locale

Dario Saltarelli, noto artigiano pasticciere campano, chiede ai politici maggiori servizi

Dario Saltarelli è un famoso artigiano pasticciere del casertano che ha trasformato la sua grande passione in una professione apprezzata in tutto il territorio italiano. La sua impresa artigiana si basa su un principio fondamentale e imprescindibile: il sapere tradizionale che mira a conservare l’immenso patrimonio culturale gastronomico italiano.

L’attività imprenditoriale di Dario Saltarelli, la Polakkeria, esiste da oltre quarant’anni e il suo obiettivo resta sempre quello di valorizzare il territorio attraverso la trasformazione delle materie prime che questo mette a disposizione.

L’artigiano pasticciere invita le istituzioni politiche ad essere più presenti e vicine a chi, come lui, ha deciso di investire sul territorio casertano ricco di risorse naturali che però non vengono valorizzate.

Mariangela Merola, candidata alle prossime Regionali in Campania per la circoscrizione Caserta e Provincia-Napoli e Provincia, per capire cosa ci si aspetta dalle istituzioni politiche locali da chi nonostante tutti i limiti territoriali è riuscito ad affermarsi diventando un’eccellenza campana.Dario Saltarelli

Dario Saltarelli

Dario Saltareli e le aspettative riposte nella politica regionale

La difficoltà riscontrata da Dario Salterelli, per quanto concerne la sua attività imprenditoriale, è il non appoggio da parte delle istituzioni politiche nei confronti di chi vuole puntare sulle risorse turistiche di Baia Domizia.

Queste sono le parole del noto imprenditore:

Io mi aspetto dalla politica un’attenzione in più che si potrebbe riscontrare con l’offerta di servizi maggiori dedicati agli utenti da parte delle istituzioni politiche locali e nazionali. Questa è una grande pecca che ci crea dei danni.

Dario Saltarelli e Mariangela Merola

Dario Saltarelli e Mariangela Merola

Oltre alla mancanza di servizi adeguati il problema, secondo l’imprenditore casertano, è la mancanza di un’associazione o di un consorzio perché creare una forma aggregativa simile permetterebbe di far entrare in contatto gli imprenditori con le istituzioni politiche in modo più fluido.

Il consorzio, infatti, oltre a creare un collegamento diretto tra chi vive il territorio e chi lo gestisce è un modo per dare valore e dignità a chi ogni giorno si spende in prima persona per dare valore al luogo in cui vive e lavora.

Per Antonio Caggiano bisogna guardare all’Irpinia con gli occhi del visitatore

Antonio Caggiano, è uno tra più noti produttori di vino in Irpinia, tra i primi che ha dato valore al Taurasi e che ha creato una cantina simile ad un museo della cultura contadina e artigianale. Simili ricercatezze le possiamo trovare solo visitando cantine non a Km 0.

Durante un convegno al Castello di Taurasi alcuni imprenditori noti nel settore enogastronomico e agroalimentare sono stati invitati per parlare delle loro esperienze, del loro successo, ma anche delle loro difficoltà, legate al territorio e alle politiche locali, che però non hanno rappresentato un solco invalicabile ma sono servite a stringere i denti, continuando a credere ciascuno nel proprio sogno fino a raggiungere il loro obiettivo e a concretizzarlo.

Antonio Caggiano

Antonio Caggiano

Antonio Caggiano era presente al dibattito e iniziamo proprio dal suo intervento e dalla sua storia che, oltre a rappresentare un esempio di chi è riuscito con sacrificio a ritagliarsi uno spazio nella sua terra e oltre confine, ci mostra soprattutto come bisogna guardare all’Irpinia e come intervenire per dare importanza al territorio e a ciò che si vuole fare.

Le istituzioni politiche ovviamente non possono restare a guardare inermi e appoggiare le idee imprenditoriali della grande filiera ma devono dare spazio e dignità soprattutto a quelle piccole realtà che devono affermarsi e che rispetto alle più note non hanno a disposizione le risorse economiche di chi può affermare di avercela fatta.

