Comunità

Covid-19 in Irpinia: nuovi 126 tamponi naso-faringei sono risultati positivi

Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia,1.533, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 126 casi.

I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:

  • 3 residenti nel comune di Altavilla Irpina
  • 3 residenti nel comune Ariano Irpino
  • 5 residenti nel comune di Atripalda
  • 3 residenti nel comune di Avella
  • 15 residenti nel comune di Avellino
  • 1 residente nel comune di Bagnoli Irpino
  • 1 residente nel comune di Bonito
  • 1 residente nel comune di Calitri
  • 2 residenti nel comune di Casalbore
  • 1 residente nel comune di Cassano Irpino
  • 3 residenti nel comune di Contrada
  • 4 residenti nel comune di Fontanarosa
  • 1 residente nel comune di Forino
  • 3 residenti nel comune di Grottolella
  • 2 residenti nel comune di Guardia dei Lombardi
  • 3 residenti nel comune di Lauro
  • 6 residenti nel comune di Lioni
  • 6 residenti nel comune di Mercogliano
  • 3 residenti nel comune di Monteforte Irpino
  • 2 residenti nel comune di Montella
  • 1 residente nel comune di Montemiletto
  • 7 residenti nel comune di Montoro
  • 2 residenti nel comune di Moschiano
  • 4 residenti nel comune di Mugnano del Cardinale
  • 2 residenti nel comune di Nusco
  • 1 residente nel comune di Pago Valle Lauro
  • 1 residente nel comune di Paternopoli
  • 2 residenti nel comune di Prata Principato Ultra
  • 2 residenti nel comune di Pratola Serra
  • 1 residente nel comune di Quadrelle
  • 4 residenti nel comune di Roccabascerana
  • 1 residente nel comune di Salza Irpina
  • 5 residenti nel comune di San Martino Valle Caudina
  • 1 residente nel comune di San Michele di Serino
  • 2 residenti nel comune di San Sossio Baronia
  • 6 residenti nel comune di Sant’Angelo dei Lombardi
  • 1 residente nel comune di Santo Stefano del Sole
  • 1 residente nel comune di Scampitella
  • 1 residente nel comune di Serino
  • 4 residenti nel comune di Solofra
  • 1 residente nel comune di Sperone
  • 1 residente nel comune di Sturno
  • 1 residente nel comune di Summonte
  • 1 residente nel comune di Taurano
  • 1 residente nel comune di Teora
  • 1 residente nel comune di Torella dei Lombardi
  • 1 residente nel comune di Tufo
  • 1 residente nel comune di Vallata
  • 1 residente nel comune di Venticano

Webinar dedicata ai giovani delle aree interne

Domenica 29 novembre alle ore 17:00  i giovani sono protagonisti di una webinar che affronterà il problema del rilancio delle aree interne.

L’iniziativa è organizzata dal Forum dei Giovani di San Marco dei Cavoti e saranno presenti molti giovani che rappresentano il territorio, che sono impegnati in realtà associative, amministrative e imprenditoriale. I giovani invitati alla discussione virtuale parleranno della loro realtà lavorativa e della difficoltà che riscontrano ad intraprendere un percorso nelle aree interne.

Il momento che stiamo vivendo è abbastanza delicato ed è proprio in questi momenti che c’è bisogno di affrontare queste problematiche. Dopo questo arresto ci sarà bisogno di nuove idee e nuova forza che dovranno dare vita a nuove progettualità per rilanciare le aree interne, da sempre in difficoltà.

Quante imprese che hanno resistito durante il primo lockdown avranno la forza per poter ripartire? Quali saranno le nuove esigenze ideali, economiche e sociali per poter parlare di ripartenza?

Ciò che si sta comprendendo è che il cuore pulsante si sta spostando sempre di più sul mondo virtuale, basti pensare alla nuova idea delle cucine fantasma o di grandi piattaforme virtuali che sono in grado, attraverso il lavoro di squadra, di unire tutte le piccole realtà individuali e imprenditoriali che non hanno la forza necessaria per ingrandirsi.

