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Il codice del violino è il nuovo romanzo di Laura Cialè

È disponibile in libreria e negli store online Il codice del violino (Laura Capone Editore), il nuovo romanzo di Laura Cialè.

Commenta la scrittrice:

Ho scritto questo nuovo romanzo per raccontare di una donna straordinaria nella società femminile del “secolo breve” e per evidenziare la forza e il talento delle donne libere da convenzioni. Prediligo la narrazione storica in cui i personaggi comuni si trovano di fronte a biforcazioni esistenziali impresse nella filigrana del secolo scorso, si trasformano in protagonisti, pur rimanendo nell’oscurità o nell’ambiguità, per dare forma agli ideali che solo l’amore può rivelare nel tempo.

L’ho scritto perché il lettore possa soffermarsi a riflettere, a criticare, a soffrire come se affiancasse la protagonista, sfogliando i suoi diari in un crescendo che si snoda sui principi d’emancipazione e sul coraggio di affrontare anche le scelte più drastiche, prima, durante e dopo il periodo dell’occupazione nazista, continuando a credere che nelle melodie di un violino può esistere un codice indissolubile.

Il codice del violino è il nuovo romanzo di Laura Cialè

Il codice del violino: la trama

Il celebre violinista Renè Tristan De Wit, dopo uno spettacolo al Madison Square Garden, con gran soddisfazione per aver celebrato i cinquant’anni di carriera, si prepara psicologicamente e fisicamente al prossimo concerto, sempre in America.

Riceve da un segretario un plico di missive e, nel riposarsi, inizia a leggere, vedendo il nome della mittente, nonché sua amante passata, vecchia fiamma di giovinezza: Lia Sartori, tanto amata, ma tanto odiata…

Leggendo, però, scopre nuove importanti verità sul passato criptico ed ambiguo della donna, ritornando sui suoi passi: dalla vita fascista alla vita nazista, con un segreto da nascondere per amore d’un ragazzo.

Romanzo storico, vincitore della IX edizione del Premio LCE.

Laura Cialè

Laura Cialè: biografia

Laura Cialè è nata e vive a Roma. Psicologa, ex Dirigente scolastica, ha scritto e pubblicato con le Edizioni Anicia i seguenti romanzi: Tutti i fiori del mio giardino (2016); Una donna in leasing (2017); Rondinella (2018); Il Cherubino (2019); La terra promessa, Amazon (2020). Pegaso è tornataRacconti e scritti di Laura Cialè, 2020, Edizioni Anicia.

Precedentemente ha scritto e curato saggi di settore tecnico professionale, tra cui: Lo studente competente, Edizioni Anicia, Roma 2008; Cosa Sarò/Farò da grande, un percorso di conoscenza e di cittadinanza per alunni e genitori della scuola dell’obbligo, Edizioni Anicia, Roma 2009; I Care: integrare ‘integrazione. Accoglienza -integrazione -inclusione, Edizioni Anicia, Roma, 2010.

Bach è l’ultimo libro di Pedro Eiras

Bach di Pedro Eiras è composto da quattordici racconti il cui filo conduttore è proprio il compositore tedesco Johann Sebastian Bach e la sua musica, quest’ultima è «il macrotema del libro, a cui si aggiungono vari microtemi: il ricordo di Bach attraverso la lettera della seconda moglie, Anna Magdalena, del 1750, la lettera di Gustav Leonhardt all’amico Nikolaus Harnoncourt del 1973, il montaggio cinematografico di Straub e Huillet nel 1968 (dove Leonhardt ha interpretato Bach), Lisboaleipzig di Maria Gabriela Llansol; il ricordo di Anna Magdalena Bach nella biografia romanzata di Esther Meynell; i dibattiti musicali intrapresi da un gruppo di tecnici del suono newyorkesi; il silenzio della musica durante i viaggi della deportazione, tra cui quello di Etty Hillesum; il tema universale della vita e della morte e l’effetto catartico della musica celebrati nelle varie sezioni.» (da Note al testo e alla traduzione, di Michela Graziani – Università degli Studi di Firenze).

