Attualità

Tiziana D’Angelo è nuova Direttrice del Parco Archeologico di Paestum

Il presidente della 3 Commissione speciale aree interne del Consiglio regionale Michele Cammarano, ha dato il benvenuto alla nuova Direttrice del Parco Archeologico di Paestum e Velia, Tiziana D’Angelo, con la quale si è confrontato  su idee e progetti alla luce delle potenzialità turistiche del territorio e delle interconnessioni possibili anche con le aree interne della provincia di Salerno.

Parco Archeologico di Paestum

Parco Archeologico di Paestum

Così il presidente della III Commissione regionale speciale e consigliere regionale M5S Michele Cammarano:

Alla luce della ripresa dei flussi turistici dopo la pandemia e della reputazione internazionale dei siti culturali della Campania, è indispensabile una riflessione sulla necessità di coordinare l’offerta regionale, soprattutto da un punto di vista dei servizi e dei trasporti. Come evidenziato anche dalla neodirettrice, l’area archeologica di Paestum è una delle poche al mondo che può vantare una stazione ferroviaria al suo interno. Questa potenzialità, però, non è ancora pienamente sfruttata dalla pianificazione regionale. Come Commissione Aree Interne, tra gli obiettivi del nostro programma, è incentivare una visione di turismo green. Anzi, rendere la Campania una destinazione sostenibile, incentivando anche trasporto pubblico e mobilità alternativa.

Condivido, inoltre, l’impostazione che la direttrice D’Angelo intende dare al suo mandato. Un approccio che mi convince perché insieme coesistono radici ed innovazione. Le aree interne del Parco Nazionale del Cilento inoltre possono rappresentare il naturale completamento dell’offerta turistica per i visitatori dell’antica città  archeologica che volessero estendere il proprio soggiorno oltre la giornata. Il Parco Archeologico di Paestum e Velia è innanzitutto un patrimonio architettonico da custodire, ma soprattutto da valorizzare perché si possano ampliare le opportunità di conoscenza di un presidio culturale che conserva le tracce delle prime civiltà della Magna Grecia.

Da questo punto di vista continuiamo come Commissione Aree Interne a stimolare i sindaci e le comunità a migliorare la propria offerta di servizi per integrarsi al meglio con gli attrattori impareggiabili del nostro territorio come il Parco Archeologico di Paestum. Certamente non faremo mancare il nostro sostegno e la nostra collaborazione alla nuova direzione, nell’ottica di una rete virtuosa tra istituzioni.

Playaut.it il primo network multimediale nazionale dedicato al mondo dell’autismo

Nasce Playaut.it il primo network multimediale nazionale dedicato al mondo dell’autismo realizzato da Zeye, marketing agency molto attenta al settore charity (il suo ultimo impegno è stato, il 9 maggio scorso, il concerto streaming di Marco Masini al Teatro della Pergola di Firenze, il cui incasso è stato devoluto alla Fondazione dell’Ospedale Pediatrico
Meyer).

Playaut si propone di essere il luogo dove si lavora per conoscere questo mondo in profondità, avvalendosi si professionisti del settore, imprenditori, istituzioni e anche le famiglie stesse operative sul campo.

playaut

playaut

Gabriele Pagliaro, responsabile digital di Zeye e co-fondatore del progetto, dice: “Playaut è un sogno che si realizza. Abbiamo raccolto i segnali di aiuto che provengono da questo mondo e abbiamo cercato di dare ordine, informazioni e collaborazione diretta perché si possa sempre fare meglio. L’autismo è una condizione che ha molte variabili.
Non sono tutti uguali i bambini e i ragazzi. Avremo anche aiuto dalle associazioni sportive e dalle strutture specializzate sul territorio nazionale”.

Il progetto ha il patrocinio del Comune di Bergamo.

Il Nauticsud apre l’anno fieristico 2022 alla Mostra d’Oltremare

Torna il Nauticsud, il salone internazionale dedicato alla filiera nautica, dalle imbarcazioni ai motori, dall’oggettistica agli accessori e servizi. L’appuntamento, che si svolgerà dal 12 al 20 febbraio alla Mostra d’Oltremare, organizzato dall’Associazione Filiera Italiana della Nautica in collaborazione con l’ente fieristico partenopeo, celebrerà la 48esima edizione.