I giovani irpini sono i protagonisti delle aree interne

I giovani irpini sono i protagonisti delle aree interne

La difficoltà non riguarda solo il problema geografico ma anche l’incapacità di adeguarsi ai tempi che cambiano e che sono cambiati. Quante aziende, ad esempio, non dispongono di un proprio sito on line o nel caso in cui lo abbiano non lo aggiornano o lo hanno disattivato?

Quante aziende hanno la possibilità di ampliare il proprio raggio economico e far conoscere i propri prodotti oltre confine? Tutte ne hanno la possibilità perché ormai il web e il mondo on line hanno dato la possibilità a tutti di farsi conoscere oltre il proprio raggio di azione, c’è bisogno di impegno, costanza, tenacia e, soprattutto, di apertura mentale.

Per poter approfondire questi ed altri argomenti basterà andare sulla pagina Facebook del Forum dei Giovani di San Marco dei Cavoti e seguire la discussione.

Covid-19 in Irpinia: nuovi 160 tamponi naso-faringei sono risultati positivi

Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia,1.550, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 160 casi.

I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:

Nuovi tamponi positivi in Irpinia

Nuovi tamponi positivi in Irpinia

  • 1 residente nel comune di Aiello del Sabato
  • 3 residenti nel comune di Altavilla Irpina
  • 1 residente nel comune Ariano Irpino
  • 3 residenti nel comune di Atripalda
  • 5 residenti nel comune di Avella
  • 27 residenti nel comune di Avellino
  • 1 residente nel comune di Baiano
  • 1 residente nel comune di Caposele
  • 1 residente nel comune di Castel Baronia
  • 2 residenti nel comune di Contrada
  • 2 residenti nel comune di Forino
  • 2 residenti nel comune di Frigento
  • 1 residente nel comune di Guardia dei Lombardi
  • 2 residenti nel comune di Lapio
  • 3 residenti nel comune di Lauro
  • 3 residenti nel comune di Lioni
  • 7 residenti nel comune di Marzano di Nola
  • 2 residenti nel comune di Mercogliano
  • 2 residenti nel comune di Mirabella Eclano
  • 2 residenti nel comune di Montecalvo Irpino
  • 7 residenti nel comune di Monteforte Irpino
  • 3 residenti nel comune di Montemiletto
  • 11 residenti nel comune di Montoro
  • 5 residenti nel comune di Moschiano
  • 3 residenti nel comune di Mugnano del Cardinale
  • 4 residenti nel comune di Nusco
  • 19 residenti nel comune di Pago Valle Lauro
  • 1 residente nel comune di Pietrastornina
  • 1 residente nel comune di Prata Principato Ultra
  • 6 residenti nel comune di Pratola Serra
  • 3 residenti nel comune di Quindici
  • 1 residente nel comune di Rotondi
  • 2 residenti nel comune di San Michele di Serino
  • 2 residenti nel comune di Santa Lucia di Serino
  • 4 residenti nel comune di Santo Stefano del Sole
  • 3 residenti nel comune di Solofra
  • 4 residenti nel comune di Summonte
  • 3 residenti nel comune di Taurano
  • 1 residente nel comune di Taurasi
  • 2 residenti nel comune di Tufo
  • 1 residente nel comune di Vallata
  • 1 residente nel comune di Villamaina
  • 1 residente nel comune di Volturara Irpina
  • 1 residente nel comune di Zungoli

Irpinia: il settore dell’artigianato è in crisi 1000 aziende coinvolte, le parole di Franco Fiordellisi

Carmine De Maio e Franco Fiordellisi, segretari generali di Filctem Cgil e Cgil, presentano la situazione drammatica che stanno vivendo 1000 aziende irpine legate al settore dell’artigianato.

Da mesi, i lavoratori del comparto artigianale sono in attesa dell’assegno integrazione salariale dell’ente bilaterale FSBA.

