Cate Blanchett, attrice e produttrice australiana, è stata scelta per presiedere la Giuria internazionale del Concorso della 77esima Mostra Internazione d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, che si svolgerà dal 2 al 12 settembre 2020.
Il direttore artistico Alberto Barbera ha detto della nota attrice:
Cate Blanchett non è soltanto un’icona del cinema contemporaneo, corteggiata dai più grandi registi dell’ultimo ventennio e adorata dagli spettatori di ogni tipo. Il suo impegno in ambito artistico, umanitario e a sostegno dell’ambiente, oltre che in difesa dell’emancipazione femminile in un’industria del cinema che deve ancora confrontarsi pienamente con i pregiudizi maschilisti, ne fanno una figura di riferimento per l’intera società. Il suo immenso talento d’attrice, unitamente a un’intelligenza unica e alla sincera passione per il cinema, sono le doti ideali per un presidente di giuria.
Sarà un enorme piacere ritrovarla in questa nuova veste a Venezia, dopo averla applaudita come magnifica interprete dei film Elizabeth di Shekhar Kapur e I’m not There di Todd Haynes, che le valse la coppa Volpi come miglior attricce nel 2007.
Cate Blanchett è una delle attrici più eclettiche e sofisticate del panorama cinematografico, non è un caso che sia in nomination ai Golden Globes 2020 come Miglior Attrice per il film Che fine ha fatto Bernadette? (2019) di Richard Linklater.
Cate Blanchett tornerà sul grande schermo con il film Mrs. America, un biopic su Phyllis Schlafly, nota scrittrice e oppositrice del femminismo, diretto da Anna Boden e Ryan Fleck.
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Visionnaire22: narrazioni tra cinema documentario e teatro
Dopo gli eventi del 25 e 28 agosto (la masterclass con il M° Aurelio Canonici dal titolo “Ennio Morricone: una lezione in musica” e la proiezione del docu-film Ennio del regista Giuseppe Tornatore) continua – fino al 18 settembre – Visionnaire22, la rassegna dell’audiovisivo che giunge alla seconda edizione nata dalla sinergia tra il Museo FRaC-Baronissi(Fondo Regionale d’Arte Contemporanea) diretto da Massimo Bignardi, e l’associazione Tutti Suonati, con il patrocinio e il contributo del Comune di Baronissi. La direzione artistica è di Andrea Avagliano, la consulenza cinematografica di Massimiliano Palmese.
I prossimi due appuntamenti sono un focus su Fabrizio De Andrè e la rinomata scuola cantautorale genovese:
Giovedì 1° settembre dalle ore 19:00 (ingresso libero) ci sarà in esclusiva regionale la proiezione del docu-film “DeAndrè #DeAndrè Storia di un impiegato” già presentato alla 78° Mostra Internazionale denl Cinema di Venezia. Ospite della serata la regista Roberta Lena che dialogherà con la giornalista Erminia Pellecchia. A seguire il concerto dei Litteitaly duo che faranno un omaggio a Farizio De Andrè.
L’opera ripercorre il concerto di Cristiano, il figlio di Faber, che ha portato sul palco il concept album del padre riarrangiato. Un tour, quello di Cristiano, della durata di due anni che ha omaggiato Fabrizio De André con le sue stesse note. Cristiano è uno dei volti, insieme a quelli di Dori Ghezzi e Filippo De André, a raccontare Faber, scavando nella memoria alla ricerca dei ricordi con questo uomo divenuto una leggenda della musica italiana.
Si approfondisce De André non solo come cantautore, ma anche come padre addentrandosi nella sua sfera più privata, e vengono raccontate anche vicende note, ma dalla versione del figlio e da una prospettiva più familiare.Cristiano ricorda i giorni trascorsi nella casa sarda di Portobello, dove Fabrizio dava vita a quell’album, circondato dagli amici e colleghi. Quello che ne viene fuori è un ritratto esclusivo di De André, che si sofferma sul legame tra padre e figlio, accomunati dall’amore per la musiva e dal pensiero sociale, cose che hanno permesso un passaggio di testimone, che non è semplicemente il nome illustre, ma un’eredità artistica e politica importante.
