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La Resistenza di ieri e di oggi

Il 25 aprile a Grottaminarda è stata ricordata e commemorata la Resistenza, quella di ieri e quella di oggi, sotto diverse prospettive e tematiche, per poterne sviscerare tutto l’intriso significato che questa giornata porta con sé.

L’evento ha suscitato grande interesse, vista la copiosa partecipazione dei presenti, che con la loro presenza hanno confermato un sentire e una memoria condivisa che nessuno vuole dimenticare.

Resistenza è sinonimo di Costituzione, libertà e democrazia. È una ricorrenza che rappresenta un atto di rivolta morale pagata con la vita e che oggi ci invita a riflettere sulla politica odierna che, in qualche modo, come un cerchio ritorna a se stessa anche se in modo diverso perché si adegua ai tempi che viviamo.

La Resistenza di ieri nacque per opporsi al fascismo, quella di oggi nasce, o dovrebbe farlo, per evitare e contrastare un fascismo democratico, che in modo più sottile vorrebbe assoggettarci e soggiogarci, togliendoci il potere democratico conquistato con il sangue dei nostri antenati.

Procediamo con ordine per comprendere nel migliore dei modi l’essenza intrinseca del convegno.

Il Sindaco di Grottaminarda

Il Sindaco pone dei quesiti e delle riflessioni sulla Resistenza di ieri e di oggi

Marcantonio Spera, sindaco di Grottaminarda, assente per motivi di salute, ha voluto comunque inviare un messaggio, per portare a riflettere sulla situazione politica e sociale di oggi:

Come Sindaco di Grottaminarda, se oggi fossi stato presente, avrei chiesto agli illustri relatori, e lo chiedo con questo scritto, indirettamente, come spiegare ai giovani l’importanza della politica, il rischio del crollo delle democrazie e del ritorno degli autoritarismi e della perdita dei diritti.

Chiederei, inoltre, come le donne potranno Resistere anche oggi e contrastare questo arretramento delle democrazie e promuovere la politica nuova che cambi le sorti del mondo.

I quesiti posti dal Sindaco, durante il convegno, sono stati affrontati tutti dettagliatamente da ciascuno dei relatori.

Le risposte dei relatori

Marilisa Grillo

Marilisa Grillo diventa delegata regionale del Forum dei Giovani

 

Per quanto concerne l’importanza della politica per i giovani, Marilisa Grillo, Assessore alla cultura, ha dichiarato:

L’insegnamento storico della Resistenza è fondamentale per le giovani generazioni. La memoria della Resistenza è oggi un trovarsi insieme come patrimonio comune per dialogare con i giovani sul senso di responsabilità, di solidarietà e di rispetto per il prossimo.

Citando Antonio Gramsci, l’Assessore, ha proseguito:

Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani.

Sono passati più di cento anni e quell’indifferenza, che vedeva Gramsci, non è scomparsa.

L’indifferenza e l’odio sono mali da combattere. Ecco perché abbiamo abbiamo il dovere morale e storico di trasmettere ai giovani gli ideali di allora, ricordando il passato per guardare al futuro con maggiore consapevolezza.

E se qualcuno oggi vorrebbe esercitare il potere per il potere e non per il benessere dei cittadini e vorrebbe dimenticare questa ricorrenza ma, soprattutto, vorrebbe farla dimenticare ai giovani,; questo sarebbe il primo passo verso un percorso che ci rinnega come resistenti, antifascisti ma, soprattutto, come popolo libero.

Oggi siamo qui non solo per un esercizio della memoria ma per rendere concretamente omaggio a chi si è sacrificato con la propria vita, per garantire a noi tutti un futuro di libertà.

La libertà è un bene prezioso: non vi è libertà senza responsabilità e viceversa.

Il 25 aprile, dunque, ci ricorda che resistere è un dovere, ieri come oggi. Per questo motivo è necessario celebrare ogni anno il valore di questa festa, per mantenere salda la memoria della nostra democrazia.

Consapevolezza e sensibilità che hanno dimostrato di avere i ragazzi del Forum dei Giovani di Grottaminarda, che hanno voluto commemorare la Resistenza attraverso una video proiezione con immagini storiche e con la lettura di epistole con cui i partigiani, ormai morti, avvisavano i familiari della propria dipartita in nome di quella libertà per cui si erano battuti, sacrificando la vita e che non avrebbero vissuto ma che fieramente lasciavano a chi sarebbe sopravvissuto.

Nicola Cataruozzolo

Segretario sezione PD di Grottaminarda

Per quanto concerne il quesito che riguarda il rischio del crollo delle democrazie e del ritorno degli autoritarismi, Nicola Cataruozzolo, segretario della sezione PD di Grottaminarda, ha dichiarato:

L’importanza di questo convegno si inserisce a pieno titolo nel dibattito politico di questi giorni, non solo per discutere sul “1943 anno memorabile” ma soprattutto perché si vuole, da parte dei nostalgici come La Russa e soci la “rimozione dalla memoria collettiva”, la dimenticanza di un valore, e ancora di più, il tentativo ripetuto di omologare la parte fondamentale della guerra al nazifascismo.

La riprova l’abbiamo avuta proprio stamattina a proposito dell’articolo della Presidente del Consiglio sul 25 aprile.
Se scrivi ”incompatibilità con qualsiasi nostalgia del fascismo” anziché “incompatibilità con il fascismo “ prendi le distanze rispetto al presente e non al passato. Insomma siamo tornati al ”non restaurare, non rinnegare” di Almirante.
E poi a sentire alcune esternazioni degli esponenti di Governo di questi giorni come la “sostituzione etnica” del ministro Lollobrigida cognato della Meloni o le multe di Rampelli per chi usa le parole inglesi mi hanno rinfrescato la memoria sui 14 archetipi dell’Ur-Fascismo o del Fascismo eterno di Umberto Eco che riporta le caratteristiche nel discorso pronunciato il 24 aprile 1995 alla Columbia University, in occasione delle celebrazioni per la Liberazione dell’Europa dal nazifascismo.

Ecco perché il 25 aprile la Festa della Liberazione dal nazifascismo, deve essere la festa di tutti gli italiani perché è il giorno che ha reso possibile, 78 anni fa, la democrazia che ha consentito non solo la libertà ma il progresso civile, economico e sociale dell’intera nazione. È contro la storia ancora oggi assistere al tentativo maldestro da parte di alte cariche dello Stato, che pur essendo al governo e giurando sulla Costituzione non hanno mai rinnegato i fasti del “ventennio” e della “fiamma”.

