Cultura

The Recoveries: il nuovo EP

“The Recoveries EP” nasce a seguito della scelta di pezzi che erano in cantiere già da qualche tempo, circa un anno, prima di entrare in studio a registrare.

I quattro brani che formano il disco sono stati scelti tenendo bene a mente il concept che si voleva far trasparire: affrontare sé stessi, superare gli ostacoli e le paure, rinascere.

È un album dalle ambientazioni solitarie, a tratti cupe, che caratterizzano ogni pezzo. Evidenziando questo aspetto, da ognuno dei 4 brani scaturisce la forza che sorregge e avvolge ogni storia. Forza che riguarda non solo l’uomo ma anche la natura, un elemento presente in tutto l’album.

Il messaggio dell’EP si percepisce seguendo l’ordine della tracklist: tra i pezzi ci sono risvolti positivi e negativi che si alternano ed è ciò che accade nella vita quotidiana di ogni individuo. Ciò che è davvero importante è trovare un motivo per rialzarsi e proseguire il proprio cammino con maggiore consapevolezza.

Per noi questo disco è importante in quanto è il lavoro che ci presenta ufficialmente al mondo della musica indipendente.
Niente è stato lasciato al caso, ogni decisione presa su ogni singola canzone è stata frutto di rinunce, cambi di idee e compromessi per farle risuonare come dovevano, e non potremmo esserne più soddisfatti.

Le fotografie e i colori che rappresentano il disco sono parte integrante del concept e donano quel senso di spiritualità immersa nella natura molto cara alla band. Fonici e musicisti che si sono uniti al progetto hanno contribuito in modo significativo al risultato finale, con suggerimenti tecnici, intuizioni e passione.

The Recoveries

The Recoveries EP: le tracce

1. Istinto Primordiale descrive un viaggio, fisico ma soprattutto morale, verso la pace interiore. Il viaggiatore trova lungo il suo percorso cose, luoghi e persone che gli riportano alla mente il suo passato. Traendo forza e consapevolezza da esso, vuole liberarsi delle insicurezze e delle paure “con cui curava l’anima”.
Aria, Acqua, Fuoco e Terra sono i quattro elementi che evocano il bisogno del protagonista di sentire in modo quasi spirituale la protezione dei propri genitori, che sono il punto di riferimento primordiale nella vita dell’uomo.

 

2. Alyssa è costretta in un presente che vede compromesso e trova insensate le cose su cui poggia la società moderna. Tutto ciò che si ripete ciclicamente, dagli idoli estivi presto dimenticati ai personaggi in tv che periodicamente sostituiscono i precedenti in un vortice di pochezza e superficialità, portano Alyssa ad estraniarsi da questo mondo: non si sente parte di esso e non vorrebbe farne parte, a differenza della massa che acclama con immutato entusiasmo quegli stessi personaggi.
La sua è una necessità di evadere che le fa porre domande sull’umanità e sul futuro, costringendo sé stessa ad immaginarsi altrove.
Vogliamo lasciare il dubbio su chi sia davvero Alyssa: una ragazza alienata o una vera e propria extraterrestre che cerca di tornare a casa. Il brano richiama un po’ la storia di Prot nel film K-Pax, dove lui stesso, durante tutta la pellicola, fa dubitare chi lo circonda se sia davvero un’entità aliena o solo un folle.
Le strofe sono raccontate da un narratore, che parla di Alyssa in terza persona. Il dubbio si pone anche in questo caso, perché rimane un mistero se si tratti solo di un narratore esterno oppure di una figura a lei vicina, che sia lui stesso un alieno o meno.
Nel ritornello è Alyssa stessa a enunciare i propri pensieri.

3. La guerra vuole essere una denuncia contro gli scempi che l’uomo è capace di compiere.
Nei ritornelli, le crude immagini che descrivono gli orrori della guerra vogliono ricalcare le conseguenze di chi la subisce e far scaturire nella mente dell’ascoltatore una domanda: cosa c’è di sensato in tutto ciò? Alla fine della guerra, i soldati “festeggiano” un qualcosa che nella migliore delle ipotesi li ha comunque degradati, fisicamente o moralmente.
La canzone però, come racconta la prima strofa e come confermerà anche il finale con la frase “la quercia tornerà a fiorire” è un inno alla natura e alla sua secolarità e per quanto l’uomo la stia indebolendo lei resta sempre la più grande forza che esista.

Come ci insegna la storia, noi siamo solo una minuscola parte di un ciclo che continua a fare il suo corso.

4. Miracolo è una canzone d’amore. Non un amore superficiale, al contrario, quasi etereo. Il protagonista si sente intrappolato vivendo in un decadimento della propria persona ma all’improvviso viene pervaso da una luce che si rivelerà essere la persona amata che lo farà riemergere dalle ceneri. “È un miracolo” perché il decadimento è così avvincente da non permettere al protagonista di immaginare la sua salvezza prima che quest’ultima avvenga.

The Recoveries

 

The Recoveries: chi sono

The Recoveries è un duo musicale Indie Pop-Rock di Salerno, composto da Giuseppe Capaccio e Luce (Ludovica Cella).

Entrambi alle voci, Giuseppe alle chitarre e Luce alle tastiere, si incontrano per la prima volta alla fine del 2018 per una collaborazione.

Luce si unisce a Giuseppe in alcune date nei locali della provincia e nel gennaio del 2019 formano The Recoveries. Il duo inizia ad apparire sulle locandine dei locali che li ospitano nel Salernitano.

Nello stesso anno partecipano al Tour Music Fest, uno dei più grandi concorsi musicali europei per musicisti emergenti, raggiungendo le Finali Nazionali.
Il tempo e le esperienze li aiutano a delineare al meglio il proprio genere musicale e iniziano a registrare le prime idee. Un anno più tardi la loro visione è chiara, quindi mettono da parte i live per dedicarsi completamente alla scrittura.

A gennaio 2022 intraprendono il percorso di registrazione in studio per la realizzazione del loro primo EP, anticipato il 3 giugno dall’uscita del singolo “Istinto Primordiale”.

Gilda Marconi Sancisi presenta la performance Astral Travel II

In occasione del SI FEST 31 curato da Alex MajoliGilda Marconi Sancisi apre le porte dello Studio OHRUS a Savignano sul Rubicone (FC) e per il pubblico sarà così possibile entrare nel sogno dell’artista e assistere dal vivo alla performance “Astral Travel II”.

Astral Travel II” è un viaggio all’interno del campo onirico dell’artista. Lo spettatore entra in uno spazio delimitato definito “spazio del sogno” abitandolo. Ciò che si genera è un’interazione tra i due mondi; la performance porta a vivere un sogno lucido in cui si perdono i confini tra realtà materiale e onirica. Una grande tela bianca permette di raccogliere antiche tracce di memorie di linguaggi stellari che l’artista utilizza nel mondo astrale, memorie delle sue vite precedenti.