FSBA (Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato)  è una componente fondamentale del nuovo welfare che è stato istituito dalle Parti Sociali Nazionali per intervenire a favore dei dipendenti delle imprese artigiane iscritte a EBNA/FSBA.

il settore dell'artigianato è in crisi

il settore dell’artigianato è in crisi

Il settore dell’artigianato irpino è in crisi: le parole di Carmine De Maio e Franco Fiordellisi

I segretari generali di Filctem Cgil e Cgil spiegano con queste parole ciò che sta accadendo a 1000 aziende irpine:

In Irpinia sono coinvolte oltre 1000 aziende, con più di 3000 lavoratrici e lavoratori, in molti casi Maestri di Mestiere, in queste aree la figura dell’Artigianato è centrale sia nella cultura, essendo espressione sociale ed economica vera dei territori, come per l’Italia.

Le lavoratrici ed i lavoratori sono i custodi di saperi e di antiche tecniche, competenze, tramandate da generazioni e meritano, soprattutto in questo momento così difficile e complicato, la massima attenzione e rispetto perché tutelando i lavoratori dell’artigianato stiamo tutelando il cuore stesso miglior made in Italy.

Non è quindi accettabile né sopportabile che le lavoratrici ed i lavoratori non ricevono l’assegno dell’ammortizzatore sociale previsto dal fondo bilaterale Artigiano da 5 lunghi mesi, precisamente dal mese di giugno 2020. La situazione già grave in sé non può essere aggravata da ritardi burocratici incomprensibili che lasciano senza reddito migliaia di lavoratrici e lavoratori unitamente alle loro famiglie, aggravando già il disastroso impatto sociale sull’Irpinia.

Da mesi i sindacati vengono contattati dai lavoratori per poter ricevere informazioni su pagamenti e tempistiche relative e dalle parole ascoltate si evince la frustrazione e la fragilità per non riuscire a sostenere i bisogni delle famiglie perché ad oggi sono in molti coloro che devono ancora ricevere ammortizzatori dall’Inps risalenti al mese di ottobre.

Il paradosso come spiegano Carmine De Maio e Franco Fiordellisi:

Le risorse per la copertura economica fin al mese di settembre 2020 sono già state stanziate, ma per le lungaggini burocratiche assurde, non arrivano all’ente bilaterale FSBA in modo da procedere all’erogazione delle prestazioni spettanti ai lavoratori.

Covid-19 in Irpinia: nuovi 194 tamponi naso-faringei sono risultati positivi

Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia,1.950, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 194 casi.

Aggiornamenti sui tamponi effettuati in Irpinia

Aggiornamenti sul Covid-19

I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:

  • 1 residente nel comune di Aiello del Sabato
  • 2 residenti nel comune di Altavilla Irpina
  • 6 residenti nel comune di Aquilonia
  • 2 residenti nel comune Ariano Irpino
  • 1 residente nel comune di Atripalda
  • 38 residenti nel comune di Avellino
  • 1 residente nel comune di Baiano
  • 1 residente nel comune di Bonito
  • 3 residenti nel comune di Calitri
  • 1 residente nel comune di Candida
  • 1 residente nel comune di Caposele
  • 1 residenti nel comune di Capriglia Irpina
  • 2 residenti nel comune di Castel Baronia
  • 3 residenti nel comune di Cervinara
  • 3 residenti nel comune di Chiusano San Domenico
  • 4 residenti nel comune di Domicella
  • 3 residenti nel comune di Flumeri
  • 2 residenti nel comune di Frigento
  • 7 residenti nel comune di Gesualdo
  • 1 residente nel comune di Greci
  • 5 residenti nel comune di Grottaminarda
  • 1 residente nel comune di Grottolella
  • 8 residenti nel comune di Lauro
  • 4 residenti nel comune di Lioni
  • 4 residenti nel comune di Marzano di Nola
  • 10 residenti nel comune di Mercogliano
  • 1 residente nel comune di Mirabella Eclano
  • 2 residenti nel comune di Montefalcione
  • 3 residenti nel comune di Monteforte Irpino
  • 2 residenti nel comune di Montefredane
  • 4 residenti nel comune di Montella
  • 3 residenti nel comune di Montemarano
  • 21 residenti nel comune di Montoro
  • 5 residenti nel comune di Moschiano
  • 2 residenti nel comune di Nusco
  • 1 residente nel comune di Ospedaletto d’Alpinolo
  • 3 residenti nel comune di Pietrastornina
  • 1 residente nel comune di Prata Principato Ultra
  • 5 residenti nel comune di Pratola Serra
  • 2 residenti nel comune di Quindici
  • 1 residente nel comune di San Martino Valle Caudina
  • 2 residenti nel comune di San Michele di Serino
  • 1 residente nel comune di San Potito Ultra
  • 6 residenti nel comune di San Sossio Baronia
  • 5 residenti nel comune di Santa Lucia di Serino
  • 1 residente nel comune di Sant’Angelo dei Lombardi
  • 1 residente nel comune di Sirignano
  • 1 residente nel comune di Solofra
  • 1 residente nel comune di Trevico
  • 2 residenti nel comune di Vallata
  • 2 residenti nel comune di Villanova del Battista
  • 1 residente nel comune di Volturara Irpina
  • 1 residente nel comune di Zungoli

Covid-19 in Irpinia: nuovi 148 tamponi naso-faringei sono risultati positivi

Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 1.345, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 148 casi.

Tamponi positivi in Irpinia: aggiornamenti

Tamponi positivi in Irpinia

I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:

  • 2 residenti nel comune di Altavilla Irpina
  • 4 residenti nel comune di Ariano Irpino
  • 5 residenti nel comune di Atripalda
  • 10 residenti nel comune di Avella
  • 12 residenti nel comune di Avellino
  • 4 residenti nel comune di Baiano
  • 10 residenti nel comune di Bisaccia
  • 1 residente nel comune di Calitri
  • 1 residente nel comune di Caposele
  • 1 residenti nel comune di Capriglia Irpina
  • 6 residenti nel comune di Cervinara
  • 1 residente nel comune di Cesinali
  • 2 residenti nel comune di Chiusano San Domenico
  • 1 residente nel comune di Conza della Campania
  • 1 residente nel comune di Fontanarosa
  • 1 residente nel comune di Forino
  • 3 residenti nel comune di Gesualdo
  • 7 residenti nel comune di Grottaminarda
  • 2 residenti nel comune di Lioni
  • 3 residenti nel comune di Mercogliano
  • 2 residenti nel comune di Mirabella Eclano
  • 3 residenti nel comune di Montefalcione
  • 3 residenti nel comune di Monteforte Irpino
  • 4 residenti nel comune di Montella
  • 2 residenti nel comune di Montemarano
  • 2 residenti nel comune di Montoro
  • 2 residenti nel comune di Morra De Sanctis
  • 2 residenti nel comune di Mugnano del Cardinale
  • 4 residenti nel comune di Nusco
  • 1 residente nel comune di Prata Principato Ultra
  • 4 residenti nel comune di Pratola Serra
  • 7 residenti nel comune di Roccabascerana
  • 5 residenti nel comune di Rotondi
  • 1 residente nel comune di San Mango sul Calore
  • 2 residenti nel comune di San Martino Valle Caudina
  • 2 residenti nel comune di San Michele di Serino
  • 2 residenti nel comune di Santa Paolina
  • 1 residente nel comune di Sant’Andrea di Conza
  • 3 residenti nel comune di Sant’Angelo dei Lombardi
  • 1 residente nel comune di Scampitella
  • 8residenti nel comune di Sirignano
  • 2 residenti nel comune di Solofra
  • 4 residenti nel comune di Sperone
  • 1 residente nel comune di Tore Le Nocelle
  • 2 residenti nel comune di Tufo
  • 1 residente nel comune di Vallata

Natale 2020 quali sono le ipotesi del Governo

Il Natale 2020 si prospetta all’insegna di nuove normative e Dpcm. Che cosa ci aspetta? Ecco alcune ipotesi che potrebbero prospettarsi. Partiamo dal presupposto che dopo il 3 dicembre verranno fissate le nuove disposizioni diverse da quelle attualmente in vigore.