Afferma il presidente di AFINA, Gennaro Amato:

Come è noto, causa Covid, l’edizione dello scorso anno non si è svolta  ma la nautica ha proseguito la sua costante crescita sia in termini di produzione sia in termini di fatturato e la nostra regione, la Campania, risulta ai vertici della classifica nazionale. Proprio per questo, nonostante le numerose difficoltà organizzative, riteniamo che questo salone debba rappresentare le realtà aziendali italiane e valorizzare ulteriormente la produzione nostrana.

In effetti, i dati parlano chiaro e vedono la produzione campana registrare un più 9.3% di fatturato a dispetto della media nazionale (8.5%), dunque puntare su questo settore non è solo una scelta intelligente ma strategica, tanto da attirare l’attenzione del presidente della BCC, Amedeo Manzo, che supporta l’esposizione in qualità di main sponsor:

Il settore nautico, e tutto l’indotto che produce, è una grande industria per la regione Campania e in particolare per la città di Napoli. Per questo motivo la nostra banca ha deciso di sostenere, in una logica di sviluppo produttivo, occupazionale e di incremento interno del pil regionale, l’intero comparto con iniziative di sostegno all’attività e crescita delle aziende della filiera, con particolare attenzione alle imprese produttive campane per il loro sviluppo, ma anche in favore del pubblico che si avvicina all’acquisto.

Il Nauticsud 2022, sostanzialmente, sarà leggermente ridotto non potendo usufruire del padiglione 1 e una piccola parte del padiglione 2, spazi destinati all’hub vaccinale partenopeo. Gli spazi esterni di accoglienza dell’hub impediscono l’esposizione all’aperto dal lato di piazzale Tecchio, limitando l’accesso al pubblico dall’ingresso principale della struttura fieristica. Ma si è lavorato, in collaborazione con la Mostra d’Oltremare, per trovare soluzioni di fattibilità per l’impegno organizzativo di Afina.

Conferma la consigliera delegata di MdO, Maria Caputo:

Abbiamo trovato la soluzione giusta, gli sforzi fatti , sono tesi a non perdere l’occasione di riaprire il quartiere fieristico. Inoltre, anche in riferimento ai dati positivi del comparto, gli impegni messi in campo sono tesi a salvaguardare questa 48esima edizione importante sia per Afina sia per Mostra d’Oltremare che, come per ogni altra fiera del nostro calendario, ha cercato di attivare trovando soluzioni ideali.

Passando invece ai contenuti del Nauticsud, sui quali Gennaro Amato lavora da tempo con il suo staff, nonostante tutte le avversità, sembrano prospettare numerose novità.

Napoli 5 luglio 2021
Gennaro Amato presidente di AFINA (Associazione Filiera Italiana Della Nautica).
Ph: Stefano Renna

Afferma Amato:

Il riposizionamento degli spazi espositivi occupati dal centro vaccinale, interni ed esterni, ci ha consentito di rinnovare il progetto del salone nautico, ridisegnando il percorso espositivo con doppio ingresso e rivalutando l’esposizione all’aperto rendendola più fruibile e ampia. Dal punto di vista dei prodotti, invece, la conferma delle aziende più importanti dei vari segmenti; yacht, barche, gozzi e gommoni, così come quella di motori, accessori e servizi della filiera, dimostra la valenza di questa fiera che negli ultimi 6 anni abbiamo riportato, con la nostra organizzazione, ad alti livelli.

La progettualità per i prossimi anni diventa ora un punto focale e strategico, non solo in vista del biennio che precede il 50esimo anniversario, per consentire alla produzione italiana un vero balzo in avanti. Bisogna pensare ai nuovi mercati dell’Africa settentrionale così come a quello dei paesi dell’area balcanica, ma senza trascurare piazze come la Spagna e la Francia che guardano alla nautica da diporto, quella tra i 5 e 16 metri, con grande e nuova attenzione.

