Cultura

Bruce Springsteen. The last man standing: il libro di Patrizia De Rossi

Bruce Springsteen non è soltanto un musicista, un cantante, un rocker: è soprattutto la personificazione dell’eroe americano, quello letterario e quello cinematografico, oltre che musicale.
Non c’è una singola canzone nel suo immenso repertorio che non racconti un pezzettino dell’American dream, anche quando è andato in frantumi o è stato calpestato, umiliato, vilipeso, tradito. Una delle qualità che rendono Bruce Springsteen assolutamente unico, infatti, è la coerenza, sia quella dei temi che affronta nelle sue canzoni sia quella tra il suo personaggio e il suo privato.

L’uomo e l’artista coincidono e non potrebbe esserci l’uno senza l’altro. Il Boss non sarebbe l’immenso artista che è se non ci fosse dentro il grandissimo uomo con tutte le sue fragilità e debolezze, che peraltro non ha mai nascosto.

Oggi Bruce è un’icona della musica e di tutta la cultura popolare americana e su questo si articolerà il libro: su come la sua musica, le sue canzoni e la sua personalità abbiano avuto un impatto determinante non solo negli Usa ma in tutto il mondo occidentale, Italia in primis.

Bruce Springsteen. The last man standing di Patrizia De Rossi

Bruce Springsteen. The last man standing di Patrizia De Rossi

Patrizia De Rossi: biografia

Patrizia De Rossi è nata a Roma, dove vive e lavora come giornalista, autrice e conduttrice di programmi
radiofonici.

Per Diarkos ha pubblicato Luciano Ligabue. Re Start (2020), in occasione dei trent’anni di carriera dell’artista emiliano, Patti Smith e Le leggende della Lazio (2021). In precedenza ha scritto Certe notti sogno Elvis (1995), Quante cose che non sai di me. Le sette anime di Ligabue (2011), Gianna Nannini. Fiore di Ninfea (2012) e Bruce Springsteen e le donne. She’s the one (2014). Dal 2006 è direttore responsabile di «Hitmania Magazine», periodico di musica, spettacolo e culture giovanili.

Maurizio De Giovanni spiega l’importanza della cultura oggi

La cultura mai come in questo periodo è di fondamentale importanza perché ci si rende sempre più conto della sua penuria in tutti i settori che pratichiamo quotidianamente o che subiamo, ritrovandoci ad osservarli.

Per Maurizio De Giovanni cultura significa coltivare la civiltà in modo dinamico, in breve è un’occasione per entrare in contatto con il mondo.

Maurizio De Giovanni

Maurizio De Giovanni

In che modo è possibile diffondere cultura? Creando centri culturali che siano aggregativi e formativi.

Come afferma lo scrittore:

Nel ‘700 erano pochi quelli che potevano coltivare un certo tipo di sapere, oggi fortunatamente la situazione è cambiata perché la cultura è alla portata di tutti, senza distinzione sociale.

Da qui sembra inevitabile non parlare della situazione del Meridione, che continua ad essere abbandonata a se stessa, impedendo a molti di poter lavorare nel proprio territorio. Le ondate migratorie infatti non si fermano, continuando a creare spopolamento.

Per riportare le parole di Maurizio De Giovanni:

C’è una Campania che aspetta la Campania. Bisogna creare un’unione con le persone che sono andate via, per creare un’identità caratterizzante e dobbiamo farlo da soli.

I centri culturali come quello nato qualche settimana fa a Roccamonfina, Officina Culturale, è un luogo voluto fortemente dall’Amministrazione Comunale, che rappresenta un esempio di come può essere possibile creare un ponte identitario e culturale fatto apertura al mondo. Sono questi i contesti per poter creare opportunità e sapere, che sono aspetti differenti dal creare connessione perché quest’ultima spetta a chi decide di cogliere questa opportunità.

L’opportunità si crea attraverso il dialogo, la comunicazione e la parola, intesi in senso europeo.

Le storie di ciascuno sono delle occasioni ma è fondamentale l’esercizio del contatto con il resto il mondo, è questo che permette di creare cultura e cogliere l’occasione.