Hanno difficoltà a riconoscere la Liberazione come tappa fondamentale per la ricostruzione della nostra Repubblica. Eppure in tutti i Paesi europei, che hanno conosciuto le barbarie del nazifascismo, gli esponenti della destra che siedono al governo hanno rinnegato pubblicamente l’esperienza dittatoriale. Solo in Italia questo non è successo interrompendo la strada tracciata a Fiuggi da Gianfranco Fini che, domenica scorsa, lo ha ribadito nella trasmissione televisiva “Mezz’ora in più” di Lucia Annunziata.

Pertanto la liberazione dal nazifascismo con il 25 aprile ci ricorda il suo nesso indissolubile con la Costituzione per la sua universale valenza.

Il Segretario della sezione del PD di Grottaminarda ha così concluso:

 Diceva Pietro Scoppola che la cultura della liberazione non implica un punto di arrivo, non ha come la cultura della rivoluzione modelli definiti di società da proporre, rappresenta un principio di non appagamento rispetto a tutti i risultati raggiunti.

Si potrà avere una memoria condivisa con il passato?

Missione impossibile, a mio parere, ci saranno sempre i vari La Russa, Lollobrigida, Meloni e Rampelli ma il nostro compito quotidiano non è solo quello di difendere la Costituzione dagli attacchi sconsiderati ma di applicarla con le nostre azioni politiche.

La memoria condivisa si potrà avere attraverso l’ostinazione e la perseveranza di chi vuole che alberghi anche nella coscienza dei giovani perché il nostro DNA è antifascista e lo sarà sempre.

La libertà è un elemento imprescindibile e di cui abbiamo bisogno come l’aria che respiriamo per poter vivere biologicamente.

Luigi Anzalone

professore Luigi Anzalone

Questo concetto è stato rimarcato dal professore Luigi Anzalone, filosofo e uomo di cultura, che ha spiegato che è proprio una conseguenza del fascismo democratico che respiriamo nell’aria che ci porta a ricordare con veemenza e con grande partecipazione il 25 aprile.

Osservando il Governo attuale si evincono affermazioni, scelte politiche e termini utilizzati che riportano non solo il pensiero ma l’anima a rivivere quel senso di oppressione vissuto durante il fascismo, da chi lo ha vissuto, e quel disappunto umano e sociale tra coloro che non hanno vissuto il regime ma sentono minata la libertà di pensiero e l’umanità che ci caratterizza come esseri umani in primis.

Il filosofo ha inoltre rimarcato che oggi viviamo in un fascismo democratico che piano piano vorrebbe soggiogarci attraverso la negazione di ciò che è stato e di ciò che siamo. In riferimento alla nostra Costituzione e al concetto di Costituzione e Resistenza ferita, che sono la medesima cosa, ha ribadito che la si ferisce ogni qualvolta la si cerca di modificare, che la si mortifica ogniqualvolta si vorrebbe far credere che non demolisce il nazifascismo, facendo dimenticare che la nostra Carta costituzionale è nata dall’antifascismo e dunque questo concetto è implicitamente espresso.

 Presidente del Consiglio Comunale di Grottaminarda

Virginia Pascucci

Per quanto riguarda l’argomento delle donne della Resistenza Virginia Pascucci, Presidente del Consiglio comunale, ha riportato in vita il ricordo delle staffette partigiane ricordando Giulia Lombardi e Carla Capponi:

Questo 25 aprile voglio dedicarlo insieme a voi alle donne della Resistenza, ricordando una notizia del 2019.

A Settimo Milanese, il 14 aprile del 2019, venne inaugurato un monumento ligneo in memoria di Giulia Lombardi e nella notte tra domenica 21 aprile e lunedì 22 aprile quello stesso monumento venne incendiato.

Questo gesto mi inquietò profondamente, non solo per il gesto provocatorio dei movimenti neofascisti ma soprattutto perché  questo gesto era stato compiuto nei riguardi di una giovane donna la cui vita fu stroncata a 22 anni, per mano dei fascisti. Giulia era una ragazza che il 16 maggio del’44, come ogni mattina andava al lavoro in filanda a piedi perché la bicicletta non poteva permettersela. Quel giorno fu ferita alla nuca e il regime si scusò dicendo che era stato un errore, questo è ciò che il fratello Carlo ha raccontato.

Dai registri della Resistenza, in realtà, sembra che Giulia fosse una staffetta partigiana, all’insaputa della sua famiglia come molte sue compagne del resto. Probabilmente era ciò che le sembrava giusto fare perché sicuramente a vent’anni sognava un mondo senza soprusi e violenze, desiderava un fidanzato, magari una famiglia e invece Giulia, come tante, perse la vita un mattino di primavera.

Il ruolo silente e nascosto di oltre 70mila donne che hanno partecipato alla Resistenza è stato svelato solo a partire dagli anni ’60, quando le lotte per l’autodeterminazione femminile hanno fatto in modo che si conoscesse, finalmente, ciò che generazioni di giovani ragazze hanno fatti durante il periodo della Resistenza.

Dal ’48 agli anni ’60 un silenzio generale aveva caratterizzato scritti e memorie. In una società ancora profondamente radicata su princìpi patriarcali che aveva relegato le donne ai ruoli tradizionali di madri e mogli.

Le donne della Resistenza hanno partecipato non solo come staffette ma come parte attiva nella lotta armata. Carla Capponi infatti è stata una figura centrale della Resistenza romana, vicecomandante dei Gap (Gruppi di azione patriottica), ci ha raccontato che i suoi compagni non volevano concederle l’uso della pistola e per questo motivo fu costretta a rubarla.

Carla Capponi oltre ad essere una donna coraggiosa è stata anche una leader che ha organizzato proteste con le donne di borgata romane, durante l’occupazione nazista ma anche durante le lotte degli anni ’50.

Una Resistenza senza le staffette non sarebbe stata possibile, tuttavia poche donne poterono essere riconosciute ufficialmente come partigiane perché potevano essere riconosciute come tali solo coloro che avevano partecipato alla lotta armata.

Solo 19 donne hanno ricevuto medaglie d’oro al valore per le loro azioni durante la Resistenza.

Il 25 aprile è una festa patriottica che deve unire tutti, donne e uomini, nel ricordo di un passato doloroso che non deve più tornare. Facciamo in modo che il nostro agire quotidiano non renda mai vano il sacrificio di vite umane, quello stesso agire che, oggi, ha portato tutti noi quì in questa Sala comunale ad essere liberi di esprimere il nostro pensiero.

