Comunità

Slow Food Avellino e Touring Club guidano un tour nel Rione Terra

Domenica 27 giugno 2021, Slow Food Avellino APS e Touring Club “Paesi d’Irpinia” guideranno un Tour nel Rione Terra, il centro storico di Avellino.

Il programma per la giornata è così suddiviso:

  • Incontro alle 10.30 al Campetto Santa Rita dove è consigliabile parcheggiare.
  • Si prosegue a piedi verso Piazza Castello, risalendo poi per la Fontana dei 3 Cannoli, con una breve sosta davanti la Chiesa della Madonna di Costantinopoli. Seguiranno la Torre dell’Orologio e piazza Amendola (Dogana).
  • Per il pranzo  i partecipanti saranno divisi in gruppi, affidati ciascuno ad un responsabile. I tre menù sono stati concordati al prezzo veramente vantaggioso di 25 Euro riservato ai partecipanti alla giornata, composto dalle tre proposte di Martella, Il Barone (Lucia Taccone), Giù da Thomas (Thomas Taccone). Ogni ristoratore ha previsto il menù bimbo.
  • Alle 15.30 ci ritrovo in Piazza Duomo per visitare l’atelier dell’artista Giovanni Spiniello ed ammirare alcune delle sue opere in sua presenza.
  • Alle 16.30 visita al Duomo e alla Cripta in un tour gestito dalla guida ufficiale.
  • Al termine della giornata, intorno alle 18.30, sarà distribuita ad ogni gruppo familiare (anche unifamiliare) una copia facsimile di “Le Cento Città d’Italia”, supplemento del “Secolo” edito il 25 agosto 1893, con la storia di Avellino e la descrizione dei principali monumenti, tra cui quelli che visitati con stampe d’epoca ora introvabili.
Rione Terra chiama Terra

Rione Terra chiama Terra

La storia sembra essere passata di soppiatto dalle parti di Avellino.

Eppure, dall’alto, il Santuario di Montevergine è già dal XII secolo testimone della lunga storia di questa città, così come dei bombardamenti del secondo conflitto mondiale e degli implacabili terremoti che hanno lasciato scarse vestigia dei tempi più antichi.

Oggi Avellino, capoluogo di provincia, ha un aspetto per lo più moderno e a parlare dei suoi duemila anni di storia rimangono pochissimi frammenti di edifici e i reperti archeologici in mostra al Museo provinciale irpino.

Piazza Amendola, come pure lungo corso Umberto I, sono presenti le testimonianze rimaste della città medievale e barocca. Tra queste, il palazzo della Dogana, l’obelisco seicentesco e le contemporanee torre dell’Orologio e fontana di Bellerofonte.

La natura e la storia saranno state poco clementi, ma Avellino rimane una città affascinante, grazie alle sue atmosfere, ai paradossi architettonici, alle tradizioni care ai suoi abitanti e alla loro spiccata religiosità che si manifesta in celebrazioni partecipatissime.

Slow Food e Touring Club danno appuntamento agli appassionati di storia (anche quella del cuore) e vi invitano a prenotare entro il 24 giugno.

Florentia Village festeggia il suo 10ecimo compleanno

Dieci anni fa è partito da Tianjin/Bejing il progetto italiano dei Florentia Village, una catena di Designer Outlet Malls di lusso che oggi conta 7 mall in 7 città della Cina.

Una serie di eventi per festeggiare il primo Luxury Outlet aperto nel 2011 e importanti investimenti per crescere sul mercato cinese.
Il Luxury Mall Florentia Village situato fra Beijing e Tianjin, un bacino con oltre 30 milioni di abitanti, in posizione strategica a soli 20 minuti da Beijing e 15 da Tianjin, ha festeggiato la scorsa settimana il decimo compleanno con una serie di eventi che hanno animato i negozi, le strade, i portici e le piazze della cittadella del lusso cinese all’insegna del Made in Italy.

Florentia Village è la principale catena italiana di Designer Outlet Malls di lusso in territorio asiatico di proprietà del Gruppo Silk Road, holding partecipata da Fingen, dal management (Jacopo Mazzei, Maurizio Lupi e Jacopo De Vena) e da altri investitori internazionali. Il progetto imprenditoriale è nato dieci anni fa dall’expertise di RDM – ramo immobiliare del Gruppo Fingen – e del suo top management, che gestisce oggi in Cina 7 mall, con un patrimonio di 2,5 miliardi di dollari.

In 10 anni, il progetto è cresciuto fino a sviluppare un network che oggi conta 7 luxury mall in 7 città (Tianjin/Bejing, Shanghai, Guangzhou, Wuhan, Chengdu, Hong Kong e l’ultimo inaugurato a febbraio 2021 a Chongqing), un fatturato di circa 2 miliardi di dollari, occupando complessivamente oltre 300.000 metri quadrati dedicati al retail, con più di 1.100 negozi che attirano e movimentano 21 milioni di visitatori l’anno.

Commenta Jacopo Mazzei, Presidente di RDM Asia:

Abbiamo scelto di celebrare questo importante traguardo dove tutto è iniziato ovvero nel primo Luxury Outlet che abbiamo aperto, con una serie di eventi con musiche e atmosfera Made in Italy. Quando siamo partiti, il 12 giugno 2011, i negozi erano 80 e a fine 2021 ne avremo più di 1.200.