Noi campani siamo stati marginali per troppo tempo ma ora è il momento di cambiare le nostre sorti, attraverso azioni d’intervento mirate al bene della collettività che è rappresentato dalla voglia di fare e di trasmettere cultura.

20esima edizione di Giullarte ad Atripalda

Domenica 12 dicembre prenderà il via la ventesima edizione di GiullarteFestival internazionale di artisti di strada in programma ad Atripalda (Avellino) nel mese di dicembre. Dopo il rinvio della prima giornata a causa delle avverse condizioni metereologiche, domenica 12 dicembre si terrà la prima giornata dell’evento promosso dal Comune di Atripalda nell’ambito del POC Campania 2014-2020 Azione 3 “Giugno 2019 – giugno 2020”.

20esima edizione di Giullarte 

20esima edizione di Giullarte

La 20esima edizione di Giullarte è ispirata al tema “La Strada”, in omaggio alla straordinaria opera di Federico Fellini, che riempirà di colori e magia il centro storico, le strade principali e le piazze della città di Atripalda. Domenica 12 dicembre il programma comincerà con la passeggiata turistica alla scoperta del centro storico e delle rilevanze storico-culturali della città e, dalle ore 17 alle ore 20, esibizione degli artisti nel centro storico, Piazzetta degli Artisti, via Fiume, via Gramsci, via Aversa, via Santi Sabino e Romolo. Ad esibirsi in spettacoli d’arte di strada saranno Mo’ Better Band, Premiata Ditta Amilcare Polpacci e Fratelli, Jane Gota da Cruz (Opera Circus Animation), Dedalo e le variopinte installazioni di Balloon Express.

L’appuntamento successivo è in programma domenica 19 dicembre con la passeggiata turistica alla scoperta del centro storico e delle rilevanze storico-culturali della città e gli spettacoli in piazza Umberto I e Via Roma, sempre dalle ore 17 alle ore 20, con Mo’ Better Band, Jane Gota da Cruz (Opera Circus Animation), Baracca dei Buffoni, Dedalo e Balloon Express.

Per tutta la manifestazione gli artisti si esibiranno in postazioni fisse e i negozi resteranno aperti fino alle ore 22 per favorire lo shopping natalizio.

Afferma Antonella Gambale, consigliera delegata agli eventi e al turismo del Comune di Atripalda:

Il maltempo ci ha costretti a rinviare l’inaugurazione di Giullarte, ma questa attesa ha ancora di più ampliato la voglia di scoprire questa speciale versione natalizia del nostro festival.

Un’edizione, la ventesima, che si ispira a La Strada di Federico Fellini, un capolavoro strettamente legato al mondo dell’arte da strada e ai due personaggi simbolo, Zampanò e Gelsomina, il cui punto di incontro è la strada, ricca di simbolismo, che sarà luogo di festa in occasione del Festival. La magia di Giullarte sarà enfatizzata dal periodo natalizio e l’alta qualità degli artisti saprà ricompensare delle attese. Invitiamo tutti a venirci a trovare ad Atripalda in occasione di Giullarte, dove nel pieno rispetto delle normative vigenti potremo vivere insieme dei momenti di grande suggestione ed emozione.

“Pe’ te sta’ cchiù vicino” di Ilaria Graziano

È intitolato “Pe’ te sta’ cchiù vicino” il nuovo estratto dalla colonna sonora del film “Yaya e Lennie – The Walking Liberty” del regista Alessandro Rak. Il brano è stato scritto da Dario Sansone del gruppo rock partenopeo Foja ed è cantato dall’intensa voce di Ilaria Graziano, tra le maggiori interpreti del neo folk italiano.

L’Arte della Felicità è stato il film con cui abbiamo iniziato a collaborare e avendo partecipato anche alla colonna sonora di Gatta Cenerentola considero quest’ultimo lavoro un po’ come una conferma del nostro sodalizio – racconta Ilaria Graziano (nella foto). Anche questo film e la sua colonna sonora sono il risultato dell’umanità vibrante e visionaria dei suoi autori ed è emozionante essere coinvolti nel loro processo creativo. Cantare in Yaya & Lenny mi ha fatto entrare in quel mare blu partenopeo, fatto di musica e storie tessute da persone che amano l’arte e la libertà e hanno la necessità di raccontarla.