La pubblicazione ha la postfazione di Claudio Trognoni (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
Bach di Pedro Eiras

Bach di Pedro Eiras: la trama

Strutturato non in capitoli convenzionali, ma in quattordici sezioni, il libro parla di tutto ciò che ruota attorno alla figura del compositore tedesco: la musica in primis, a cui si aggiungono il ricordo di Bach attraverso la lettera della seconda moglie, Anna Magdalena, del 1750, la lettera di Gustav Leonhardt all’amico Nikolaus del 1973, il montaggio cinematografico di Straub e Huillet nel 1968 (dove Leonhardt ha interpretato Bach), Lisboaleipzig di Maria Gabriela Llansol; il ricordo di Anna Magdalena
Bach nella biografia romanzata di Esther Meynell; i dibattiti musicali intrapresi da un gruppo di tecnici del suono newyorkesi; il silenzio della musica durante i viaggi della deportazione, tra cui quello
di Etty Hillesum; il tema universale della vita e della morte e l’effetto catartico della musica celebrati nelle varie sezioni.
La scrittura fluida, ora di impronta moderna, ora contemporanea, abbinata a un meticoloso e filologico approccio testuale e ad affascinanti intrecci intertestuali, rappresentano la cifra stilistica di Pedro
Eiras che permette al lettore di lasciarsi trasportare in spazi e tempi diversi, solo apparentemente
lontani tra loro.

Vostra Magnificenza, nobilissimi, perenni e colti, saggi e stimatissimi Signori!
Dunque è parso bene all’insondabile disegno e alla volontà del Padre celeste, così sempre misericordioso con noi, di adirarci per una morte tranquilla avvenuta giorni fa, del mio caro marito, direttore di Musica di questa città e Kantor della Scuola di San Tommaso, lasciandomi nella dolorosa condizione della vedovanza; e per questo la tradizione permette, ormai da tempo, che le vedove dei Kantori usufruiscano per sei mesi del trattamento che i mariti ricevevano, in conformità con quanto hanno preso coloro che mi hanno preceduta, come la vedova di Kuhnau, la vedova di Schelle, e prima ancora, molte altre; io vostra fedelissima serva, con la presente supplica, oso chiedere a Vostra Magnificenza, e a voi nobilissimi Signori, che si degnino, in ragione della vostra benevolenza naturale e del vostro compiacimento celebre in tutto il mondo, di concedermi la stessa grazia.

Pedro Eiras: chi è?

Pedro Eiras è Professore di Letteratura Portoghese presso l’Università di Porto e ricercatore presso l’Istituto
di Letteratura Comparata Margarida Losa, dal 2001 è autore di opere di finzione narrativa (Bach, Cartas Reencontradas de Fernando Pessoa, A Cura, O Mapa do Mundo), teatro (Um Forte Cheiro a Maçã, Uma Carta a Cassandra, Um Punhado de Terra, Bela Dona), poesia (Inferno, Purgatório, Paraíso), saggistica (Esquecer Fausto, Tentações, Os Ícones de Andrei, Constelações 1, 2 e 3) e altri testi di più difficile classificazione (Boomerang, Substâncias Perigosas, […], Regras para a Direcção do Espírito), solo per citarne alcuni.
La sua produzione teatrale è stata rappresentata e tradotta in vari paesi europei. Nel 2006 Esquecer Fausto ha ricevuto il premio PEN Clube Português rivolto alla saggistica; nel 2021 Inferno è stato premiato a Vila Real con il prestigioso premio “António Cabral”. Vari libri di Pedro Eiras sono stati pubblicati in Brasile, Francia, Inghilterra, Romania. Bach è il suo primo libro edito in Italia.

L’ultimo abbraccio di Gian Ettore Gassani

L’ultimo abbraccio di Gian Ettore Gassani da martedì 22 novembre in libreria!