Ogni Florentia Village è stato studiato nell’ottica di un nuovo approccio allo shopping i negozi sono inseriti in una cornice architettonica che richiama le bellezze e lo stile di vita italiano, che fa vivere al cliente un’esperienza unica e lo avvicina ai valori dei diversi marchi.

All’interno dei Florentia Village proponiamo una shopping experience che si basa sulla storia e sulle emozioni che scaturiscono da una narrativa coinvolgente. Ed è stata propria l’unicità del format che ha convinto i più grandi marchi del lusso internazionali ad aprire i loro negozi nei Florentia Village mall.

Florentia Village

Florentia Village

La particolarità di tutti i Florentia Village è il concept, caratterizzato dal design e dall’architettura di forte impronta italiana, con la riproduzione di piazze, fontane, vie e portici suggestivi, per far vivere il Belpaese e fare dei Mall una destinazione unica per il consumatore cinese per acquistare i grandi marchi in un ambiente in cui trascorrere una giornata diversa, all’insegna degli acquisti ma anche del relax e del divertimento.

Sottolinea Jacopo Fratini, Amministratore Delegato di Fingen:

In questi primi dieci anni di attività, il progetto Florentia Village ha attirato l’attenzione di numerosi e prestigiosi investitori stranieri e sono stati investiti per lo sviluppo oltre 750 milioni di dollari.
Il primo mall, quello di Tianjin, è stato sviluppato prevalentemente con i capitali di Fingen (70%) e di un investitore sino-americano, Waitex (30%).

Sulla base del successo di questa prima operazione, siamo riusciti a coinvolgere via via sempre più investitori istituzionali e a creare le condizioni per sviluppare una rete sempre più ampia di mall, in modo da coprire le più importanti città Tier 1 e Tier 2. Oggi come RDM Asia siamo il maggiore investitore italiano nel real estate in Cina e uno dei primi in assoluto. Il successo del progetto dimostra che la nostra visione era corretta ma anche che l’esperienza e la credibilità del nostro gruppo e della nostra famiglia, è riuscita a dar vita a una forte partnership con importanti fondi internazionali, che ci hanno affidato la leadership nella gestione dell’investimento.

Nei mall Florentia Village è stato anche creato un concept per l’intrattenimento denominato Jungle, un format che copre diverse fasce di età (dai bimbi agli adulti), con attrazioni di ogni genere, dalla classica playground fino alle emozioni di giochi in virtual reality. Non solo: all’interno dei mall è stato sviluppato sia il concetto di ristorazione italiana con il marchio BellaVita che quello di caffè-gelateria, sempre nello stile del Belpaese, a marchio Buonissimo.

Ad oggi sono attivi 3 ristoranti e 3 bar che diventeranno in totale 9 entro fine anno. I progetti dedicati al Food & Beverage a marchio italiano sono investimenti realizzati da Fingen con alcuni manager di RDM.

Per implementare i touchpoint del brand Florentia Village, sono stati sviluppati inoltre una piattaforma di e-commerce per offrire un’esperienza omni-channel e un programma di fidelizzazione che ad oggi conta oltre 2,2 milioni di loyal members, che ad oggi rappresentano una quota fra il 40 e il 50% del fatturato e crescono a tassi costanti di circa 8.000 nuovi membri a settimana. A loro vengono riservate molte iniziative: dalle VIP lounge a vendite speciali dedicate, promozioni, accesso a servizi e offerte particolari.

Green pass: sì a viaggi ed eventi in Europa

Il Green pass è una certificazione in formato digitale e stampabile che viene emessa dalla piattaforma nazionale del Ministero della Salute. All’interno contiene un QR Code per verificarne l’autenticità e la validità.

Dal 1mo luglio questa certificazione verde Cobid-19 sarà valida come EU digital Covid certificate, ciò renderà più semplice viaggiare da e per tutti i Paesi dell’Unione europea e dell’area Schengen.

Il Green pass può essere richiesto per partecipare ad eventi pubblici, per accedere a residenze sanitarie assistenziali e altre strutture, spostarsi in entrata e in uscita da territori classificati in zona rossa o zona arancione.

Dal 1mo giugno la piattaforma UE per il riconoscimento dei dati è attiva, il 17 giugno la piattaforma nazionale per ottenere la Certificazione verde Covid-19 è stata attivata. Da 1mo luglio verrà attivato il pass europea.

Green pass

Green pass

Green pass: chi può ottenere la certificazione

La certificazione verde viene generata in modo automatico e messa a disposizione in modo gratuito in questi casi:

  1. Se il richiedente ha effettuato la prima dose di vaccino o il vaccino monodose da 15 giorni.
  2. Se il richiedente ha completato il ciclo vaccinale.
  3. Se il richiedente è guarito da Covid-19 nei sei mesi precedenti.

Il Green pass si può acquisire in diversi modi, scegliendo tra canali digitali e canali fisici. La disponibilità della certificazione viene comunicata tramite SMS o email dove viene un codice per ottenere la certificazione.

In caso di difficoltà ad accedere al Green pass attraverso strumenti digitali è possibile rivolgersi al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta o al farmacista che potranno recuperare il Green pass grazie al Sistema Tessera Sanitaria. Per ottenere la certificazione in questa modalità occorre munirsi di codice fiscale e dei dati presenti sulla Tessera Sanitaria perché bisognerà mostrarla.