Quello che è sicuro e che non ci sarà possibilità per feste e ritrovi in piazza ma è ipotizzato lo spostamento tra Regioni.

Giuseppe Conte ha dichiarato:

Dobbiamo prepararci ad un Natale più sobrio; veglioni, festeggiamenti, baci e abbracci non saranno possibili. Pensiamo che sarà possibile scambiarci i doni e permettere all’economia di crescere. La formula con la quale saranno decise le misure non è ancora stata stabilita, fermo restando che non dovrebbe essere abbandonato il sistema dell’Italia divisa in fasce.

L’ipotesi più attuale è che ci sia un Dpcm per il periodo dal 3 dicembre fino a ridosso di Natale e uno per le festività vere e proprie.

Natale 2020: cosa ci aspetta

Natale 2020: cosa ci aspetta

Natale 2020: le nuovi ipotesi per il prossimo Natale 2020

Sarà sicuramente consentito lo shopping per gli acquisti di Natale e i negozi potranno restare aperti in una fascia oraria più ampia, da quella attuale, per evitare assembramenti poiché l’unico interesse è quello di ridare una svolta all’economia che sta avendo un secondo arresto.

I centri commerciali potranno riaprire nei fine settimana e nei giorni festivi con ingressi controllati nei negozi, nelle strade e nelle piazze soprattutto nelle grandi città. È prevista l’apertura di pub e ristoranti mentre per il Cenone in casa ci saranno raccomandazioni e non divieti. Verrà raccomandato di non superare il numero di sei a tavola quindi sarà consentito ritrovarsi tra parenti più stretti o solo tra conviventi.

Gli spostamenti saranno vietati nelle Regioni rosse e limitati in quelle arancioni.

Il coprifuoco fissato attualmente alle 22:00 potrebbe essere spostato alle 23:00 o alle 24 o addirittura all’una di notte il 31 dicembre.

In breve questo Natale, così come lo è stata la scorsa estate anche se in modo meno vistoso, verranno concesse delle libertà maggiori per far girare l’economia perché è questo ciò che preme maggiormente: far circolare moneta a discapito di tutto il resto anche di possibili ed eventuali contagi perché inevitabilmente ci saranno.

Se dovesse esserci una nuova impennata di contagi, causata da questa maggiore libertà, il terzo lockdown lo avremo sempre dietro l’angolo in attesa di nuove festività commerciali per poterci riappropriare di una parvenza di mobilità controllata perché il mantra è sempre il medesimo: far girare l’economia o almeno darne l’idea.

L’economia purtroppo segue un ritmo circolare, quindi, se volessimo valutare queste nuove disposizioni ipotetiche che consentono maggiore autonomia le si potrebbero definire semplicemente uno specchietto per le allodole nei confronti dei commercianti e dei cittadini italiani.

Per noi campani lo scenario potrebbe essere differente, con qualche puntualizzazione e restrizione maggiore per intenderci, questo lo dobbiamo sempre ricordare e tenere presente.

In attesa del nuovo Dpcm vi auguriamo una buona autogestione!

Covid-19 in Irpinia: nuovi 79 tamponi naso-faringei sono risultati positivi

Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 956, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 79 casi.

