Comunità

Vincenzo De Luca pubblica un atto di richiamo a commercianti e ristoratori

Vincenzo de Luca ha pubblicato un atto di richiamo all’osservanza delle disposizioni di sicurezza vigenti per l’esercizio delle attività commerciali, di ristorazione e per quanto concerne lo svolgimento di eventi in presenza, con un riferimento particolare agli Open Day nelle scuole.

Vincenzo De Luca

Vincenzo De Luca

Cosa dice in breve l’atto di richiamo

Il documento attesta quanto segue:

Tutti gli esercizi commerciali hanno l’obbligo di esporre all’esterno del locale in maniera visibile il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente e di rispettarlo.

Il consumo ai tavoli è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, eccezione fatta per un numero maggiore di conviventi.

Il settore inerente la ristorazione e bar ha l’obbligo di identificare almeno un soggetto per tavolo o per gruppo attraverso la rilevazione e conservazione dei dati di idoneo documento di identità e di rilevare la temperatura corporea all’ingresso, impedendo l’accesso in caso di temperatura maggiore di 37,5°.

I clienti possono togliere la mascherina solo quando sono seduti al tavolo in qualsiasi altra condizione all’interno di questi esercizi si dovrà indossare la suddetta.

Per quanto riguarda gli Open Day negli Istituti scolastici sono consentiti esclusivamente online.

In breve questo atto di richiamo del Presidente della Regione Campania non è altro che un invito a continuare nel rispetto delle normative vigenti.

Sono in molti i politici che temono un’impennata dei contagi dopo questo periodo e, per alcuni, ci aspetta ancora un periodo difficile da affrontare.

Covid-19 in Irpinia: nuovi 29 tamponi naso-faringei sono risultati positivi

Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 738, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 29 casi.

Nuovi tamponi positivi in Irpinia

Nuovi tamponi positivi in Irpinia

I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:

  • 1 residente nel comune di Ariano Irpino
  • 1 residente nel comune di Avella
  • 1 residente nel comune di Avellino
  • 2 residenti nel comune di Bagnoli Irpino
  • 1 residente nel comune di Carife
  • 1 residente nel comune di Cassano Irpino
  • 2 residenti nel comune di Chiusano di San Domenico
  • 1 residente nel comune di Flumeri
  • 4 residenti nel comune di Montella
  • 1 residente nel comune di Montemarano
  • 3 residenti nel comune di Montoro
  • 2 residenti nel comune di Mugnano del Cardinale
  • 1 residente nel comune di Pago Valle Lauro
  • 1 residente nel comune di Prato Principato Ultra
  • 1 residente nel comune di San Michele di Serino
  • 1 residente nel comune di Serino
  • 1 residente nel comune di Sturno

Covid-19 in Irpinia: nuovi 45 tamponi naso-faringei sono risultati positivi

Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 1.112, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 45 casi.

nuovi aggiornamenti sui casi positivi in Irpinia

nuovi aggiornamenti sui casi positivi in Irpinia

I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:

  • 1 residente nel comune di Altavilla Irpina
  • 5 residenti nel comune di Avella
  • 7 residenti nel comune di Avellino
  • 2 residenti nel comune di Baiano
  • 1 residente nel comune di Calabritto
  • 2 residenti nel comune di Capriglia Irpina
  • 2 residenti nel comune di Chiusano di San Domenico
  • 3 residenti nel comune di Flumeri
  • 1 residente nel comune di Grottaminarda
  • 2 residenti nel comune di Marzano di Nola
  • 1 residente nel comune di Mercogliano
  • 1 residente nel comune di Montella
  • 4 residenti nel comune di Montemarano
  • 5 residenti nel comune di Mugnano del Cardinale
  • 3 residenti nel comune di San Martino Valle Caudina
  • 1 residente nel comune di San Michele di Serino
  • 1 residente nel comune di Santa Lucia di Serino
  • 2 residenti nel comune di Sperone
  • 1 residente nel comune di Venticano

Nuovo Dpcm previsto per il 15 gennaio: le ipotesi

L’uscita del nuovo Dpcm è prevista per il prossimo 15 gennaio e conterrà nuove misure da adottare, probabilmente con maggiori restrizioni.

Il Governo pensa di adottare misure più restrittive, in base all’incidenza settimanale dell’Rt, qualora la soglia sia superiore a 250 ogni9 100 mila abitanti si diventa automaticamente zona rossa.

Altra valutazione è quella di prolungare lo stato di emergenza che scadrebbe alla fine di gennaio.

La fascia arancione si è allargata perché la pandemia non accenna a rallentare. L’unica certezza è che saranno confermati i weekend arancioni anche nelle zone gialle che consentirà di spostarsi esclusivamente all’interno del proprio comune e della propria regione.