I vigneti della Cantina Caggiano

I vigneti della Cantina Caggiano

Antonio Caggiano consiglia a guardare l’irpinia con gli occhi dei visitatori

Antonio Caggiano ha spiegato ai presenti cosa lo ha spinto a fare la differenza e cosa lo spinge ancora oggi a migliorarsi giorno dopo giorno. Dalle parole del produttore capiamo che per realizzare la sua realtà imprenditoriale oltre all’amore per la sua terra e per il vino c’è stata la curiosità di viaggiare e di visitare altri posti e luoghi in cui la vocazione enologica dovuta al terroir è diventata un’idea fiorente di commercio e quindi di sviluppo.

Queste sono le parole del produttore:

Io ho cercato sempre di guardare Taurasi e il nostro territorio con gli occhi del visitatore perchè se noi guardiamo solo con i nostri occhi non facciamo altro che appagare il nostro piacere ma noi dobbiamo imparare a vedere ciò che vedono gli altri che non vivono la nostra terra e i nostri paesi.

Quando io andavo ad Avellino e scendevo da Lapio verso Taurasi e avevo già visitato le Langhe e la Toscana, un giorno capì che dovevo iniziare a cambiare qualcosa.

Dopo quel giorno acquistai un terreno e iniziai a piantare delle vigne che sono uno spettacolo da guardare a livello paesaggistico.

Dobbiamo fare le cose non per noi ma per gli altri.

Taurasi avrebbe bisogno di una bella sistemata. Noi abbiamo le cantine del centro storico che sono di una bellezza indescrivibile e infatti ho proposto al Sindaco  di Taurasi di realizzare un grande progetto in cui tutte queste cantine possano essere collegate tra loro attraverso un percorso sotterraneo. Questo progetto dovrebbe essere affiancato ad una strada panoramica da realizzare al di sotto del centro storico così da dare spazio alla storia architettonica della nostra terra e dare anche possibilità di ammirare i nostri vigneti che ci rappresentano.

Interno cantine Cantine Caggiano Taurasi

Interno cantine Cantine Caggiano Taurasi

 

Lo stesso discorso Antonio Caggiano lo ha affrontato quando ha costruito la propria cantina che è di una bellezza suggestiva e dove all’interno possiamo trovare cavatappi storici da collezione e pezzi di vite che sono diventati oggetti di arte ornamentale. La sua è una storia che emoziona perché dalle sue parole si comprende il sacrificio affrontato un tempo dal quale però è scaturito un grande successo e una grande gioia.

Mariangela Merola candidata alle Regionali Campania scrive una lettera aperta agli elettori di Napoli

Mariangela Merola, candidata alle Elezioni Regionali per il Territorio di Napoli e Provincia – Caserta e Provincia, a sostegno del Presidente Vincenzo De Luca per la lista Lega per l’Italia con il Partito  Repubblicano Italiano (PRI).

La candidata si presenta ai suoi potenziali elettori con una lettere aperta, diversa da quella scritta per Caserta, perché ben consapevole che ciascun territorio è diversificato socialmente ed economicamente e quindi porta in sé problematiche che, seppur universalmente valide, si differenziano nel particolare per quanto riguarda bisogni, aspettative e soluzioni da intraprendere.

Mariangela Merola: lettera aperta agli elettori di Napoli

Mariangela Merola candidata alle REgionali in Campania con PRI

Mariangela Merola: lettera aperta agli elettori di Napoli

Mi presento!

46 anni da compiere il 20 settembre e avvocato.

È con grande orgoglio che ho accettato di candidarmi alle prossime elezioni regionali per le circoscrizioni di Napoli e Caserta!

Il mio o0biettivo è dare voce alle persone, ai giovani che a fatica si rialzano dopo la chiusura economica e sociale, necessitata dall’emergenza sanitaria, alla gente del Sud, delle province campane, che è piena di potenzialità culturali e lavorative ma, spesso, priva di risorse operative.

Mi propongo di dare voce a Napoli: realtà multiforme, variegata, multietnica e città metropolitana.

Conosco la realtà napoletana per esservi nata e vissuta fino al matrimonio, circa vent’anni fa, in seguito al quale mi sono trasferita in provincia di Caserta, pur continuando a recarmi con frequenza pressoché quotidiana.

A napoli ho frequentato il liceo Vincenzo Cuoco, l’Università degli Studi Federico II, a Napoli ho la mia famiglia di origine, gli amici di infanzia, ho metà del mio cuore.

