redazione

Ginori 1735 approda su Tmall del Gruppo Alibaba

Ginori 1735, eccellenza italiana del settore lusso e lifestyle, tra i principali marchi mondiali nella porcellana pura e nel design di altissima qualità, annuncia una partnership con Tmall, piattaforma B2C di Alibaba Group, leader mondiale nell’e-commerce, con l’apertura di un nuovo flagship store digitale powered by Adiacent China (VarGroup), partner che supporta i più importanti brand del Made in Italy per posizionarsi in modo strategico ed efficace sul mercato cinese.

Per espandere la propria presenza tra i consumatori cinesi in rapida crescita, e in particolare tra i giovani luxury shoppers, Ginori 1735 fa, quindi, leva sulla tecnologia all’avanguardia e la profonda conoscenza degli acquirenti high-end cinesi di Tmall. La collaborazione offrirà, infatti, da una parte, ai luxury consumers cinesi l’opportunità di sperimentare e acquistare le creazioni Ginori 1735 in un ambiente altamente personalizzato, affidabile e totalmente affine ai codici del brand, grazie anche al servizio clienti dedicato, e, dall’altra, alla Manifattura fiorentina di entrare in contatto con i circa 900 milioni di consumatori attivi della piattaforma Tmall, in larga parte di età inferiore ai 30 anni.

Con l’apertura del flagship store, Ginori 1735 e Tmall uniscono, quindi, le proprie forze con l’obiettivo di proporre sin da subito agli high-end cinesi la collezione home fragrance LCDC, La Compagnia Di Caterina, composta da candele profumate sviluppate in varie dimensioni e colori, bruciatori d’incenso e diffusori ambiente, sintesi della tradizione figurativa del brand, in una visione contemporanea interpretata da Luca Nichetto.
Il nuovo store Ginori 1735 su Tmall rinforza, inoltre, l’ormai capillare ecosistema digitale che la Manifattura ha sviluppato nel corso degli ultimi anni, con 31 Paesi raggiungibili tramite il proprio canale e-commerce e, in Cina, l’account ufficiale e il mini-program su WeChat.

Ginori 1735

Ginori 1735

Alain Prost, Presidente e CEO di Ginori 1735, ha dichiarato:

Per vincere nel mercato del lusso in Cina è necessario conquistare le generazioni Y, Z e A, tra le quali abbiamo già numerosi clienti e che intendiamo continuare a coltivare grazie anche alla collaborazione con Alibaba. Non esiste, infatti, un partner migliore di Tmall per raggiungere queste fasce di consumatori. Siamo, quindi, onorati di essere stati scelti tra i marchi che meglio interpretano le aspettative dei giovani clienti cinesi high spender. Negli ultimi anni, abbiamo investito in maniera sistematica in un approccio ‘digital first’ a livello globale, anche attraverso la creazione di un ecosistema
digitale solido, autorizzato e personalizzato e l’apertura del flagship store su Tmall s’inquadra
perfettamente in questa strategia del nostro brand.

Rodrigo Cipriani Foresio, General Manager Sud Europa di Alibaba Group, ha dichiarato:

Da fiorentino, sono oltremodo entusiasta di accogliere un marchio come Ginori 1735, incredibile storia di eccellenza e artigianalità, sul nostro marketplace Tmall. Con Ginori 1735, aggiungiamo un tassello ulteriore al nostro percorso di valorizzazione del made in Italy in Cina, mettendo a disposizione la nostra expertise tecnologica e conoscenza dei giovani consumatori cinesi a supporto di un brand iconico, a cavallo tra tradizione e futuro digitale.

Ha dichiarato Paola Castellacci CEO di Adiacent, azienda di Var Group dedicata alla
Customer Experience:
Siamo orgogliosi di collaborare con Ginori 1735, da sempre eccellenza nel mondo del lusso.
L’obiettivo di Adiacent China è quello di rispondere al bisogno delle imprese internazionali di
operare nel mercato cinese in modo strategico e misurato. Riusciamo ad affiancarle grazie al
know how tecnologico e strategico interno e a un approccio analitico, creativo ed efficace, in
linea con i canoni e le logiche dell’ecosistema cinese. Oggi siamo la più importante realtà
italiana che supporta i brand di grande valore come Ginori 1735 nel loro percorso sulla via della
seta.