Nuovi tamponi positivi in Irpinia

Nuovi tamponi positivi in Irpinia

I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:

  • 1 residente nel comune di Aiello del Sabato
  • 1 residente nel comune di Ariano Irpino
  • 4 residenti nel comune di Atripalda
  • 1 residente nel comune di Avella
  • 12 residenti nel comune di Avellino
  • 1 residente nel comune di Bisaccia
  • 1 residente nel comune di Bonito
  • 8 residenti nel comune di Casalbore
  • 1 residente nel comune di Castelvetere sul Calore
  • 1 residente nel comune di Cervinara
  • 1 residente nel comune di Cesinali
  • 1 residente nel comune di Fontanarosa
  • 1 residente nel comune di Gesualdo
  • 2 residenti nel comune di Grottaminarda
  • 1 residente nel comune di Grottolella
  • 6 residenti nel comune di Lauro
  • 1 residente nel comune di Manocalzati
  • 2 residenti nel comune di Marzano di Nola
  • 5 residenti nel comune di Mercogliano
  • 1 residente nel comune di Montemarano
  • 7 residenti nel comune di Montoro
  • 1 residente nel comune di Moschiano
  • 1 residente nel comune di Paternopoli
  • 1 residente nel comune di Pietradefusi
  • 3 residenti nel comune di Pratola Serra
  • 5 residenti nel comune di Rotondi
  • 1 residente nel comune di Salza Irpina
  • 1 residente nel comune di San Potito Ultra
  • 1 residente nel comune di Santo Stefano del Sole
  • 1 residente nel comune di Serino
  • 1 residente nel comune di Taurasi
  • 1 residente nel comune di Vallata
  • 3 residenti nel comune di Villanova del Battista

Covid-19 in Irpinia: nuovi 115 tamponi naso-faringei sono risultati positivi

Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia,1.725, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 115 casi.

Casi positivi in Irpinia: i risultati dei tamponi naso-faringei

Nuovi casi positivi ai tamponi naso-faringei

I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:

  • 2 residenti nel comune di Atripalda
  • 1 residente nel comune di Avella
  • 19 residenti nel comune di Avellino
  • 1 residente nel comune di Bisaccia
  • 2 residenti nel comune di Bonito
  • 1 residente nel comune di Baiano
  • 1 residente nel comune di Caposele
  • 4 residenti nel comune di Castelfranci
  • 1 residente nel comune di Cesinali
  • 1 residente nel comune di Flumeri
  • 1 residente nel comune di Fontanarosa
  • 1 residente nel comune di Forino
  • 1 residente nel comune di Frigento
  • 1 residente nel comune di Gesualdo
  • 4 residenti nel comune di Grottaminarda
  • 1 residente nel comune di Lapio
  • 1 residente nel comune di Lauro
  • 1 residente nel comune di Lioni
  • 2 residenti nel comune di Marzano di Nola
  • 2 residenti nel comune di Melito irpino
  • 5 residenti nel comune di Mercogliano
  • 1 residente nel comune di Montecalvo Irpino
  • 4 residenti nel comune di Monteforte Irpino
  • 1 residente nel comune di Montemiletto
  • 24 residenti nel comune di Montoro
  • 1 residente nel comune di Mugnano del Cardinale
  • 2 residenti nel comune di Nusco
  • 1 residente nel comune di Ospedaletto d’Alpinolo
  • 1 residente nel comune di Pago Valle Lauro
  • 1 residente nel comune di Pietrastornina
  • 2 residenti nel comune di Prata principato Ultra
  • 3 residenti nel comune di Pratola Serra
  • 1 residente nel comune di Quindici
  • 1 residente nel comune di Roccabascerana
  • 3 residenti nel comune di Rotondi
  • 6 residenti nel comune di San Martino Valle Caudina
  • 1 residente nel comune di Santa Lucia di Serino
  • 1 residente nel comune di Sant’Angelo dei Lombardi
  • 2 residenti nel comune di Santo Stefano del Sole
  • 3 residenti nel comune di Solofra
  • 1 residente nel comune di Sperone
  • 2 residenti nel comune di Summonte
  • 1 residente nel comune di Tufo
  • 1 residente nel comune di Volturara Irpina

Quarant’anni dal terremoto dell’Irpinia: lettera aperta di Raffaele Lieto

Raffaele Lieto, segretario generale Cgil Avellino e segretario Cgil Campana scrive una lettera aperta per ricordare il terremoto dell’Irpinia di quarant’anni fa e fare delle considerazioni attuali sulla condizione territoriale di queste zone.