Il genere è fluido? di Sally Hines e Matthew Taylor

Quando nasciamo, siamo tutti assegnati a un genere biologico sulla base della nostra anatomia fisica. Ma perché alcune persone sperimentano una forte dissonanza fra il loro sesso biologico e la loro identità interiore?

Il genere è quello che siamo o quello che facciamo? La nostra espressione di genere è innata o si sviluppa mentre cresciamo? I tradizionali ruoli binari maschio/femmina sono rilevanti in un mondo sempre più fluido e flessibile? Questo libro, acuto e stimolante, valuta le connessioni fra genere, psicologia, cultura e sessualità e rivela come gli atteggiamenti individuali e sociali si siano evoluti nel corso dei secoli.

Il genere è fluido? il libro

Il genere è fluido?

Sally Hines

Sally Hines è professore associato di Sociologia e studi di genere all’Università di Leeds, dove è stata anche direttrice del Center for Interdisciplinary Gender Studies dal 2009 al 2014. Ha pubblicato numerosi articoli sul tema della diversità e identità di genere, oltre a quattro libri di cui il più recente è Gender, Society and Culture. È co-fondatrice e co-conduttrice di “Sexgen” una rete interdisciplinare che riunisce centri studi sul genere. È la Principal Investigator del progetto internazionale triennale Pregnant Men: An International Exploration of Trans Male Experiences and Practices of Reproduction, con co-investigatori di Regno Unito, Stati Uniti, Australia, Polonia e Italia.

Matthew Taylor

Matthew Taylor è amministratore delegato della RSA, istituzione inglese attiva da 250 anni, oggi impegnata nell’arricchimento della società con idee e azioni, per un illuminismo del XXI secolo. Autore, presentatore, oratore, ha scritto moltissimi articoli sulla politica, riforma del servizio pubblico e teoria della cultura. Assiduo ospite di Newsnight e The Daily Politics oltre che delle trasmissioni radio Today e The Moral Maze. È stato segretario generale e amministratore delegato dell’Institute for Public Policy Research, il principale centro studi della Gran Bretagna.

100 anni dalla morte di Sir Ernest Shackleton

Ricorre quest’anno il centenario della morte dell’esploratore polare Sir Ernest Shackleton, scomparso il 5 gennaio 1922 all’età di 47 anni, a bordo della nave da esplorazioni Quest nel corso di quella che sarebbe stata l’ultima delle sue spedizioni antartiche.

Ernest Shackleton (1874-1922) visse da protagonista l’epoca d’oro delle spedizioni antartiche. Prese parte al viaggio della Discovery guidata da Scott, poi comandò la Nimrod nella spedizione culminata con il Farthest South, il record di avvicinamento al polo Sud, l’ultimo prima della definitiva conquista da parte di Amundsen. L’impresa gli valse gloria e riconoscimenti in patria, accresciuti dalla sfortunata ed eroica impresa dell’Endurance che Shackleton stesso raccontò in Sud.

Sir Ernest Shackleton

Sir Ernest Shackleton

Quello inseguito dagli esploratori antartici è un luogo geometrico, un punto originato dalla forma sferica della Terra e dalla cartografia che ha cercato di misurare il pianeta: il punto d’incontro tra la natura, la scienza geografica e la resistenza umana. Dopo aver letto questi diari d’esplorazione forse il lettore avrà più chiaro l’obiettivo e il senso di quell’andare, fino al punto estremo:  il centro del continente antartico.

La spedizione dell’Endurance partita da Plymouth nel 1914 fallì quasi prima di iniziare. La nave rimase presto bloccata, stritolata dai ghiacci polari. Shackleton si lanciò allora nella più grande e disperata delle avventure: trarre in salvo i ventisette uomini che erano con lui.
Sud è il resoconto di quei tremendi anni sul ghiaccio: gli accampamenti improvvisati sulla banchisa alla deriva, la fuga per mare a bordo delle tre scialuppe di salvataggio, l’incredibile traversata verso la Georgia del Sud.