Si ipotizza l’apertura dei negozi ma la chiusura di bar e ristoranti.

Nuove disposizioni ministerialii: le ipotesi

Stanno per arrivare le nuove restrizioni

Nuovo Dpcm: cosa ci aspetta

Nelle regioni arancioni potrebbe essere consentito, a chi abita in Comuni con un massimo di 5mila abitanti, di spostarsi in un raggio di massimo 30 Km senza recarsi nei capoluoghi di provincia.

Nelle zone rosse vigeranno le stesse restrizioni natalizie.

I weekend arancioni che prevedono spostamenti liberi all’interno del proprio comune con negozi aperti. Bar e ristoranti resteranno chiusi per tutta la giornata con il coprifuoco dalle 22:00 alle 5:00.

Nelle zone gialle i bar e i ristoranti continueranno a restare chiusi dalle 18:00 in poi, consentendo solo l’asporto e la consegna a domicilio.

Potrebbe essere confermata, in base alle seguenti disposizioni, la chiusura di palestre e piscine anche se si sta ipotizzando l’apertura delle strutture per consentire allenamenti individuali.

La sospensione di spettacoli aperti al pubblico quasi sicuramente continueranno a restare nello stato attuale con deroghe per le aree che avranno un Rt basso.

La situazione nazionale attuale in base agli ultimi dati

Per quanto riguarda le visite di parenti e amici si pensa di continuare con le limitazioni vigenti durante il periodo natalizio cioè è consentito uno spostamento al giorno di massimo due persone con minori di 14 anni al seguito.

Dall’11 gennaio nella fascia arancione entrano: Lombardia, Emilia-Romagna, Sicilia e Calabria mentre sono tenute ancora sotto controllo: Piemonte, Trento, Puglia, Umbria, Friuli Venezia Giulia e Bolzano.

Il Lazio resta ancora in fascia gialla.

Il Veneto, in base ai recenti dati dovrebbe andare automaticamente in zona rossa.

La situazione dunque è ancora abbastanza critica nonostante tutto.

Stefano Di Marzo risponde con una lettera aperta sulla questione Villa Raiano e Decò

Stefano Di Marzo, presidente del Consorzio Tutela Vini D’Irpinia invia una lettera aperta a Multicedi s.r.l. per dire la sua in merito a quanto accaduto tra Villa Raiano e Decò.

Villa Raiano accusa Decò di vendita inappropriata

Sabino Basso, proprietario di Villa Raiano, parla dell’illecito di Decò

La posizione presa da Stefano Di Marzo

La lettera di Stefano Di Marzo afferma quanto segue:

Nei giorni scorsi si è sollevato un acceso dibattito sui media, in seguito alla promozione da Voi effettuata dei vini Fiano di Avellino DOCG 2019 e greco di Tufo DOCG 2019 recanti la label Gusto Decò, che esponeva a scaffale i suddetti vini al prezzo di euro 1, 19 la bottiglia.

L’intera comunità dei produttori irpini, nonché giornalisti e osservatori hanno unanimamente assunto una posizione fortemente critica rispetto a un’offerta che, attesi gli elevati costi di produzione di vini di pregio riconosciuto, evidentemente svilisce l’immagine di quei prodotti e mortifica l’impegno di tanti operatori della filiera.

Il Consorzio di Tutela Vini D’Irpinia, che mi onoro di rappresentare, ai sensi dell’art 41, commi 1c e 4, della legge 238/2016 ha il compito, com’è noto, di svolgere funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, informazione del consumatore e cura generale degli interessi delle DOCG irpine.

Pur non intendendo entrare nel merito delle specifiche scelte commerciali della clientela, è evidente che un livello di prezzo così depresso, così largamente incapiente rispetto ai costi di produzione di un vino a DOCG, è suscettibile di procurare un dann0 d’immagine a un’intera comunità di svariate centinaia di produttori irpini che sull’economia di questi vini fondano il sostentamento delle proprie aziende e famiglie.

È altresì noto che la filiera della vite e del vino è uno dei comparti trainanti l’intera economia della provincia di Avellino.

Stefano Di Marzo, continua nella lettera aperta a sottolineare il valore e l’importanza legale che sanciscono le leggi su queste eccellenze. I prodotti in questione anche in fase di commercializzazione devono essere gestiti con senso di responsabilità, per poter salvaguardare il valore delle denominazioni in questione e di tutte le altre.

Irpinia: vigneti

Vigneti irpini

Il presidente del Consorzio di Tutela Vini D’Irpinia ribadisce:

Un’attività di promozione come quella da Voi posta in essere può riverberarsi negativamente sul lavoro di tanti operatori anche per il futuro, a causa del danno d’immagine che si genera presso il  consumatore per effetto di un non idoneo posizionamento di prezzo.