Presidente del Comitato provinciale A.N.P.I.

Giovanni Capobianco

A ricordare le atrocità del fascismo ci ha pensato Giovanni Capobianco, Presidente del comitato provinciale A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) che con documenti e numeri alla mano ha spiegato alcuni episodi tremendi accaduti nel Mezzogiorno, per difendere i partigiani che non solo persero la vita ma per ricordarne la presenza copiosa che qualcuno negli anni voleva sminuire.

La Resistenza, come ha tenuto a precisare,  è nata subitaneamente all’invasione nazifascista perché gli italiani che vivevano la vera miseria furono i primi a ribellarsi alle razzie e ai soprusi, di ogni sorta, che erano costretti subire. Da questi racconti è partito il suo accorato allarme nel difenderci dal fascismo democratico di oggi che seppur meno violento è altrettanto subdolo e spietato.

Una ricorrenza e una commemorazione che ha toccato i cuori di tutti, invitando ad una maggiore consapevolezza del nostro tempo e ad una partecipazione politica sempre più sentita e condivisa.

Grottaminarda ricorda e celebra la Resistenza con un convegno

Celebrare e commemorare la Resistenza è un atto dovuto alla storia politica e alla nostra Costituzione, lo sa bene l’Amministrazione di Grottaminarda, che per il 25 aprile ha organizzato un convegno che tratterà su diversi fronti: filosofico, culturale e politico la giornata della Liberazione.

Commemorare significa celebrare in forma solenne e bisogna farlo insieme perché la memoria condivisa è fondamentale, per ricordare ciò che siamo oggi come cittadini perché ciò che siamo ci è stato dato dal passato, con il sangue.

Tante vite si sono sacrificate per la libertà politica e di espressione e non lo hanno fatto invano, come molti oggi vogliono far credere.

Il 25 aprile è una giornata che non deve essere dimenticata perché è grazie ai partigiani, ai resistenti e ai ribelli che si riunirono per un profondo rispetto per la dignità umana e sociale che noi siamo una Repubblica democratica.

Noi a loro dobbiamo tanto, dobbiamo tutto probabilmente e non dobbiamo dimenticarlo.

Comune di Grottaminarda celebra il 25 aprile

La memoria condivisa è necessaria perché ci aiuta a comprendere la nostra identità politica perché questa giornata è l’unica vera fonte dell’ethos repubblicano perché chi scelse la Resistenza si oppose, offrendo la sua vita, per combattere coloro che scelsero il fascismo portatore di abusi e soprusi innumerevoli lesivi per la dignità umana, sociale e politica dell’essere umano.

Solo il sentire unanime, attraverso la commemorazione può consolidare una memoria condivisa per una Repubblica democratica, che qualcuno, oggi, cerca di sabotare con fandonie e misere considerazioni volte a non dare il giusto valore alla Resistenza.

Costantino Mortati, giurista e costituzionalista italiano di origine arbëreshë, nel 1955 scriveva:

La nostra Costituzione, nata dalla Resistenza, ha rappresentato il capovolgimento della concezione autoritaria, illiberale, esaltatrice della guerra, imperialista e razzista che il fascismo aveva affermato in Italia, trovando, inizialmente, l’opposizione – spesso repressa nel sangue – di non molti spiriti liberi.
La guerra, con le sue sorti rovinose, fece aprire gli occhi a molti italiani e costituì il motore di un sentimento generalizzato di rifiuto e di rivolta, che si accentuò fortemente dopo l’8 settembre e l’occupazione nazista dell’Italia.
Come notava acutamente un partigiano di stampo cattolico liberale, Sergio Cotta, gli Italiani di quel tragico periodo furono un popolo unito nella sofferenza, sotto l’incubo dell’occupante e del suo alleato per l’oppressione poliziesca, le retate indiscriminate, le drammatiche persecuzioni razziali, la cattura di ostaggi innocenti senza distinzioni di età e di sesso, le rappresaglie fuor di proporzione in città e campagne indifese.

La Resistenza, oltre ad essere un evento storico e politico, è un atto di rivolta morale scaturito da un profondo sdegno nei confronti di chi trucidava senza pietà civili, che hanno deciso di unirsi e imbracciare armi per combattere quel senso di oppressione che soffocava la libertà individuale. Questo atto morale è stato pagato con vite, ciò che per ogni singolo individuo è il bene più grande. Per questo motivo il tema della Resistenza è di fondamentale importanza perché solo attraverso la comprensione del profondo senso di umanità che si celebra in questa ricorrenza si possono comprendere i valori e i meriti del 25 aprile.

Grottaminarda: workshop sulla digitalizzazione

A Grottaminarda, lo scorso 18 aprile, si è tenuto un workshop sulla digitalizzazione SUAP, SUE e Genio Civile, a cui hanno partecipato Sindaci, amministratori e tecnici comunali dell’Unione dei Comuni Terre dell’Ufita.

Questa è stata un’ importante occasione formativa non solo per i tecnici degli Enti, per poter comprendere meglio gli aspetti di una digitalizzazione delle pratiche, che rende il lavoro più agevole e al passo con i tempi ma anche per i cittadini, che saranno i maggiori beneficiari di questo progetto perché questa nuova modalità di approccio consente una maggiore semplificazione della gestione ma, soprattutto, della presentazione delle pratiche.

Il digitale, infatti, ha un approccio democratico ed equo, che consente l’adempimento burocratico in tempistiche e modalità universalmente valide per tutti.

Che cosa rappresenta la digitalizzazione?

Workshop sulla digitalizzazione SUAP, SUE e Genio Civile

Come ha ribadito Giuseppe De Pasquale, Sindaco di Bonito:

Questo è un progetto innovativo che vogliamo divulgare e far conoscere a tutti, in particolar modo agli addetti ai settori. Abbiamo fatto un bel lavoro, ora ci manca solo un piccolo pezzo. Credo che l’Unione dei Comuni Terre dell’Ufita stia facendo un bel lavoro su questo territorio, che ingloba tutti i Comuni, non soltanto quelli consorziati.

Credo che io e Marcantonio Spera, Sindaco di Grottaminarda, possiamo essere orgogliosi del nostro lavoro e di questa Unione perché  quando è stata ufficializzata la Delibera della Regione Campania, che ha individuato questa area come oggetto di Masterplan, nella premessa abbiamo letto belle cose che riguardano l’Unione dei Comuni.