Università Federico II già al lavoro per promuovere le bellezze del Parco del Partenio

“Il Parco del Partenio è uno scrigno di bellezza ma poco conosciuto in Campania: siamo pronti a promuoverlo”.

Docenti e studenti dell’Università Federico II di Napoli sono rimasti letteralmente entusiasti della loro prima visita e dei laboratori avviati presso il Parco del Partenio, a Summonte. Un gruppo di 20 discenti, provenienti dalle varie zone della regione, ha trascorso non soltanto una giornata di studio e di approfondimento, ma anche all’insegna della natura e della cultura.

L’ente presieduto da Francesco Iovino ha deciso di aprire le proprie porte ai giovani per promuovere il Parco al di fuori dei confini provinciali e regionali. Ma anche per attuare strategie di marketing innovative ed al passo con i tempi.

Iovino

Iovino

Afferma Iovino:

Il nostro territorio è ricco di bellezze naturali, storiche, artistiche e culturali. Ma anche di un tessuto produttivo in linea con il rispetto dell’ambiente. Dobbiamo far sì che questi tesori emergano e che siano più conosciuti. La conoscenza, secondo il nostro modo di vedere, non deve servire soltanto a promuovere il Parco, ma anche ad amarlo e rispettarlo. Ci sono posti incantevoli che vanno tutelati, conservati. Con la rete di competenze che abbiamo organizzato, vogliamo fare proprio questo.

La visita degli studenti della Federico II è nata grazie al lavoro messo su, nel corso di questi mesi, dal Comitato Tecnico Scientifico del Parco. Un lavoro certosino che sta dando ottimi risultati. L’importante sinergia con il corso di Comunicazione pubblica e istituzionale (Laurea Magistrale in Comunicazione Pubblica, sociale e politica-Dipartimento di Scienza sociali), guidato dalla professoressa Rosanna De Rosa, è coordinato dalla professoressa Anna Maria Zaccaria, componente del Cts del Parco, docente di Analisi del territorio e strumenti di governance partecipata e Analisi delle reti sociali presso il Dipartimento di Scienze sociali dell’Università di Napoli Federico II.

Nel corso del laboratorio che si è tenuto presso la sede dell’ente – cui hanno dato il loro importante contributo anche altri componenti del Cts, ovvero Sabatino Troisi, Ettore di Caterina, Ferdinando Zaccaria, Paolo Citarella, Luisa Bocciero, Luigi Iozzoli – gli studenti hanno cominciato ad acquisire elementi utili, ad esempio i punti di forza e di debolezza, per elaborare un piano di comunicazione e marketing che sia confacente alle esigenze del Parco. Seguiranno ovviamente altri incontri ed altre visite, anche in zone montuose del Partenio.

Afferma la professoressa De Rosa:

Gli studenti riescono a vedere le cose con uno sguardo diverso dal nostro. Devo dire la verità, sono davvero proiettati verso il futuro. Hanno dalla loro, ormai, delle tecniche talmente innovative che consentiranno al Parco di cambiare prospettiva e, perché no, di spiccare il volo, perché un territorio così bello e così ricco di storia, lo merita. Con questa esperienza, possiamo essere in grado di ampliare il raggio di notorietà del Parco del Partenio.

A gennaio 2022, anche gli studenti  del corso di Pianificazione Territoriale (Laurea Triennale in Ingegneria dell’Ambiente e del Territorio, Dipartimento  di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale), guidati dalla professoressa Rosa Anna La Rocca, partiranno con attività laboratoriali mirate alla conoscenza del territorio del parco regionale del Partenio, con riferimento particolare agli aspetti fisici ed amministrativi: sistema dell’accessibilità e delle attività; vincoli archeologici e  paesaggistici; piani provinciali e stato di avanzamento di  altri strumenti di pianificazione. Il risultato atteso è una prima mappatura degli “scenari” del territorio.