La mission di Ginori 1735 è quella di promuovere un moderno Rinascimento, attraverso una riscoperta e un rilancio della vita quotidiana nei suoi piaceri, nelle sue espressioni artistiche e nell’affermazione dell’individualità di ciascuno. Il mondo Ginori 1735 viene oggi plasmato da una molteplicità di voci e di stilemi, che reinvestono la legacy della Manifattura nella visione di nuove generazioni di maestri di stile, in grado di portare l’arte nella vita quotidiana e la vita quotidiana nell’arte.

Ginori 1735 può contare su una rete distributiva composta dai flagship store di Firenze e Milano, dallo store monobrand di Mosca, da un network di rivenditori autorizzati in Italia e da punti vendita in selezionati Department Store e Specialty Store multimarca di alto livello nel mondo.

La direzione generale dell’ASL di Avellino sta dimostrando approssimazione

Nella fase più cruciale della campagna vaccinale, la direzione generale dell’ASL di Avellino sta dimostrando approssimazione, disorganizzazione e inadeguatezza, lasciando nel caos migliaia di cittadini che, opportunamente sollecitati dalle Autorità sanitarie, chiedono di poter ricevere la terza dose del siero anti covid.
È evidente che, data la piega che sta prendendo la pandemia, quanto si sta verificando in Irpinia è inaccettabile e dovrà essere oggetto dell’attenzione non solo della Commissione Sanità, che sarà presto convocata, ma anche del Governo regionale. È quanto scrive il Presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale, Enzo Alaia, in una missiva al Governatore De Luca.
Aggiunge Enzo Alaia:
È a dir poco sconcertante che nel momento in cui è richiesto il funzionamento a pieno regime di tutti gli Hub vaccinali, l’ASL decida di chiuderne più della metà, creando disagi a tutti i cittadini, specie i più anziani, costretti a lunghe attese, al freddo e sotto la pioggia. Sconcerta anche la sospensione delle vaccinazioni domiciliari alle persone che soffrono di patologie gravi. Le conseguenze di queste scelte ricadono, ovviamente, sui più deboli e stanno disincentivando coloro che avevano maturato la volontà a vaccinarsi, anche in ragione della rapida diffusione della nuova variante Omicron che sta interessando la nostra regione.
L’Asl di Avellino può contare su personale preparato e disponibile, ma ha, tuttavia, evidenti carenze organizzative che non possono che essere imputate ad una gestione palesemente insufficiente. Siamo in stato di emergenza da quasi due anni, perché il management dell’Azienda Sanitaria non ha prorogato i contratti del personale a tempo determinato, pur avendo la consapevolezza che ci sarebbe stata una nuova ondata pandemica? Perché non ha disposto per tempo l’adeguamento dell’organico, tale da assicurare per almeno altri due anni il funzionamento a pieno regime di tutti gli hub vaccinali della provincia, nessuno escluso?
Conclude Enzo Alaia:
Nelle prossime ore convocherò una seduta della Commissione Sanità ponendo all’ordine del giorno il caso Avellino. Auspico, tuttavia, che il Governo regionale voglia valutare provvedimenti incisivi, a carattere di urgenza, affinché venga immediatamente ristabilita la funzionalità degli hub e con essa la ripresa a pieno regime della campagna vaccinale in Irpinia.
Il problema in Irpinia e nel resto della Campania purtroppo non dipende soltanto dalle problematiche sollevate in ambito sanitario ma sono ben più più gravi perché la responsabilità non è da cercare solo in un singolo ambito ma in tutti soprattutto in quelli che dovrebbero controllare il rispetto delle normative vigenti.
Non ci sono controlli da parte delle Amministrazioni locali che lasciano in balìa la cittadinanza nella piena anarchia. Non ci sono controlli in molte attività commerciali, soprattutto impegnate nella ristorazione, che permettono l’accesso a chiunque, basandosi semplicemente su una risposta basata sulla fiducia e senza esibizione della documentazione necessaria per l’accesso in determinate strutture.
Si lascia la cittadinanza in balìa degli assembramenti, senza cercare di mantenere un’ordine che significa tutelare la salute ed evitare focolai. Poi ci si lamenta quando la situazione degenera e non la si può insabbiare, richiamando la cittadinanza alla responsabilità.
Se ciascuno riuscisse ad autogovernarsi rispettando la propria libertà individuale senza ledere quella altrui non ci sarebbe bisogno di organi preposti per far in modo che la civiltà e il bene comune vengano rispettati.
Vaccini in Irpinia

Vaccini in Irpinia

Non c’è bisogno di richiamare la cittadinanza a comportamenti responsabili perché l’anno trascorso ha dimostrato ampiamente la mancanza di responsabilità e senso civico.
C’è bisogno di effettuare controlli e far rispettare le regole vigenti.