Pe’ te sta’ cchiù vicino” è disponibile nell’esclusivo Box cartonato contenente il CD serigrafato con i brani originali del film e tre illustrazioni inedite su cartoncino ad opera di Rak, pubblicato in formato fisico dall’etichetta discografica Full Heads Records. L’opera realizzata da Dario Sansone, Enzo Foniciello (Phonix) e dal regista del film Alessandro Rak, di recente è stata insignita della menzione speciale per il Pulcinella Awards del prestigioso festival dell’animazione cross-mediale Cartoons On The Bay. 

Ilaria Graziano

Ilaria Graziano

 Ad accompagnare la canzone cantata da Ilaria Graziano c’è il videoclip con i disegni del regista, animatore e illustratore napoletano Francesco Filippini. Una serie di immagini che in sequenza sono il prequel del film dove i protagonisti sono dei giovanissimi Yaya e Lennie.
Racconta Filippini:
Le illustrazioni sono state disegnate per i titoli di coda del film Yaya e Lennie  “Vanno a narrare, in pochi momenti, il rapporto pregresso dei due protagonisti fino alla loro nascita. I disegni fanno parte di un immaginario “sketchbook di famiglia” a sostituzione di un album fotografico in un mondo dove non ci sono più le macchine fotografiche.
È sostanzialmente un’investigazione del rapporto di questi due fratelli, probabilmente non di sangue, ma di affetto. Un affetto che si sposa con il testo della canzone “… E me ne vaco luntano pe’ te sta’ cchiù vicino, pe’ nun te tenè sempe azzeccato a me…” che cerca di mettere in risalto il loro rapporto, o meglio la chiave di tutti i rapporti duraturi. Crescere significa trovare la distanza giusta dagli altri per non farsi male.
Oltre la mano mia mano, nelle illustrazioni c’è anche quella di Denise Tedesco, Valentina Galluccio e Francesca De Rogatis.

La pubblicazione della Soundtrack è stata preceduta dal nuovo singolo del gruppo Foja dal titolo “Duje comme nuje”, accompagnato da un video ufficiale con immagini inedite del film.

La colonna sonora del film, pubblicata negli store digitali il 4 novembre, segue il lavoro sonoro svolto da Dario Sansone già per i lungometraggi “L’Arte della Felicità” e “Gatta Cenerentola”. Dopo la release digitale segue una versione fisica in boxset – a tiratura limitata arricchita da tre Illustrazioni inedite di Alessandro Rak formato 26cmX26cm – in formato un CD serigrafato con quattordici tracce che compongono l’avvincente e ricca colonna sonora di una “favola distopica” che ha convinto pubblico e critica. 

Tra gli interpreti della colonna sonora oltre i Foja Ilaria Graziano troviamo il chitarrista Francesco Forni, l’attore e doppiatore Francesco Pannofino, il trombettista Ciro Riccardi e il mandolinista Piero Gallo. Inoltre ci sono due re-interpretazioni della Carmen di Georges Bizet.
Le edizioni musicali e la produzione del master audio sono a cura della Graf srl.

Al Trianon Viviani, “Musica Simeoli… manca solo Mozart”

Al Trianon Vivianivenerdì 10 e sabato 11 dicembre, alle 21, Marco Simeoli è il protagonista di Musica Simeoli… manca solo Mozart.

In questo testo intimo e inedito, l’attore porta sul palco la storia di coloro che hanno dato vita a Musica Simeoli, il più antico e famoso negozio musicale di Napoli.

Lo spettacolo è tratto da una storia vera, molto vicina a Simeoli, consegnato nelle mani di Antonio Grosso che ne ha scritto la drammaturgia e firmato la regia, dando vita a un racconto che abbraccia anche le storie di chi quel negozio l’ha frequentato: da Matilde Serao a Riccardo Muti, ancora studente al conservatorio, passando per Roberto Murolo e Renato Carosone, fino a Enzo Avitabile e Pino Daniele.