Dimitri Wozniak a cinquantotto anni è un uomo solo che vive giornate troppo lunghe a Pozen, una cittadina dal nome immaginario sulle sponde del Dnipro. Il 22 dicembre 1987 riceve una lettera dall’amata sorella Maria, che vive a Vladivostok e che non vede da trent’anni. All’interno della busta trova una piccola foto in bianco e nero che li ritrae insieme, adolescente lui e bambina lei, sorridenti. È l’unica immagine della sua vita “prima”, della sua vita felice.

Tutto il resto è andato perduto. È qui che inizia l’epifania di Dimitri: una rassegna di ricordi che parte nel lontano 1940, anno della scomparsa dei genitori e della segregazione nell’internat, l’orfanotrofio, con la sorellina, per arrivare fino al tempo presente.

Quel luogo tornerà prepotentemente nel suo quotidiano, insieme a una quercia magica capace di unire i destini dell’adulto Dimitri e di cinque orfanelli incontrati sulla lunga e tortuosa strada che è la vita.

L’ultimo abbraccio di Gian Ettore Gassani

Gian Ettore Gassani è un avvocato cassazionista con studi a Milano e Roma, presidente nazionale dell’Associazione avvocati matrimonialisti italiani, esperto di Diritto delle relazioni familiari, Diritto internazionale della famiglia e Diritto penale della famiglia. È autore di testi tecnici e dei saggi Dietro un uomoI Perplessi SposiVi dichiaro divorziati, C’eravamo tanto armati e La guerra dei Rossi. È opinionista televisivo e delle maggiori testate nazionali.

Il regno delle donne L’ultimo matriarcato di Ricardo Coler

Il medico argentino Ricardo Coler viaggia nella provincia cinese dello Yunnan fino alle remote sponde del Lago Lugu per conoscere i Mosuo, una delle piú pure culture matrilineari al mondo.

In questa regione appartata vive una comunità matriarcale, nella quale le donne amministrano l’economia, il lavoro e la vita famigliare, non hanno compagni fissi, ignorano il legame matrimoniale e la figura paterna.

Il regno delle donne L'ultimo matriarcato di Ricardo Coler

In famiglie dominate esclusivamente da madri e nonne, lo scrittore incontra uomini che ai privilegi femminili si sono felicemente adeguati, con poche responsabilità, nessuna iniziativa o spinta alla competizione, e molto tempo per giocare a mahjong, oziare e fumare in riva al lago. Un mondo in cui i dissidi sono guardati con imbarazzo, la violenza è praticamente sconosciuta e la vita prende una piega impensabile.

Rispetto alle donne Mosuo è sempre circolata la diceria di una grande disinvoltura sessuale, cosa che buona parte del milione di turisti dell’ultimo anno ha di certo considerato nello scegliere come meta il Lago Lugu. Per non deludere i turisti, arrivarono prostitute da altre parti della Cina. Giunte al lago, si vestivano con l’abito tradizionale del villaggio e intrattenevano chi era venuto in cerca di quel che loro potevano offrirgli, ma che nulla aveva a che vedere con la realtà. Tutta la comunità in principio si mobilitò per farle andare via, e quelle se ne andarono. Ma poi sono ritornate.
È un peccato che con ogni pullman che arriva al villaggio si perda qualcosa della cultura mosuo, quest’esempio unico di come il femminile – non le donne, ma il femminile – possa costruire tra le persone relazioni tanto diverse da quelle che conosciamo.

Ricardo Coler (Buenos Aires, 1956) è un medico, fotografo e scrittore argentino. I suoi reportage antropologici e di viaggio sono stati pubblicati con successo in molti paesi. Con nottetempo ha pubblicato Eterna giovinezza (2011) e Il regno delle donne (2013).

In difesa dell’albero di Francis Hallé

In difesa dell’albero di Francis Hallé, è un ritratto potente di questi esseri discreti e sorprendenti. Così diversi da noi, ma nostri compagni fin dalle origini ed essenziali per la nostra sopravvivenza.