È possibile acquisire il Green pass senza identità digitale, utilizzando l’indirizzo email o il numero di telefono che è stato fornito quando è stata fatta la vaccinazione o il test antigenico/molecolare o quando è stato emesso il certificato di guarigione.

In alternativa è possibile recarsi dal proprio medico di base o andare in farmacia, fornendo il proprio codice fiscale e Tessera Sanitaria.

Green pass come funziona

Green pass come funziona

Green pass: durata e validità

La durata della certificazione varia a seconda della prestazione sanitaria a cui è collegata.

In caso di vaccinazione: per la prima dose dei vaccini che ne richiedono due, la certificazione verde sarà generata dal 15esimo giorno dopo la somministrazione e avrà fino alla dose successiva.

Nei casi di seconda dose o dose unica per pregressa infezione: il Green pass sarà generato entro un paio di giorni e avrà validità per 270 giorni (circa 9 mesi) dalla data di somministrazione.

Nei casi di vaccino monodose la certificazione sarà generata in poche ore e avrà validità per 48 ore dall’ora del prelievo.

Nei casi di guarigione da Covid-19 la Certificazione sarà generata entro il giorno seguente e avrà validità per 180 giorni (6 mesi).

Mostra Kême per l’attesa apertura del Tempio di Serapide

Da domenica 20 giugno 2021 alle ore 11.00 e in occasione dell’apertura del “Macellum di Pozzuoli- Tempio di Serapide”, la Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli in collaborazione con Aporema o.n.l.u.s., nell’ambito dell’ATI Macellum, (“La Terra dei Miti s.r.l.”, “Associazione Amartea”, “Aporema onlus” “Graficamente srl”) presenta la mostra Kême.

Il progetto espositivo, nato e realizzato grazie alla collaborazione con il Parco archeologico dei Campi Flegrei, a cui hanno preso parte 14 studenti appositamente selezionati attraverso un concorso
tematico, mette in evidenza la possibile interazione tra il linguaggio contemporaneo e quello archeologico.

Il titolo stesso della mostra traduce l’intento, “Kême” in egiziano, infatti, si riferisce a terra nera o materia prima: la materia che dà origine. Così come Serapide, divinità egizia creata per favorire l’incontro tra due civiltà, Kême che da termine egiziano, in arabo diventa al-kimya trasformandosi quindi in alchimia, disciplina finalizzata alla trasformazione della materia tramite il fuoco.

Terra e fuoco sono gli elementi primordiali della trasformazione, anche elementi caratteristici della terra dei Campi Flegrei.

mostra Kême

mostra Kême

Basandosi su questi temi gli allievi hanno prodotto sculture in materiali argillosi, terracotta o/e ceramica, rispondendo al tema preposto e alla collocazione integrata site-specific. Ogni opera ha una propria autonomia estetica e pur diversificando la matrice che li contraddistingue, dà vita a un percorso espositivo funzionale alla comprensione e l’evoluzione della concettualità e delle capacità scultoree che ad essi appartengono.
Francesca Arduino, Gaetano Fabozzi, Antonio Flumeri, Salvatore Mancino, Tammaro Menale, Rebecca Miccio, Roberto Pesacane, Rosanna Pezzella, Alessandro Piromallo, Salvatore Russo, Biagio Salvati, Antonio Salzano, Noemi Saltalamacchia e Lucia Schettino sono i giovani in mostra.
Le porte del Tempio di Serapide saranno aperte al pubblico e le opere saranno visibili fino al 30 di settembre 2021.

All’opening interverranno:
Dott. Fabio Pagano, Direttore del Parco archeologico dei Campi Flegrei;
Antonio Manzoni, Presidente di Aporema onlus, partner dell’ ATI Macellum;
Prof. Renato Lori, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli;
Prof. Valter De Bartolomeis, Dirigente Scolastico Istituto ad indirizzo raro Caselli De Sanctis di Napoli;
Prof.ssa Rosaria Iazzetta, Coordinatrice di Scultura dell Accademia di Belle Arti di Napoli;
Prof. Nello Antonio Valentino, Docente di Formatura, tecnologia e tipologia dei nuovi materiali, dell’ Accademia di Belle Arti di Napoli.

Kême

Kême

La Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli con i corsi condotti dalla Prof.ssa Rosaria Iazzetta, Prof. Nello Antonio Valentino, Prof.ssa Elisa Laraia hanno avuto funzione organizzativa e tecnica dell’evento, mentre Marcello Merenda e il corso di fotogiornalismo dell’Accademia, del Prof. Mario La Porta, funzione documentativa delle fasi di lavorazione e
dell’esposizione, Il Prof.  Antonio Manzoni  con l’Associazione Aporema Onlus funzione ideativa e logistica del concorso Kême, il Dirigente Valter Luca De Bartolomeis,  con Istituto ad indirizzo raro Caselli De Sanctis di Capodimonte supporto tecnico-pratico all’evento, e il Sito Macellum (Tempio di Serapide) all’interno del Parco archeologico dei Campi Flegrei, cornice perfetta per
un’interazione interdisciplinare e significativa, viste le vicissitudini culturali e di comunità, che l’arte e la socialità esigono, in questo momento e sempre.