Venerdì 2 settembre dalle ore 19:00 (ingresso libero) “La Nuova Scuola Genovese” di Yvan Dellacasa e Paolo Fossati.
Introduce e coordina il talk il Prof. Lello Savonardo (Coordinatore del corso di Laurea in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica – Università di Napoli Federico II).La Nuova Scuola Genovese
Il documentario incentrato sulla “scuola genovese”, movimento culturale nato negli anni ’60 e attivo in particolare nel capoluogo ligure e nel cantautorato italiano. Di questa corrente fanno parte grande nomi, come quelli di Gino Paoli, Luigi Tenco, Umberto Bindi, Bruno Lauzi, Fabrizio De André, ma accanto a loro si stanno facendo conoscere nuove leve della canzone d’autore, come Tedua, Izi, Bresh, Vaz Tè, Nader, Guesan, Demo.
Noti solamente con uno pseudonimo, questi artisti, per lo più rapper, stanno applicando alla musica contemporanea e alle sue recenti evoluzioni gli insegnamenti ricevuti da quei padri che hanno portato in alto lo stendardo della scuola genovese.
È così che due generazioni, apparentemente lontane tra loro, si incontrano e si incrociano, mostrando come, nonostante la forma possa sembrare diversa, rimanga la voglia di esprimersi con parole profonde e di denunciare le mutazioni della società.Visionnaire22: prossimi appuntamenti
Giovedì 8 settembre Donne in musica con Giovanna. Storie di una voce. (Italia, 2021), ospite la regista Chiara Ronchini. Presenta Stefano Valanzuolo (RAI Radio 3 Suite).
Domenica 11 settembre Donne in musica con Senza Fine (Italia, 2021) di Elisa Fuksas. Ospite Alfonso Amendola (UniSa).
Giovedì 15 settembre Via con Me (Italia, 2020) ospite il regista Giorgio Verdelli con Pasquale Scialò che presenta i libri Paolo Conte (Sperling & Kupfer) e Storia della canzone napoletana vol.II (Neri pozza). Modera il giornalista e autore televisivo Gino Aveta.
Venerdì 16 settembre Omaggio a Pier Paolo Pasolini con “LA GIAGUARA – inseguendo Laura Betti e Pasolini” di e con Elena Bucci (produzione Le belle bandiere). Renzo Paris presenta il libro “Pasolini Moravia” (Einaudi)
Domenica 18 settembre PREMIO ALLA CARRIERA all’attrice napoletana Marina Confalone.Tra gli eventi speciali sulla magnifica Terrazza degli Aranci, situata nell’antico Convento Francescano di Baronissi oggi sede del Museo FRaC: Simona Boo in concerto l’11 settembre nella serata intitolata “Donne in musica” e il 15 settembre Roberto Colella (La Maschera).
Inoltre nell’ambito di VISIONNAIRE22 è allestita la mostra di “ARMANDO CERZOSIMO – Appunti per un’iconografia della canzone” che inizia venerdì 2 settembre (alle ore 18.30).
Curata da Massimo Bignardi direttore del Museo-FRaC, la mostra propone un repertorio di immagini tratte dall’archivio del fotografo Armando Cerzosimo: un repertorio che attraversa i luoghi della musica, ovvero che si fa da guida immaginativa ai personaggi, alle scene, alle trame dei docufilm proiettati nel suggestivo scenario della Terrazza degli aranci.
