redazione

Nataliya Borysyuk: un sogno chiamato Sanremo

Nataliya Borysyuk  è pronta a lasciare la sua città Casal di Principe per realizzare il suo sogno: un sogno chiamato Sanremo.

Al via tra poco più di dieci giorni la 72esima edizione del Festival di Sanremo.

La città dei fiori si sta già iniziando a preparare ad essere il centro degli eventi e dello spettacolo italiano durante la settimana più importante dell’anno.

Qui prenderanno forma i sacrifici di mesi di studio e di lavoro dello staff Dream Massage .

Il Dream Massage è una tecnica di massaggio certificata ideata dal Maestro Stefano Serra, spa manager di fama internazionale ed ora studiata nel master “Massaggiatore professionista dello spettacolo e dei grandi eventi”.

Dopo mesi di alta formazione, i migliori professionisti del benessere sono pronti a raggiungere Sanremo per mettersi alla prova nella luxury spa Somnia Aurea Spa presso il Grand hotel Des Anglais.

Attori, cantanti e personaggi dello spettacolo troveranno riposo e rigenerazione durante la settimana più frenetica e stressante dell’anno tra le mani degli operatori del Dream Massage .

Quest’anno farà parte della squadra Dream Massage, selezionata per Sanremo dal Maestro Serra, anche Nataliya Borysyuk.

Nataliya Borysyuk è un’operatrice olistica di origini Ucraine, residente a Casal di Principe (in provincia di Caserta).

Nataliya studia e lavora nel settore benessere da qualche anno, ma da sempre è affascinata dallo scambio di energia positiva che avviene durante i trattamenti tra operatore e ospite.

Nel tempo decide di studiare e approfondire molte tecniche di trattamento, sia olistiche che estetiche, occidentali ed orientali.

Il 2021 è stato un anno colmo di emozioni e successi, Nataliya, infatti, partecipa all’International Massage Championship – IMA e al campionato di Masaje Latino.

Vive questa esperienza con la voglia di confrontarsi in questa “arte” con professionisti provenienti da ogni posto del mondo.

Inaspettatamente i suoi sacrifici, gli anni di studio e di lavoro la conducono alla vittoria.

Nataliya Borysyuk

Nataliya Borysyuk

Nataliya ottiene la medaglia di bronzo nella categoria massaggio facciale al campionato Masaje Latino ed è campionessa del pubblico per lo stesso. Inoltre è detentrice del primo posto con medaglia d’oro al campionato IMA.

Subito dopo questi successi Nataliya decide di non fermarsi, ma anzi di continuare ad investire sulla sua formazione professionale, iniziando a studiare il Dream Massage ® (non un semplice trattamento ma una reale esperienza multisensoriale in grado di coinvolgere mente, corpo e spirito, regalando benessere profondo).

Viene così selezionata tra molti per il master “Massaggiatore professionista dello spettacolo e dei grandi eventi” dal Maestro Serra.

Nataliya Borysyuk sta vivendo un periodo d’oro, un sogno: un sogno chiamato Sanremo.

Ed ora è pronta a concludere questo percorso di studi mettendosi alla prova al cospetto dei big della musica e della televisione italiana sul palcoscenico più importante, quello di Sanremo e della Somnia Aurea Spa.

Cross the Gap di Maria Chiara Provenzano

Cross the Gap è un progetto che sperimenta molteplici modalità di inclusione nel campo teatrale, una buona pratica portata avanti dalla compagnia Factory Transadriatica, la testimonianza di un progetto europeo di ampio respiro. Cross the Gap è un’esperienza di vita e di teatro che nasce all’interno di un programma di integrazione che unisce Italia e Grecia, teso all’abbattimento delle barriere sociali e architettoniche, affinché la cultura sia universalmente accessibile.

Cross the Gap di Maria Chiara Provenzano

Cross the Gap di Maria Chiara Provenzano

Maria Chiara Provenzano

È dottore di ricerca in Letterature e Filologie.

Dal 2014, cura Palchetti Laterali, progetto per la diffusione della cultura teatrale e per l’audience development, in partenariato con Teatro Koreja, Factory Compagnia Transadriatica, Principio Attivo Teatro.

Ha pubblicato contributi su Boccaccio, Svevo, Bontempelli, Rosso di San Secondo e Pirandello.

Factory Compagnia Transadriatica

Svolge prevalentemente attività di produzione di spettacoli con circuitazione in Italia e all’estero, realizzazione di progetti di cooperazione internazionale, organizzazione di rassegne e festival, conduzione di laboratori teatrali.

Nel 2015, assieme alla compagnia Principio Attivo Teatro, crea il Festival Kids di Lecce, e vince il bando Teatri Abitati presso il Teatro Comunale di Novoli, dove è tuttora residente.

Nello stesso anno, nasce il Festival I Teatri della Cupa. Dal 2016, l’indagine sulla diversità si allarga ai temi della disabilità con il pluripremiato spettacolo Diario di un brutto anatroccolo.

“Le mille e una Napoli”, conferenza cantata al Trianon Viviani

Le mille e una Napoli”, conferenza cantata con Francesca Colapietro e Mariano Bellopede – giovedì 27 gennaio.