Grottaminarda: sanzioni amministrative per i proprietari degli spazi privati confinanti con le strade comunali

Il Comune di Grottaminarda attraverso un’ordinanza “invita” tutti i proprietari degli spazi confinanti con le strade comunali ad osservare la buona conservazione degli spazi pubblici e privati che costeggiano le strade comunali e i tratti del centro urbano e delle immediate periferie della città.

La mancata manutenzione da parte dei proprietari implicherà la sanzione amministrativa prevista per la violazione dei regolamenti comunali e ordinanze. La suddetta ha valore di adempienza entro 10 giorni.

Ordinanza: testo integrale

L’ordinanza ufficiale è la seguente:

Comune di Grottaminarda: Ordinanza n 15

Comune di Grottaminarda: Ordinanza n 15

Informazioni utili per i proprietari di aree confinanti con strade pubbliche

I cittadini proprietari di immobili o terreni che confinano con strade pubbliche (frontisti) devono, in determinate situazioni, provvedere alla potatura di siepi e alberature private e alla pulizia di strade, fossi e marciapiedi.

Le situazioni in cui i proprietari devono intervenire sono quelle in cui è necessario garantire la sicurezza e il mantenimento del territorio comunale.

È compito del proprietario di un area verde composta da siepi e alberature private confinanti con una strada pubblica provvedere ad un decoro ottimale degli spazi che costeggiano la strada pubblica. Il proprietario deve provvedere alla potatura di siepi e alberi presenti all’interno della sua proprietà se i rami esterni nascondono la segnaletica o compromettono la sicurezza della circolazione.

I proprietari sono tenuti a rimuovere con urgenza alberi o rami caduti sulla carreggiata stradale.

Se la potatura o l’abbattimento devono essere effettuati con urgenza per garantire la sicurezza e l’incolumità pubblica non è necessario chiedere l’autorizzazione alla potatura. In questi casi le norme del Codice della Strada prevalgono sul Regolamento Comunale del Verde.

Nel caso in cui le acque piovane o di irrigazione provenienti da terreni privati convoglino in un fossato.

Classificazione strade

Classificazione strade

Classificazione legale delle strade

Esiste una che qualifica giuridicamente le strade vicinali.

L’art.2 del Codice stradale stabilisce:

1. Ai fini dell’applicazione delle norme del presente codice si definisce «strada» l’area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali.

2. Le strade sono classificate, riguardo alle loro caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali, nei seguenti tipi:

A – Autostrade;

B – Strade extraurbane principali;

C – Strade extraurbane secondarie;

D – Strade urbane di scorrimento;

E – Strade urbane di quartiere;

E-bis – Strade urbane ciclabili;

F – Strade locali;

F-bis – Itinerari ciclopedonali.

3. Le strade di cui al comma 2 devono avere le seguenti caratteristiche minime:

A – Autostrada: strada extraurbana o urbana a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia, eventuale banchina pavimentata a sinistra e corsia di emergenza o banchina pavimentata a destra, priva di intersezioni a raso e di accessi privati, dotata di recinzione e di sistemi di assistenza all’utente lungo l’intero tracciato, riservata alla circolazione di talune categorie di veicoli a motore e contraddistinta da appositi segnali di inizio e fine. Deve essere attrezzata con apposite aree di servizio ed aree di parcheggio, entrambe con accessi dotati di corsie di decelerazione e di accelerazione.

B- Strada extraurbana principale: strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia e banchina pavimentata a destra, priva di intersezioni a raso, con accessi alle proprietà laterali coordinati, contraddistinta dagli appositi segnali di inizio e fine, riservata alla circolazione di talune categorie di veicoli a motore; per eventuali altre categorie di utenti devono essere previsti opportuni spazi. Deve essere attrezzata con apposite aree di servizio, che comprendano spazi per la sosta, con accessi dotati di corsie di decelerazione e di accelerazione.

C – Strada extraurbana secondaria: strada ad unica carreggiata con almeno una corsia per senso di marcia e banchine.

D – Strada urbana di scorrimento: strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate; per la sosta sono previste apposite aree o fasce laterali esterne alla carreggiata, entrambe con immissioni ed uscite concentrate.

E – Strada urbana di quartiere: strada ad unica carreggiata con almeno due corsie, banchine pavimentate e marciapiedi; per la sosta sono previste aree attrezzate con apposita corsia di manovra, esterna alla carreggiata.

E-bis – Strada urbana ciclabile: strada urbana ad unica carreggiata, con banchine pavimentate e marciapiedi, con limite di velocità non superiore a 30 km/h, definita da apposita segnaletica verticale ed orizzontale, con priorità per i velocipedi.

F – Strada locale: strada urbana od extraurbana opportunamente sistemata ai fini di cui al comma 1 non facente parte degli altri tipi di strade.

F-bis – Itinerario ciclopedonale: strada locale, urbana, extraurbana o vicinale, destinata prevalentemente alla percorrenza pedonale e ciclabile e caratterizzata da una sicurezza intrinseca a tutela dell’utenza debole della strada.

4. È denominata «strada di servizio» la strada affiancata ad una strada principale (autostrada, strada extraurbana principale, strada urbana di scorrimento) avente la funzione di consentire la sosta ed il raggruppamento degli accessi dalle proprietà laterali alla strada principale e viceversa, nonché il movimento e le manovre dei veicoli non ammessi sulla strada principale stessa.