In mostra, sedici fotografie di grande formato disegnano le tracce di un viaggio tra luoghi che sollecitano la memoria, accompagnandola, nello spazio dei ricordi con la silenziosa armonia di una melodia francese, del suono delle elettriche londinesi, del canto che sale dal Tago.Osserva Prof. Massimo Bignardi Direttore del Museo FRaC:
Sono immagini, “che ripropongono nella nostra mente luoghi che fanno da scenografia alle tante canzoni a’stipate’ nella memoria; vere e proprie ‘colonne sonore’ della nostra vita. Cerzosimo ha incontrato, nel corso degli anni, la Londra dei Beatles, la Parigi con le strade che ascendono a Montmartre fino a Place du Tertre con l’aria bohemien di Aznavoir oppure il lungo Senna avvertendo l’eco delle canzoni della Piaf. Vale anche per la Roma di Moriconi, di Venditti con ‘il Cupolone’, la Genova di De André e dei cantautori della nostra generazione, oppure la Sicilia, Nicosia, Siracusa fermando spazi e figure, come fossero un solo luogo. Inoltre, la rapida discesa dal Bairro Alto, da Chiado della vecchia Lisbona, inseguendo la malinconia del ‘fado’. La fotografia di Cerzosimo, in particolare quella in bianco e nero, lascia trasparire la sua innata capacità di guardare oltre la dimensione delle cose reali, di lasciare lo sguardo libero di incontrare la ‘visione’, vale a dire quel connubio tra l’emozione, sensazione propria di un incontro improvviso e, al tempo stesso, il trasporto del ricordo che la memoria ci consegna.
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Al via il “Porte Aperte” dell’Olio dop Colline salernitane
La DOP Colline salernitane apre le porte al pubblico e ai giornalisti per immergersi nella cultura e nella tradizione della raccolta e della trasformazione delle olive.Questa mattina alla presenza di giornalisti, food blogger e appassionati di cucina è partito il progetto Porte aperte, un’occasione per conoscere dall’interno il processo e la filiera della produzione dell’olio Dop Colline salernitane.L’evento rientra nella campagna di promozione dell’olio DOP Colline Salernitane realizzata con il contributo dell’Unione Europea FEASR-PSR Regione Campania 14-20 Misura 03, intervento 321- Sostegno per informazione e promozione svolto da associazioni di produttori.Un momento di incontro e confronto con i giornalisti per far conoscere loro tutte le fasi della produzione dell’olio, dalla visita in campo, alla raccolta delle olive, al percorso di lavorazione in frantoio, un panel test con la degustazione finale. Ad aprire fisicamente le porte al pubblico l’azienda Oro Campania, che fa parte del circuito Dop Colline salernitane.Presenti in questa prima giornata, i giornalisti Luciano Pignataro ed Alfonso Sarno, i food blogger Fabio D’Amato, Michela Festa, Barbara Landi.E poi ancora Lino Torsiello e la giornalista e conduttrice gastronomica Rosaria Sica. “L’olio rappresenta indubbiamente una delle eccellenze del nostro territorio, una realtà ancora poco conosciuta – commenta Pignataro – ma che ha necessità di essere sdoganata a livello mediatico. Questo sicuramente rappresenta il modo migliore per farlo, solo raccontando il dietro le quinte di un prodotto se ne può apprendere la vera essenza”. Una giornata che ha coinvolto e sorpreso tutti.“Abbiamo finalmente messo i piedi nella terra – commenta ancora la Sica – abbiamo toccato con mano la differenza tra raccolta meccanica e manuale, abbiamo ascoltato dalla voce di chi ogni giorno lavora negli oliveti le varie problematiche che possono presentarsi, ci siamo emozionati per il profumo dell’olio extravergine d’oliva durante il panel test”. In campo durante la raccolta, Angelo Napoliello, tecnico e appassionato del settore, ha raccontato la storia dell’oliveto, ha spiegato come nel corso degli anni ci siano stati dei sostanziali cambiamenti, sia nella raccolta che nella lavorazione, velocizzando i processi e stressando le piante il meno possibile, anche con l’utilizzo della lotta biologica che nel tempo ha sostituito i metodi chimici.Il nutrito gruppo di appassionati si è districato tra le varie operazioni, vestendo i panni degli addetti ai lavori e apprendendo ogni dettaglio caratteristico delle varie qualità di olio, provando anche a distinguerne le varie proprietà, attraverso l’assaggio.Questa è solo una delle tantissime iniziative messe in campo dalla Dop che coinvolgeranno non solo giornalisti e stakeholders ma anche scuole e università. Ecco le prossime date di novembre il 3, il 15, il 22, il 24 e il 29. Mentre a dicembre sono previste nelle giornate dell’1, del 6 e del 15. -
Origami è il nuovo singolo di Maladie des if
È uscito il videoclip di Origami (etichetta The Lab Music Factory APS – distr. Ingrooves), il nuovo singolo targato Maladie des if Aladie des if, un brano che fotografa la fine di una storia tra due universi opposti che un tempo si erano attratti. Quanto può essere illusorio riporre tra le pieghe di un foglio di carta la speranza di riavvolgere il nastro e ricominciare?