È stata valorizzata la presenza dell’Unione dei Comuni Terre dell’Ufita su questo territorio, per cui una delle motivazioni per cui è stata individuata questa area è perché questa Unione ha lavorato sul territorio attraverso una convenzione con la Regione Campania nel 2018. Detto ciò è importante tener presente che l’Unione ha bisogno di essere implementata nei servizi. Dunque, ringraziamo il Formez per aver creduto in  noi e nel nostro territorio.

Questo progetto riguarda la presentazione di una piattaforma strutturata che viene implementata per la funzionalità attraverso l”unione dei Comuni e che riesce ad interagire con  le funzioni trasferite dalla tecnica.

Workshop sulla digitalizzazione SUAP, SUE e Genio Civile

Questo progetto rappresenta un grande tassello  perché oltre a sistemare il SUAP consente finalmente ai Comuni di stare al passo con i tempi moderni e adempiere agli obblighi legislativi perché i Comuni sono obbligati a digitalizzarsi, dunque questo step non è un passo superfluo o  frutto di una mera esibizione fine a se stessa da parte degli Enti ma è un passo necessario e utile, soprattutto, per i cittadini.

I Comuni di Flumeri e di Grottaminarda hanno già la loro piattaforma, ora manca ai restati 5 Comuni consorziati e quindi c’è ancora tanto da lavorare.

Parte il progetto letterario della biblioteca diffusa ScottoJonno

Dopo la cerimonia inaugurale di marzo scorso, prende il via il progetto attuativo della biblioteca diffusa ScottoJonno in Galleria Principe di Napoli.

La struttura avvia dunque il suo programma, con il caffè letterario, realizzato in collaborazione con la Fondazione Guida alla Cultura – Ente del Terzo Settore e Guida Editori. La prima biblioteca diffusa gratuita ha, nelle iniziative del bookcrossing e del libro sospeso, alcuni dei suoi punti di forza.

Si parte sabato 22 aprile, dalle ore 9.30 alle 13.00, in occasione dei festeggiamenti per la Giornata mondiale della lettura, con l’appuntamento intitolato Il libro e la rosanell’ambito del Patto per la Lettura del Comune, che ospiterà il Liceo Gian Battista Vico e l’Associazione Annalisa Durante.

La promozione della lettura rivolta ai più giovani proseguirà con un calendario di eventi che coinvolgerà le scuole napoletane che completeranno le loro attività extracurricolari nell’ambito dell’iniziativa Orientalife, con il progetto D-Bate, che vede coinvolto l’Ufficio scolastico regionale, e che stimola i più giovani al confronto costruttivo e al dibattito su diversi temi culturali.

Il Liceo Statale “Don Lorenzo Milani” e l’IC “Radice Sanzio Ammaturo” saranno ospiti dello ScottoJonno il 27 aprile, l’11 e il 16 maggio mattina.

biblioteca diffusa ScottoJonno in Galleria Principe di Napoli

 Altra novità, a partire dal mese di maggio, sarà anche la creazione del Circolo dei lettori con ScottoJonno, insieme alle presentazioni di tre libri, per il Maggio dei Monumenti, e agli incontri con autori già noti, come Paolo Iannacci, Stefano Zecchi, Orlando Figes, Pino Aprile, e altri, tra i quali Francesco Canessa, Giuseppe Mancusi Barone e Annella Prisco. Una volta al mese, poi, le stanze dello ScottoJonno ospiteranno Il futuro della cultura, rassegna culturale in collaborazione con l’associazione Vivo a Napoli.

Non solo lettura, ma anche scrittura. Dal 28 aprile e fino alla fine di giugno, lo ScottoJonno sarà la sede dei laboratori gratuiti di scrittura creativa, in collaborazione con l’agenzia letteraria Kappa, con 9 incontri per un massimo di 20 partecipanti (Ore 18-19.30, nei giorni 28 aprile; 5,12,19,26 maggio e 9,16, 23 e 30 giugno).

L’azione della società Tesoreria srl, portata avanti grazie al programma Common Gallery ideato dell’Assessorato ai Giovani ed alle Politiche Giovanili e adottato e attuato dalla Giunta del Comune di Napoli, vedrà per metà maggio l’apertura del ristorante ispirato alla cucina partenopea dei periodi storici tra ‘600/‘800 e attualizzata dallo chef Marco Ambrosino. La scelta del personale di livello, difficilmente rintracciabile post pandemia, ha creato un ritardo del progetto che finalmente sta per essere definito.

L’ambizioso progetto avrà poi una ampia parentesi dedicata all’intrattenimento. A fine giugno, le prime esibizioni con concerti e musica da camera anticiperanno il programma che sarà sviluppato in autunno, grazie alla collaborazione con il professore del Conservatorio di Napoli, Marco Amoroso.

Battipaglia: giornata volta a sensibilizzare la popolazione contro l’abbandono dei rifiuti nell’ambiente

Sabato 15 aprile alle ore 11:00 presso la sala conferenze Vicinanza nella sala del Comune di Battipaglia è in programma la giornata volta a sensibilizzare la popolazione contro l’abbandono dei rifiuti nell’ambiente e la cattiva abitudine di gettare i mozziconi delle sigarette a terra.

Ad annunciarlo è Carmela Bufano dell’associazione Battipaglia in Movimento e promotrice del convegno “Il mare comincia da qui”:

Ogni anno, in Italia, 14 miliardi di mozziconi di sigarette finiscono nell’ambiente. Il filtro è composto da acetato di cellulosa, che impiega in media 10 anni a decomporsi. I mozziconi contengono oltre 4.000 sostanze chimiche, molte delle quali sono tossiche e cancerogene, compresi arsenico, formaldeide, ammoniaca, acido cianidrico e nicotina. Queste tossine danneggiano gravemente gli ecosistemi marini. Si inquina il suolo e le acque del mare con conseguenti gravi danni per la salute dell’uomo.

Interverranno Sergio Costa, Deputato della Repubblica Italiana e già Ministro dell’ambiente; Michele Cammarano Consigliere regionale Movimento 5 Stelle; Salvatore Micillo Coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle e primo firmatario della legge “Salvamare”; Virginia Villani Coordinatrice Movimento 5 Stelle provincia di Salerno;  Emiddio Esposito Presidente Impatto Ecosostenibile Zero Waste Campania; Carmela Bufano Associazione Battipaglia in Movimento e i Senatori Francesco Castiello e Anna Bilotti.