Il mio impegno politico verso Napoli e la sua provincia è proteso ad attenzionare le istituzioni alla rete ospedaliera, alla rete oncologica, in una, ad offrire attenzione e supporto alla medicina del territorio, le cui difficoltà sono evidenti e tristemente note, sia in ordine alla precarietà delle strutture, sia in relazione alla penuria di personale medico-sanitario, condizioni che inevitabilmente finiscono col pregiudicare le esigenze del malato e, più in generale, la salute del cittadino. I traguardi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) sinora raggiunti non dovranno più essere casi isolati bensì dovranno fungere da volano per la medicina e la scienza.

Mariangela Merola: intervista

Mariangela Merola candidata alle Regionali in Campania con De Luca

I propositi della candidata alle prossime Regionali in Campania

Mariangela Merola prosegue spiegando i suoi propositi:

Il mio proposito, non secondario, è di contribuire fortemente ad una politica seria nella gestione dei rifiuti.

La questione è annosa e coinvolge molteplici comparti: in primo luogo quello della salubrità e quindi della salute pubblica, prima accennato, in secondo luogo quello dell’inquinamento che va sempre più limitato in favore della tutela dell’ambiente e della green economy.

La gestione razionale dei rifiuti, infatti, non significa soltanto agire in termini di migliore vivibilità della città ma serve a tutelare la salute delle persone per limitare, a lungo termine, l’emergenza sanitaria, a potenziare il turismo e ancora a creare nuove risorse e nuovi posti di lavoro.

Non ultimo compito del referente politico regionale è, per l’appunto, quello di mettersi al servizio delle persone per contribuire a dare loro incentivi al lavoro, porre in essere azioni di contrasto alla povertà non in termini di mero assistenzialismo ma con politiche solidali di incentivo all’occupazione, alla crescita personale, culturale ed economica di ogni individuo, singolarmente considerato e integrato nel vivere civile.

Il territorio di Napoli e del suo comprensorio ha concrete possibilità di sviluppo anche in termini di polo logistico euromediterraneo; tutte queste potenzialità vanno esaminate e bisogna lavorare in modo serio ed attento per svilupparle.

Mariangela Merola: intervista

L’avvocatessa candidata alle Regionali Campania 2020 con De Luca

Lettera aperta di Mariangela Merola: conclusioni

Mariangela Merola conclude con queste parole la sua lettera aperta rivolta agli elettori di Napoli:

Dal mio canto, ringrazio chi ha creduto in me, proponendo la mia candidatura, non essendo io addentrata nelle logiche della tattica politica e ai meccanismi atavici del clientelismo e delle false promesse.

Mi propongo per il cambiamento, come volto nuovo, lontano dai giochi di potere, nei quali non mi riscontro e che non sono conformi al mio modo di vedere la vita, la politica e la macchina economica e sociale che ne viene inevitabilmente bloccata.

Il mio impegno è nella legge, nella normativa perché è questa che consente, a livello regionale, di offrire lavoro e sviluppo alla nostra provincia e tutela dell’ambiente che ci circonda.

Il mio proposito, lo ripeto, è offrire lo strumento per il benessere del territorio! Perché è questo che cerco di fare da vent’anni, attraverso la mia professione di avvocato: dare voce!

Attraverso l’impegno politico al Consiglio Regionale, il mio obiettivo è dare voce: alle famiglie, agli studenti, agli insegnanti, agli agricoltori, agli imprenditori, agli artigiani, ai commercianti, ai medici, ai tecnici, al comparto dell’edilizia, agli artisti del nostro territorio. Affinché non venga abbandonato ma che rinasca attraverso i mezzi che la legislazione e il governo regionale consentono e che il consigliere regionale deve offrire al territorio.

Spero, quindi, di averne la possibilità attraverso il vostro voto!

Politica in Irpinia: per Franco Fiordellisi tante parole sparse da parte dei politicanti e pochi fatti

Franco Fiordellisi, segretario generale della Cgil Irpina, delinea un quadro politico irpino dai tratti cupi. Quello a cui stiamo assistendo, propagande politiche a parte accompagnate da vagonate di parole vuote e vane, non fanno altro che attestare una politica territoriale che manca di fatti e di politica basata sul fare.