Strane Coppie: Marino Niola e Marta Morazzoni ospiti di Antonella Cilento

Sarà un intenso e affascinante viaggio nel Settecento e nell’arte della seduzione l’appuntamento con Strane Coppie intitolato “Seduttori”, giovedì 2 dicembre alle ore 18.30 al Monastero delle Trentatré a Napoli (via Armanni, 16).

La rassegna di letteratura internazionale ideata e condotta dalla scrittrice Antonella Cilento accenderà i riflettori su tre grandi artisti e personalità: Lorenzo Da Ponte, Wolfgang Amadeus Mozart e Giacomo Casanova, e in particolare sul capolavoro mozartiano Don Giovanni, ispirato a Casanova con libretto di Da Ponte, che li vede indissolubilmente uniti. A raccontare gli intrecci tra la musica, la parola e la seduzione saranno Marta Morazzoni e Marino Niola.  Il dialogo tra la scrittrice, che più volte si è soffermata sulla figura Lorenzo Da Ponte (La ragazza col turbante, Un incontro inatteso per il consigliere Goethe) e l’antropologo autore, tra l’altro, di Diventare Don Giovanni, sarà accompagnato dalle letture di Gea Martire e dalle musiche dal vivo di Paolo Coletta.

Strane Coppie 2021

Strane Coppie 2021

All’incontro si potrà partecipare in presenza, con prenotazione obbligatoria (info@lalineascritta.it), o seguendo la diretta video dalla pagina Facebook di Lalineascritta Laboratori di Scrittura, organizzatrice della rassegna.

Ampio e ricco di sfumature, il tema della serata porrà l’accento non solo sulla storia che ha consegnato al mito Da Ponte, Mozart e Casanova, ma anche sui meccanismi perpetui e universali di seduzione che innescano la parola e la musica, protagonisti di questa tredicesima edizione di Strane Coppie – Tell The Music.

La rassegna Strane Coppie è realizzata grazie al sostegno di Banco BPM e alla collaborazione di: Instituto Cervantes Napoles, libreria Ubik di Napoli, Onlus L’Atrio delle Trentatré, strutture ricettive Chiaja Hotel e B&B Dei Decumani.

Tutti gli incontri saranno successivamente editati in LIS Lingua Italiana dei Segni e resi disponibili online. Strane Coppie 2021 proseguirà con il quinto e ultimo appuntamento, giovedì 16 dicembre, su Raymond Queneau, Georges Perec e la musica contemporanea.

Gli incontri si terranno nel rispetto delle normative anti Covid vigenti.

Orario: 18.30

Luogo: Monastero delle Trentatré – Sala Maria Lorenza Longo – Via Armanni, 16 – Napoli

Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti consentiti

Il ruolo dell’Università per le Aree Interne – la gestione associata dei servizi e delle funzioni comunali in val di Comino

Evento previsto presso la Sala Consiliare del Comune di Castelfranci (AV), il 3 Dicembre 2021 alle ore 18.00. Si terrà a Castelfranci, splendido borgo irpino adagiato sulle rive del fiume Calore Irpino e guidato dal dott. Generoso Cresta, neo Vice Presidente dell’Area Interna “Alta Irpinia”, la presentazione del libro “Il ruolo dell’Università per le Aree Interne – la gestione associata dei servizi e delle funzioni comunali in val di Comino”.
Il volume prende forma dal lavoro di ricerca degli studenti del corso di Diritto degli Enti Locali dell’Università di Cassino tenuto da Luigi Famiglietti professore a contratto di Diritto degli Enti Locali presso lo stesso ateneo.
Il libro, curato da Luigi Famiglietti insieme alla professoressa Margherita Interlandi, ordinario di diritto amministrativo presso l’università di Cassino, analizza l’attuazione della gestione associata di servizi e funzioni in “Val di Comino”, territorio della provincia di Frosinone inserito nella Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI).