A dirlo è la coordinatrice provinciale del Movimento 5 Stelle in provincia di Salerno Virginia Villani:

Circa il 65% dei fumatori non smaltisce correttamente i mozziconi delle sigarette, che vanno ad invadere fiumi, coste e spiagge, finendo in mare. Scambiati per cibo, vengono inghiottiti da uccelli, pesci, tartarughe e altri animali marini, che possono arrivare anche a morire a causa di avvelenamento da tossine o soffocamento. Da oltre 30 anni i mozziconi di sigarette sono il rifiuto più comune al mondo: costituiscono fino al 90% dei rifiuti purtroppo a ciò si aggiunge la plastica abbandonata nell’ambiente, che arriva in mare fino a formare le cosiddette “isole di plastica” oceaniche. Fino a decomporsi in microplastiche che, se ingerite, rischiano di penetrare nella catena alimentare. Non possiamo più inquinare il nostro pianeta. Dobbiamo preservarlo ed ognuno di noi ha un ruolo essenziale, innescando pratiche quotidiane virtuose.

Concludearmela Bufano:

La tutela dell’ambiente  parte da piccoli gesti quotidiani. Oltre all’ evento presso la sala conferenze del comune ci sarà un gazebo informativo a via Italia e, a fine evento, apporremo la scritta Il mare comincia da qui ” vicino le caditoie delle principali piazze della città.

Prima edizione del Salone Open Outdoor Experience

Taglio del nastro della prima edizione del Salone Open Outdoor Experience di Paestum. Alla fiera del turismo esperienziale e delle attività all’aperto in programma a Capaccio-Paestum fino a domenica 16 aprile, anche la Dmo “Destinazione Irpinia”, asse portante del progetto di sviluppo costruito da Provincia di Avellino e Fondazione “Sistema Irpinia” in collaborazione con Rete Destinazione Sud.
Al Centro Espositivo Next – ex Tabacchificio Cafasso, istituzioni, amministratori e stakeholder hanno animato gli incontri in programma ed assistito alla presentazione delle “destinazioni”, i pacchetti turistici irpini.

Grande interesse ha suscitato il percorso “La via Appia” che attravera i comuni di Bonito, Mirabella Eclano, Frigento, Gesualdo, Sturno, Rocca San Felice, Guardia dei Lombardi, Bisaccia, Lacedonia e che coinvolgerà le aziende del territorio.

Sold out alla Masterclass “Fiano di Avellino”, appuntamento organizzato dal Consorzio Tutela dei Vini Irpini, rappresentato da Claudio De Lucia, per festeggiare i 20 anni del Fiano di Avellino e che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Giuseppe Festa, docente del corso in Wine Business dell’Università di Salerno.

Il successo di Salone Open Outdoor Experience a Paestum rafforza la visione lungimirante dell’ente di Palazzo Caracciolo.

Afferma il vice presidente, Girolamo Giaquinto, presente all’apertura del Salone delle attività outdoor, che ha ribadito il ruolo fondamentale di Fondazione Sistema Irpinia:

La Provincia di Avellino accompagnerà questo tipo di attività. Siamo convinti che il turismo sia uno degli elementi fondamentali per lo sviluppo del territorio”  “L’Irpinia deve suscitare interesse con i suoi paesaggi, luoghi d’interesse, enogastronomia. Alla Fondazione il compito di riuscire a fare sistema e occuparsi della promozione del territorio superando divisioni e campanilismi.

Percorso in cui crede fortemente il presidente della Fondazione, Sabino Basso:

Abbiamo tutto ciò che serve per far vivere un’esperienza turistica unica a chi viene a visitare l’Irpinia. Ci siamo posti l’obiettivo di vendere il marchio Irpinia fuori dai confini regionali, anche oltre quelli nazionali, e portare stabilmente turisti nella nostra provincia. Filo conduttore, ovviamente, l’enogastronomia attorno alla quale costruire un progetto di turismo lento.

Non dimentichiamoci dell’acqua, siamo il primo bacino idrico del Mediterraneo; i percorsi religiosi, il trekking, il bike touring. Come Fondazione abbiamo il compito di mettere insieme tutte queste peculiarità e farle diventare un unico elemento attrattivo.

Sistema Irpinia

Sistema Irpinia

Open Outdoor Experience: il programma

Il programma del 15 e 16 Aprile.
Sabato 15 aprile
Ore 12.00: Wine Tour Experience presentazione territori, aziende e pacchetti turistici collegati.

Ore 13.00: degustazione prodotti Irpini d’eccellenza, tra vini, salumi e formaggi
Ore 14.00: Master Class Taurasi. Festeggiamo insieme i 30 anni del Taurasi DOCG con le Cantine Case D’Alto, Macchie Santa Maria, Borgodangelo, Urciuolo Vini, Vini Panacea, La Molara.
Ore 15.30: I borghi irpini una risorsa per lo sviluppo turistico. Trekking, cammini, gastronomia, eventi tra Sant’Angelo dei Lombardi, Monteverde, Cairano, Morra De Santis, Bisaccia.
Domenica 16 aprile
Ore 12.30: presentazione delle Cantine Irpine e delle esperienze in vigna.
Ore 13.00: degustazione prodotti Irpini d’eccellenza, tra vini, salumi e formaggi
Ore 15.30: La Valle dell’Irno: tradizioni, gastronomia, natura e benessere tra Montoro, Solofra, Serino, Contrada e Forino. Presentazione territori, aziende e pacchetti turistici collegati.

Buon Compleanno Taurasi per celebrarne il suo trentennale

Mostre, visite, degustazioni, incontri, masterclass e molto altro, questo è Buon Compleanno Taurasi, evento promosso dal GAL Irpinia e dal Comune di Taurasi in occasione del trentennale del riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata e Garantita per il blasonato vino rosso irpino.  L’iniziativa si svolgerà domani e dopodomani, 25 e 26 marzo, a Taurasi presso il suggestivo Castello Marchionale.

L’evento rientra nella Strategia di Sviluppo Locale del Distretto Rurale nel territorio delle acque, nell’ambito delle azioni dedicate allo Sviluppo ed innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi.