Si ripercorre così la storia del nostro Paese, partendo da carte, documenti, spartiti e note, ritrovati alla rinfusa in un negozio apparentemente abbandonato e sospeso nel tempo. Dai meravigliosi anni della Belle époque e delle carrozze sul lungomare, a quelli bui della Seconda guerra mondiale, fino alla rinascita e poi al boom economico degli anni Sessanta.

Si arriva al periodo della speculazione edilizia, al colera che mette in ginocchio la città, alla grande illusione degli anni Ottanta, segnati in maniera indelebile e meravigliosa da Maradona, Troisi e Pino Daniele. Fatti e fattacci, anche divertenti seppur conditi da un pizzico di malinconia, che solo la musica è capace di dare.

Musica Simeoli… manca solo Mozart

Musica Simeoli… manca solo Mozart

Spiega l’attore:

Non sono un figlio d’arte o meglio, forse sì: ma di una delle arti, la musica per le mie origini legate a questo negozio, il più importante a Napoli dagli anni Venti a oggi. Sito proprio difronte al glorioso conservatorio di san Pietro a Majella, questo luogo di cultura e fermento musicale ha fatto la storia e visto la storia passargli davanti. Tutti i più grandi artisti sono entrati lì… tutti, o quasi, manca solo Mozart.

Lo spettacolo è prodotto da Altra scena art management. Le scene sono di Alessandro Chiti, i costumi di Marco Maria Della Vecchia e le luci di Marco Laudando. In locandina Rocchina Ceglia (ufficio stampa), Andrea Vellotti (regista assistente) e Francesco Nannarelli (fotografo di scena).

Intanto, ancora per dicembre, il teatro della Canzone napoletana propone la sottoscrizione di una card, con la quale lo spettatore potrà assistere a sei spettacoli, al prezzo speciale di 90 € in poltrona e di 60 € in palco, scegliendoli liberamente dal cartellone. Inoltre, per il pubblico giovanile, ovvero “under 30”, il teatro rende disponibile, per ogni spettacolo, cento ingressi a 10 €.

I miniabbonamenti e i biglietti sono acquistabili presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online sul circuito AzzurroService.net. Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica e i giorni festivi dalle 10 alle 13:30.

Per accedere al teatro è obbligatorio il possesso del super green pass (detto anche “green pass rafforzato”) e l’uso della mascherina.

Trianon Viviani e Rai 1 rendono omaggio a Enrico Caruso

Il Trianon Viviani e Rai 1 insieme in un evento speciale dedicato a Enrico Caruso.

Giovedì 9 dicembre, alle 21, nel teatro della Canzone napoletana si registra la Serata d’Onore Enrico Caruso, che andrà in onda il giorno di Natale.

Il centenario della nascita del grande tenore è stato celebrato in tutto il mondo con convegni, spettacoli e concerti.

La Serata d’Onore al Trianon Viviani è un “compendio” di omaggi alla figura carismatica e popolare del celebre tenore, raccontando la sua storia attraverso artisti contemporanei e filmati d’epoca. Ne sono autori Massimo AndreiMauro GioiaMarisa Laurito e Giorgio Verdelli, con la consulenza di Giuliana Muscio.

Serata d'Onore Enrico Caruso

Serata d’Onore Enrico Caruso

Marisa Laurito, direttore artistico del teatro partenopeo, conduce il racconto dal palco dove Bruno Garofalo ha allestito la scenografia, ispirandosi alla hall di un albergo dei primi anni del ‘900, con un piano a coda, poltrone e stampe d’epoca.

Da New York Mauro Gioia ci condurrà nei “luoghi” del grande tenore e interpreterà dal vivo uno dei cavalli di battaglia di Caruso: Because.

Il racconto si dipana tra riprese e documenti d’epoca, fotografie, filmati di grandi tenori alle prese col repertorio di Caruso e una serie di esibizioni dal vivo, tra cui Lina Sastri, che racconta l’anima napoletana di Caruso interpretando Core ‘ngrato, scritta proprio per lui, e Nicholas Ceragioli, il talentuoso e giovanissimo cantante, speranza del panorama lirico internazionale. Interverranno Francesco Canessa, critico musicale ed ex sovrintendente del teatro di san Carlo, e il regista Riccardo Canessa.