Green e Pnrr, aperte le iscrizioni al 2° Master per esperti della tutela ambientale

Al via la seconda edizione del “Master in Management delle opere per la tutela ambientale e del verde” organizzato dall’Università degli studi di Perugia in collaborazione con Asso.Impre.Di.A. (Associazione Nazionale Imprese Difesa e Tutela Ambientale). Un master fortemente voluto da Maurizio Oliviero, Rettore dell’Ateneo umbro, e da Alberto Patruno, Segretario di Assoimpredia.

Il Master, della durata annuale, intende formare i futuri manager del green, in grado di gestire tutte le attività relative alla realizzazione e gestione delle opere di tutela ambientale e del verde pubblico e privato, in ambito urbano ed extra-urbano. L’attività didattica riserverà particolare attenzione alla normativa sull’Ambiente, sugli appalti pubblici, sui principi dell’organizzazione gestionale d’impresa, le tecniche di ingegneria naturalistica, di fitogeografia e geobotanica, la manutenzione delle specie ornamentali (dai tappeti erbosi alle alberate) e la progettazione degli spazi verdi.

Spiega Alberto Patruno:

Si tratta della seconda edizione del Master, dopo il successo della prima, che affronterà ancor di più le tematiche ambientali  anche e soprattutto in vista dei progetti che il nostro Paese sta mettendo in campo grazie agli investimenti previsti dal PNRR e dal Fondo complementare che sono pari a 222,1 miliardi di euro.

L’iniziativa gode del patrocinio morale del Ministero della Transizione ecologica, di ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), SNPA (Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente), AIDTPG (Associazione Italiana Direttori e Tecnici Pubblici Giardini), CONFINDUSTRIA CISAMBIENTE, ANVE (Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori) ed ELCA (European Landscape Contractors Association).

Termine di iscrizione è il 31 gennaio 2022.

Didiesse porta a casa il Quality Award 2022

Ennesimo riconoscimento per Didiesse, azienda napoletana, specializzata nella produzione di macchine per caffè espresso a cialde, che si è appena aggiudicata, anche per l’edizione 2022, il Quality Award”: prestigioso premio che vede, come giudici, consumatori reali.

Ancora una volta, le ormai iconiche Frog e Didì, fiori all’occhiello del marchio, si riconfermano così, macchine d’eccellenza, scelte da fruitori, sempre più attenti non solo all’aroma del caffè, ma anche alla sostenibilità.

Fulvio di Santo

Fulvio di Santo

La cerimonia di premiazione si è tenuta a Milano, martedì 14 dicembre, negli spazi dello storico Palazzo Barozzi. A ritirare il premio, durante la cena di gala, Fulvio di Santo, direttore commerciale di Didiesse nonché proprietario del brand con Massimo Renda, fondatore di Caffè Borbone.

A tal proposito dichiara:

Questo ennesimo riconoscimento – dichiara di Santo – ci gratifica e ci spinge a fare sempre meglio, portando avanti con fierezza la nostra filosofia, che punta sulla qualità dei prodotti con un occhio sempre più attento all’ambiente.

Praticità, design, efficienza e compattezza, le altre caratteristiche delle macchine Didiesse, vincitrici nella loro categoria, dagli standard altissimi ed interamente realizzate in Campania.

Il Premio Quality Award è unico nel suo genere in Italia, perché coinvolge realmente i consumatori attraverso esperienze sensoriali complete, che hanno visto per l’occasione, 300 giudici in target, selezionati da laboratori indipendenti specializzati, testare in modalità blind le macchine, senza conoscerne la marca, esprimendo un giudizio di soddisfazione.

Il maltempo ferma il Salone Nautico Internazionale di Napoli

Il maltempo ferma il Salone Nautico Internazionale di Napoli.

Navigare, in pieno svolgimento nelle sedi di Mergellina e Posillipo, costretto a sospendere l’esposizione per le avverse condizioni meteo che determineranno il prossimo fine settimana. A darne l’annuncio ufficiale gli stessi organizzatori della kermesse che, dopo 6 giorni espositivi durante i quali oltre 15mila visitatori hanno affollato le due banchine del Molo Luise e del Circolo Posillipo, sono costretti a sospendere l’evento.