Spiega Gilda Marconi Sancisi:

Il mondo astrale si manifesta nel mondo delle forme mediante il segno; un pannello bianco di circa 240cm x 240 cm è la base su cui traccerò antichi segni provenienti da linguaggi archetipici stellari, alfabeti che utilizzo nei sogni lucidi. In questo ambiente immersivo lo spettatore è coinvolto in un’esperienza dove i confini tra realtà materiali e oniriche sono annullati; avviene così la ritualizzazione del sogno/viaggio astrale pratica molto vicina sia alla morte che alla vita. Nella società contemporanea l’uso del segno è sempre più soppiantato dall’uso del digitale ma il digitale generato dalle macchine, non conosce tutti i segni perché la maggior parte delle conoscenze sono nascoste nella mente di razza del genere umano ed è l’uomo stesso che nella sua evoluzione, dopo averli ricordati e decodificati, li trasmette alle macchine, sovvertendo il suo ruolo da “semplice” umano a creatore o frattale di esso. 

Con questo ciclo di performance l’artista realizzerà tre pannelli di 240cm x240 cm: primi due realizzati saranno allestiti nel suo spazio-studio OHRUS e si potranno vedere durante la performance insieme agli strumenti che si generano, definiti “magici” perché in grado di imprimere sul piano materiale variazioni di energia.

Lo studio diverrà così sia lo spazio onirico della performance sia un luogo espositivo in cui gli spettatori potranno fermarsi e accomodarsi su tappeti.

L’appuntamento è quindi presso lo Spazio OHRUS in C.so Perticari 76 Savignano sul Rubicone (FC)

Data e orario:

10 settembre 2022 dalle ore 12.00 alle ore 22.00

11 settembre 2022 dalle ore 12.00 alle ore 22.00

La performance sarà trasmessa anche in diretta dal canale YouTube “Gilda Marconi Sancisi”, Sabato 10 e Domenica 11 settembre 2022 dalle 12.00 alle 22.00 CET.

Gilda Marconi Sancisi: chi è?

Gilda Marconi Sancisi è un’artista e attrice italiana.

La sua pratica espressiva comprende disegni, performance, installazioni.

Gilda Marconi Sancisi ricerca ed esprime i CODICI che portano dalla DUALITÀ all’UNITÀ.

Attraverso una continua ricerca interdisciplinare lavora su progetti performativi di lunga durata con oggetti ed elementi naturali quali ad esempio luce, fuoco, tempo con l’intenzione di:

– attivare nuove forme di energia

– generare interazioni fisiche tra mondo materiale e immateriale

– esaminare e testare i codici che ispirano la riunificazione androginica e la ri-connessione con l’Uno/Unità.

Attraverso la contemplazione energetica, l’artista trasforma il suo corpo in filtro, creando un ponte tra la dimensione eterea e quella terrestre, quindi permettendo un ascolto intuitivo che nasce dalla comunicazione diretta tra i due mondi.

Attualmente lavora nel suo studio OHRUS e a Torino, IT.

Morgan & Megahertz in Bioelectric tour

Un week end ricco di musica per la rassegna itinerante “La musica che gira intorno” che fa parte delle tre linee del progetto turistico-culturale “Vedi Napoli e poi… torni” finanziato dalla Regione Campania con Fondi POC 2014/2020 – Piano Strategico per la Cultura e i Beni Culturali 2022 e promosso dall’Assessorato al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Napoli.

A cura di Ravello Creative Lab Srl, che ha affidato la direzione artistica a Peppe Barra e a Dj Uncino, “La musica che gira intorno” propone il settimo e l’ottavo appuntamento con doppi concerti ricchi di artisti e dal sound diversificato.

Sempre ad ingresso libero il giorno venerdi 2 settembre (ore 21 presso il Parco Lieri di Napoli) è dedicato alla musica elettronica-cantautorale e rock del milanese Morgan, affiancato da Megahertz; e dai beat hip hop di Dj Uncino che per l’occasione raduna i Friends per una parterre che costituisce il meglio della scena rap e urban napoletana.

Originario di Acerra Uncino è il Dj ufficiale di Luchè ed è tra le figure di spicco del mondo del djing nazionale. Presenterà dal vivo il suo ultimo album “Cambio Rotta” che consolida la sua crescita come producer e lo proietta verso un futuro fatto di sonorità urban club.

Durante il suo set ci saranno dei featuring d’eccezione grazie alla presenza di Shon & 2NG, Geddì, Merrick & Petross, Aston Rico, El D Beatz, Oluwong, MeRu McQueen, Keep it Real, Gianmarco Santarpino, Wena, Roberta Nasti, Shatto, Renè La diva, Andrea Tartaglia, AlboDub, O’Iank, Andrea D’Alessio, Marcello Coleman, Armouann, O’Tzunami, Speaker Cenzou, Peppe Soks & SVM.
Prima del concerto il writer Luca “Zeus40” Caputo realizzerà un murale ispirato dalla frase “Where words fail, music speaks” dello scrittore Hans Christian Andersen. L’artista, curatore anche delle grafiche dell’album di Dj Uncino, fa parte dell’associazione Bereshit, con la quale realizza molti interventi di restyling urbano ed organizza corsi e workshop di writing all’interno di scuole ed enti pubblici, anche all’estero, per la diffusione della aerosol culture.

Morgan & Megahertz in Bioelectric tour

Morgan & Megahertz in Bioelectric tour

A seguire Morgan, che torna in concerto a Napoli dopo tre anni dall’ultima esibizione, affiancato dal musicista e producer Megahertz presenta un concerto intitolato “Bioelettrico”. Il live porterà l’ascoltatore in una dimensione dove uomo e strumento sono collegati in sincrono, cervello, cuore e arti sono un tutt’uno con le macchine che danno vita ai diversi suoni.

Un live durante il quale i due musicisti si cimentano nello sviluppare il tema attraverso i diversi strumenti sistemati con uno schema ben preciso sul palco, in un turbinio di emozioni, con una scaletta di brani ogni volta volutamente diversa, costruita e disegnata come un’opera d’arte sul nascere a secondo delle vibrazioni del momento e dell’evolversi delle situazioni.

Un percorso che naturalmente abbraccia i brani più conosciuti di Morgan e dei Bluvertigo, gli omaggi ai mostri sacri della musica internazionale che hanno accompagnati i due durante la loro crescita artistica, tra i tanti David Bowie, Depeche Mode, Duran Duran, Kraftwerk ed il cantautorato italiano di grande livello, solo per citare alcuni nomi, Bindi, Tenco, Modugno, De Andrè.
Totò Poetry Culture

Il week end musicale continuerà sabato 3 settembre con un altro doppio set di musica elettronica condita dalle poesie di Totò. Infatti sarà il duo composto da Gianni Valentino e Lello Tramma, che ha come moniker Totò Poety Culture, ad inaugurare la serata che si svolgerà presso l’Area pedonale dei Campi Flegrei (dalle ore 21, ingresso libero). 