L’evento gode di una rete di collaborazioni molto fitta con istituzioni ed associazioni legate al mondo del vino: Consorzio Tutela Vini d’Irpinia, Ais Campania, Assoenologi, Movimento Turismo del Vino, Slow Food condotta Irpinia Colline dell’Ufita e del Taurasi APS, Rotary Club Taurasi ed Istituto Alberghiero “Giuseppe De Gruttola” di Ariano Irpino.

Molto ricco il programma dell’evento che vuole da un lato celebrare con tutti gli onori la tappa del trentennale e dall’altro lato fare il punto su tutto quanto si muove su uno dei territori vitivinicoli più importanti d’Italia in termini di valorizzazione, promozione, comunicazione e commercializzazione.

Dichiara Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura della Regione Campania che sarà tra i protagonisti dell’evento:

Il 30ennale della Docg del Taurasi, una delle prime d’Italia è un anniversario particolarmente importante per la viticoltura campana. Dietro questo vino, considerato uno dei più eleganti e pregiati rossi italiani, c’è una viticultura antica, lavorazioni essenziali, la cultura del vino di un intero territorio. Buon Compleanno Taurasi, l’evento promosso dal GAL Irpinia e dal Comune di Taurasi, è un’occasione fondamentale per celebrare il principe dei vini campani. Continueremo i festeggiamenti anche nel corso della prossima edizione del Vinitaly per mostrare al mondo questo straordinario prodotto, grande risorsa non solo per la provincia di Avellino ma per tutta la Campania.

Dichiara il consigliere regionale Maurizio Petracca, vicepresidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania:

L’evento del Gal Irpinia realizzato in collaborazione con il Comune di Taurasi rappresenta il giusto modo per tributare un omaggio a coloro che nel 1993 fecero una vera e propria impresa. Agli albori della vitivinicoltura irpina, infatti, ottenere il riconoscimento Docg per una denominazione del Sud, la prima dell’intero Mezzogiorno, ha significato puntare un riflettore su di un territorio fino ad allora sconosciuto o quasi fuori dai confini regionali.

Oggi però non possiamo solo limitarci a celebrare, ma dobbiamo programmare anche una nuova stagione che consolidi quanto è stato fatto in questi tre decenni e ci consenta di fare quel salto di qualità che potrà allineare il nostro terroir ai più prestigiosi distretti vinicoli italiani.

La qualità dei nostri vini è indiscutibile, esiste un sistema produttivo che parla il linguaggio della modernità, c’è una filiera istituzionale ormai sintonizzata su queste tematiche. Sta a noi determinare nuovo sviluppo per il nostro territorio.

Buon Compleanno Taurasi

Dichiara Giovanni Maria Chieffo, presidente del Gal Irpinia:

L’evento di Taurasi  è un’iniziativa a cui, sia personalmente che come Gal, teniamo molto.

Il riconoscimento della Docg per il Taurasi, che trent’anni fa ho avuto modo di seguire personalmente in veste di presidente della Comunità Terminio Cervialto, ente promotore del riconoscimento, è stato il punto di inizio della vitivinicoltura moderna in provincia di Avellino. È dal marzo del 1993 che è iniziata una nuova stagione per i vini irpini.

È nato da allora il sistema aziendale che oggi conta migliaia di espressioni presenti sul territorio. Sono, poi, seguiti gli altri riconoscimenti per le altre denominazioni. È giusto, perciò, celebrare questa data e cogliere l’occasione per tracciare nuove prospettive e nuovi traguardi per quello che è il comparto di punta dell’agroalimentare irpino.

Dichiara Antonio Tranfaglia, sindaco di Taurasi:

Abbiamo tutti il dovere   di celebrare il trentennale del riconoscimento della DOCG Taurasi. La denominazione Taurasi dà nome ad un comprensorio molto vasto, che conta 17 Comuni ed è compito di tutti promuovere questo traguardo.

In questo periodo abbiamo avviato molti progetti mirati alla promozione del nostro territorio. Entro qualche mese l’enoteca presso il palazzo Marchionale di Taurasi sarà funzionante. Siamo convinti che per dare vita ad un sistema turistico e produttivo completo servono servizi di qualità ed un’accoglienza all’altezza delle esigenze di chi viene in visita sul nostro territorio. Sono avvenuti investimenti da parte di privati che consentiranno al nostro borgo di avere circa 80 posti letto.

Nel corso della due giorni sarà allestita un’interessante mostra dal titolo “Storia di Immagini a Denominazione di Origine Controllata” che sarà aperta per entrambe le giornate a partire dalle ore 10.00. Sarà, inoltre, possibile visitare il castello che ormai da anni custodisce il patrimonio vitivinicolo di Taurasi (orari visite 10.00/18.00) oltre alle visite ad alcune interessanti espressioni aziendali presenti sul territorio (visite e degustazioni dalle ore 10.00 alle ore 14.00 di entrambe le giornate).

Buon Compleanno Taurasi

Buon Compleanno Taurasi: il programma

Domani, sabato 25 marzo, per la sezione Incontri, importante appuntamento istituzionale alle ore 17.30, con la tavola rotonda dal titolo “Il Taurasi dalla Doc alla Docg: un racconto lungo trent’anni”. Dopo i saluti di Antonio Tranfaglia, sindaco di Taurasi, e di Giovanni Maria Chieffo, presidente del Gal Irpinia, interverranno Salvatore Loffreda, direttore Coldiretti Campania, Mario Grasso, direttore CIA Campania, Luciano Pignataro, giornalista specializzato in vitivinicoltura e grande conoscitore del territorio. Le conclusioni saranno affidate a Maurizio Petracca, vice presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania, e a Nicola Caputo, assessore regionale all’Agricoltura della Regione Campania. L’incontro sarà moderato dal giornalista Annibale Discepolo.

Nella giornata di domenica seconda tavola rotonda dal titolo “Racconti di vino e del suo territorio”. L’appuntamento è presso la Biblioteca comunale di Taurasi, in via De Gasperi, con inizio alle ore 10.00. Dopo i saluti di Antonio Tranfaglia, sindaco di Taurasi, e di Giovanni Maria Chieffo, presidente del Gal Irpinia, relazioneranno Alessandro Marra, responsabile guida Slowine Campania, Lorenzo Mazzeo, past president Rotary Club Taurasi e Teresa Bruno, presidente del Consorzio Tutela Vini d’Irpinia, e Tommaso Luongo, presidente AIS Campania. Intervengono Salvatore Molettieri (Cantina Salvatore Molettieri), Antonio Caggiano (Cantine Antonio Caggiano), Luigi Ruggiero (Progetto Mo.Vi.Da.), Francesco Acampora (progetto ViteresZero), Elziario Grasso (progetto R.Innov.a.l.a), Giacomo Pastore (Istituto Alberghiero De Gruttola Ariano Irpino) e Nicola Di Iorio (Distretto Turistico del Principe e dei tre Re). Concluderà i lavori Nicola Caputo, assessore regionale all’Agricoltura della Regione Campania. Modera il giornalista Annibale Discepolo.