5. Per le esigenze di carattere amministrativo e con riferimento all’uso e alle tipologie dei collegamenti svolti, le strade, come classificate ai sensi del comma 2, si distinguono in strade «statali», «regionali», «provinciali», «comunali», secondo le indicazioni che seguono. Enti proprietari delle dette strade sono rispettivamente lo Stato, la regione, la provincia, il comune.

6. Le strade extraurbane di cui al comma 2, lettere B, C ed F si distinguono in:

A – Statali, quando:

a) costituiscono le grandi direttrici del traffico nazionale;

b) congiungono la rete viabile principale dello Stato con quelle degli Stati limitrofi;

c) congiungono tra loro i capoluoghi di regione ovvero i capoluoghi di provincia situati in regioni diverse, ovvero costituiscono diretti ed importanti collegamenti tra strade statali;

d) allacciano alla rete delle strade statali i porti marittimi, gli aeroporti, i centri di particolare importanza industriale, turistica e climatica;

e) servono traffici interregionali o presentano particolare interesse per l’economia di vaste zone del territorio nazionale.

B – Regionali, quando allacciano i capoluoghi di provincia della stessa regione tra loro o con il capoluogo di regione ovvero allacciano i capoluoghi di provincia o i comuni con la rete statale se ciò sia particolarmente rilevante per ragioni di carattere industriale, commerciale, agricolo, turistico e climatico.

C – Provinciali, quando allacciano al capoluogo di provincia capoluoghi dei singoli comuni della rispettiva provincia o più capoluoghi di comuni tra loro ovvero quando allacciano alla rete statale o regionale i capoluoghi di comune, se ciò sia particolarmente rilevante per ragioni di carattere industriale, commerciale, agricolo, turistico e climatico.

D – Comunali, quando congiungono il capoluogo del comune con le sue frazioni o le frazioni fra loro, ovvero congiungono il capoluogo con la stazione ferroviaria, tranviaria o automobilistica, con un aeroporto o porto marittimo, lacuale o fluviale, con interporti o nodi di scambio intermodale o con le località che sono sede di essenziali servizi interessanti la collettività comunale. Ai fini del presente codice, le strade «vicinali» sono assimilate alle strade comunali.

7. Le strade urbane di cui al comma 2, lettere D, E e F, sono sempre comunali quando siano situate nell’interno dei centri abitati, eccettuati i tratti interni di strade statali, regionali o provinciali che attraversano centri abitati con popolazione non superiore a diecimila abitanti.

8. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nel termine indicato dall’art. 13, comma 5, procede alla classificazione delle strade statali ai sensi del comma 5, seguendo i criteri di cui ai commi 5, 6 e 7, sentiti il Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, il consiglio di amministrazione dell’Azienda nazionale autonoma per le strade statali, le regioni interessate, nei casi e con le modalità indicate dal regolamento. Le regioni, nel termine e con gli stessi criteri indicati, procedono, sentiti gli enti locali, alle classificazioni delle strade ai sensi del comma 5. Le strade così classificate sono iscritte nell’archivio nazionale delle strade previsto dall’art. 226.

10. Le disposizioni di cui alla presente disciplina non modificano gli effetti del D.P.C.M. 10 agosto 1988, n. 377, emanato in attuazione della legge 8 luglio 1986, n. 349, in ordine all’individuazione delle opere sottoposte alla procedura di valutazione d’impatto ambientale.

Jorit: il bimbo africano diventa un messaggio di speranza per le generazioni future

È il messaggio contro la povertà e la discriminazione verso il Sud del mondo, contro l’ingiustizia e contro ogni forma di oppressione, quello di Jorit, lo street artist di fama internazionale, protagonista di una performance di pittura live dal vivo, tra la gente, realizzata al Dum Dum Republic in occasione dell’inaugurazione del cartellone 2021.

Pennelli e bombolette spray, per il dipinto realizzato in un intero pomeriggio, a ritmo della world music e tra la curiosità dei Dum Dum Lovers. Sotto il dipinto del volto, una frase emblematica, una scritta a cui Jorit affida il suo pensiero:

Ogni vita salvata dalle vaccinazioni o dagli aiuti umanitari compensata dalla perdita di un’altra per fame o per guerra. Povera Africa, nessun altro continente ha sopportato una combinazione così assurda di ruberie e benevolenza straniera.

Una pittura che travolge e induce alla riflessione, in cui si avverte il cuore pulsante dell’Africa, la sua anima, la cultura, da sempre stretta in una tensione fortissima con il Dum Dum Republic, nel suo dialogo con il mondo, l’apertura verso l’altro, scandito dai suoni primordiali del battere dei tamburi della world music, in un messaggio di inclusione, di pace e di speranza.

Nuovo dipinto di Jorit

Nuovo dipinto di Jorit

Un’opera che segna l’inizio della collezione della “factory” a cielo aperto sul mare del Dum Dum Republic, che si proietta alla stagione estiva, tra exhibition art, design, performing act, cinema ed happening di poesia, mentre, a fare da fil rouge, come sempre, la musica con i suoni del mondo.

Lo sguardo profondo, tagliente, del bimbo africano, realizzato sulla grande tela posizionata al centro dell’arena che sorge sul mare, scuote le coscienze. Un piccolo guerriero della “Human Tribe” di Jorit, con il volto solcato dalle sue iconiche cicatrici rosse: cicatrici che sono: aperture attraverso le quali un essere entra nella solitudine dell’altro, come sosteneva Frida Kahlo. Una luce nello sguardo che diventa ancora più emblematica, mentre viene colpita dai raggi del sole che tramonta a mare.