Totò Poetry Culture è una avventura che celebra, dal 70° anniversario di Malafemmena, la produzione poetica di Antonio de Curtis. In occasione della cruciale ricorrenza è nato l’omonimo duo che include il poeta/performer/autore Gianni Valentino e il musicista/producer/cantautore Lello Tramma (già fondatore e leader della band Palkoscenico).  Le poesie di Totò sono ora rielaborate in una formula contemporanea, alternando suoni di oud, saz, pianoforte, chitarre, Moog, tuba, theremin, Jen, batteria, basso, tromba, ciaramella, violoncello con manipolazioni elettroniche e app digitali e esaltando le reciproche passioni per Massive Attack, Kraftwerk, Depeche Mode, Rӧyksopp, Thievery Corporation, Vangelis, I.S.A.N., Pink Floyd e Beatles.

In chiusura di serata il Dj Marco Corvino aka Dj Corvino Traxx con il suo ricco sound di elettronica e dance. Corvino è uno dei dj storici della scena partenopea conosciuta in tutto il mondo. Ha cominciato a lavorare come dj a livello professionale sin da giovane e ha collaborato e diviso la consolle con nomi altisonanti come Angels Of Love, Marco Carola, Dj Simi, Master Keys, Lino “D” Meglio, Frank Iengo, Daddy’s Groove e lavorato anche nel mondo del cinema partecipando alla realizzazione di molte colonne sonore tra le quali “La leggenda del principe di San Severo”, un cartone animato di Rai Trade, colonne sonore   e ha pubblicato svariati album ed Eps che hanno suscitato interessa su scala internazionale.

Visionnaire22: narrazioni tra cinema documentario e teatro

Dopo gli eventi del 25 e 28 agosto (la masterclass con il  M° Aurelio Canonici dal titolo “Ennio Morricone: una lezione in musica” e la proiezione del docu-film Ennio del regista Giuseppe Tornatore) continua  – fino al 18 settembre – Visionnaire22, la rassegna dell’audiovisivo che giunge alla seconda edizione nata dalla sinergia tra il Museo FRaC-Baronissi(Fondo Regionale d’Arte Contemporanea) diretto da Massimo Bignardi, e l’associazione Tutti Suonati, con il patrocinio e il contributo del Comune di Baronissi. La direzione artistica è di Andrea Avagliano, la consulenza cinematografica di Massimiliano Palmese.

I prossimi due appuntamenti sono un focus su Fabrizio De Andrè e la rinomata scuola cantautorale genovese:
Giovedì 1° settembre dalle ore 19:00 (ingresso libero) ci sarà in esclusiva regionale la proiezione del docu-film  DeAndrè #DeAndrè Storia di un impiegato” già presentato alla 78° Mostra Internazionale denl Cinema di Venezia. Ospite della serata la regista Roberta Lena che dialogherà con la giornalista Erminia Pellecchia. A seguire il concerto dei Litteitaly duo che faranno un omaggio a Farizio De Andrè

Il cantautore italiano Fabrizio De AndrÈ con il figlio Cristiano seduti su una spiaggia mentre suonano e cantano insieme. Italia, Sardegna, 1978


L’opera ripercorre il concerto di Cristiano, il figlio di Faber, che ha portato sul palco il concept album del padre riarrangiato. Un tour, quello di Cristiano, della durata di due anni che ha omaggiato Fabrizio De André con le sue stesse note. Cristiano è uno dei volti, insieme a quelli di Dori Ghezzi e Filippo De André, a raccontare Faber, scavando nella memoria alla ricerca dei ricordi con questo uomo divenuto una leggenda della musica italiana.
Si approfondisce De André non solo come cantautore, ma anche come padre addentrandosi nella sua sfera più privata, e vengono raccontate anche vicende note, ma dalla versione del figlio e da una prospettiva più familiare.

Cristiano ricorda i giorni trascorsi nella casa sarda di Portobello, dove Fabrizio dava vita a quell’album, circondato dagli amici e colleghi. Quello che ne viene fuori è un ritratto esclusivo di De André, che si sofferma sul legame tra padre e figlio, accomunati dall’amore per la musiva e dal pensiero sociale, cose che hanno permesso un passaggio di testimone, che non è semplicemente il nome illustre, ma un’eredità artistica e politica importante.

Venerdì 2 settembre dalle ore 19:00 (ingresso libero) “La Nuova Scuola Genovese” di Yvan Dellacasa e Paolo Fossati.
Introduce e coordina il talk il Prof. Lello Savonardo (Coordinatore del corso di Laurea in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica – Università di Napoli Federico II).

La Nuova Scuola Genovese

Il documentario incentrato sulla “scuola genovese”, movimento culturale nato negli anni ’60 e attivo in particolare nel capoluogo ligure e nel cantautorato italiano. Di questa corrente fanno parte grande nomi, come quelli di Gino Paoli, Luigi Tenco, Umberto Bindi, Bruno Lauzi, Fabrizio De André, ma accanto a loro si stanno facendo conoscere nuove leve della canzone d’autore, come Tedua, Izi, Bresh, Vaz Tè, Nader, Guesan, Demo.

Noti solamente con uno pseudonimo, questi artisti, per lo più rapper, stanno applicando alla musica contemporanea e alle sue recenti evoluzioni gli insegnamenti ricevuti da quei padri che hanno portato in alto lo stendardo della scuola genovese.
È così che due generazioni, apparentemente lontane tra loro, si incontrano e si incrociano, mostrando come, nonostante la forma possa sembrare diversa, rimanga la voglia di esprimersi con parole profonde e di denunciare le mutazioni della società.

Visionnaire22

Visionnaire22: prossimi appuntamenti

Giovedì 8 settembre Donne in musica con Giovanna. Storie di una voce. (Italia, 2021), ospite la regista Chiara Ronchini. Presenta Stefano Valanzuolo (RAI Radio 3 Suite).
Domenica 11 settembre  Donne in musica con Senza Fine (Italia, 2021) di Elisa Fuksas. Ospite Alfonso Amendola (UniSa).
Giovedì 15 settembre Via con Me (Italia, 2020) ospite il regista Giorgio Verdelli con Pasquale Scialò che presenta i libri Paolo Conte (Sperling & Kupfer) e Storia della canzone napoletana vol.II (Neri pozza). Modera il giornalista e autore televisivo Gino Aveta.
Venerdì 16 settembre Omaggio a Pier Paolo Pasolini con “LA GIAGUARA – inseguendo Laura Betti e Pasolini” di e con Elena Bucci (produzione Le belle bandiere). Renzo Paris presenta il libro “Pasolini Moravia” (Einaudi)
Domenica 18 settembre PREMIO ALLA CARRIERA all’attrice napoletana Marina Confalone.

Tra gli eventi speciali sulla magnifica Terrazza degli Aranci, situata nell’antico Convento Francescano di Baronissi oggi sede del Museo FRaC: Simona Boo in concerto l’11 settembre nella serata intitolata “Donne in musica” e il 15 settembre Roberto Colella (La Maschera).