Il ruolo dell’Università per le Aree Interne - la gestione associata dei servizi e delle funzioni comunali in val di Comino

Il ruolo dell’Università per le Aree Interne – la gestione associata dei servizi e delle funzioni comunali in val di Comino

Il tema delle Aree Interne viene affrontato nell’ambito di un rinnovato rapporto tra Università, comunità locale e capitale umano, in grado di sperimentare nuovi modelli di partenariato istituzionale, necessari per orientare la formazione, la ricerca, e lo sviluppo economico e sociale a vantaggio della realtà in cui opera.
L’indagine, attraverso interviste a sindaci ed esperti che hanno analizzato i punti di forza e le criticità della Strategia, offre spunti per la valorizzazione del territorio: dalle scelte dei modelli di gestione associata al rapporto tra primi cittadini e personale comunale, dalla riorganizzazione dei servizi essenziali alle politiche di sviluppo locale, dalla risposta all’emergenza Covid-19 fino al ruolo centrale dello smartworking.
La presentazione del volume, moderata da Pierluigi Melillo, sarà introdotta dal Sindaco Cresta e dal Sindaco di Aquilonia, Giancarlo De Vita, Presidente dell’Area Interna “Alta Irpinia”.

Tra i relatori si prevede la presenza di Felicita Ciani, candidata al ruolo di consigliere per il comune di Castelfranci ed architetto esperto in riqualificazione sostenibile dei centri storici e progettazione per le Aree Interne, Luigi Famiglietti curatore del libro, Domenico Gambacorta, Consigliere per la Strategia Nazionale per il Sud e la Coesione Territoriale, Maurizio Petracca, Consigliere Regionale della Campania e la professoressa Adelina Picone, coordinatore del Master “Arint” – Architettura e Progetto per le Aree Interne. Ri-costruzione dei Piccoli Paesi dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.

La presentazione del Volume si configura quindi come un’opportunità di dibattito per capire come gestire in maniera più efficiente servizi e funzioni comunali nell’area Snai Alta Irpinia, anche in vista dell’attuazione del PNRR e della nuova programmazione dei fondi comunitari 2021-2027.

III edizione del Giffoni Jazz Festival si svolgerà dal 3 al 9 dicembre

La III edizione del GJF si svolgerà dal 3 al 9 dicembre tra il Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano (Sa) e il Borgo Medievale di Terravecchia a Giffoni Valle Piana (Sa).
Torna il grande jazz in Campania con ben 15 concerti, tra gli altri: Danilo Rea, Alfredo Golino, Javier Girotto, Elio Coppola, Helen Tesfazghi e Blue Channel. 6 presentazioni esclusive di album, 1 mostra fotografica, 1 convegno, 3 presentazioni di libri, 1 laboratorio e 4 masterclass.

Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su portale Eventbrite.it

Continua la sua ascesa il Giffoni Jazz Festival che, nonostante le difficoltà organizzative dovute alle restrizioni dettate dall’emergenza pandemica, torna nella sua versione “invernale” e raggiunge il traguardo della terza edizione.
Il festival è organizzato dall’Associazione DeArt Progetti, con la direzione artistica di Annamaria Fortuna, con il sostegno della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura ed il patrocinio della Regione Campania, del Comune di Giffoni Valle Piana, del Comune di Pontecagnano Faiano, della Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana (CARISAL), in collaborazione con il Ministero della Cultura Direzione Generale Musei Campania e del Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano Gli Etruschi di Frontiera”.
Con il partenariato di Upselling Tourism e Sofy Music. Oltre allaffiliazione delle associazione Sophia e Pro Curti.

Il GJF 2021 è un evento interamente dedicato alla cultura e al linguaggio jazz, alla tradizione e ai nuovi linguaggi riguardanti la musica elettronica, alle contaminazioni. Un Festival musicale ricco di concerti, jam session, masterclass, laboratori didattici, approfondimenti con momenti creativi e ricreativi, il cui obiettivo è favorire la formazione di giovani artisti, ospitando musicisti di fama internazionale con progetti culturali dalto calibro.

Nelle precedenti edizioni, tra gli oltre cento musicisti che si sono esibiti, spiccano artisti di livello internazionale come lo statunitense Richard Bona (Joe Zawinul, Mike Stern, George Benson, Branford Marsalis, Chaka Khan, Bobby McFerrin, Steve Gadd, PatMetheny Group), il contrabbassista israeliano Avishai Cohen (Chick Corea e Claudia Acuña), il sassofonista romano Stefano di Battista e il bandleader e chitarrista-producer barese Nicola Conte.