L’emblema di questa constazione è ciò che è accaduto a Novolegno che ha dismesso l’attività, licenziando più di 100 lavoratori.

Le parole del segretario dell Cgil non lasciano spazio a fraintendimenti:

Novolegno, del gruppo Fantoni, ha deciso di fare ingenti investimenti nella produzione di uguali manufatti a Udine Osoppo.

Quest’azione potrebbe essere inserita tra le tantissime ingiustizie perpetrate a danno della nostra terra ma anche verso lo Stato, se non fosse che tanta colpa è tutta della deputazione nazionale unitamente ai livelli regionali, per le mancate azioni e risposte ai lavoratori e ai sindacati che proponevano di avviare un polo di riuso e riclo del legno, adeguando impianti e macchinari per non creare problemi all’ambiente e alle comunità locali, le quali hanno negli anni avuto problemi con gli scarichi in atmosfera e continuano a tenerne per gli scarichi di acque non depurate.

A completare questo corollario vi è anche la dismissione della Iavarone Legnami a Calitri e la forte crisi che sta affrontando HolzBau Sud sita sempre a Calitri. Le aziende sopracitate, per mancanza di investimenti in impianti e macchinari, hanno dovuto arrendersi e gettare la spugna.

Segretario Generale Cgil Irpina

Franco Fiordellisi

I sindacati, come sottolinea Franco Fiordellisi, sono messi alla gogna dai rappresentati istituzionali di vari livelli che non fa altro che perpetrare a livello dialettico il solito scarica barile per cui sembra difficile trovare una soluzione del problema che finisce inevitabilmente accartocciandosi su se stessa.

Franco Fiordellisi conclude con questa affermazione:

Ci assumiamo il peso della responsabilità e rilanciamo sul progetto eco sostenibile di riuso e riciclo del legno in sicurezza per i lavoratori e l’ambiente.

Vogliamo portarlo avanti e lo riproporremo al Governo nell’idea del Contratto istituzionale di sviluppo.

Mariangela Merola e Luigi Pergamo: due candidati delle Regionali Campania a confronto

Mariangela Merola e Luigi Pergamo sono entrambi candidati alle prossime Regionali in Campania, per la circoscrizione di Caserta e Provincia, all’interno del Partito Repubblicano Italiano che ha deciso di appoggiare Vincenzo De Luca.

Mariangela Merola e Luigi Pergamo

Mariangela Merola e Luigi Pergamo

Ai candidati abbiamo posto domande differenti per poter rendere in modo ampio ed esaustivo i motivi che animano Mariangela Merola e Luigi Pergamo perché riteniamo sia importante conoscere in modo approfondito ciascuna persona che ha abbracciato il medesimo percorso politico.

La politica, infatti, si compone di persone che hanno sì un intento comune ma ciascun candidato vede il mondo, il territorio e le problematiche in essere secondo il proprio personale punto di vista e da questi elementi ne consegue una modalità diversa d’intervento, di finalità e di obiettivi.

L’aver messo a confronto i due candidati è un modo che riteniamo possa condurre l’elettore ad una scelta consapevole e soprattutto critica perché un voto non vale l’altro e le scelte sono importanti.

Siamo abituati a scegliere il partito che ideologicamente ci è più congeniale in base alle ideologie racchiuse all’interno di un simbolo o di uno statuto partitico ma, nella maggior parte dei casi, una vera e propria ideologia partitica oggi non esiste più.

Se ci soffermiamo ad ascoltare le parole dei candidati e dei politici, a prescindere dal colore politico, ci rendiamo conto che tutti professano gli stessi intenti e gli stessi ideali e da ciò nasce la grande sfiducia politica che oggi ci abbraccia tutti.

Attraverso questa intervista fatta a Mariangela Merola e Luigi Pergamo vi abbiamo voluto dimostrare che se ci sono ideali e reali intenti è possibile ascoltare parole diverse all’interno di uno stesso partito.

Altro scopo di questa intervista è quello di dare dignità e lo spazio che realmente meritano le donne perché ci sono candidate che non vengono scelte per l’obbligo imposto dalle quote rosa e quindi non per fare numero e presenza ma perché hanno realmente qualcosa da dire com’è il caso di Mariangela Merola.