Inoltre nell’ambito di VISIONNAIRE22 è allestita la mostra di “ARMANDO CERZOSIMO – Appunti per un’iconografia della canzone” che inizia venerdì 2 settembre (alle ore 18.30).
Curata da Massimo Bignardi direttore del Museo-FRaC, la mostra propone un repertorio di immagini tratte dall’archivio del fotografo Armando Cerzosimo: un repertorio che attraversa i luoghi della musica, ovvero che si fa da guida immaginativa ai personaggi, alle scene, alle trame dei docufilm proiettati nel suggestivo scenario della Terrazza degli aranci.
In mostra, sedici fotografie di grande formato disegnano le tracce di un viaggio tra luoghi che sollecitano la memoria, accompagnandola, nello spazio dei ricordi con la silenziosa armonia di una melodia francese, del suono delle elettriche londinesi, del canto che sale dal Tago.

Osserva Prof. Massimo Bignardi Direttore del Museo FRaC:

Sono immagini, “che ripropongono nella nostra mente luoghi che fanno da scenografia alle tante canzoni a’stipate’ nella memoria; vere e proprie ‘colonne sonore’ della nostra vita. Cerzosimo ha incontrato, nel corso degli anni, la Londra dei Beatles, la Parigi con le strade che ascendono a Montmartre fino a Place du Tertre con l’aria bohemien di Aznavoir oppure il lungo Senna avvertendo l’eco delle canzoni della Piaf. Vale anche per la Roma di Moriconi, di Venditti con ‘il Cupolone’, la Genova di De André e dei cantautori della nostra generazione, oppure la Sicilia, Nicosia, Siracusa fermando spazi e figure, come fossero un solo luogo. Inoltre, la rapida discesa dal Bairro Alto, da Chiado della vecchia Lisbona, inseguendo la malinconia del ‘fado’. La fotografia di Cerzosimo, in particolare quella in bianco e nero, lascia trasparire la sua innata capacità di guardare oltre la dimensione delle cose reali, di lasciare lo sguardo libero di incontrare la ‘visione’, vale a dire quel connubio tra l’emozione, sensazione propria di un incontro improvviso e, al tempo stesso, il trasporto del ricordo che la memoria ci consegna.

Il mago di Oz di Salman Rushdie

Folgorato fin da bambino dalla visione del film Il mago di Oz del 1939, tratto dal romanzo di L. Frank Baum, Salman Rushdie analizza sequenza per sequenza la pellicola di Victor Fleming, facendo emergere allegorie e dettagli di una storia in cui «l’inadeguatezza degli adulti» porta i giovanissimi protagonisti a «crescere da soli».

Nella seconda parte del volume, il grande scrittore indiano si cimenta inoltre in un breve racconto ispirato alle scarpette rosse di Dorothy, un chiaro omaggio a una storia come quella del Mago di Oz che ha rappresentato per Rushdie la sua prima influenza letteraria.

Prefazione di Giacomo Manzoli

Il mago di Oz di Salman Rushdie

Salman Rushdie: biografia

Celebre per il bestseller I versi satanici del 1988, è scrittore di fama mondiale.

È nato nel 1947 a Bombay, in India.

Trasferitosi giovanissimo in Inghilterra, si appassiona alla letteratura e alla scrittura, divenendo ben presto un autore di grande successo e uno dei principali esponenti del realismo magico, stile narrativo che al racconto realistico unisce l’invenzione mitica.

Tra le sue pubblicazioni si ricordano: le novelle Grimus (1974), I figli della mezzanotte (1981), Vergogna (1983), Il sorriso del giaguaro. Viaggio in Nicaragua (1987), La terra sotto i suoi piedi (2000), Joseph Anton (2012), La caduta dei Golem (2017), Quichotte (2020).

La musica che gira intorno continua con Katia Ricciarelli

Con il concerto di Katia Ricciarelli continua la rassegna itinerante “La musica che gira intorno” che fa parte delle tre linee del progetto turistico-culturale “Vedi Napoli e poi… torni” finanziato dalla Regione Campania con Fondi POC 2014/2020 – Piano Strategico per la Cultura e i Beni Culturali 2022 e promosso dall’Assessorato al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Napoli.

A cura di Ravello Creative Lab Srl, che ha affidato la direzione artistica a Peppe Barra e a Dj Uncino, “La musica che gira intorno” propone un nuovo appuntamento live ad ingresso libero (30 agosto – ore 21 presso il Parco Attaianese di Napoli) dedicato alla musica classica napoletana, folk e lirica. Infatti sarà la possente voce di Katia Ricciarelli, e il virtuosismo chitarristico del Maestro Espedito De Marino, protagonista di in una serata che si preannuncia ricca di emozioni e di pahots in memoria dei grandi autori della tradizione napoletana. I due eseguiranno le più belle canzoni della storia della musica partenopea e di omaggi a grandi artisti contemporanei.

Katia Ricciarelli con Espedito De Marino

Lo spettacolo è composto in due parti: la prima con il poliedrico e virtuoso chitarrista di Scafati Espedito De Marino in versione quartet, celebre per essere stato fino all 2003 il chitarrista del grande chansonnier napoletano Roberto Murolo ed oggi collaboratore di  Katia Ricciarelli. Mentre la seconda parte dello spettacolo vedrà in scena il soprano di Rovigo che terrà il concerto dal titolo “In…Canto Napoletano”, una combinazione che interseca la grande canzone d’autore a virtuosismi per chitarra mediterrannea. A corollario arpeggi romantici in memoria di Pino Daniele, Renato Carosone, Lucio Dalla, e sulle poesie di Libero Bovio, Salvatore Di Giacomo, E.A. Mario, Totò, Paolo Morelli e tantissimi altri.

I prossimi appuntamenti:
venerdì 02 settembre Morgan & Megahertz in Bioelectric tour + Dj Uncino & Friends in Cambio Rotta live con:
Speaker Cenzou – Lucariello – Marcello Coleman – Keep It Real – Dope One – O’iank – 2Ng – Shon – Andrea D’Alessio – O’zulu – Shatto – Roberta Nasti – Geddi – Wena – Andrea Tartaglia – Rene La Diva – Aston Rico – Armouann – O’tsunami – Vincenzo Bles – Peppe Soks – Svm – Merrick & Petross – ore 21 Parco Lieti
sabato 03 settembre Marco Corvino + Toto’ Poetry Culture – ore 21 Campi Flegrei Area Pedonale
sabato 10 settembre Marco Zurzolo in “i napoletani non sono romantici” – ore 21 Villa Comunale
domenica 11 settembre Mario Maglione – ore 21 Parco Emilia Laudati.

Paintbeat: Mark Kostabi e Tony Esposito in mostra a Mantova

Il mondo affascinante e magnetico di Mark Kostabi si incontra con quello colorato e suggestivo di Tony Esposito in “Paintbeat”, mostra che arriva alla galleria M.A.D. MANTOVA ARTE DESIGN (in via Cavour 59, a Mantova), dal 10 al 30 settembre.