Per questa terza edizione il ricco cartellone prevede ben quindici concerti, sei presentazioni esclusive di album, una mostra fotografica, un convegno, quattro presentazioni di libri, laboratori didattici e quattro masterclass per basso, batteria, pianoforte, voce.

I protagonisti dei momenti live saranno Walter Ricci feat S. & G. Collective,  Virginia Sorrentino & Ciro Caravano 4etMario Rosini 5et, il Trio di Salerno, le giovanissime sorelle brasiliane Blue ChannelGennaro Ferraro 4etEnzo Anastasio e Federico Luongo ProjectGabriella Di CapuaHelen Tesfazghi & Elio Coppola con special guest il sassofonista Daniele Scannapieco, gli Illogic TrioTrio MalinconicoIgor Caiazza con l’argentino Javier Girotto, la Casanova Swing Band guest Stefano Giuliano, i Travel SC e in chiusura il trio headliner della manifestazione:
Danilo Rea (piano), Massimo Moriconi (contrabbasso) e Alfredo Golino (batteria) in un sentito omaggio a Mina che nasce dal progetto discografico “TRE per UNA” dove i tre musicisti riscrivono in chiave jazz i classici della “Tigre di Cremona”.
GJF 2021

GJF 2021

Il programma dettagliato


03 dicembre
presso Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano 
Live
ore 21.00 TRIO DI SALERNO
ore 22.30 WALTER RICCI feat. S. & G. COLLECTIVE

 
04 dicembre
presso Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano
Masterclass “Voce”
ore 10.00 con MARIO ROSINI
Live
ore 21.00 VIRGINIA SORRENTINO & CIRO CARAVANO 4ET 
ore 22.30 MARIO ROSINI 5ET
presso Borgo Medievale di Terravecchia
ore 18.00 Presentazione album The Survival of Consciousness” di
BLUE CHANNEL
presso Biblioteca Comunale A. Gatto” presso il MAP
Presentazione libro
ore 19:00 Stili e tecniche dei grandi chitarristi” di Carlo Fimiani
05 dicembre
presso Borgo Medievale di Terravecchia 
Live
ore 12.00 Presentazione album Its Right” di
GENNARO FERRARO 4ET
ore 18.00 Presentazione album Do you Groove?”  di
ENZO ANASTASIO e FEDERICO LUONGO PROJECT
presso Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano
ore 19.00 Presentazione mostra
Incontro con i fotografi
ANTONIO BERGAMINO
MICHELE MARI
FRANCESCO TRUONO

Frank Cancian in mostra a Roma ultima settimana

Martedì 30 novembre, l’ultima settimana di apertura della mostra “Frank Cancian.

Un paese del Mezzogiorno italiano. Lacedonia, 1957”, inaugurata al Museo delle Civiltà di Roma il 10 ottobre 2020 e più volte prorogata.
Si tratta di un evento di eccezione, da non perdere, poiché per la prima volta è stata esposta in sede nazionale una significativa selezione delle immagini in bianco e nero scattate a Lacedonia (Avellino) nel 1957 da Frank Cancian, noto antropologo americano figlio di genitori italiani che ha alternato la sua professione di scienziato sociale con la passione per la fotografia, scomparso in California il 24 novembre scorso. Le fotografie esposte, oltre un centinaio, sono stampate dai negativi originali su carta fotografica in alta qualità.
Le immagini raccontano, con straordinario vigore, la realtà sociale e culturale del piccolo paese irpino nel 1957, anno del soggiorno in Italia del giovane studioso, all’epoca poco più che ventenne, come borsista Fulbright. Esse fanno parte di un fondo composto da 1801 negativi, con relativi provini a contatto, più le note di campo originali redatte tra gennaio e luglio del 1957, che Frank Cancian ha donato alla comunità lacedoniese e che vengono custoditi ed esposti nel MAVI Museo Antropologico Visivo Irpino, fondato a Lacedonia nel 2017 per iniziativa della Pro Loco “Gino Chicone”, con il sostegno dell’Amministrazione comunale e la collaborazione dell’associazione LaPilart.