Sono passati 40 anni dal terremoto del 23 novembre 1980: un tempo lungo che ha cambiato la società e gli uomini. Chi era giovane, come me, oggi ha un’età avanzata. In tutto questo tempo sono avvenute tante cose e tante discussioni, spesso inutili e fuorvianti sono state fatte, fino alla noia. Eppure non si è riusciti e non si è nemmeno voluto, mettere dei punti fermi, sulle cose avvenute, sui ritardi, sugli errori, sulle cose positive, sarebbe stato utile e necessario per delineare un futuro, una prospettiva che in qualche modo facesse tesoro di quanto avvenuto, e servisse a costruire un modello credibile di sviluppo, con politiche utili a mantenere e sviluppare quello che c’è, e a innovare l’intero territorio, oltre le poche isole felici. Ho avuto la possibilità, purtroppo di vivere i momenti fondamentali, di quanto accaduto.

Dai primi giorni di soccorso e di aiuto, prima disorganizzati e spontanei o poi via via, diretto e gestito dalle tante organizzazioni e associazioni intervenute, e poi dalle istituzioni. Lo Stato dimostrò tutta l’impreparazione, e le falle, che nel Mezzogiorno avevano caratteristiche ancora più gravi. Lo sforzo di migliaia di volontari e gli aiuti arrivati da ogni luogo non trovavano una realtà pronta ad accoglierli efficientemente. Ho vissuto in prima persona con tanti compagni e volontari irpini e di ogni regione d’Italia, la necessità dopo qualche mese, di salvaguardare ciò che arrivava sotto forma di aiuti, che non si era in grado di utilizzare razionalmente. Le strutture del PCI, della Cgil, ma anche di Cisl e Uil, Alleanza contadini, Confesercenti, Arci, Legacoop e tante altre associazioni locali e territoriali, convogliarono nelle aree del terremoto migliaia di tonnellate di aiuti di ogni tipo.

Ma i troppi tentativi di appropriazione indebita e le inefficienze erano un problema serio, in qualche modo, ridimensionati in parte dai sacrifici di tanti (non tutti) amministratori e cittadini dei comuni colpiti e si allestirono allora luoghi di raccolta e di distribuzione nei comuni che  salvaguardarono almeno in gran parte molte risorse. Ciò fu possibile per il sacrificio e l’impegno di centinaia di volontari di ogni regione d’Italia e irpini. Dopo alcuni mesi, solo in seguito a forti richieste e pressioni, riuscimmo a consegnare all’esercito diverse decine di camion di aiuti, che andavano ancora utilizzati.

Questo il periodo dell’emergenza, che dopo decenni non sembra aver lasciato ancora una cultura dell’uso serio della ricchezza frutto di solidarietà. Abbiamo sì una protezione civile efficiente e tante organizzazioni locali di volontariato all’epoca esistenti. Ma ciò non ha ancora prodotto una riflessione compiuta su ciò che è avvenuto dopo nel corso di anni.

L’assenza di tale approfondita consapevolezza non favorisce un’idea collettiva e condivisa dell’azione solidale.

Faccio qualche esempio, uno riguarda, anche noi, le organizzazioni di massa. Si decide di avviare un processo di industrializzazione, delle aree interne di Campania e Basilicata. In provincia di Avellino, per risibile motivi di campanile e di prestigio di qualche barone del tempo si individuarono 8 aree industriali.

In una provincia come la nostra, con problemi di viabilità, trasporti su ferro, e di reti, e di energia si provvide a sbancare milioni di metri cubi di suolo, per finanziare progetti di qualità (pochi) e tanti imbroglioni che ogni mattina, come avviene ancora oggi, si alzano per fiutare l’affare del momento.