Paintbeat: Mark Kostabi e Tony Esposito in mostra a Mantova

Paintbeat: Mark Kostabi e Tony Esposito in mostra a Mantova

Nei dipinti esposti troveremo da un lato i tratti distintivi dell’artista americano, che con il tempo sono diventati delle vere e proprie costanti, come la citazione di altre opere e la raffigurazione di soggetti senza volto che richiamano le figure dei manichini di De Chirico.
Invece i dipinti di Tony Esposito sono definiti da Massimo Pirotti:

Un’esplosione di segni e forme di matrice tribale con colori molto accesi e solari che richiamano i ritmi irregolari dell’arte africana, nei suoi quadri si percepisce il ritmo che fa parte del suo ricchissimo bagaglio musicale. Questi pattern modulari sono delle costruzioni onomatopeiche in chiave visiva sottolineando la modernità delle nostre profonde radici arcaiche.

Afferma Lucia Quasimodo, fondatrice della Galleria MAD:

La nostra galleria è lieta di presentare due artisti di livello mondiale come Mark Kostabi e
Tony Esposito, due personaggi che a suon di musica e pittura vivono un legame artistico
pieno di contaminazioni tra musica e pittura. Ritmo, colori, intensità e forme sono al centro
della loro poetica e durante la mostra a loro dedicata ci saranno moltissime sorprese.

Il vernissage della mostra si terrà sabato 10 settembre alle ore 18. A introdurla una presentazione critica a cura di Massimo Pirotti, a cui seguirà una breve performance musicale dal vivo di Mark Kostabi.
“Paintbeat” è un evento in collaborazione con MaterManto di Massimo Pirotti.

Mark Kostabi

Mark Kostabi: biografia

Mark Kostabi nasce da una famiglia di immigrati estoni in California, dove trascorrerà i primi anni della vita, nella località di Whittier.
Studia disegno e pittura alla California State University. Nel 1982 si trasferisce a New York e dal 1984 diventa un’importante figura di riferimento all’interno del movimento artistico dell’East Village.
Durante questi anni si diverte nell’uso provocatorio dei mass media con auto interviste con a tema l’arte contemporanea.
Dal 1987 ottiene un riconoscimento internazionale e le sue opere vengono richieste da gallerie del Giappone, Stati Uniti, Australia e Germania.

Nel 1988 fonda “Kostabi World“: il suo studio, galleria, ufficio a New York. Questa struttura, grazie ai molti assistenti, produce circa 1000 quadri all’anno, di cui tutti sono firmati del maestro. Dal 1996 divide la sua vita tra New York e Roma dove diventa un modello per molti artisti italiani. Nei suoi dipinti sono presenti delle vere e proprie costanti, come la citazione di altre opere e la raffigurazione di soggetti senza volto che richiamano le figure dei manichini di De Chirico.
Negli ultimi anni si è dedicato al disegno di marchi pubblicitari tra i quali gli orologi Swatch, tazze per caffè espresso, accessori per il computer e recentemente ha ricreato la maglia rosa del Giro d’Italia.
Ha collaborato pittoricamente con Enzo Cucchi, Arman, Howard Finster (nel 1992), Tadanori Yokoo (nel 1993) e Enrico Baj (nel 1992).
Ha concesso interviste alla CNN e al canale MTV oltre che a numerose riviste e settimanali quali : New York Times, People, Vogue, Playboy, Forbes, New York Magazine, Domus, Artforum, Art in America, Artnews Arts, Flash Art, Tema Celeste, compresa un’intervista a Radio uno New York con il
presentatore italiano Tino Maiolo.

Kostabi è noto soprattutto per i suoi dipinti di figure senza volto che spesso commentano questioni politiche, sociali e psicologiche legate alla società contemporanea, le cui radici stilistiche e visuali vanno rintracciate nell’opera di Giorgio de Chirico e Fernand Léger.

Oltre alle esposizioni legate al mondo dell’arte, Kostabi ha ideato e realizzato numerose copertine di dischi per musicisti internazionali.
Gli artisti con cui ha collaborato sono: Guns N’ Roses, per i quali ha realizzato l’artwork di Use Your Illusion; The Ramones, per la copertina di ; i sudafricani Seether per l’album Holding Onto Strings Better Left to Fray; il cantante Jazz Jimmy Scott, per l’album Holding Back The Years; il progetto
di Jase Blankfort noto come Glint, per il quale Kostabi ha realizzato la copertina di Sound in Silence; il compositore e cantante italiano Alberto Nemo, per il quale Mark Kostabi ha realizzato la copertina dell’album intitolato Opera, RK: Roman Klun, per il quale Kostabi ha ideato la copertina di Kingsway; Psychotica, per i quali ha realizzato la copertina dell’album Espina.

Tony Esposito

Tony Esposito: chi è?

La musica di Tony Esposito è ispirata a sonorità provenienti da molti Paesi del mondo, mescolate con ritmi tribali e melodie tipiche della musica partenopea.
L’originalità del suo approccio si può ritrovare nell’invenzione di strumenti unici come il tamborder, suono onomatopeico di uno dei suoi più famosi brani, Kalimba de Luna, di cui i Boney M. pubblicarono quasi contemporaneamente una cover in linguaingles e.
È sposato con Eleonora Salvadori. Ha due sorelle, Anna ed Eva Esposito, ed un fratello, Pasquale Esposito.

Prima di affacciarsi all’attività discografica in proprio, Tony Esposito ha contribuito, durante gli anni settanta, al “sound ritmico” di diversi artisti italiani quali: Pino Daniele, Edoardo Bennato, Alan Sorrenti, Juan Lorenzo, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Gino Paoli, Roberto Vecchioni, Francesco Guccini, Eugenio Bennato, Claudio Rocchi, Mauro Pelosi.

Insieme a Tullio De Piscopo, James Senese, Joe Amoruso, Rino Zurzolo e Fabio Forte, ha contribuito a coniare il termine “blues metropolitano” che trova uno dei punti di massima espressione artistica nell’album di Pino Daniele Vai mo’ del 1981. Dopo gli anni novanta Tony Esposito collaborerà con tanti artisti italiani. Va segnalato il suo incontro nei live con Enrico Capuano.
Questo gruppo, insieme a molti altri dell’hinterland napoletano (fra i quali Ernesto Vitolo, Gigi de Rienzo, Robert Fix e Mark Harris), verranno considerati per molti anni i capostipiti e i punti di riferimento della cosiddetta “Napoli-power “(il nuovo sound blues – rock metropolitano ove si innestano funky-jazz e world-etnica).
Negli stessi anni e in quelli a seguire Esposito ha collaborato con diversi musicisti internazionali tra i quali: Don Cherry, Paul Buckmaster, Don Moye, Gato Barbieri, Eumir Deodato, Brian Auger, Gilberto Gil, Eddie Blackwell, Billy Cobham, Moncada, Gema Quatro, Seydou Kienou, Naná Vasconcelos e molti altri ancora.

