperti da un successivo e più tardo strato di decorazione, rimosso dai restauratori. Il recupero, di un ciclo inedito e iconograficamente molto originale, con la rappresentazione delle quattro stagioni, è straordinariamente significativo non solo per Vietri sul Mare ma per l’intera regione Campania poiché queste decorazioni, per la loro qualità (certamente dovuta ad artisti napoletani) rappresentano un punto di partenza per il successivo sviluppo dei motivi decorativi che investono tanto l’architettura vietrese ( Finestre e balconi decorati a stucco con gli stessi motivi rinvenuti nella sala) che le ceramiche dipinte grazie alle quali Vietri è divenuta famosa in tutto il mondo.

I risultati di questo fortunato lavoro saranno presentati alla stampa la mattina del 7 dicembre 2021, nella sala consiliare di Vietri alla presenza dell’amministrazione, del Sindaco Dott. Giovanni De Simone e dell’architetto Antonio Forcellino.  Il pomeriggio i lavori saranno presentati alla cittadinanza.

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