Mariangela Merola: intervista

Mariangela Merola candidata alle Regionali in Campania con De Luca

Mariangela Merola: progetto politico e problematiche territoriali

Il progetto politico di Mariangela Merola è quello di rivalutare il territorio casertano perché ha alte potenzialità nel turismo, nel terzo settore, nell’ambito sanitario ma ha bisogno di sostegno da parte delle istituzioni politiche nazionali, europee e regionali in base al principio di territorialità previsto e stabilito dalla nostra Costituzione. Questo principio prevede la vicinanza delle istituzioni per quanto concerne problemi legati al territorio.

Per la candidatac’è una scarsa attenzione al turismo e all’ambiente da parte delle istituzioni politiche regionali che invece sono i beni primari che vanno maggiormente tutelati e potenziati.

Per quanto riguarda le infrastrutture in Campania, queste secondo Mariangela Merola, presentano delle gravi criticità soprattutto se si guarda al trasporto pubblico e allo scarso collegamento tra i vari Comuni presenti sull’intero territorio campano.

Luigi Pergamo: intervista

Il presidente nazionale di Lega per la Campania

Luigi Pergamo: punti di forza di Caserta

Per Luigi Pergamo il casertano ha numerose potenzialità, basti pensare al patrimonio cultare e storico del territorio di cui la perla è rappresentata dalla Reggia di Caserta. Altre risorse, per il candidato, sono rappresentate dal litorale casertano e dal settore terziario industriale. Ciò che nota Luigi Pergamo è che molti opifici sono chiusi o dismessi, il suo intento è quello di riaprirli perché costruirne di nuovi quando vi sono strutture esistenti e abbandonate a se stesse rappresenta un grave danno perpetrato nei confronti della natura e dell’ambiente.

I punti deboli del territorio campano sono legati, secondo Luigi Pergamo, ad una mancanza di cultura perché la nostra zona ha tutte le carte in regola per poter ripartire con dignità senza aspettare un aiuto esterno. Siamo noi campani che dobbiamo creare partendo da noi stessi e fare in modo che i giovani non siano spinti a cercare lavoro oltre il proprio luogo di appartenenza.

Bisogna creare oppurtunità di lavoro concrete e abbiamo tutti i presupposti per poterlo fare se iniziamo a fare scelte consapevoli e non dettate dai classici meccanismi clientelari che ci hanno portati a vivere in questa situazione di affanno.

Il problema regionale legato alle infrastrutture e ai trasporti limita lo sviluppo economico in Campania

Il problema regionale in Campania relativo alle infrastrutture e ai trasporti è una grave pecca della nostra terra perché limita l’ascesa di uno sviluppo economico globale del territorio.

Le infrastrutture sono carenti o mal funzionanti in tutte le zone campane sia che si pensi a centri urbani o a zone rurali. Questo settore potrebbe essere migliorato dalle istituzioni politiche.

Nicola Viola, responsabile del controllo qualità del Caseificio Prati del Volturno, ci spiega le difficoltà economiche che scaturiscono da una non fluente rete di trasporti presente sul territorio casertano.

Nicola Viola: video

Il responsabile del controllo qualità del Caseificio Prati del Volturno lamenta la poca attenzione alle infrastrutture in Campania da parte della politica locale

La criticità spiegata nel video da Nicola Viola non deve essere circoscritta solo al suo territorio di appartenenza ma all’intera Campania perché una maggiore agevolazione nel settore delle infrastrutture potrebbe creare una crescita economica non di poco valore sia alle imprese che alla Regione.

La produzione di mozzarella di bufala DOP, infatti, rappresenta un settore fiorente dell’economia campana oltre ad essere un’eccellenza regionale conosciuta oltre confine.

Le difficoltà incontrate sul territorio sono molteplici: il primo è quello che riguarda le vie di comunicazione che negli ultimi tempi sono state chiuse. Nel casertano come sottolinea Nicola Viola molti ponti e passaggi sono stati chiusi è stata conseguente una difficile viabilità che insieme alle problematiche inerenti il settore di consegna per quanto riguarda il caseificio di Cancello ed Arnone complicano la vita delle imprese produttive.