La Serata vedrà il contrappunto di contributi video esclusivi con gli artisti Andrea BocelliCecilia GasdiaVittorio GrigoloJonas KaufmannDaniel OrenRonil Volo e di quello istituzionale del Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

Il Trianon Viviani ringrazia il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca per la sua partecipazione.

Con la produzione delegata Rai di Eleonora Iannelli, la regia teatrale è di Bruno Garofalo, quella televisiva di Barbara Napolitano.

La Serata d’Onore è a ingresso libero, con prenotazione obbligatoria, per un massimo di due persone, scrivendo a info@teatrotrianon.org. Il teatro confermerà la disponibilità per email fino a esaurimento dei posti.

Per accedere al teatro è obbligatorio il possesso del green pass e l’uso della mascherina. Informazioni: sito istituzionale.

Giovedì 16 dicembre, il Trianon Viviani e Rai 1 realizzeranno un’altra Serata d’Onore, sempre condotta da Marisa Laurito, per rendere omaggio a Sergio Bruni, nel centenario della nascita. Il tributo all’artista, definito «’a Voce ‘e Napule» da Eduardo De Filippo, andrà, quindi, in onda nel giorno di Capodanno in seconda serata.

Promozione turistica dell’Irpinia: Buonopane incontra Casucci

Una strategia di promozione turistica moderna per il territorio irpino, partendo da un collegamento diretto con Procida 2022.

L’isola del golfo di Napoli che sarà Capitale Italiana della Cultura per il prossimo anno rappresenta un veicolo di valorizzazione senza precedenti anche per le aree interne della Campania. Di questo hanno discusso Rino Buonopane, sindaco di Montella e candidato alla carica di Presidente della Provincia di Avellino, e Felice Casucci, assessore al Turismo della Regione Campania nel corso di un incontro che si è svolto presso Palazzo Santa Lucia a Napoli, sede della giunta regionale.

Procida 2022

Procida 2022

Dichiara Rino Buonpane:

L’incontro  è stato molto proficuo e costruttivo. Con l’assessore Casucci abbiamo immediatamente trovato sintonia su obiettivi e strategia Abbiamo discusso su come valorizzare la rete dei borghi presenti sul territorio irpino, anche alla luce dei finanziamenti che proprio su questa linea di intervento sono previsti nell’ambito del Pnrr, investendo sul patrimonio artistico e culturale, senza dimenticare le straordinarie esperienze che dal punto di vista enogastronomico fanno del nostro territorio un unicum. Tutto con sobrio realismo, quello che credo in questi anni sia mancato. E soprattutto con un approccio finalmente moderno. In un’epoca di iper-connessione sono necessari strumenti al passo con i tempi e consentano ad un territorio di essere quanto più competitivo e attrattivo. Su questo il gap che registriamo è evidente.

La chiave della crescita e dello sviluppo, in particolare delle aree interne è senza dubbio rappresentata dalla capacità di fare rete, interpretando al meglio quel ruolo di coordinamento che è proprio dell’ente Provincia, basato sulla pianificazione e sulla capacità di programmazione.

Così conclude Buonopane:

Procida 2022 è un’opportunità da non lasciarsi scappare: È quello che abbiamo rappresentato  all’assessore Casucci. Da lui abbiamo avuto piena disponibilità a costruire insieme un percorso in questa direzione. Negli anni scorsi abbiamo registrato un inutile braccio di ferro tra le istituzioni. Al contrario, resto dell’idea che il dialogo, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, resti l’unica strada possibile se si vogliono ottenere risultati concreti, in particolare con la Regione. È questa la strada che intendiamo seguire. Siamo di sicuro in ritardo perché va recuperato il terreno che abbiamo perso in inutili iniziative folcloristiche, ma con impegno, dedizione e competenza possiamo farcela. Io ci credo.

28esimo Trofeo RiLL per il miglior racconto fantastico

Fino al 21 marzo 2022 si può partecipare al 28esimo Trofeo RiLL per il miglior racconto fantastico, premio letterario bandito dall’associazione RiLL Riflessi di Luce Lunare, col patrocinio del festival internazionale Lucca Comics & Games e della casa editrice Acheron Books.