La seconda edizione di Visionnaire22

La seconda edizione di Visionnaire22 inizierà giovedì 25 agosto con un omaggio ad Ennio Morricone ad opera del Maestro Aurelio Canonici. Il direttore d’orchestra e compositore di fama internazionale terrà una lezione – concerto durante la quale racconterà la musica di Morricone svelandone segreti e peculiarità.
Il secondo appuntamento previsto per domenica 28 agosto terrà accesa l’attenzione sul grande musicista romano scomparso tre anni or sono. Infatti dalle ore 19:30, con ingresso libero, verrà proiettato ENNIO film documentario di Giuseppe Tornatore già premiato ai Nastri d’Argento 2022 e ai David di Donatello 2022.

Ospite d’onore l’attrice Susy Del Giudice, di recente protagonista al cinema nel film I Fratelli De Filippo mentre in Tv nelle serie Mina Settembre e Il commissario Ricciardi. Il talk sul documentario biografico sarà introdotto da Peppe D’Antonio direttore del festival Linea d’Ombra.

Dal 25 agosto al 18 settembre torna Visionnaire22, la rassegna dell’audiovisivo che giunge alla seconda edizione nata dalla sinergia tra il Museo FRaC-Baronissi (Fondo Regionale d’Arte Contemporanea) e l’associazione Tutti Suonati, con il patrocinio e il contributo del Comune di Baronissi.
La direzione artistica è di Andrea Avagliano e la consulenza cinematografica di Massimiliano Palmese.

Il museo di arte contemporanea FRaCBaronissi si trasformerà in un luogo di visioni per visionari con narrazioni di storie di artisti e vite eccezionali attraverso i linguaggi del cinema documentario e del teatro. Il filo conduttore sarà la Musica.

Partita il 25 agosto con l’anteprima della proiezione del docufilm “Aznavour By Charles” del regista Marc Di Domenico, e gli ospiti del talk  Rino Sciarretta (produttore Zivago Film) e Gino Aveta (autore televisivo e radiofonico); la seconda edizione ha come tema la “Musica”.
Il festival avrà una proposta di documentari sui grandi compositori di colonne sonore, del cantautorato italiano, grandi interpreti della canzone italiana, e la musica popolare; tutti documentari che hanno già partecipato a grandi festival nazionali. Prima e dopo le proiezioni saranno presenti i registi, giornalisti, mini-live musicali, più un omaggio a Pier Paolo Pasolini, nel Centenario della nascita, con un reading a cura dell’attrice Elena Bucci, Premio UBU per il teatro”.
Partita il 25 luglio con l’anteprima della proiezione del docufilm “Aznavour By Charles” del regista Marc Di Domenico, con ospiti del talk Rino Sciarretta (produttore Zivago Film) e Gino Aveta (autore televisivo e radiofonico); la seconda edizione ha come tema la “Musica”. La rassegna avrà una proposta di documentari sui grandi compositori di colonne sonore, del cantautorato italiano, grandi interpreti della canzone italiana e della musica popolare; tutti documentari che hanno già partecipato a grandi festival nazionali.
Prima e dopo le proiezioni saranno presenti i registi, giornalisti, mini-live musicali, più un omaggio a Pier Paolo Pasolini, nel centenario della nascita, con un reading a cura dell’attrice Elena Bucci, Premio UBU per il teatro. 

Visionnaire22: il programma


I protagonisti e gli ospiti di questa edizione sono:
Aurelio CanoniciSusy Del GiudiceRenzo ParisRoberta LenaStefano ValanzuoloGino Aveta, Chiara RonchiniPeppe DAntonioRino SciarrettaPasquale ScialòGiorgio VerdelliAlfonso AmendolaLello Savonardo. Premio Visionnaire alla Carriera di questa seconda edizione va all’attrice Marina Confalone.

Il programma delle proiezioni e talk prevede: domenica 28 agosto ENNIO (Italia, 2021) di Giuseppe Tornatore. Nastro d’Argento 2022 – Doc dell’anno, David Di Donatello 2022; ospite Susy Del Giudice. Introduce il talk Peppe D’Antonio del festival Linea d’Ombra.
Giovedì 1° settembre De Andrè # De Andrè Storia di un impiegato (Italia, 2021) presentato alla 78° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Ospite la regista Roberta Lena. Modera la giornalista Erminia Pellecchia.
Venerdì 2 settembre La Nuova Scuola Genovese (Italia, 2022) di Yvan Dellacasa e Paolo Fossati.
Introduce il talk Lello Savonardo (Coordinatore del corso di Laurea in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica – Università di Napoli Federico II).
Giovedì 8 settembre Donne in musica con Giovanna. Storie di una voce. (Italia, 2021), ospite la regista Chiara Ronchini. Presenta Stefano Valanzuolo (RAI Radio 3 Suite).
Domenica 11 settembre  Donne in musica con Senza Fine (Italia, 2021) di Elisa Fuksas. Ospite Alfonso Amendola (UniSa).
Giovedì 15 settembre Via con Me (Italia, 2020) ospite il regista Giorgio Verdelli con Pasquale Scialò che presenta i libri Paolo Conte (Sperling & Kupfer) e Storia della canzone napoletana vol.II (Neri pozza). Modera il giornalista e autore televisivo Gino Aveta.
Venerdì 16 settembre Omaggio a Pier Paolo Pasolini con “LA GIAGUARA – inseguendo Laura Betti e Pasolini” di e con Elena Bucci (produzione Le belle bandiere). Renzo Paris presenta il libro “Pasolini Moravia” (Einaudi)
Domenica 18 settembre Premio alla carriera all’attrice napoletana Marina Confalone.

Tre gli eventi speciali una lezione spettacolo, che inaugura il festival (25 agosto) con il  M° Aurelio Canonici dal titolo “Ennio Morricone: una lezione in musica” (La gioia della musica – RAI 3); il concerto dei Solisti Brass evolution (28 agosto) che eseguiranno alcuni celebri brani di The Maestro; un focus sula tradizione cantautorale genovese con la sua storia tra passato e presente.
Altri live allieteranno le serate sulla magnifica Terrazza degli Aranci situata nell’antico Convento Francescano di Baronissi oggi sede del Museo FRaC: l’1 settembre i Litteitaly duo faranno un omaggio a Farizio De Andrè mentre Simona Boo si esibirà l’11 settembre nella serata intitolata “Donne in musica”.