Accompagna la mostra romana un volume realizzato in doppia tiratura italiana e inglese da Postcart per la cura di
Francesco Faeta: “Un paese del Mezzogiorno italiano. Lacedonia (1957) nelle fotografie di Frank Cancian – A Town in Southern Italy. Lacedonia (1957) in Frank Cancian’s photographs”.
Quello che Frank Cancian realizzò a Lacedonia rappresenta secondo il prof. Faeta «uno straordinario studio di comunità attraverso la fotografia, che resta uno dei più rilevanti frutti dell’impegno delle scienze sociali americane, particolarmente negli anni Cinquanta e Sessanta, nel nostro Paese». «Nessun antropologo che abbia studiato il Mezzogiorno d’Italia in quegli anni – sintetizza Faeta nel volume sopra citato – ci ha lasciato un più vivido e completo ritratto di comunità».

Nello spazio espositivo vengono inoltre proiettati il documentario pluripremiato “5×7 – il paese in una scatola” di Michele Citoni, che ricostruisce il viaggio in Italia di Cancian nel 1957 e il suo nuovo incontro con la comunità lacedoniese avvenuto 60 anni dopo, e una lunga intervista all’antropologo.
La mostra è realizzata dal Museo delle Civiltà (MuCiv) di Roma e dall’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale (ICPI) del Ministero della Cultura in collaborazione con il Comune di Lacedonia (Av), il MAVI – Museo Antropologico Visivo Irpino, la Proloco “Gino Chicone”, LaPilart e il Museo etnografico di Morigerati (Sa).

Hanno dato il loro patrocinio scientifico e culturale: The Fulbright Program, SIAC – Società Italiana di Antropologia Culturale, SISF – Società Italiana per lo studio della Fotografia, Dipartimento di Scienze Politiche – Università degli Studi Roma Tre, Fondazione Un Paese.
Il progetto è promosso e coordinato da Francesco Aquilanti e Luciano Blasco e curato da Francesco Faeta.

Orari dell’ultima settimana:
Da martedì 30/11 a venerdì 3/12 ore 8.00-19.00
Sabato 4/12 apertura straordinaria ore 11.00-19.00
Domenica 5/12 ore 8.00-19.00 su prenotazione
Altri dettagli sul sito del Museo delle Civiltà.
Tel.: 06549521

Polpette di cavolfiore: la ricetta vegetariana

Il cavolfiore è un vero e proprio toccasana per l’organismo perché è un alimento molto ricco di vitamine, minerali e fibre. In Italia la sua produzione inizia a novembre e termina a marzo.

Polpette cavolfiore ricetta

Un secondo piatto vegetariano

Il cavolfiore è un alimento che ha un elevato contenuto di acqua e poche calorie, in pratica è un alleato perfetto per chi sta seguendo un regime alimentare ipocalorico soprattutto perché è utile per ridurre il senso di fame.

Questo ortaggio è molto ricco di calcio, fosforo e magnesio utili per la salute delle ossa e dei denti. Inoltre essendo fonte di vitamina A e C favorisce nel contrastare l’invecchiamento della pelle.

In cucina è un ingrediente molto versatile che si presta alla preparazione di antipasti, primi piatti o secondi.

Le polpette di cavolfiore sono un piatto ideale da realizzare come variante sana delle classiche polpette di carne.

Polpette di cavolfiore: la ricetta

Un secondo piatto vegetariano

Polpette di cavolfiore: la ricetta

Ingredienti: dosi per 4 persone

  • Cavolfiore 700 gr
  • Aglio 2 spicchi
  • Menta un ciuffetto
  • Prezzemolo un rametto
  • Uova 2
  • Pangrattato 2 cucchiai
  • Pecorino 1 cucchiaio
  • Parmigiano 1 cucchiaio
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale q.b.

Esecuzione

  1. Pulisci il cavolfiore e lavalo accuratamente sotto abbondante acqua corrente.
  2. In una pentola abbastanza capiente aggiungi acqua, sala e porta ad ebollizione.
  3. Quando l’acqua avrà raggiunto la giusta temperatura, lessa il cavolfiore e lascialo cuocere per 10 minuti.
  4. Trascorso il tempo necessario, scolalo e trasferiscilo in una terrina.
  5. Schiaccialo con una forchetta, aggiungi il pangrattato, le uova precedentemente battute, un cucchiaio di pecorino e uno di parmigiano.
  6. Aggiungi il prezzemolo e la menta tritati e l’aglio.
  7. Amalgama bene tutti gli ingredienti finché non avrà raggiunto una consistenza compatta e omogenea.
  8. Ricava le polpette con un diametro di circa 5 centimetri.
  9. Friggi le polpette in abbondante olio bollente fino alla loro doratura.
  10. Trascorso il tempo della cottura, asciuga le polpette di cavolfiore su carta assorbente e porta in tavola ancora calde.