Comparsi sulla Terra 380 milioni di anni fa, gli alberi vengono da molto lontano. L’Homo sapiens ha 200.000 anni e la sua storia si intreccia fin dalle origini, attraverso i Primati arboricoli, a quella di questi fenomenali abitanti del nostro pianeta che di tanto lo hanno preceduto.

In difesa dell'albero di Francis Hallé

Potenzialmente immortali, dotati di incredibili risorse di rigenerazione e resistenza, specializzati in comportamenti sorprendenti e detentori di svariati primati tra le forme di vita, gli alberi sono superorganismi al tempo stesso individuali e collettivi, e basta osservare una foresta per intuire la singolare proliferazione di forme, funzioni e interrelazioni di cui sono capaci.

Negli ultimi quarant’anni le conoscenze sull’albero hanno fatto grandi progressi,
che però, pubblicati in riviste scientifiche per la maggior parte sconosciute al pubblico, sono rimasti accessibili solo agli specialisti. È ora di ammettere che l’albero non è appannaggio esclusivo di nessuno, che merita di essere riconosciuto come patrimonio comune dell’umanità tutta e che il sapere intorno a esso dev’essere
collettivo. Obiettivo principale di quest’opera: rendere note le nuove acquisizioni
scientifiche al grande pubblico. Ma che cosa ci evoca la parola “albero”?
Di fronte a un albero, ognuno di noi vede realtà diverse, ciascuno la propria, in funzione di ciò che noi stessi siamo.

Cercherò di evitare qualsiasi antropomorfismo, quella vecchia tendenza che risale
alle origini della letteratura: Esopo, Joachim du Bellay, Jean de La Fontaine, Micheclet, Hugo, Tolstoj, Queneau, Brassens, tutti hanno fatto i ventriloqui per far parlare
gli alberi, prestando loro una forma umana e sentimenti che ci appartengono.

Francis Hallé ne è ammirato e consegna al lettore un ritratto potente della profonda “alterità” – ancora in parte misteriosa – di questi esseri discreti e così diversi dall’uomo, al quale hanno dato tanto ricevendo molto poco in cambio. ù

Compagni nascosti della nostra quotidianità e della nostra storia, indispensabili alla sopravvivenza del pianeta e della nostra specie fra le altre, in questo libro gli alberi riconquistano tutta la loro essenziale centralità – sempre più a rischio – negli equilibri complessi della vita sulla Terra.

Francis Hallé

Francis Hallé: biografia

Francis Hallé, professore emerito all’Università di Montpellier, è uno tra i più noti botanici contemporanei. Specializzato nell’architettura arborea e nell’ecologia delle foreste pluviali tropicali, è un fervente difensore delle ultime foreste primarie. Tra i suoi libri, ricordiamo Éloge de la plante (Seuil, 1999), Architecture des plantes (jpc, 2004), Aux origines des plantes (Fayard, 2008) e Plaidoyer pour la forêt tropicale (Actes Sud, 2014). In Italia sono stati tradotti Ci vuole un albero per salvare la città (Ponte alle Grazie, 2018) e Atlante di botanica poetica (L’ippocampo, 2019).
In difesa dell’albero ha vinto il Prix Redouté 2006.

Viola Ardone al Teatro Mercadante

Viola Ardone – Fabrizio Coscia 21 novembre 2022 ore 18.00 Teatro Mercadante!

Dopo il grande successo di pubblico avuto con Erri De Luca e Titti Marrone continuano gli incontri promossi dal Teatro di Napoli – Teatro Nazionale: “La Foresta Vergine. Pensare Napoli”.

L’appuntamento è lunedì 21 novembre alle 18 con la scrittrice Viola Ardone e il giornalista, scrittore e critico de Il Mattino Fabrizio Coscia.

Si parte sulle aspettative di Napoli e su cosa è cambiato e sta cambiano, una riflessione che investe le attese e l’immaginario della città.