Confidiamo che possiate condividere tale linea di condotta, nell’interessa della comunità agroalimentare regionale, adottando idonea comunicazione nei confronti della vostra clientela affinché l’infortunio in discorso resti un episodio infelice e non produca ulteriori danni.

Non ci resta che attendere la risposta e la posizione della Decò e della Multicedi.

Regione Campania: pubblicata la prima nuova ordinanza del 2021

La Regione Campania pubblica, il 5 gennaio 2021, la prima ordinanza per questo nuovo anno che riguarda le nuove disposizioni sull’attività didattica sul territorio regionale.

Regione Campania

Regione Campania

La prima ordinanza regionale del 2021 in breve

Il documento stabilisce quanto segue:

Il 7, l’8 e il 9 gennaio restano sospese le attività didattiche in presenza sia per quanto riguarda la scuola dell’infanzia che della prima e della seconda classe della scuola primaria.

Dal 7 gennaio fino al 17 gennaio 2021 restano sospese le attività didattiche in presenza della scuola secondaria di primo e secondo grado, dei laboratori scolastici e le attività in presenza di formazione, anche di natura diversa da quella scolastica. La formazione in presenza resta consentita solo all’interno di penitenziari nel rispetto delle misure di sicurezza sanitaria vigenti.

Sono consentite in presenza le attività destinate agli alunni con bisogni educativi speciali o con disabilità. Ai Sindaci è consentito, qualora vi fossero criticità, di adottare provvedimenti di sospensione di attività in presenza o di altre misure necessarie.

Resta in vigore il Dpcm del 3 dicembre 2020 per ulteriori provvedimenti, statali e regionali, vigenti dalla data del sopracitato provvedimento.

Questo è ciò che in breve c’è scritto all’interno della prima ordinanza di questo nuovo anno.

Covid-19 in Irpinia: nuovi 33 tamponi naso-faringei sono risultati positivi

Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 860, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 33 casi.

Nuovi casi positivi al Covid-19 in Irpinia

Nuovi casi positivi al Covid-19 in Irpinia

I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:

  • 3 residenti nel comune di Avellino
  • 6 residenti nel comune di Bagnoli Irpino
  • 1 residente nel comune di Cassano Irpino
  • 6 residenti nel comune di Chiusano di San Domenico
  • 3 residenti nel comune di Flumeri
  • 6 residenti nel comune di Monteforte Irpino
  • 1 residente nel comune di Montella
  • 2 residenti nel comune di Parolise
  • 1 residente nel comune di San Martino Valle Caudina
  • 1 residente nel comune di San Sossio Baronia
  • 1 residente nel comune di Sant’Angelo all’Esca
  • 1 residente nel comune di Sant’Angelo dei Lombardi
  • 1 residente nel comune di Senerchia

La Befana come si festeggiava un tempo

La Befana in ogni luogo si chiama con espressioni dialettali diverse: stria, vecia, marantega, etc.

Quando finisce la sua giornata, la Befana, viene bruciata sulle cataste di legna e fogliame perché il popolo possa manifestare coralmente la volontà di eliminare il passato.

La Befana è una figura arcaica e rappresenta Madre Natura che, giunta alla fine dell’anno invecchiata, una befana appunto, una comare secca da segare e bruciare.  Lei offre dolci e regali che non sono altro che semi grazie ai quali risorgerà in primavera.

Il bruciare e il distruggere rappresenta un messaggio di purificazione per esorcizzare la miseria.

I regali della Befana ai fanciulli, un tempo, si limitavano a cose modeste come: giocattoli di legno o di stoffa, piccola pasticceria e arance o frutta secca o di stagione. In cambio si lasciava sul tavolo della cucina qualche alimento come: la polenta, pane o formaggio affinché la Befana se ne potesse servire al suo arrivo e per il simbolo di una buona accoglienza.

Passata la notte si festeggia con rustici e dolci, come i befanini o la torta della Befana.

La Befana: tradizioni

La Befana e i suoi festeggiamenti

La Befana: il dolce tipico è la pinza

La pinza, ad esempio, è il dolce più folcroristico in Veneto e nelle zone limitrofe. La pinza è una sorta di polenta arricchita con strutto, fichi secchi, uva passerina.

Mentre le fiamme dei falò salivano al cielo, le persone facevano il verso alla Befana dicendo:

Pane e vin

la pinza sul larin

‘a magna i pomi coti

‘a ne assa i rosegoti.

Evviva la Vecia!

pinza: la ricetta

Pinza è il dolce dedicato alla Befana

Pinza: la ricetta tradizionale veneta

Ecco come realizzare la pinza, il dolce tipico dell’Epifania!