Per accompagnare le polpette di cavolfiore e restare leggeri è possibile accompagnarle con delle insalate all’arancia.

Al Trianon Viviani, Natale con l’albero della rete di Forcella

Un particolare albero di Natale campeggia nell’atrio del Trianon Viviani.

Questo popolare simbolo, che racchiude i sentimenti di pace e solidarietà del Natale e di prosperità per il nuovo anno – quanto più vivi e sentiti in questo momento cruciale per l’atteso superamento della crisi sociale ed economica dovuta alla pandemia – è la tangibile testimonianza voluta da A’Forcella e Arte presepiale san Gregorio Armeno.

Marisa Laurito al Trianon Viviani

Marisa Laurito al Trianon Viviani

Le due associazioni dei commercianti del Centro storico sono da tempo impegnate nel programma di rilancio del territorio di Forcella insieme ad altre realtà. Con i colori, le luci e i fiocchi imbiancati dell’albero, allestito da Uanema di Samuele e Giusy, i due sodalizî e il teatro della Canzone napoletana , diretto artisticamente da Marisa Laurito, intendono dare la cifra della forza del “fare sistema”, di quello che insieme si può fare per Forcella, il Centro storico e la città di Napoli.

Avellino: Elezioni Provinciali 2021

Presso l’Ufficio Elettorale della Provincia sono state presentate due candidature per la carica di
presidente della Provincia: Rizieri Buonopane, Sindaco di Montella; Angelo Antonio D’Agostino, Sindaco di Montefalcione.

Per l’elezione dei dodici componenti del Consiglio Provinciale sono state presentate cinque liste.

Lista Partito Democratico: Luigi D’Angelis, Caterina Lengua, Rosa Anna Maria Repole, Vincenzo
Bruno, Laura Cervinaro, Raffaella Rita D’Ambrosio, Yuri Gioino, Costantino Giordano, Mirko
Iorillo, Lorenzo Manganese, Paolo Normanno, Annamaria Oliviero.
Lista Proposta Civica per l’Irpinia: Domenico Biancardi, Roberto Cardinale, Matilde
Chirichiello, Franco Di Cecilia, Girolamo Giaquinto, Domenica Giuliani, Marisa Graziano,
Giuseppe (detto Pino) Graziano, Stefania Merolla, Antonio Olivieri, Rosalia Passaro, Fausto
Picone.
Lista Irpinia Protagonista: Romualdo Meola, Maria Vivolo, Costantino Preziosi, Letizia Cecere,
Alberto Manganiello, Filomena Catalano, Francesco Mazzariello.
Lista Laboratorio Irpinia: Noemi Aurisicchio, Giovanni Cardillo, Carmen Galluccio, Francesco
Iandolo, Attilio Iannuzzo, Giuseppe Pedoto, Ferdinando Picariello, Rossella Simoniello.
Lista Davvero Avellino: Giovanni Contardi, Vittorio D’Alessio, Giovanna Ferullo, Diego
Guerriero, Maria Iride Ianniciello, Giuseppe Ragucci, Marino Sarno, Flavia Serrone, Sandra
Siniscalchi, Luigi Tenneriello, Luigi Urciuoli, Marianna Morante.

Da domani 29 novembre e fino al 3 dicembre prossimo, l’Ufficio Elettorale procederà alle verifiche
delle candidature a presidente e delle liste.
Il giorno 3 dicembre prossimo, alle ore 16.00, presso l’Ufficio Elettorale si procederà al sorteggio
per l’assegnazione del numero progressivo a ciascuna lista ammessa.

Ferite a morte di Serena Dandini diventa una rappresentazione teatrale

Ferite a morte (2013) di Serena Dandini edito da Rizzoli è un libro che l’autrice ha pensato e presentato in diversi programmi televisivi e racconta, dando voce, alle vittime di femminicidio come se potessero parlare in prima persona, dopo essere state ammazzate. Il testo è ancora attuale perché tra le mura delle case italiane e nel resto del mondo si nasconde una sofferenza silenziosa che risponde al nome di violenza domestica.