Sul palco del Teatro Mercadante, di volta in volta, si alterneranno prossimamente Diego De Silva, Alessio Forgione, Goffredo Fofi, Valeria Parrella, Viola Ardone, Maurizio De Giovanni, Wanda Marasco, Ruggero Cappuccio, Silvio Perrella.

Secondo appuntamento Teatro Mercadante con Viola Ardone

Prossimi appuntamenti in programma

Valeria Parrella – Simona Boo e Marco Messina 99 Posse 12 dicembre ore 18.00

Maurizio De Giovanni – Enzo D’Errico 23 gennaio 2023 ore 18.00

Alessio Forgione – Goffredo Fofi 13 febbraio 2023 ore 18.00

Ruggero Cappuccio – Pierluigi Razzano 27 febbraio 2023 ore 18

Silvio Perrella – Ottavio Ragone 20 marzo 2023 ore 18.00

Diego De Silva – Massimiliano Virgilio 3 aprile 2023 ore 18

Wanda Marasco – Francesco De Core 8 maggio 2023 ore 18.00

Torna Un Libro al Mese dedicato ai lettori d’Irpinia

Torna “Un Libro al Mese”: 8 appuntamenti con autori, temi e suggestioni dedicati ai piccoli e grandi lettori d’Irpinia.

Da novembre 2022 a giugno 2023 la Biblioteca comunale intitolata a “Monsignor Salvatore Favati” di Cesinali ospiterà la kermesse letteraria, organizzata dall’Associazione Equilibri APS. Tra gli scrittori locali coinvolti: Capobianco, Sacchetti, Lisena, Alfieri, Di Furia, Alvino, Maffeo e Cianci.

Torna “Un Libro al Mese”, la fortunata rassegna dedicata alla promozione delle opere letterarie dei più amati e apprezzati autori locali. Dopo il grande successo di pubblico e di critica registrato lo scorso anno, la seconda edizione della kermesse, organizzata dall’Associazione Equilibri APS, si pone l’obiettivo di coinvolgere un pubblico di lettori quanto più variegato e trasversale possibile.

Con 8 appuntamenti declinati da novembre 2022 a giugno 2023, la Biblioteca comunale “Monsignor Salvatore Favati” di Cesinali, sita in via Provinciale San Michele, numero 8, aprirà le sue porte alla seconda edizione di “Un Libro al Mese”, iniziativa patrocinata dal Comune di Cesinali che prevedrà un cartellone ricco di temi e suggestioni che hanno lo scopo di coinvolgere i piccoli e i grandi lettori della provincia.

Nel corso della kermesse, infatti, saranno presentate opere di diverso genere letterario in modo da spaziare dai temi prettamente dedicati ai più piccoli a quelli di più stretta attualità con l’intento, non solo di valorizzare il talento degli autori locali, ma soprattutto di promuovere la cultura della lettura quale strumento di crescita, di inclusione e di confronto.

Otto appuntamenti con 8 autori di primissimo piano nel panorama letterario irpino, come Margherita Capobianco e Brunella Sacchetti, Edmondo Lisena e Rubino Alfieri, Sonia Di Furia e Maria Consiglia Alvino, Giovanna Maffeo e Maurizio Cianci, che da novembre a giugno si alterneranno nelle sale della Biblioteca comunale di Cesinali per presentare e leggere passi dei lori ultimi lavori letterari.

Il primo incontro di questa seconda edizione si terrà sabato 19 novembre alle ore 17:30 e sarà dedicato ai bambini e si strutturerà attorno alla presentazione del libro “Holly e la corsa contro il tempo” di Margherita Capobianco, edito nel 2021 da Tabula Fati e ideato nel bel mezzo della pandemia da Covid 19.