Ingredienti

  • Zucca 400 gr
  • Farina cinquantino, segale e frumento 200 gr
  • Latte parzialmente scremato 200 gr
  • Zucchero 200 gr
  • Uvetta 100 gr
  • Fichi secchi 50 gr
  • Grappa un bicchiere piccolo
  • Semi di cumino 1 cucchiaino
  • Olio extravergine di oliva 2 cucchiai

Esecuzione

  1. Riempi una pentola con abbondante acqua corrente e porta ad ebollizione.
  2. Lava accuratamente la zucca e tagliala a pezzi, eliminando la buccia.
  3. Quando l’acqua avrà raggiunto la giusta temperatura, lessa la zucca per circa 20 minuti.
  4. Trascorso il tempo necessario, schiacciala con uno schiacciapatate.
  5. Continua la cottura per circa 10 minuti insieme al latte e alla farina.
  6. Trascorso il tempo necessario, lascia raffreddare e aggiungi lo zucchero, l’uva e i fichi a pezzetti insieme al cucchiaino di cumino e al bicchierino di grappa.
  7. Lavora e mescola bene con un cucchiaio di legno.
  8. Ungi un tegame da forno con 2 cucchiai di olio extravergine di oliva.
  9. Versa l’impasto all’interno, livellalo con una cucchiaio di legno e inforna per circa un’ora e mezza a 180°.
  10. Trascorso il tempo necessario, trasferisci su un piatto da portata e lascia raffreddare.

Covid-19 in Irpinia: nuovi 24 tamponi naso-faringei sono risultati positivi

Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 444, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 24 casi.

Casi positivi in Irpinia: i risultati dei tamponi naso-faringei

Nuovi casi positivi ai tamponi naso-faringei

I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:

  • 3 residenti nel comune di Aiello del Sabato
  • 1 residente nel comune di Altavilla Irpina
  • 2 residenti nel comune di Avella
  • 2 residenti nel comune di Avellino
  • 1 residente nel comune di Frigento
  • 1 residente nel comune di Grottaminarda
  • 1 residente nel comune di Manocalzati
  • 4 residenti nel comune di Montemiletto
  • 6 residenti nel comune di Nusco
  • 1 residente nel comune di Pratola Serra
  • 2 residenti nel comune di Venticano

Villa Raiano prenderà provvedimenti legali nei confronti di Decò

È stata scoperta la vendita irregolare  di vini a marchio Decò prodotti da Villa Raiano per conto di Multicedi.

L’irregolarità nella vendita è stata scoperta da un consumatore attraverso i suoi canali social.

Gli accordi erano diversi in quanto Villa Raiano aveva un accordo commerciale con l’azienda Multicedi che opera con il marchio Decò Distribuzioni attraverso i diversi punti vendita in Campania, per la fornitura di vino a marchio con etichetta Decò per i vini di Fiano Avellino Docg e Greco di Tufo Docg.

I prezzi praticati da Villa  a Decò sono nella media di mercato per la vendita ai distributori delle due denominazioni irpine.

Fino allo scorso dicembre i vini sopracitati venivano venduti ad un prezzo di 6 euro a bottiglia, a seconda del punto vendita. In questi giorni invece le bottiglie sono state messe in vendita ad un prezzo sottocosto e per questo motivo Villa Raiano verificherà la possibilità di agire per vie leali per la vendita sottocosto che non è stata comunicata.

Villa Raiano accusa Decò di vendita inappropriata

Sabino Basso, proprietario di Villa Raiano, parla dell’illecito di Decò

La dichiarazione di Sabino Basso, proprietario di Villa Raiano

Sabino Basso, proprietario di Villa Raiano, afferma:

Quanto accaduto ci amareggia e ci indigna, per il danno creato al nostro marchio, ma anche e soprattutto per l’assoluta mancanza di rispetto verso il valore dei vini della nostra terra.

La nostra azienda è conosciuta in tutto il mondo per il valore e l’unicità dei suoi vini. A conferma del nostro continuo impegno nel migliorare la percezione dei vini irpini nel mondo, dal 2009 produciamo 5 cru: tre Fiano di Avellino, un Greco di Tufo e un Irpinia Campi Taurasini, che vengono prodotti con uve provenienti da singole vigne proprio per mettere in risalto le ulteriori unicità e il rande valore organolettico che il nostro territorio ci offre.

I vini che forniamo a Decò sono prodotti quasi esclusivamente con uve acquistate da nostri fidati conferitori e lavorate con un invecchiamento minore rispetto rispetto a quello che riserviamo alle nostre selezioni, pur mantenendo la stessa attenzione e cura, in modo tale da dare al consumatore finale un prodotto di qualità più che rappresentativa delle nostre denominazioni, qualità confermata anche dal sigillo di Stato che ne certifica l’aderenza al disciplinare. Siamo estremamente dispiaciuti per quanto successo, ma questo ci spinge a lavorare con ancora maggiore convinzione, dedizione e rispetto per il nostro territorio e le nostre denominazioni.

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