Caseificio Prati del Volturno Cancello ed Arnone

Caseificio Prati del Volturno Cancello ed Arnone

Le amministrazioni regionali e nazionali non sembrano interessarsi alla cosa e sentirsi abbandonati è una lamentela comune in Campania da parte dei molteplici imprenditori che abbiamo intervistato insieme a Mariangela Merola, candidata per le prossime Regionali per le circoscrizioni di Caserta, Napoli e Province.

Le aspettative nutrite dal responsabile del controllo qualità del caseificio casertano sono quelle di una maggiore vicinanza da parte delle istituzioni politiche regionali soprattutto nei confronti degli imprenditori. I problemi dovrebbero essere affrontati insieme perché la collaborazione reciproca potrebbe sicuramente portare ad un miglioramento economico.

Francesco Sicignano ci parla delle problematiche presenti nel settore ristorativo

Francesco Sicignano è il titolare del Vecchio Maneggio di Cellole, un ristorante molto conosciuto nella zona soprattutto per specialità a base di carne.

Mariangela Merola, candidata alle prossime Regionali in Campania per la circoscrizione di Caserta e Napoli e Province, ha deciso di chiedere direttamente agli imprenditori del posto quali sono le criticità con cui si scontrano ogni giorno e che tipo di aiuto ci si aspetta dalle amministrazioni presenti sul territorio.

Il primo problema che solleva Francesco Sicignano è la mancanza di affluenza turistica su  un territorio dotato di bellezza oltre che di attrattive legate al turismo balneare. L’imprenditore casertano infatti sostiene che la mancanza di turisti non dipende solo dalle conseguenze causate dall’emergenza sanitaria dei mesi precedenti.

Francesco Sicignano e Mariangela Merola

Francesco Sicignano e Mariangela Merola

La mancanza di movimento turistico per Francesco Sicignano dipende da una cattiva gestione delle risorse territoriali da parte delle amministrazioni locali e regionali.

L’imprenditore casertano afferma:

Abbiamo una zona bella ma che non è per nulla valorizzata. Abbiamo ampi spazi verdi che sono completamente abbandonati. La possibilità di poter usufruire e valorizzare questi spazi verdi è merito delle legge Galasso (8 agosto 1985) in cui viene tutelata all’interno di aree individuate secondo delle direttive legislative  la possibilità di preservare degli spazi dall’attività edilizia.

Non basta questa legge a rendere un posto migliore e più ricco di attrattive perché gli spazi verdi necessitano di cura da parte delle istituzioni locali e regionali.

Abbiamo bisogno di infrastrutture che siano in grado di attirare la curiosità di eventuali avventori non solo esteri ma soprattutto italiani.

Grancesco Sicignano: video

Il titolare del Vecchio Maneggio

Francesco Sicignano è fiducioso nei riguardi delle prossime Regionali e confida nella rielezione di Vincenzo De Luca che, secondo lui, ha dato prova di saper gestire un territorio complesso come quello campano anche in una situazione critica e di emergenza come quella che abbiamo vissuto nei mesi precedenti.

Inoltre l’imprenditore casertano spera che le problematiche espresse riguardo il settore turistico possano cambiare attraverso una maggiore attenzione al territorio da parte dei vertici regionali.

L’importanza di fare davvero qualcosa nei luoghi come quello di Cellole, ad esempio, in cui ci sono tutti i presupposti per far fiorire attività imprenditoriali legate al territorio ma dove è palese la mancanza di interesse da parte delle amministrazioni potrebbe dare una speranza a coloro che ormai hanno perso la fiducia nei politici di turno regionali e locali.

Regionali Campania 2020: Ines De Leucio dice no al clientelismo politico in Irpinia e nel Sannio

Ines De Leucio, candidata alle prossime Regionali in Campania per la circoscrizione di Avellino e Provincia con il PRI che sostiene Vincenzo De Luca, durante la presentazione dei candidati del Partito Repubblicano Italiano e di Lega per l’Italia, si presenta e spiega le motivazioni della sua candidatura, offrendo un quadro problematico che riguarda le istituzioni politiche locali e non solo.

Ines De Leucio: video

La candidata per le prossime Regionali in Campania con Il PRI che sostiene De Luca

Ines De Leucio è italiana ma con seconda cittadinanza australiana dunque è una donna che tocca con mano due realtà politiche, culturali e sociali agli antipodi. L’aver modo di confrontarsi con realtà diverse mette in luce in modo ancora più evidente le criticità politiche delle istituzioni locali e regionali.