Non a caso il racconto di Margherita Capobianco narra di un evento eccezionale che sconvolge il mondo di Tulipandia dove i piccoli folletti che lo abitano si sono ammalati e nulla riesce a guarirli. Holly si reca sulla Terra per chiedere aiuto alla sua protetta Sissi, ormai divenuta una studentessa di Medicina, ma una volta lì scopre che la stessa malattia ha colpito gli umani. In una lotta contro il tempo, il piccolo folletto cercherà di trovare le prove per convincere Cronos, il Custode del Tempo, a dare un’altra possibilità al genere umano. Il duro lavoro, lo spirito di sacrificio, la fiducia negli altri e la speranza compiranno la più grande “magia” a cui Holly abbia mai assistito.

Torna Un Libro al Mese dedicato ai piccoli e grandi lettori d’Irpinia

Gli altri incontri del ricco programma messo in piedi dall’Associazione Equilibri APS proseguiranno:

  • a dicembre con “Labirinti letterari” di Brunella Sacchetti;
  • a gennaio con “Voce del verbo supplire” di Edmondo Lisena;
  • a febbraio con “Raido” di Rubino Alfieri;
  • a marzo con “Lidia Grassi. Genesi di un’investigatrice dilettante” di Sonia Di Furia;
  • ad aprile con “A volte la neve” di Maria Consiglia Alvino;
  • a maggio con “La mia vita in una cassettiera IKEA” di Giovanna Maffeo;
  • a giugno con “Immagini di Marx” di Maurizio Cianci

Equilibri Aps, nata nel dicembre 2019, è un’associazione culturale con sede a Cesinali che opera con lo scopo di promuovere iniziative sociali e culturali e, in particolare, di promuovere la lettura ed il territorio. Inoltre, in virtù di una apposita convenzione, gestisce la biblioteca comunale “Monsignor Salvatore Favati” che, con i suoi oltre 11.000 volumi, costituisce un punto di riferimento per la vita culturale di tutto il territorio.

Variazioni senza tema di Manlio Santanelli al Teatro San Ferdinando

Dieci racconti tra il grottesco e il surreale compongono la nuova raccolta di Manlio Santanelli intitolata Variazioni senza tema edita da Caracó.

Il ritorno in libreria dello scrittore e drammaturgo Manlio Santanelli è segnato da un’antologia dedicata alla luna e ai lunatici. La prefazione è stata scritta da Maria Teresa Chialant, i dieci racconti sono stati illustrati dall’artista Carmine Luino e le opere originali saranno in mostra al Teatro San Ferdinando dal 18 novembre fino al 6 gennaio.

Dieci racconti che convergono in dieci strade che partono da una “piazza della divaganza”.

Manlio Santanelli

Spiega Manlio Santanelli:

Sono storie che raccontano una doppia realtà laddove i protagonisti nascondono o travestono aspetti della loro vita e del loro passato ricorrendo a storie fantastiche, che impediscono al lettore di riconoscere il confine tra realtà e fantasia». Ogni trama si trasforma in un viaggio di cui è certa la partenza ma non l’arrivo, che è sempre governata dall’imprevedibile, con uno stile personalissimo che coniuga scrittura teatrale e pura narrazione.

Scrive Chialant:

Già il titolo Variazioni senza tema indica la propensione dell’autore al gioco linguistico, non fine a sè stesso ma come una sfida a frasi fatte e a espressioni idiomatiche consolidate, proponendone di nuove, nelle quali la seconda metà dell’enunciato contraddice quanto ci si aspetta dalla prima, così sfatando luoghi comuni e producendo un effetto di straniamento.

L’ironia e il gusto a giocare con la lingua divertono chi legge e nel contempo propongono riflessioni profonde sulle bizzarrie e le insensatezze dei comportamenti umani.

Variazioni senza tema di Manlio Santanelli

La mostra “Dieci illustrazioni X Dieci racconti” curata da Carmine Luino è chiaro e scuro, pieno e vuoto, colore e buio.

Spiega Luino:

Bellezza e forma, gli scritti di Santanelli sono per un illustratore una fonte inesauribile di invenzione. Onorato e divertito nell’interagire con una parola che, in questo caso, vale più di mille immagini.