Il Trofeo RiLL è un concorso aperto a storie fantasy, horror, di fantascienza e, in generale, a ogni racconto sia (per trama e/o personaggi) “al di là del reale”.

Ogni autore/autrice può inviare una o più opere, purché inedite, originali e in lingua Italiana.

I racconti partecipanti sono più di 300 a edizione (nel 2021: 522 racconti), scritti da autori/ autrici residenti in Italia e all’estero.

I racconti possono essere spediti, a discrezione di ogni partecipante, in modalità cartacea oppure elettronica. Per i/le partecipanti residenti all’estero, l’invio in formato elettronico è obbligatorio.

I dieci racconti finalisti del 28esimo Trofeo RiLL saranno pubblicati (senza alcun costo per i rispettivi autori/autrici) in un e-book della collana “Aspettando Mondi Incantati”, curata da RiLL e in uscita a ottobre 2022. Inoltre, i migliori 4-5 racconti fra quelli finalisti saranno pubblicati (sempre gratuitamente) nell’antologia del concorso (collana “Mondi Incantati”, ed. Acheron Books), che sarà presentata al festival internazionale Lucca Comics & Games (novembre 2022).

Infine, il racconto primo classificato sarà tradotto e pubblicato, sempre gratis, in Spagna (sull’antologia Visiones, curata da Pórtico – Asociación Española de Fantasía, Ciencia Ficción y Terror) e in Sud Africa (su PROBE, il magazine dell’associazione SFFSA – Science Fiction and Fantasy South Africa).

L’autore/autrice del racconto primo classificato riceverà un premio di 250 euro.

La selezione dei racconti finalisti sarà svolta da RiLL, valutando ciascun testo partecipante in forma anonima (cioè senza che i lettori-selezionatori conoscano il nome dell’autore/autrice).

La giuria del Trofeo RiLL deciderà poi, fra i racconti finalisti, quelli da premiare e pubblicare nell’antologia “Mondi Incantati” del 2022. Fra i giurati dell’edizione 2021 del Trofeo RiLL: gli scrittori Donato Altomare, Mariangela Cerrino, Giulio Leoni, Gordiano Lupi, Massimo Pietroselli, Vanni Santoni, Sergio Valzania; la giornalista e scrittrice Loredana Lipperini; lo sceneggiatore di fumetti e scrittore Roberto Recchioni; gli accademici Luca Giuliano (Università “La Sapienza”, Roma) e Arielle Saiber (Bowdoin College, Maine – USA); la poetessa Alessandra Racca; i giornalisti ed autori di giochi Andrea Angiolino, Renato Genovese e Beniamino Sidoti.

RiLL Riflessi di Luce Lunare

RiLL Riflessi di Luce Lunare

Ciascun autore/autrice partecipante al 28esimo Trofeo RiLL riceverà in omaggio una copia dell’antologia “IL BAR SUBITO DOPO e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni” (ed. Acheron Books, 2021, collana Mondi Incantati), che prende il nome dal racconto vincitore del 27esimo Trofeo RiLL, scritto dal carpigiano Nicola Catellani.

Il libro ospita dodici storie: i migliori racconti del 27esimo Trofeo RiLL e di SFIDA (altro concorso organizzato da RiLL) e i racconti vincitori di tre premi letterari per storie fantastiche banditi all’estero (in Spagna, Australia e Sud Africa) e con cui il Trofeo RiLL collabora.

Tutti i volumi della collana “Mondi Incantati” sono disponibili su Amazon e Delos Store, oltre che (a prezzo speciale) su RiLL.it

Nel Kindle Store di Amazon sono invece disponibili gli e-book della serie “Aspettando Mondi Incantati”, dedicata ai racconti finalisti del Trofeo RiLL.

La cerimonia di premiazione del 28esimo Trofeo RiLL si svolgerà nel novembre 2022, nell’ambito del festival internazionale Lucca Comics & Games.

Per maggiori informazioni si rimanda al bando di concorso, all’e-mail e al sito di RiLL (che ospita ampie sezioni sul Trofeo RiLL e le connesse collane di antologie/ e-book).