La candidata durante il suo intervento, infatti, parla della mancanza di parità di diritti e di considerazione all’interno di determinate strutture politiche che possono riguardare le amministrazioni comunali o provinciali in cui, seppur in modo implicito, ci si rende conto di una differenza sottile tra cittadini di serie A,B,C o non classificati.

Questi meccanismi taciti e perpetrati negli anni, secondo la candidata, devono cambiare perché se il Sindaco di una città australiana, ad esempio, lo si vede intento come qualsiasi altro cittadino a fare la fila alla posta perché questa pari dignità umana non la troviamo in Irpinia o nel Sannio?

Ines De Leucio tra i tanti aspetti critici, figli dell’entroterra e di una chiusura culturale che deve cambiare e adeguarsi ai tempi, sottolinea la libertà di espressione che in molte delle nostre zone manca. In Australia, ad esempio, due uomini o due donne possono baciarsi tranquillamente ad un tavolino del bar cosa che non succede nelle nostre comunità e che se, approfondiamo nel dettagio, la politica nazionale non contempla pienamente neanche a livello legislativo.

Ines De Leucio: video

La candidata alle Regionali Campania per la circoscrizione di Avellino e Provincia

Ines De Leucio auspica ad una maggiore apertura culturale, ad una semplificazione burocratica per quanto riguarda rapporti di lavoro a breve termine. La candidata inoltre desidera poter costruire delle comunità in cui le stesse amministrazioni comunali possano essere vicine ai singoli cittadini perché come ci ricorda Ines De Leucio il Comune è la casa di qualsiasi cittadino appartanente a quella determinata comunità.

Regionali Campania 2020: le aspettative politiche degli imprenditori campani impegnati nel settore agroalimentare

Siamo in piena campagna elettorale in vista delle prossime Regionali in Campania. Tra i vari punti affrontati nessuno tratta di alcune problematiche che esistono da sempre nella nostra Regione.

Stiamo assistendo a propagande elettorali che mettono in luce tematiche più confortevoli come quelle inerenti la cultura e il turismo che potrebbero, sì, creare nuovi indotti economici che possono rappresentare un punto di svolta ma che sicuramente non rialzerebbero completamente le sorti economiche regionali.

La Campania è una zona, soprattutto quella dell’entroterra, vocata all’agricoltura e al settore industriale collegato all’agroalimentare che è presente sul territorio da tempo e che, nonostante la ricchezza di materie prime donate dal territorio, fà fatica a trovare una sua dignità economica e a farsi conoscere, per come dovrebbe, oltre confine.

Il settore produttivo agroalimentare è in affanno da tempo e oggi, post lockdown, sta affrontando nuove crisi ma queste problematiche sembrano non riguardare molti candidati che sono più impegnati a screditare l’avversario politico e partitico di turno invece di focalizzarsi su ciò che si aspettano i cittadini nonché votanti attivi e partecipi per le prossime Regionali Campania 2020.

Insieme a Mariangela Merola, candidata per le circoscrizioni di Caserta e Napoli e Province, siamo andati ad ascoltare gli imprenditori di questo settore per comprendere le loro reali difficoltà e le aspettative nei confronti delle politiche regionali e locali.

Mariangela Merola e Beniamino Diana

Mariangela Merola e Beniamino Diana

Dalla testimonianza di Beniamino Diana, responsabile dell’Azienda Agricola D.& G. Campania a Sessa Aurunca, che si occupa di allevamento bufalino e produzione di latte di bufala è emersa una grande difficoltà da parte degli imprenditori per quanto riguarda la trafila burocratica che invece di facilitare il lavoro lo complica non rendendolo fluido.

Ciò che parte di questi imprenditori del settore si aspetta dalle politiche regionali è quella di essere agevolati da un punto di vista burocratico ma anche di essere aiutati in quanto questo settore, per diverse motivazioni, sta portando molti impresari del settore agroalimentare a chiudere i battenti o spinge i giovani ad investire su altri settori, meno faticosi e probabilmente meno sacrificanti da un punto di vista lavorativo.