Ancora tanti approfondimenti e focus dedicati al Taurasi.

Nell’ambito dei Laboratori “I profumi ed i sapori” per entrambe le giornate sarà possibile effettuare il Percorso Sensoriale all’interno del Castello (dalle ore 10.00 alle ore 18.00). Saranno, inoltre, aperti i banchi d’assaggio e di degustazione presso l’enoteca all’aperto (Cortile del Castello, dalle ore 19.00 alle ore 24.00). Domenica, 26 marzo, con inizio alle ore 18.00 si terrà un’interessante Masterclass dal titolo “Trent’anni di DOCG”, a cura dell’AIS Campania, viaggio nel rosso più blasonato del Sud Italia. Tre, infine, le degustazioni in programma nell’ambito della sezione “Sensazioni dell’Irpinia del Vino”. Sabato, 25 marzo, alle ore 20.00, “Assaggi di tradizione, sapori di abilità, gusti di natura”. Domenica, 26 marzo, alle ore 12.00, l’aperitivo Slow con i Presìdi del territorio. A seguire, alle ore 13.00, ancora “Assaggi di tradizione, sapori di abilità, gusti di natura”.

Rifiuti in Irpinia, il documento della Federazione provinciale del Partito Democratico

Il sindaco di Avellino per l’ATO rifiuti ha convocato, per il giorno 23 marzo, alle ore 16.00 in prima convocazione ed il giorno 24 marzo alle ore 16.00 in seconda convocazione, l’assemblea dei sindaci per l’approvazione del bilancio di Previsione dell’ATO 2023-2025. Tanto premesso si fa rilevare l’importanza che riveste l’approvazione di tale bilancio per la salvaguardia della gestione pubblica dei rifiuti in provincia di Avellino.

Rifiuti in Irpinia, il documento della Federazione provinciale del Partito Democratico

La gestione pubblica attraverso una società in House consentirebbe:

  • Una gestione dettata non solo da logiche di profitto e di fatturato, ma da una “vision” che ponga come obiettivo dell’agire l’efficientamento del servizio in termini qualitativi e innovativi, piuttosto che di crescita del fatturato e il margine di utile, derivante sostanzialmente dalla contrazione dei costi del personale, considerato che i costi di gestione rimangono pressoché invariati
  • La maggiore elasticità di adeguamento al cambiamento delle esigenze di esecuzione del servizio rispetto alle previsioni contrattuali.
  • Maggiore trasparenza gestionale derivante dall’obbligo di “controllo invariati analogo” da intendersi quale rapporto quasi equivalente ad una relazione di vera e propria subordinazione gerarchica e quale controllo dell’attività operativa non solo attraverso l’esercizio del normale potere di indirizzo ma anche con l’esame preventivo dei principali atti di gestione.
  • La riduzione delle possibilità di contenzioso tra Amministrazione ed esecutore del servizio.
  • Alle amministrazioni una gestione meno “stressante” dei pagamenti da effettuare. Difatti Irpiniambiente nonostante la morosità patita, ha sempre garantito l’esecuzione del servizio.
  • La prevedibilità di costi di servizio più bassi per la mancanza di utili di impresa e la possibile riduzione delle spese generali.
  • La possibilità di utilizzare il know how maturato dalla società attualmente operante (Irpiniambiente) nella sua pluriennale esperienza su un territorio particolare sotto vari aspetti (geografico, logistico etc.), più adeguato rispetto a quello di un soggetto esterno.
  • Garantire il raggiungimento di vantaggi ambientali, sia come salvaguardia dei presidi ambientali, sia come effettivo recupero del materiale raccolto delle varie frazioni della raccolta differenziata. Tale approvazione consentirà di raggiungere quella economia di scala idonea a garantire l’ottimizzazione del servizio che sarebbe utile a tutti i comuni della provincia.
  • Inoltre, la gestione in House assicurerebbe la stabilità occupazionale degli oltre 500 dipendenti della attuale società provinciale, non solo nell’immediato, garantito dal cosiddetto passaggio di cantiere, ma anche a lungo termine con una migliore qualità della vita dei lavoratori stessi e delle loro famiglie. La sostenibilità finanziaria dell’ATO è garantita soprattutto dalla gestione in proprio degli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti, aspetto confermato anche dallo studio effettuato dall’Università Parthenope di Napoli, dimostrando la fattibilità della gestione del ciclo integrato dei rifiuti anche in assenza della partecipazione del Comune di Avellino.
  • Infine, la gestione pubblica arginerebbe il ben noto fenomeno delle infiltrazioni malavitose in un settore “appetibile” come quello dei rifiuti in Regione Campania che secondo Legambiente si conferma terra di grandi affari per le Ecomafie.

Tutto ciò premesso, la federazione irpina del Partito Democratico, nel ribadire la vicinanza e la solidarietà espressa nei confronti di tutte le maestranze e i dirigenti di Irpiniambiente, che nel corso degli anni hanno saputo dimostrare con il loro impegno quotidiano , garantendo eccellenti prestazioni nell’interesse della intera comunità irpina, non solo quella del comune capoluogo, sollecita gli amministratori che si riconoscono nei valori e negli ideali del Partito Democratico a non far venire meno il lor sostegno in sede di approvazione del bilancio di previsione, la cui mancata approvazione potrebbe avere effetti esiziali sulla gestione in House della raccolta dei rifiuti nella nostra provincia.

Auspica che in momenti come questi l’appartenenza e la lealtà siano la cifra caratterizzante l’impegno politico sul territorio e per il territorio, anche a tutela dei livelli occupazionali e, soprattutto, dei livelli prestazionali.

Questa attenzione, già ribadita anche in sede di direzione provinciale del Partito, va rimarcata ancora maggiormente in un momento delicato e cruciale per la qualità del servizio e, soprattutto, perché lo stesso venga ancora preservato da possibili infiltrazioni ambigue e poco trasparenti e conservi quella natura pubblica che lo rende sostenibile per tutti gli irpini, in termini di costi e di tutela dell’ambiente e dell’intero ecosistema.