Piogge diffuse e nubifragi al Centro-Sud, preannunciate per i prossimi giorni dal servizio meteo dell’Aeronautica Italiana, hanno indotto l’Associazione Filiera Italiana della Nautica, organizzatore del salone, a non proseguire sino a domenica le prove in mare e l’esposizione delle 100 imbarcazioni presenti.

Salone Nautico Internazionale di Napoli

Salone Nautico Internazionale di Napoli

La Campania, in particolare, sarà soggetta nelle giornate di sabato 27 e domenica 28 a forti raffiche di vento di Libeccio, con mare che registrerà un forte moto ondoso con onda sino 4 metri di altezza, e continui nubifragi.

Dunque, con la chiusura anticipata del Navigare, l’appuntamento per gli appassionati del mare sarà ora quello previsto a febbraio alla Mostra d’Oltremare di Napoli quando dal 12 al 20 si disputerà la 48esima edizione del Nauticsud.

Festa dell’Albero: subito la progettazione dei fondi PNRR per il Verde

La crescita degli alberi non è immediata, non si fa con una stampante 3D ma richiede anni. Pertanto, per raggiungere gli obiettivi che il PNRR si è posto in materia ambientale, serve che subito Comuni, città metropolitane, Regioni e governo predispongano le gare d’appalto coinvolgendo le imprese del settore. Solo così si potrà avere una pianificazione della produzione realistica, in grado di garantire materiale di partenza, manodopera e risorse. È quanto emerso dall’incontro “Dagli annunci alla politica dei fatti: verso gli Stati generali della Sostenibilità – Festa dell’Albero 2021”, che si è svolto a Roma. L’evento, moderato da Massimo Lucidi, direttore editoriale di The Map Report, ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Grazia Francescato, già portavoce dei Verdi Europei, la deputata Maria Spena, Vicepresidente della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati e Alberto Patruno, segretario di Assoimpredia (Associazione Nazionale Imprese di Difesa e Tutela ambientale).

Dal dibattito è scaturita la preoccupazione dei coltivatori di alberi italiani circa la realizzazione dei tanti annunci fatti in ambito nazionale (PNRR) e internazionale. Basti pensare che nelle ultime settimane dieci sindaci delle principali città europee si sono impegnati nella piantumazione di almeno tre milioni di alberi entro il 2030. Stesso orizzonte temporale per i mille miliardi di alberi di cui si è discusso nel corso dell’ultimo G20, decisione poi messa in discussione dal Cop26 di Glasgow dove è stato affermato che piantare alberi a caso fa più male che bene all’ambiente.

Dichiara Alberto Patruno segretario ASSOIMPREDIA:

Considerando il numero di alberi necessari e la tempistica chiediamo maggiore chiarezza alle forze politiche, alla pubblica amministrazione e al mondo dei paesaggisti per raccogliere la sfida.

Aggiunge l’imprenditore Maurizio Lapponi di Assoimpredia:

Partendo da una pianta di tre anni il ciclo di produzione degli alberi per la città è di almeno cinque anni. Nella produzione arborea europea c’è una notevole mancanza di prodotto, sia nelle varietà che nelle misure. La realtà è che molti piccoli vivai di propagazione specializzati in innesti e piantine, la linfa vitale del nostro settore, sono scomparsi. Stiamo attingendo alle nostre riserve finanziarie e competenze per colmare il divario produttivo emerso negli ultimi dieci anni ma, senza cambiamenti significativi di rotta, i vivai non saranno in grado di soddisfare la crescente domanda di alberi.

L’auspicio degli imprenditori del settore è che le Istituzioni, nell’approntare i bandi, coinvolgano tutte le parti interessate per elaborare una pianificazione della produzione realistica e concreta.

Concludono i rappresentanti di ASSOIMPREDIA:

La pianificazione e il coordinamento devono essere eseguiti da persone con una conoscenza approfondita del mercato degli alberi, e da appaltatori e paesaggisti in grado di valutare la qualità del prodotto, gestirne i volumi e sapere esattamente quale tipo di varietà e specifiche del prodotto includere.

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