La band è composta da Lori “Maladie” (front, autrice); Eugenio Cerocchi (chitarre, autore); Mimmo Picone (Tastiere); Fabrizio Gallina (Basso); Roberto Treppo (Batteria).
Arrangiamento, programmazioni, sequenze e tastiere di Origami sono a cura di Clemente Ferrari; Mastering di Marco Dal Lago. Art direction, shooting, canvas Zoe Ferrara; Cover art Giada Mazzarella.Maladie des if: chi è?
Maladie des if nasce in pandemia dalla collaborazione socialmente distanziata tra Lori Maladie De Falco (autrice, front) e Eugenio Cerocchi (autore, chitarre), come evoluzione del progetto Isolati Fenomeni (IF), del quale attualizza il l’“unclassifiable vintage pop” in un “posh pop” altrettanto difficile da inquadrare in schemi noti. Già all’atto della gemmazione MDI eredita quindi innumerevoli live, ospitate, finali di festival. E porta con sé nel bagaglio per la nuova avventura il videoclip del brano-vessillo Maladie, realizzato dai pluripremiati Santa de Santis e Alessandro D’Ambrosi (Nostos, Buffet, Romolo+Giuly-Fox) e vincitore di International Tour Film Festival (2017), Versi di Luce Festival, Videoconcorso Francesco Pasinetti, Noto International Film Festival, Top Indie Film Awards (USA), Mosaic World Film Festival (USA) e 72° Festival Internazionale del Cinema di Salerno (2018) e proiettato alla 75esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Proprio a Maladie, anche scaramanticamente, questa nuova avventura ruba il nome. Con risultati incoraggianti: dopo intense sessioni di composizione ed arrangiamento in remota, refreshment e preproduzione di un repertorio “elettro-contami-pop” con brani in italiano, francese e spagnolo, nell’estate 2021 MDI riprende l’attività live e, subito dopo, Red Ronnie ospita il progetto nel suo programma in streaming We Have a Dream.
A maggio 2022 il live d’esordio della band viene trasmesso dal programma Ticket to ride di Rai Radio Live. Seguono i primi riconoscimenti: MDI si piazza sul podio del Premio Apulia Voice, si aggiudica il Premio Speciale Originalità del Rumore BIM Festival e conclude l’anno ricevendo il Premio New Hit al Roma Music Festival 2022. All’inizio del 2023, in quanto premiata al Rumore BIM Festival, Lori Maladie si esibisce a Sala Sanremo / Monina Privè nella cittadina ligure durante il Festival di Sanremo. In primavera le prime release con la family di The Lab Music Factory: Origami, che vanta il contributo decisivo di Clemente Ferrari, e Tic tac. Seguono a ruota la qualificazione per la finale del PAE, del Premio Bruno Lauzi e di Summərday, la finale di Apulia Voice 2023 e la selezione per Onda Rosa Indipendente.
Ammaliata da bambina dal riecheggiare dei canti popolari ‘a fronna’ dai declivi della Costiera Amalfitana, cresciuta tra il risuonare della musica d’occasione delle feste popolari della sua terra d’origine, insegue da sempre il Sogno. Per coltivarlo, negli anni assorbe linfa folk, pop e jazz dalle sapienze di Raffaella Misiti, Giulietta Zanardi, Lucy Campeti, Rossana Casale. Campionessa mondiale di composizione acrobatica, dal primo brano su uno scontrino in piedi sull’autobus all’ultimo abbozzato sulle note vocali nel mezzo di una delle escursioni di scialpinismo, passando per quello scritto sullo smartphone in idrovolante. Dopo una lunga e felice militanza incubativa negli Isolati Fenomeni, è fiorita Maladie.
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