Jorit dichiara:

A Paestum abbiamo realizzato un dipinto un po’ insolito. Su un pannello, qui vicino al mare, in condizioni bellissime, insieme a tantissima gente dopo un periodo di lontananza. È difficile spiegare un’opera, è difficile dire quello che voglio esprimere perché lo faccio appunto attraverso i colori e non con le parole. È un bambino nero, evidentemente nero, e sotto c’è una frase molto emblematica. Noi ci lamentiamo, ci preoccupiamo tanto, dei problemi che abbiamo qui, anche con persone che provengono dall’Africa, magari in condizioni di povertà assoluta. Però dobbiamo renderci conto che da secoli noi andiamo là, sfruttiamo il continente, rubiamo le risorse e lo rendiamo povero. Per cui molte di queste persone sono costrette ad emigrare. Vorrei che tutti potessero rimanere nel loro Paese, sarebbe la cosa più bella, così come molti miei amici, costretti ad emigrare all’estero o ad andare al nord dell’Italia come se fosse l’estero. Vorrei che tutti potessero rimanere nella propria terra e non fossero costretti ad emigrare.

Sottolinea Biancaluna Bifulco, founder del beach club della costiera cilentana:

Un’opera straordinaria che sposa a pieno la filosofia che è da sempre quella che anima tutti noi. Un capolavoro assoluto quello che Jorit ha regalato stasera a noi del Dum Dum Republic.

Grazie infinite Jorit. È stato emozionante, perché osservarlo live è un’emozione grande. Capire come si realizza un’opera d’arte, tratto per tratto, passaggio dopo passaggio, è davvero una meravigliosa esperienza da vivere insieme. Evviva l’arte, evviva Jorit, perché è un giovane ed è un combattente. Ed oggi, “combattente” è una bellissima parola, dal valore straordinario”.

Taurasi Film Fest: aperte le iscrizioni per la sesta edizione

Taurasi Film Fest apre ufficialmente le iscrizioni per la sesta edizione della rassegna cinematografica di cortometraggi organizzato dall’Associazione culturale Taurasium con il patrocinio dell’Amministrazione comunale. L’evento si svolgerà il prossimo agosto.

La kermesse artistica e culturale che si tiene in Irpinia è entrata nel circuito nazionale del settore, dato confermato dal successo riscosso nelle ultime edizioni, in cui hanno partecipato registi e autori professionisti provenienti da tutta Italia, e dall’attenzione riservata all’evento dalla stampa specializzata.

Taurasi Film Fest

Taurasi Film Fest

Alberico Cardia, presidente dell’associazione, afferma:

Taurasi Film Fest si prefigge di valorizzare Taurasi e l’Irpinia, di promuovere il rispetto, la conoscenza e l’amore attraverso lo strumento dell’immagine in movimento. Inoltre intende ricercare e stimolare la produzione di opere filmiche capaci di rappresentarne il luogo e interpretarne i molteplici aspetti: sociali, culturali, ecologici, naturalistici ed economici, ma anche storici, artistici ed estetici.

Cosa c’è da sapere

Il concorso è riservato ai cortometraggi della durata massima di 15 minuti, compresi titoli di coda.

La quota d’iscrizione di 5 euro è stata fissata simbolicamente. Il tema del cortometraggio è libero. Il vincitore verrà premiato con l’ambito Taurasino d’oro, sono previsti ulteriori riconoscimenti per le altre categorie artistiche: miglior regia, miglior colonna sonora e miglior attore.

Anche nell’edizione di quest’anno si svolgerà il concorso dedicato esclusivamente ai video musicali denominato “Videoclip Taurasi Contest 2021”.

Per partecipare al Taurasi Film Fest bisognerà iscriversi entro il 30 giugno 2021. Per informazioni relative al regolamento e possibile visitare il sito ufficiale o la pagina Facebook dell’associazione culturale Taurasium.

Maschile singolare di Matteo Pilati e Alessandro Guida

Maschile singolare (2021) è il primo film di Matteo Pilati e Alessandro Guida in cui i due registi decidono di raccontare i sentimenti e la crisi di coppia senza confini di genere. La qualità degna di nota di questo lungometraggio è quella di immergere lo spettatore all’interno di un mondo senza pregiudizi, aprendo le porte di una comunità omosessuale italiana che esiste e vive le relazioni allo stesso modo degli etero, come è giusto che sia.

Protagonisti della pellicola sono Antonio (Giancarlo Commare) sposato da 12 anni con Lorenzo (Carlo Calderone), il suo primo amore dai tempi del liceo. La storia tra i due sembra aver perso lo smalto di un tempo e quel sentimento che li lega da tutti questi anni.

Lorenzo decide di troncare la loro relazione e il matrimonio perché ha un’altra storia clandestina da tempo e, per lui, è palese che non ci sono più i presupposti per continuare una relazione basata solo sull’abitudine e l’infelicità.

Questa decisione per Antonio è difficile da accettare perché non avrebbe mai pensato di arrivare ad un punto di rottura con Lorenzo.