Il cantautore italiano Fabrizio De AndrÈ con il figlio Cristiano seduti su una spiaggia mentre suonano e cantano insieme. Italia, Sardegna, 1978

Dichiara il direttore artistico Andrea Avagliano:

La rassegna  si inserisce nel percorso intrapreso lo scorso anno dal Museo-FRaC-Baronissi e dall’Associazione Tutti Suonati per sperimentare nuove contaminazioni tra linguaggi espressivi. Dopo il felice esordio della prima edizione, Visionnaire22 continua la  sua avventura con una particolare attenzione al cinema documentario, avente quest’anno come tema conduttore la musica. La rassegna parla di “narrazioni”, quindi di un dialogo, di un’apertura avendo come intento la ricombinazione di linguaggi e di creatività, cercando con il pubblico uno scambio di immaginazioni, suggestioni, nuove visioni. Un evento che è una proposta che mancava nel panorama campano e che ha la particolarità di unire l’audio e il visivo con la parola che diventa racconto letterario.


Gli fa eco il Prof. Massimo Bignardi Direttore del Museo FRaC: 

È con soddisfazione che il Fondo Regionale d’Arte Contemporanea Baronissi, in unione con l’Associazione Tutti Suonati, si attesta nuovamente al principio fondante della sua istituzione, confermandosi quale luogo di sperimentazioni e d’incontri dei linguaggi creativi contemporanei. Abbiamo dato spazio a forme d’arte quali la danza, teatro e video arte ma ora è di nuovo il momento di Visionnaire, rassegna di documentari e teatro che giunge alla seconda edizione, il cui tema centrale è la musica.

Grazie a Visionnaire continuiamo un percorso artistico multidisciplinare che s’intreccia con il mondo dei documentari confermando un’esperienza interessante e godibile dove il pubblico, sempre attento e motivato, potrà assistere alle proiezioni e agli incontri con i protagonisti, nella bellissima cornice della Terrazza degli aranci. Si completa così un percorso fondamentale che è quello della conoscenza e condivisione delle arti.

Mentre il Sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante conclude:


Visionnaire è uno degli eventi culturali più significativi che la città di Baronissi abbia elaborato nel corso degli ultimi anni.
Una rassegna di straordinaria qualità, dedicata al cinema documentario e al teatro, che ha registrato lo scorso anno la presenza di ospiti di grande prestigio nazionale, da Alessandro Rossellini a Renato Carpentieri, per citarne solo alcuni, e che si ripropone anche quest’anno con un ricco e articolato programma, segno evidente della straordinaria capacità di mettere insieme esperienze e competenze. 
Baronissi – grazie anche all’attività infaticabile del Museo FRaC – è ormai luogo di eccellenza della cultura e dell’arte.

Per la prima volta in Campania Erri De Luca e Sabrina Knaflitz in “Un’ora a teatro

Dopo il concerto dello scorso anno di Ludovico Einaudi e quello recente di Frankie Hi NRG con AlJazeera e Giorgio Li Calzi arriva sul famoso Pianoro di Ciolandrea, incantevole terrazza naturale in Cilento, Erri De Luca in uno spettacolo unico e irripetibile con l’attrice Sabrina Knaflitz.

Erri De Luca e Sabrina Knaflitz

Erri De Luca e Sabrina Knaflitz



L’inedita coppia si esibirà – per la prima volta in Campania – Sabato 03 Settembre 2022 (dalle ore 19 – posti a sedere non numerati, euro 15 al botteghino) portando in scena lo spettacolo «Un’ora a Teatro».

L’evento è realizzato da Ponderosa Music & Art in collaborazione con la diciassettesima edizione della manifestazione Equinozio d’Autunno organizzata dal Comune di San Giovanni a Piro (Sa).

Lo spettacolo teatrale è un racconto a due voci durante il quale si narrano le imprese di un fiore, le stranezze di un albero piantato in un giardino, che non lascia cadere i suoi frutti, l’avventura di due famosi gas della chimica, il punto di vista di un antico abitante di foreste. C’è una notizia circa l’uguaglianza e un consiglio in caso di valanga. In mezzo irrompe una scrittrice americana del 1900 che frantuma il rapporto tra i sessi sprizzando scintille. Il finale è napoletano.

“Un’Ora a Teatro” avrà una cornice perfetta perché immerso in uno dei luoghi più belli della Campania dal quale si può ammirare uno dei tramonti più “mozzafiato” d’Italia. Con lo zoom di una reflex si riesce a catturare anche il Cristo di Maratea e le capre che pascolano a picco sul mare sono la compagnia perfetta formando una cornice di un meraviglioso quadro. La terrazza naturale s’affaccia direttamente sull’area marina protetta degli Infreschi e della Masseta. Sotto c’è Scario. Di fronte sembra il paradiso con il golfo di Policastro in tutto il suo splendore.

Sabrina Knaflitz racconta così la genesi dell’amicizia e del rapporto di lavoro sfociata in una tournée targata Ponderosa dall’emblematico titolo “Un’ora a teatro”. Un testo scritto dallo scrittore, poeta e attivista napoletano e interpretato sul palcoscenico come se fosse un racconto a due voci dallo stesso De Luca assieme all’attrice romana:

Noi gente di teatro dopo lo spettacolo andavamo tutti a cena. Prima del Covid si faceva così. Qualche anno fa, in una di queste occasioni, dopo aver recitato un “Riccardo III” diretto da Alessandro Gassmann (suo marito, ndr), ho avuto il piacere e l’onore di conoscere Erri De Luca che era venuto ad assistere allo spettacolo. Da allora è nata un’amicizia. In tempi recenti ci siamo rivisti ed Erri mi ha chiesto che cosa stessi facendo. Gli ho parlato dei miei progetti, ma anche della frustrazione di noi attori di teatro dopo che il Covid ha bloccato un po’ tutto. Lui mi ha ascoltato e poi mi ha detto: “Guarda, ho scritto una cosa per noi due.

È davvero un grande onore partecipare a un progetto di un grande scrittore e di una grande persona come lui. Non potevo che rispondere di sì…Durante lo spettacolo.

Ci siamo io, lui, un leggio, due sedie e un tavolino. Niente musica. A riempire la scena solo parole e pensieri. Pensieri alti su cui riflettere e con cui confrontarsi tutti assieme. E a vedere la reazione al debutto, posso assicurare che Erri con i suoi scritti riesce a creare un’empatia davvero speciale con il pubblico. D’altronde, i suoi pensieri, lucidi e profondi, sono come frecce. Ti catturano. Tutti noi, ma soprattutto i giovani, abbiamo bisogno di una coscienza, di ideologie, di pensieri precisi anche su temi importanti come quelli che lui riesce ad esprimere con la sua penna così fina», continua Sabrina Knaflitz. Entusiasta perché «in un momento così difficile per il teatro, la libertà che abbiamo io e lui di recitare rappresenta un’opportunità impagabile, oltre che imperdibile.

Conclude l’attrice:


Naturalmente c’è molto delle passioni di Erri si parla di natura, di fiori, di montagna, di come ci si salva dalle valanghe, di animali nella foresta, di gas nella chimica, di poesia napoletana, di immigrati. Ma in scena, e lo dico con orgoglio, c’è anche tanto spazio per le donne.