Rockalvi presenta 5 incredibili concerti presso l’Auditorium Novecento di Napoli

Cinque appuntamenti live al centro di Napoli presso lo storico studio Auditorium Novecento.
Un dicembre ricco per festeggiare le festività a ritmo di musica ‘trasversale’, con l’auspicio che la città di Napoli sia sempre più internazionale nelle proposte artistiche e musicali.
Tra i protagonisti della mini rassegna live promossa da Rockalvi festival ci sono: i toscani Sycamore Age (16 dicembre, ingresso euro 12) con le loro melodie inesplorate e atmosfere uniche di matrice  folk rock. L’austriaco, con base a Londra,  Manu Delago (17 dicembre, ingresso euro 15) che tra percussioni ed elettronica esplora ed integra i suoni della natura con i moderni rumori industriali, con l’obiettivo di creare musica sostenibile. Delago è noto anche per essere il percussionista del compositore islandese Ólafur Arnalds e di Björk che affiancherà durante il suo prossimo tour americano. 

Rockalvi Festival

Rockalvi Festival

Dopo circa una settimana è previsto il doppio concerto di due crooner folk blues tra più interessanti del panorama italiano: Kusturin (ex Songs for Ulan) e l’italo americano Joseph Martone (23 dicembre, ingresso euro 12) il quale ha pubblicato per la label partenopea FreakHouse records l’album Honeybirds scelto da Rolling Stone Francia come il miglior lavoro indie folk blues dell’anno 2020. A seguire il ritorno live del pianista-compositore Bruno Bavota (26 dicembre,ingresso euro 15). Rare le sue esibizioni a Napoli e questa volta lo fa in esclusiva per Rockalvi portando le sue incredibili sonorità modern-classic pubblicate per la rinomata etichetta discografica americana Temporary Residence.

A chiudere la rassegna ci penserà il virtuoso chitarrista rock blues romano Adriano Viterbini (29 dicembreingresso euro 15conosciuto anche per militare nel duo Bud Spencer Blues Explosion e nei I Hate My Village e collaboratore di Rokia Traoré e Nic Cester.


(Manu Delago)

Durante tutte le serate, promosse da  Peppe Guarino, ci saranno anche iniziative promozionale per presentare la compilation targata Rockalvi Festival dal titolo “Music For The Music – A LoveTrip Of Rockalvi Festival 2008/2021“.
Il primo progetto discografico dell’associazione Camilla la Stella che Brilla Onlus nasce per dare un contributo concreto alla scena musicale napoletana. Un doppio Cd con in tracklist il meglio dell’inde elettro rock europeo e un’accurata lista di artisti partenopei. Tra brani inediti e editi il progetto mira a sostenere le iniziative dell’associazione e, tra questi, quello di creare, con i proventi ricavi dalla compilation, borse di studio per l’incisione di musica inedita presso l’Auditorium Novecento.
Tra gli artisti coinvolti nella compilation troviamo: Downtown Boys, 24 Grana, Rezophonic, JoyCut, Cesare Basile, Sycamore Age, Hugo Race, Foja, Marco Messina, A Toys Orchestra, The Notwist, Almamegretta feat. Horace Andy, Perdurabo, ‘A67, Saroos, Mr. Silla, Edo, Gnut, Elli De Mon, Bol&Snah e tanti altri.
Il doppio Cd è possibile acquistarlo anche presso lo store Fonoteca (Vomero) oppure versando un contributo associativo di 15 euro, più eventuali 5 euro di spedizione, via Paypal alla mail postmaster@camillalastellachebrilla.com

Questo il programma dei concerti presso Auditorium Novecento:

Gio 16 Dic. Sycamore Age
ingresso euro 12 – inizio ore 21:30
Ven 17 Dic. Manu Delago
ingresso euro 15 – inizio ore 21:30
Gio 23 Dic. Kusturin & Joseph Martone 
ingresso euro 12 – inizio ore 21:30
Dom 26 Dic. Bruno Bavota
ingresso euro 15 – inizio ore 21:30
Mer 29 Dic. Adriano Viterbini 
ingresso euro 15 – inizio ore 21:30

Bestiale Comedìa: il viaggio dantesco di Vinicio Capossela

Vinicio Capossela porta in scena Bestiale Comedìa, un concerto che celebra i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, autore molto amato dal cantautore.