Maschile singolare di Matteo Pilati e Alessandro Guida

Maschile singolare di Matteo Pilati e Alessandro Guida

Antonio con molta fatica accetta questa decisione e lascia il loro appartamento, andando a vivere da un’altra parte, anche se in cuor suo spera che quella di Lorenzo non sia una scelta definitiva. I giorni passano e la situazione non accenna a cambiare. Lui sta male per la fine della sua storia d’amore e si sente smarrito e senza stimoli.

Il giovane si ritrova a fare i conti con la sua vita messa in standby da tempo, per il troppo amore che ha profuso a Lorenzo, dimenticando l’amore per se stesso.

Antonio inizia a pensare a se stesso, alle scelte fatte come quella di vivere in un città ch non gli ha mai offerto le opportunità lavorative da architetto. Pian piano la consapevolezza inizia a fare capolino dentro di sé e finalmente fa i conti con il suo problema: ha sempre cercato una stampella negli altri e mai in se stesso. La cosa più importante da fare è quella di iniziare ad amare se stesso.

Maschile singolare: recensione

Il primo film di Matteo Pilati e Alessandro Guida

La ripresa è difficile, Antonio, deve cercare un lavoro e allo stesso tempo crearsi nuovi spazi e del tempo da dedicare a se stesso, per comprendere realmente cosa vuole fare della sua vita a trent’anni suonati.

Denis (Eduardo Valdarnini), il suo coinquilino, gli apre una nuova visione del mondo, quella che non aveva mai vissuto. Il mondo che Antonio fino a quel momento non aveva vissuto è la sfera delle opportunità e della leggerezza.

Antonio inizia a fare l’apprendista da un amico del suo coinquilino e decide di coltivare questa passione, iscrivendosi ad un corso di pasticceria. Pian piano l’uomo inizia a vivere una vita più piena in cui è lui il suo centro.

Maschile singolare è un film che racconta l’omosessualità senza trascendere nello stereotipo dei luoghi comuni e nella banalità, la pellicola segue una linea del racconto fluida e senza preconcetti, sfatando anche alcuni miti come quello della promiscuità omosessuale che è simile a quella etero. Il lungometraggio conduce lo spettatore nel mondo reale dei sentimenti che non hanno distinzione di genere: amiamo e viviamo tutti nello stesso modo.

Music for Change: aperte le iscrizioni per 12esima edizione Musica contro le mafie

Music for Change è il più importante Premio musicale europeo a sfondo civile ed è giunto alla sua 12esima edizione. Quest’anno si rinnova come format perché non rappresenta solo un premio ma anche residenza creativa, un incubatore per giovani talenti e grande evento dal vivo e online.

Music for Change 2021

Music for Change 2021

Dichiara Gennaro de Rosa:

I Numeri della scorsa edizione hanno premiato le scelte tecniche e artistiche dell’organizzazione, riuscendo a raggiungere fino ad 1 Milione di utenti unendo Musica di qualità e impegno civile. Il periodo che abbiamo vissuto ha impresso una accelerazione incredibile allo sviluppo tecnologico facendo leva sul nostro bisogno di comunicare. Sembra che il ritorno alle attività in presenza si stia concretizzando e siamo felicissimi di questo ma la trasformazione è strutturale e definitiva e non si può tornare indietro. Solo capendo che siamo in un contesto globale nuovo, possiamo pensare di ripartire realmente. Da questi presupposti nasce MUSIC for CHANGE – 12th Musica contro le mafie Award.

Dal 7 giugno al 1mo agosto 2021 è possibile candidarsi per la prima fase di casting seguendo la procedura che troverete sul sito ufficiale.

Le iscrizioni sono aperte a tutti gli artisti e artiste europei dai 16 anni in su (senza limiti di età) ma la novità assoluta di questa nuova edizione è che per partecipare non si dovrà presentare un brano con una tematica specifica ma basterà che rappresenti lo stile autorale e compositivo dell’artista.
Come da tradizione i temi sociali delle canzoni ci saranno ma verranno assegnati nella fase Sound Bocs” che si svolgerà dal 14 al 23 settembre 2021 a Cosenza.

Dal 2 al 21 Agosto sarà possibile, a chiunque, votare online il proprio artista e i voti si andranno a sommare a quelli della “Giuria Scouting” e della giuria “Alpha/Zeta” formata da giovani tra i 10 e i 22 anni.

Una delle grandi novità di questa nuova edizione è “Sound BoCS” un vero e proprio quartiere creativo nel quale musica, arte, cultura, impegno civile e contaminazione si fondono. Una comunità nella comunità, un luogo lontano dal caos della città ma comunque nel cuore del centro storico di Cosenza, città simbolo del premio.
Gli 8 finalisti vivranno all’interno dei BoCS, ognuno avrà la propria “mini casa” nella quale vivere, creare e comporre. Ad ogni artista finalista verrà assegnato uno degli 8 temi tra “resistenza e democrazia”, “diritti civili”, “ambiente”, “parità di genere” e, insieme ai coach, inizierà un percorso creativo e di produzione del brano con il quale si presenterà alla finalissima del 24 settembre presso il Teatro Rendano di Cosenza.

Le esibizioni saranno giudicate da: Giudici on Stage, una giuria selezionata di giovani studenti in sala e voto on line, insieme a tanti ospiti in presenza e interventi in streaming.