Donne importanti, intelligenti, indipendenti, che hanno lasciato un segno. Descritte in maniera alta. Donne fonte di ispirazione e, lo dico dal mio punto di vista, di cui andare orgogliosamente fiere. Come la poetessa keniota Shailja Patel o come Dorothy Parker, un’intellettuale e attivista americana che ha attraversato controcorrente il Novecento, di cui parlo in un monologo in cui una donna aspetta una telefonata che non arriverà mai.

Il concerto è volutamente organizzato in luogo naturale, il pubblico è invitato alla massima collaborazione perché si svolga nel migliore dei modi:
– consigliamo di raggiungere la radura con mezzi di trasporto agili (moto, scooter, bici)
– raccomandiamo di indossare abbigliamento e scarpe comodi.

Irpinia Mood Food Festival, ad Avellino il gusto delle stelle

Si terrà dall’uno al quattro settembre nella storica sede dell’ex Carcere Borbonico di Avellino, la kermesse Irpinia Mood – Food Festival.

L’evento, alla sua sesta edizione, è promosso dalla startup – società benefit ‘Visit Irpinia’ in collaborazione con la Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino e il patrocinio della Provincia di Avellino.

Irpinia Mood è un format consolidato che, ogni anno, richiama amanti e appassionati del mondo della cucina grazie ad un ricco calendario di appuntamenti, showcooking, degustazioni e incontri culturali.

Una manifestazione che celebra Avellino come culla della buona tavola, la Food Valley di un areale dalla biodiversità unica e variegata interpretata da produttori e chef autorevoli di cui Irpinia Mood ne promuove la conoscenza e ne valorizza le capacità artigianali con l’intento di creare nuove opportunità di crescita per l’intero tessuto produttivo e turistico del territorio.

Negli anni, la manifestazione si è distinta per il suo palese attaccamento alle radici rurali dell’Irpinia con un’attenzione particolare all’ambiente e al rispetto degli eco-sistemi.

Per questo, tra le sue file, anche quest’anno, può contare sulla partecipazione di chef e professionisti del settore che hanno fatto della sostenibilità un vessillo da difendere.

Non a caso, la direzione artistica dell’edizione 2022 è andata allo chef Mirko Balzano, firma rinomata della gastronomia irpina e campana, il quale ha creato una squadra di altissimo profilo.

Nella cornice suggestiva del complesso monumentale avellinese, ogni sera, dalle 20.00, saranno presenti chef e pastry chef, ognuno realizzerà un piatto ispirato dagli ingredienti dei produttori locali.

Tra gli stellati saranno presenti: Cristian Torsiello, Osteria Arbustico (1 stella Michelin), Marianna Vitale, Sud (1 stella Michelin), Pasquale Palamaro, Indaco (1 stella Michelin), Paolo Barrale, Aria Restaurant, (1 stella Michelin), Luigi Salomone, Re Santi e Leone (1 stella Michelin), Francesco Franzese, Rear Restaurant (1 stella Michelin).

Tra gli irpini, invece la già stella Michelin Antonio Pisaniello, Carmen Vecchione, Giovanni Mariconda, Vincenzo Vazza, Giovanni Arvonio, Raffaele Romano, Davide Filadoro, Gerardo Urciuoli, Gianpaolo Capaldo, Alfonso Rossi, Torteria Gecko, Emilia Damaso, Mattia Barbarisi, Alessandro Alvino, Enzo Grotta, Thomas Taccone, Francesco Ciotola, Francesco Graziano, Gioi della Bruna, Domenico Landolfi, Vittorio Belmonte, Federico della Cerra, Arcangelo Gargano, Carmen Urciuoli, Francesco Fusco, Marco del Giudice.

Non mancheranno poi le firme dei salernitani Pasquale Torrente, Michele De Martino, Marco Laudato, Giovanni Mellone il pugliese Francesco Nacci, Cosimo Russo, il casertano Mario Milo, il pasticciere napoletano Antonio Maresca, Jun Inazaw di Umi e Mario Musci.

Ogni creazione sarà il racconto di una storia che troverà voce nel piatto, ma anche nei talk di approfondimento (in programma dalle 19.00) condotti dalla giornalista Rosa Iandiorio, nei quali si alterneranno relatori del mondo dell’enogastronomia, della cultura, del turismo e dell’imprenditoria. Tra gli ospiti gli chef due stelle Michelin Giovanni Solofra e Roberta Merolli, Tre Olivi e Antonello Magistà, Patron del Pashà (una stella Michelin).

Ad allietare la 4 giorni, infine, l’arte e la musica a cura di Felice Caputo. Tra gli artisti più attesi Joe Bastianich, showman di Masterchef che si esibirà nella veste di musicista, accompagnato dalla Terza Classe, venerdì, 2 settembre.

Irpinia Mood Food Festival

Spiega Alessandro Graziano, ideatore di Irpinia Mood e Ceo Visit Irpinia:

Abbiamo deciso di riproporre Irpinia Mood dopo questi due anni difficili Non potevamo vanificare gli sforzi fatti in questi anni. La lunga pausa però ci ha permesso di riflettere su come raccontare il nostro territorio e siamo tornati alle origini. L’edizione di quest’anno è proprio intitolata “denominazione d’origine”, con un errore grammaticale voluto perché nell’edizione si metteranno costantemente in discussione i modelli di sviluppo e le certificazioni che fino ad ora hanno caratterizzato la filiera agroalimentare. I focus, inoltre, saranno incentrati sull’importanza delle tradizioni, la transumanza e il ruolo della rigenerazione urbana. Abbiamo coinvolto, con la carica di direttore artistico, lo chef Mirko Balzano che sta coordinando tutta l’offerta gastronomica. Grazie a lui, siamo riusciti a coinvolgere tantissimi chef di blasone che ci aiuteranno a realizzare la nostra mission: promuovere le migliori produzioni della provincia. Ogni chef, infatti, sceglierà un ingrediente rigorosamente irpino e lo trasformerà in una proposta gastronomica, esaltandone tutte le caratteristiche.

L’anteprima di Irpinia Mood, invece, dal titolo Pummarole, sarà celebrata presso Le Masserie Piano. Sempre per restare nello spirito della manifestazione, il 28 agosto, a Cesinali (Av), va in scena l’antico rito della salsa. Un’intera giornata dedicata al pomodoro, in particolare al San Marzano, di cui la Campania è terra d’elezione. Previsti laboratori per adulti e bambini, dove, guidati dallo chef Balzano e dalle massaie irpine, ognuno avrà modo di imparare l’arte delle boatte.

L’evento sarà coadiuvato anche da diversi personaggi della cultura popolare che racconteranno la ricca storia che ruota attorno a questa tradizione. In questo modo, l’esperienza sarà completa: lavorazione della pummarola, laboratorio per la lavorazione della pasta, fino al classico momento conviviale che culminerà, a tavola, con una ricetta tipica a base di pummarola fresca, preparata dal direttore artistico della kermesse, Mirko Balzano.

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