Quello che ci spiega Beniamino Diana infatti è che per dedicarsi o decidere di aprire un’attività di allevamento bufalino e produzione di latte di bufala c’è bisogno di passione, sacrificio e dedizione ma queste caratteristiche senza un aiuto reale da parte delle istituzioni poltiche locali serve a ben poco.

Per Franco Fiordellisi e Carmine De Maio l’Irpinia è una provincia politicamente devastata

Con l’inizio della campagna elettorale, in vista delle Regionali, si evidenzia secondo Franco Fiordellisi, segretario generale della Cgil, e Carmine De Maio, segretario generale Fictem Cgil, si evidenzia la drammaticità della grande crisi presente in Irpinia da un punto di vista sociale ed economico.

I due sindacalisti commentano così la situazione:

La nostra è una Provincia devastata sia sul piano sociale che su quello economico: negli ultimi tre anni c’è stato un vero e proprio tracollo con centinaia e centinaia di posti di lavoro andati in fumo, tante aziende in grande difficoltà anche per l’assenza dei servizi infrastrutturali delle zone industriali.

Per quanto riguarda il piano sociale e quello che riguarda la qualità della vita si è registrato un peggioramento nei servizi (trasporti, infrastrutture, ambiente e sanità). Questo che abbiamo davanti è uno scenario che spiega il fenomeno dello spopolamento che conta circa 2mila persone all’anno che decidono di lasciare l’Irpinia. Di queste persone la maggior parte sono giovani che decidono di andare via nel tentativo di poter avere una prospettiva migliore di vita rispetto a quella che offre l’Irpinia.

Oltre il fenomeno dello spopolamento Franco Fiordellisi e Carmine De Maio sottolineano un calo delle nascite annuo pari 1500 e ciò denota lo stato attuale di una crisi da un punto di vista economico, sociale e politico.

Il tasso di irregolarità delle aziende cresce, assistiamo ad una desertificazione industriale che si traduce in un rasso di disoccupazione giovanile pari al 55%.

Cgil Avellino

Cgil Avellino

I due sindacalisti sottolineano il completo silenzio relativo a questi dati e problematiche da parte dei politici locali.

La nostra non è una presa di posizione ma un’amara constatazione di chi, giorno dopo giorno, percorrendo le sconnesse strade dell’Irpinia, vive quotidianamente i drammi di questa provincia.

Alcuni esempi che rappresentano il simbolo di questa grave crisi sono rappresentati da Novolegno che ha licenziato 117 lavoratori, FIB Sud che ha indotto in un limbo burocratico 20 lavorotari, Whirlpool che a messo a rischio licenziamento circa 200 lavoratori. L’indifferenza per le sorti di questa terra proviene da quei luoghi che dovrebbero rappresentare lo Stato come ad esempio il Tribunale di Avellino, in particolare la sezione fallimentare, che gestisce tutti gli immobili industriali sottoposti a concordato o a fallimento.

Questi luoghi molto spesso, a detta dei sindacalisti, procedono senza tener conto delle esigenze dei lavoratori e di chi li rappresenta. Molto spesso, infatti, vengono ignorate le proposte per un piano di recupero delle maestranze perché la loro missione è quella di far deperire gli immobili per decenni e rivenderli, al 30%/40% del loro valore, a chiunque si presenti esclusivamente provvisto di moneta contante.

L’esempio di ciò viene confermato da quello che è successo a Solofra dove il tribunale ha accolto un’offerta fatta a titolo personale presentata da due giovani imprenditori che non erano né investitori né imprenditori. I fondi per giunta non si sa da dove provenissero.

Franco Fiordellisi e Carmine De Maio sottolineano le classiche dinamiche cui siamo costretti ad assistere durante il periodo delle campagne elettorali in cui improvvisamente i candidati si svegliano dal letargo e chiedono confronti con i sindacati, avallando proposte.

I sindacalisti ribadiscono di essere aperti al dialogo 365 giorni all’anno a prescindere dai soli 30 giorni di propaganda politica perché per risollevare le sorti dell’Irpinia c’è bisogno di impegni concreti, di politica di strada quella si prende carico della fatica del vivere quotidiano a differenza di quella fatta attraverso slogan e retorica inutili.

Scroll to top