Il Magistrato Vincenzo Ranieri incontra gli studenti dell’I.C.3 di Ercolano

Disagio Minorile, devianza minorile e micro delinquenza minorile: è il titolo emblematico della giornata-evento promossa dallIstituto Comprensivo “I.C.3 De Curtis Ungaretti” di Ercolano, con la partecipazione straordinaria del Sostituto Procuratore della DDA di Napoli, Vincenzo Ranieri, che porterà la sua esperienza tra i banchi di scuola mercoledì 22 marzo alle ore 11.

Laura Patrizia Cagnazzo

L’incontro è previsto in chiusura della settimana dedicata alla legalità, alla giustizia, alla sicurezza e all’ambiente, nell’ambito di un progetto di sensibilizzazione più ampio che la Scuola persegue da diversi anni.

Sottolinea il Dirigente Scolastico, Prof.ssa Laura Patrizia Cagnazzo:

Siamo molto orgogliosi della presenza autorevole del Dottor Vincenzo Ranieri, magistrato e uomo dello Stato, Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che vanta una lunga carriera nella lotta al crimine organizzato nel pool antimafia e in difesa dell’ambiente: tema, quest’ultimo, a cui come scuola stiamo investendo moltissimo per sensibilizzare i nostri ragazzi ad avere rispetto per la propria terra. Un linguaggio semplice e immediato per trasmettere, attraverso l’esempio concreto, alle nuove generazioni una cultura della legalità, per rompere muri di silenzio e di omertà. Sarà un incontro profondamente umano. Un momento di scambio, di ascolto, di condivisione e di partecipazione.

Il dibattito partirà da una serie di interrogativi, stimolati dalla Preside Cagnazzo:

Dov’è la rete di protezione e di assistenza sociale che, da sempre, ha cercato di arginare questa emorragia, la dispersione scolastica e la devianza comportamentale? Molti dei ragazzi del carcere di Airola e di Nisida sono detenuti per reati di aggressione contro la persona.

Emerge, quindi, il problema della povertà educativa e la difficoltà di includere i ragazzi più difficili.

Il Magistrato Vincenzo Ranieri incontra gli studenti dell’I.C.3 di Ercolano

È l’allarme lanciato dalla Preside Cagnazzo:

In Campania non esistono solo Scampia, Barra o Ponticelli: esiste una diffusa realtà periferica a cui dare risposte concrete, con servizi e progettualità. Con attività di tutor e mentoring . Non solo iniziative spot o slogan, ma fondi reali dedicati all’inclusione, che si concretizzino e restino alle scuole per creare spazi laboratoriali. Esiste una differenza enorme tra gli istituti meridionali e quelli del Nord: al Sud sono pochissime le scuole che hanno la possibilità di effettuare il tempo pieno. I laboratori si stanno potenziando attraverso le risorse del Pnrr, ma si assiste ad un’incapacità di gestione. Non servono solo le risorse del Pnrr per le scuole, non solo aule e laboratori. Servono anche persone, dipendenti, insegnanti. C’è bisogno di personale specializzato per fronteggiare la devianza e la micro criminalità. Per riscattare le aree periferiche dalla loro emarginazione.

Parteciperanno al dibattito anche il sindaco di ErcolanoAvv.toCiro Buonajuto, la Dott.ssa Carmela Saulino, l’Avv.to Lucio Perone e l’Avv.toCiro de Benedictis.

Prosegue il Dirigente Scolastico:

L’incontro e le iniziative promosse dall’Istituto intendono creare un momento di focus con esperti del settore, per creare un movimento che riesca a stravolgere questa assuefazione a cui nessun educatore vuole arrendersi. Per questo abbiamo aperto il dialogo ai genitori e alle ultime classi per rendere i nostri studenti più consapevoli, in vista del passaggio imminente alla scuola secondaria superiore.

L’Università degli Studi di Salerno parla di sostenibilità

Organizzare la Sostenibilità è il titolo del convegno di studi promosso in sinergia dal Centro Interdipartimentale di ricerca di Diritto, Economia e Management delle Pubbliche Amministrazioni CIRPA e dal Dipartimento di Ingegneria Civile DICIV dell’Università degli Studi di Salerno, in programma giovedì 23 marzo alle ore 16.30 presso l’Aula delle Lauree di Ingegneria.

Un focus sulle politiche di sostenibilità e sulle linee di indirizzo della transizione verde previste dal Green Deal europeo, analizzate attraverso diverse prospettive multidisciplinari (giuridiche, di management e tecnologiche) con particolare attenzione all’evoluzione geopolitica degli scenari internazionali.

L’evento sarà occasione per la presentazione del libro dal titolo “Le emergenze energetiche tra crisi geopolitica e questione ambientale”, a cura del Presidente ANVUR Antonio Felice Auricchio e del Colonnello Piepaolo Manno della Scuola Superiore della Polizia Tributaria.

Organizzare la Sostenibilità è il titolo del convegno di studi

Il dibattito sarà aperto dai saluti del Magnifico Rettore Vincenzo Loia e introdotto dalla Prof.ssa Paola Adinolfi, direttore del CIRPA (Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Diritto, Economia e Management delle Pubbliche Amministrazioni).

A seguire il dibattito con gli autori, preceduto dalle relazioni di Pierfrancesco Fiore,  Associato di Architettura Tecnica, di Armando Lamberti, Ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico e di Maria Teresa Monteduro, Direttore Ufficio Direzione Studi e Ricerche Economico Fiscali – MEF. Conclusioni a cura di Pietro Curzio, già Primo Presidente della Corte di Cassazione.

Il dibattito offrirà alcune riflessioni in tema di policy per la sicurezza energetica e ambientale, assumendo una prospettiva complessa in cui l’analisi geo-economica si collega a quella dei rischi relativi alla cybersecurity nella connessione delle infrastrutture critiche energetiche e alle questioni ambientali.

In particolare, si affronteranno i temi delle politiche fiscali per l’energia, attraverso l’analisi degli scenari normativi attuali e di quelli futuri in cui le scelte di carattere impositivo devono essere coniugati in senso funzionale con le politiche energetiche e ambientali, intese in senso sistemico e integrato. Tale prospettiva peraltro è fortemente promossa dalle istituzioni europee e trova ora una forte spinta propulsiva nella nuova formulazione dell’art. 9 della Costituzione che valorizza il diritto all’ambiente e quello al futuro delle nuove generazioni.

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