Siccome non sembra esserci ancora la serenità per discutere degli errori nella genesi e nella gestione di questi processi, non è ancora il caso di evitare annunci, spot elettorali, propaganda di basso profilo.

E definire invece cosa serve in termini di servizi di reti, di trasporti per utilizzare le strutture create e mai poco utilizzate, per favorire e attrarre nuove e innovative?

Si potrebbe intanto partire dal fatto che una curatela fallimentare non può durare decenni e produrre solo macerie. In Irpinia nelle aree industriali della 219, e nel nucleo storico di Solofra, più tanti altri diffusi nel territorio sono decine le strutture, in degrado per interminabili processi fallimentari. Fu faticoso in particolare per me e la Cgil irpina giungere all’accordo per il contratto di area, peraltro nato non da un’iniziativa delle parti, ma generato da una legge finanziaria dello Stato, che avrebbe voluto favorire l’utilizzazione dei fondi della 219 che poi è avvenuta ma che ha percorso anche tante strade sbagliate. Negli anni il sindacato e la sinistra politica hanno più volte sollevato questi temi ma i processi economici anche quelli truffaldini hanno sempre o quasi vinto.

Quarant'anni dal terremoto dell'Irpinia: lettera aperta di Raffaele Lieto

Quarant’anni dal terremoto dell’Irpinia

L’Irpinia oggi in quali condizioni versa secondo Raffaele Lieto?

Oggi abbiamo realtà vive e importanti, tante inutili cattedrali, tante macerie e tante strutture inutilizzate quando si avvierà seriamente un’idea di sviluppo che fra le altre opportunità utilizzi anche questa?

Ma dobbiamo riconoscere che poi in uno schema che ha visto le organizzazioni sindacali, sollecitare discussioni e denunciare limiti ed errori, esse non sono immuni da errori. Ricorderò per sempre come hanno fatto Cgil, Cisl, Uil e gli altri che sommariamente ho elencato prima, in termini di aiuti. Ricordo centinaia di quadri sindacali, operai e consigli di fabbrica, che per mesi hanno consegnato aiuti di ogni tipo e hanno fisicamente lavorato nei comuni dell’Irpinia, in totale autosufficienza per non pesare sulla tragica situazione organizzativa. Sono stati raccolti miliardi di lire, che in gran parte sono andati a organizzazioni, enti e associazioni oltre che ai Comuni delle aree terremotate.

Una parte delle risorse si decise con una buona intuizione e con una idea innovativa di dedicarli alla costruzione dei centri sociali in molti comuni. Strutture che dovevano servire ad aiutare forme di socializzazione e servizi per i cittadini. In Irpinia la scelta di Comuni, fu anche in questo caso, come per le aree industriali decisa in base a municipalismi e piccoli interessi politici delle organizzazioni risultato: a parte la parziale utilizzazione di alcuni (Avellino, Solofra) il tentativo è miseramente fallito.

Cattedrali nel deserto, che dopo alcuni anni sono stati consegnati ai Comuni che spesso li lasciano deperire, anche per la cronica mancanza di risorse, ma l’obiettivo è andato perduto. Ecco tutti dovremmo avere la capacità di ripartire dai limiti e dagli errori, per parlare non di nostalgiche, lamentazioni su cosa avvenne, ma di cosa servirebbe far avvenire nei prossimi anni, che per tanti motivi si annunciano difficili. Seppure lentamente, alcuni progetti si realizzano. L’Alta capacità Napoli-Bari, con la stazione Hirpina, il completamento di alcuni assi viari, la elettrificazione della Benevento – Avellino – Salerno, forse propedeutica ad un utilizzo vero di questa linea.

Sono alcune cose importanti. ma il progetto complessivo? energia, acqua, sistemi integrati di depurazione, fibra e reti. C’è un luogo dove si rende finalmente possibile, una discussione seria e produttiva? Mi sembra invece che a prevalere è ancora l’antica logica della richiesta di sussidi e fondi per tanti progetti senza però indicare un chiaro disegno di sviluppo.

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