Molto spesso, infatti, nelle opere musicali di Vinicio e nel messaggio intrinseco dei suoi lavori ci sono delle suggestioni che rimandano al Sommo Poeta.

Bestiale Comedìa di Vinicio Capossela

Bestiale Comedìa di Vinicio Capossela

Bestiale Comedìa è un progetto che nasce dal confronto con la Divina Commedia di Dante, cercando di dare dei punti di orientamento allo spettatore all’interno del proprio repertorio musicale. Il paradosso, non solo all’interno di questo progetto, è quello di mostrare ai vivi, agli spettatori e non solo, il viaggio nello smarrimento quotidiano e sociale che percorriamo. Al contrario di Dante che, nella Divina Commedia, ci descrive un viaggio tra morti per salvare i vivi, quello di Vinicio è un viaggio per cercare di redimere i vivi dal proprio regno terreno composto da caos, peccato, incontinenza e pestilenza, in cui il singolo è disperso insieme al proprio labirinto interiore, che ci uccide tutti allo stesso modo.

Solo attraverso la conoscenza si svolge il passaggio verso la grazia beata ma il raggiungimento si compone di  un cammino tortuoso.

Vinicio Capossela

Vinicio Capossela durante il concerto Bestiale Comedìa

Vinicio Capossela riassume con queste parole il senso di Bestiale Comedìa:

Affacciarsi a Dante è affacciarsi al pozzo della natura umana. A partire dalla forma a imbuto della cosmogonia della Comedìa, l’attrazione è sempre stata presente.

Ho iniziato ad appassionarmi a Dante per mito interposto. L’eroe della mia giovinezza è stato il dannato, il bohémien, il distillatore di bellezza Amedeo Modigliani, che sgranava come un rosario ebbro i versi di Dante a memoria mentre dipingeva i suoi volti dagli occhi vuoti.

L’attrazione per l’umano, i suoi miti, per il sublime, per l’inferno, per il peccato e per la virtù, per tutto ciò che desta maraviglia è quello che da 15 anni conduce il mio cammino in musica e parole.

Santi, eroi e viziosi, una certa attrazione per il misticismo, una visione del mondo non specialistica, ma enciclopedica, il cui soggetto è la natura tutta a partire dalla natura umana sono tra le cose dantesche che più mi attraggono.

Il nome Bestiale Comedìa si riferisce al percorso della Divina Commedia, che ha come compito quello dell’affrancamento dalla bestialità.

La nostra sola eternità possibile infatti è, secondo Vinicio Capossela, quella di rallentare il tempo, facendoci sempre più piccoli e avvicinandoci alla prospettiva della lumaca.

Vinicio Capossela da sempre è affascinato e ammaliato dalle figure mitologiche e dal simbolismo che in esse sono racchiuse perché nonostante il tempo e i secoli trascorsi che ci separano dai miti, questi rappresentano l’essere umano in pieno. Ciascuna figura mitologica, che sia essa una sirena o una bestia, cattura un tratto distintivo dell’essere umano che permane nei secoli nonostante il cambiamento sociale, anzi in qualche modo, per Capossela, più andiamo avanti e più assumiamo tratti grotteschi sempre più marcati.

Viviamo azzannando il tempo avidamente senza godere e assaporare la benevolenza che talvolta la vita e la natura ci donano. Viviamo incuranti e sprezzanti delle piccole cose, che diamo per scontate perché convinti che tutto ci è dovuto e tutto è sotto il nostro dominio ma non è così perché la pestilenza è sempre dietro l’angolo, per mostrarci che la natura ci dona ma ci toglie, ridimensionando il nostro sguardo a quello della lumaca che vede il mondo gigantesco intorno a sé.

Bestiale Comedìa vuole essere un momento di riflessione, d’incanto, di stupore ma, soprattutto, di un viaggio senza tempo fatto nella modalità in cui solo Vinicio è capace di fare, traghettando il suo pubblico in luoghi onirici trasudanti di abominevole realtà.

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