Una condizione che è stata esasperata, soprattutto, durante il lockdown e la pandemia che ha costretto ad una convivenza senza via d’uscita per molte donne.

Ferite a morte di Serena Dandini

Ferite a morte di Serena Dandini diventa una rappresentazione teatrale rivisitata

Ferite a morte è un libro necessario perché da’ voce a tutte quelle donne che non sono state ai patti e che hanno pagato con la vita il prezzo della loro “disobbedienza”.

Mentre la televisione ha il diavolo della velocità e del consumo immediato, i libri possiedono ancora quei ritmi lenti che aiutano i pensieri e soprattutto i ripensamenti. Ma nel caso di questo libro è stato tutto accelerato da una forte urgenza, quasi una necessità impellente di condividere rabbia e tenerezza, indignazione e mille altri sentimenti tumultuosi che sono scaturiti dall’esperienza di questa strana adunata che è stata e continua a essere Ferite a morte.

Il 25 novembre ricorre la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, una giornata importante che dovrebbe servire a far riflettere su questo tema delicato su cui, molto spesso, si specula senza fare i dovuti approfondimenti e senza dedicargli il giusto valore. Ci sono eventi culturali che non hanno solo come scopo l’intrattenimento ma la divulgazione di un tema che va affrontato con la parola e non con semplici panchine rosse sparse qua e là, che comunicano senza profondità.

È nella comunicazione, nella condivisione e nello scambio di opinioni continui che si ottengono piccoli traguardi che potrebbero segnare un cambiamento, anche piccolo.

Ferite a morte diventa una rappresentazione teatrale rivisitata da Giulia Casella

Ferite a morte diventa una rappresentazione teatrale rivisitata da Giulia Casella

Ferite a morte grazie alla sensibilità di Giulia Casella diventa una rappresentazione teatrale rivisitata grazie alla partecipazione di altre donne non attrici professioniste che diventano le voci narranti di uno spettacolo che non sembra per nulla amatoriale ed è estremamente toccante e profondo.

Ciascuna donna si alterna nelle letture di alcuni passi tratti dal libro e reinterpretati, mostrando le diverse tipologie di donne che possono essere vittime di un destino che con la libertà e la democrazia non hanno nulla in comune.

Le storie non provengono solo dal passato ma dal nostro tempo e dalla nostra società moderna. Ciascuna storia letta di Ferite a morte lascia un magone perché non si può parlare di emancipazione quando mancano le basi culturali.

Sono morti annunciate, che tutto il vicinato aveva previsto ma nessuno ha mosso un dito perché ognuno a casa sua fa come gli pare; sono casi giudiziari che vengono liquidati come inevitabili conseguenze di un “improvviso raptus di follia” e invece sono la coerente conclusione di violenze durate a volte un’intera vita: sono sentenze eseguite davanti agli occhi di una società incapace di riconoscere questo dramma antico, una platea che ha perso la forza di indignarsi quando le storie con le protagoniste più giovani e piacenti sono trasformate in telenovelas nei programmi di “approfondimento giornalistico”.

Viviamo in un mondo che è arcaico e retrogrado in cui le violenze domestiche e le donne che muoiono sono la dimostrazione lampante di ciò che eravamo, di ciò che siamo e di ciò cui dovremmo aspirare.

Il potere della condivisione che nasce da diverse donne, tutte diverse tra loro, ma che hanno in comune la voglia di sensibilizzare il mondo, cercando di dare il loro contribuito e mettendo a disposizione il proprio tempo per qualcosa d’importante.

A Mondragone, una piccola comunità, si è celebrato il 25 novembre con grande dignità e sensibilità. Uno spettacolo teatrale fuso con la musica del Quintetto Oka e Monica Vellucci che hanno contribuito a rendere ancor più incisive e caratteristiche le letture di Ferite a morte.

Un intrattenimento pensante, di quelli che si fa’ fatica a trovare nelle piccole comunità dove basta ricordare giornate importanti come quella del 25 novembre con un post condiviso sui social che lascia il tempo che trova e che sembra sabbia negli occhi, per chi crede che bisogna fare altro e che basterebbe davvero poco per dimostrare impegno maggiore e maggiore sensibilità.

Non è in questo modo che si fa’ la cultura e che si scuotono le coscienze.

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