Altre novità di quest’anno: il 25 settembre si conosceranno i nomi dei vincitori in un momento di gala in cui ospiti, partner e artisti consegneranno il “Premio Music For Change – 12th Edizione” e gli otto brani finalisti saranno distribuiti in esclusiva per l’assegnazione del “Premio TIMMUSIC Stream” che porterà i vincitori a partecipare a Casa Sanremo 2022 durante il 72° festival della Canzone Italiana.

Numerosissimi i premi in palio concerti in 2 città europee con SMART, esibizione sul palco dell’Uno Maggio Libero e Pensante di Taranto 2022; showcase in alcuni dei più importanti Festival e Live Club Italiani grazie alla Partnership con Keepon Experience e Live; showcase presso Casa Sanremo nei giorni del Festival della Canzone Italiana; borse di studio/produzione, Secret Award e ancora premi speciali di ogni tipo da tutti i partner che saranno annunciati da giugno a settembre 2021.

Dum Dum Republic: inaugurazione della stagione estiva

L’energia del Dum Dum Republic sta per sprigionarsi.

L’arena sul mare si prepara all’inaugurazione della stagione estiva con un cartellone spinto verso la contaminazione, in un incrocio di arti e world music.

La repubblica indipendente del Dum Dum si rivoluziona, si trasforma, evolvendosi in una factory a cielo aperto sul mare, tra exhibition art, design, performing act, cinema ed happening di poesia. A fare da fil rouge, come sempre, immancabile, la musica con i suoni del mondo pronti a sbarcare sulla spiaggia del Cilento. Un luogo magico, all’ombra dell’area archeologica di Paestum, per sognatori, viaggiatori, poeti o popoli erranti. Uno spazio in cui ognuno si senta accolto e il cuore possa sentire forte le pulsioni della vita.

Per lo startin programma il 13 giugno alle ore 17, protagonista sarà Jorit, artista di fama internazionale, uno dei massimi esponenti della contemporaneità, che ha trasformato la sua street art in testimonianza e denuncia sociale. I suoi sono eroi rivoluzionari, sono gli “ultimi”, tutti guerrieri della sua Human Tribe”, dipinti sui muri dei quartieri più combattivi e ostili, nelle periferie degradate delle metropoli del mondo.

Dum Dum Republic

Dum Dum Republic

Un messaggio universale contro l’austerity del mondo, contro l’ingiustizia e contro ogni forma di oppressione, con i volti marchiati dalle cicatrici rosse, in quelle che sono aperture attraverso le quali un essere entra nella solitudine dell’altro.

Una performance di pittura live, dal vivo, direttamente in spiaggia. A scandire il ritmo, in consolle, Dj Tonico Settanta, con una selezione esclusiva ed estemporanea, ispirata alla world music con vibrazioni funk, disco ed incursioni electro, sempre proiettato alla sperimentazione.

Un opening straordinario, che rompe gli schermi, in un anno iconico, il 25esimo dalla fondazione del Dum Dum Republic.

 Racconta Biancaluna Bifulco, fondatrice ed ispiratrice della filosofia che anima il beach club:

Con la stessa emozione e lo stesso entusiasmo del primo giorno, venticinque anni fa, quando con uno stereo di seconda mano e due casse gracchianti, misi su il primo brano Garden of love degli Skatalites e fu subito Dum Dum!

Libertà di essere se stessi, ricerca della felicità nella semplicità dell’incontro con l’altro, giustizia sociale, inclusione, ecosostenibilità, rispetto della natura e tutela degli oceani.

No borders: nessuna barriera, nessuna sovrastruttura. Il mare unisce, contamina, accoglie. È un linguaggio universale da cui lasciarsi ispirare, quello del Dum Dum Republic, per imparare a riconoscere la bellezza e a riscoprire il valore, l’unicità e la dignità di ogni singola vita.

Sottolinea Biancaluna Bifulco:

Spero che questo periodo così brutto che il mondo ha attraversato, possa portare nei sogni dei ragazzi di 20 anni una nuova considerazione delle problematiche mondiali e la consapevolezza che siamo un’unica umanità con un unico destino Da sempre attraverso la musica cerchiamo di veicolare un messaggio di unità e di amore: lo facciamo con la world music. In questa stagione apriamo un percorso nuovo, con esperienze e format innovativi, partendo dall’arte attraverso la potenza dell’espressione artistica visiva.

Credo nella difesa dell’allegria, della spensieratezza, con lo sguardo su un mondo alla ricerca della semplicità. Una gioventù semplice, meno condizionata dai modelli, con la vocazione ad essere universale. È un abbraccio sul mondo che parte da Paestum, aperto ad altri popoli e culture  perché ho voluto fortemente Jorit? Perché lo ammiro, come artista e come arte militante, a servizio degli ultimi del mondo. Per la sua capacità di prendere posizione come artista nel dibattito mondiale. Perché è un giovane, ma ha già una visione chiara che esprime attraverso la ritrattistica. La sua abilità pittorica è degna di Caravaggio e dei caravaggeschi: un realismo profondo e rivoluzionario, i contrasti di luci ed ombre, veritiero e vitale. Dipinge e con la sua pittura magistrale conduce la sua battaglia.

Dopo una fase oscura provocata dall’emergenza pandemica, il Dum Dum Republic fa brillare i propri colori, per spalancare i cuori alla gioia e alla speranza, sempre coerente ai suoi principi cardine in 25 anni di attività.

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