Caracò ha già pubblicato il testo di Santanelli, La Venere dei terremoti (2012).

Commenta Alessandro Gallo:

Per noi, casa editrice con un pezzo di cuore a Napoli ritornare a pubblicare Santanelli significa stringere ancora le mani sulle nostre radici storiche, antropologiche e soprattutto culturali. Manlio per noi è stato e sarà ancora una bussola che ci ha permesso, come i personaggi di questa sua ultima opera, di farci giocare, riflettere, amare anche, le tante e troppe contraddizioni umane.

 Variazioni senza tema di Manlio Santanelli, un’antologia dedicata alla luna e ai lunatici.

Vi sono raccolte di racconti nelle quali gli elementi che le compongono hanno fra loro una sorta di familiarità: In questa raccolta intitolata Variazioni senza tema i racconti in essa contenuti non si conoscono per niente, e se si incontrano non si salutano. Ma c’è da sperare che vivendo assieme nello stesso volume, in futuro potranno stabilire fra loro una civile convivenza.

 

Contest di improvvisazione letteraria Morellini Editore

In occasione di BookCity Milanovenerdì 18 dalle ore 21 si svolgerà l’XI edizione del Contest di improvvisazione letteraria – eccezionalmente senza costi di partecipazione!

Morellini Editore

Come funziona?

1. PREPARATI…:
– se sei di Milano, raggiungi la sede di Labò in viale Zara 9: alle 20,30 presenteremo la raccolta dei premiati delle prime 10 edizioni Scritto in una notte e potrai approfittare di un piccolo aperitivo
– se vuoi partecipare a distanza, collegati con la pagina FB (magari già che ci sei inizia a seguirci…) o YouTube di Morellini Editore
2. …SI PARTE: alle 21 in punto verrà estratto, in diretta FB e YouTube e alla sede di Labò, il tema del racconto sul quale cimentarti
3. SCRIVI: componi il tuo racconto, , senza limitazioni di genere o battute, ma attento…deve essere inviato entro le 23!
4. INVIA: manda il tuo componimento a proposte@morellinieditore.it prima che scattino le 23 e…il gioco è fatto!
5. AND THE WINNER IS…: gli elaborati verranno valutati da una giuria selezionata che assegnerà al vincitore un buono acquisto di 50 euro sul sito. Il risultato verrà pubblicato entro il 30 novembre sulla pagina FB di Morellini Editore

Cosa aspettate a iscrivervi?

L’ultima carta di Maurizio Zottarelli

L’ultima carta di Maurizio Zottarelli è il racconto della Milano degli anni Ottanta-Novanta, una stagione di vita italiana conficcata nelle seggiole dei bar della grande metropoli.
L'ultima carta di Maurizio Zottarelli

L’ultima carta: la trama

Sergio Corselli è un ventisettenne col pallino del gioco delle carte. Vive a Milano dove è cresciuto tra le vie della periferia, i bar, smargiassate e poker in compagnia. Da quel mondo però è uscito e si porta dietro solo un soprannome, si è laureato, ha avviato una piccola azienda di consulenza editoriale e cerca di farsi strada nella metropoli che conta, nei salotti frequentati dalle teste pensanti dell’editoria.
Scopre anche un inedito di Shakespeare, ma le cose vanno come vanno e allora ecco che ritornano gli amici del passato a provare a dare una mano a un tavolo e in una partita decisiva.

Maurizio Zottarelli: biografia

Maurizio Zottarelli è nato a Milano, città dove vive e lavora. Giornalista, nel 2000 ha esordito come autore teatrale. Nel 2008 ha pubblicato il suo primo romanzo, “L’undicesimo dito”, per Bompiani. Nel 2020 ha pubblicato “Confini”, per Morellini (2020), romanzo che ha ottenuto notevoli riconoscimenti di critica arrivando, nel 2021, in semifinale al Torneo letterario di Repubblica e tra i sedici finalisti del Premio Nebbia Gialla.
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