Giovedì 27 gennaio, alle 20, si terrà il secondo dei sette appuntamenti tematici de “Le mille e una Napoli”, il ciclo di “conferenze cantate” presentato dalla cantante Francesca Colapietro e il pianista Mariano Bellopede, su testi di Carmine Borrino.

Conferenze cantate

Conferenze cantate

Tra canzoni, aneddoti e poesie, che intendono narrare la città partenopea, tra melodie e parole, questo incontro illustrerà musicalmente il rapporto tra la luna e il mare. Interverranno Luigi Fiscale, basso e contrabbasso, e Marco Fazzari, batteria, con la partecipazione straordinaria di Massimo Masiello e della “voce” di Gino Curcione.

Gli arrangiamenti e la direzione musicale sono curati dallo stesso Bellopede.

Le altre serie di incontri programmati, tra conversazioni e interpretazioni musicali, sono “Le Conferenze cantate”, con Mauro Gioia, e “Città cantante”, con Pasquale Scialò.

Il Nauticsud apre l’anno fieristico 2022 alla Mostra d’Oltremare

Torna il Nauticsud, il salone internazionale dedicato alla filiera nautica, dalle imbarcazioni ai motori, dall’oggettistica agli accessori e servizi. L’appuntamento, che si svolgerà dal 12 al 20 febbraio alla Mostra d’Oltremare, organizzato dall’Associazione Filiera Italiana della Nautica in collaborazione con l’ente fieristico partenopeo, celebrerà la 48esima edizione.

Afferma il presidente di AFINA, Gennaro Amato:

Come è noto, causa Covid, l’edizione dello scorso anno non si è svolta  ma la nautica ha proseguito la sua costante crescita sia in termini di produzione sia in termini di fatturato e la nostra regione, la Campania, risulta ai vertici della classifica nazionale. Proprio per questo, nonostante le numerose difficoltà organizzative, riteniamo che questo salone debba rappresentare le realtà aziendali italiane e valorizzare ulteriormente la produzione nostrana.

In effetti, i dati parlano chiaro e vedono la produzione campana registrare un più 9.3% di fatturato a dispetto della media nazionale (8.5%), dunque puntare su questo settore non è solo una scelta intelligente ma strategica, tanto da attirare l’attenzione del presidente della BCC, Amedeo Manzo, che supporta l’esposizione in qualità di main sponsor:

Il settore nautico, e tutto l’indotto che produce, è una grande industria per la regione Campania e in particolare per la città di Napoli. Per questo motivo la nostra banca ha deciso di sostenere, in una logica di sviluppo produttivo, occupazionale e di incremento interno del pil regionale, l’intero comparto con iniziative di sostegno all’attività e crescita delle aziende della filiera, con particolare attenzione alle imprese produttive campane per il loro sviluppo, ma anche in favore del pubblico che si avvicina all’acquisto.

Il Nauticsud 2022, sostanzialmente, sarà leggermente ridotto non potendo usufruire del padiglione 1 e una piccola parte del padiglione 2, spazi destinati all’hub vaccinale partenopeo. Gli spazi esterni di accoglienza dell’hub impediscono l’esposizione all’aperto dal lato di piazzale Tecchio, limitando l’accesso al pubblico dall’ingresso principale della struttura fieristica. Ma si è lavorato, in collaborazione con la Mostra d’Oltremare, per trovare soluzioni di fattibilità per l’impegno organizzativo di Afina.

Conferma la consigliera delegata di MdO, Maria Caputo:

Abbiamo trovato la soluzione giusta, gli sforzi fatti , sono tesi a non perdere l’occasione di riaprire il quartiere fieristico. Inoltre, anche in riferimento ai dati positivi del comparto, gli impegni messi in campo sono tesi a salvaguardare questa 48esima edizione importante sia per Afina sia per Mostra d’Oltremare che, come per ogni altra fiera del nostro calendario, ha cercato di attivare trovando soluzioni ideali.

Passando invece ai contenuti del Nauticsud, sui quali Gennaro Amato lavora da tempo con il suo staff, nonostante tutte le avversità, sembrano prospettare numerose novità.

Napoli 5 luglio 2021
Gennaro Amato presidente di AFINA (Associazione Filiera Italiana Della Nautica).
Ph: Stefano Renna

Afferma Amato:

Il riposizionamento degli spazi espositivi occupati dal centro vaccinale, interni ed esterni, ci ha consentito di rinnovare il progetto del salone nautico, ridisegnando il percorso espositivo con doppio ingresso e rivalutando l’esposizione all’aperto rendendola più fruibile e ampia. Dal punto di vista dei prodotti, invece, la conferma delle aziende più importanti dei vari segmenti; yacht, barche, gozzi e gommoni, così come quella di motori, accessori e servizi della filiera, dimostra la valenza di questa fiera che negli ultimi 6 anni abbiamo riportato, con la nostra organizzazione, ad alti livelli.

La progettualità per i prossimi anni diventa ora un punto focale e strategico, non solo in vista del biennio che precede il 50esimo anniversario, per consentire alla produzione italiana un vero balzo in avanti. Bisogna pensare ai nuovi mercati dell’Africa settentrionale così come a quello dei paesi dell’area balcanica, ma senza trascurare piazze come la Spagna e la Francia che guardano alla nautica da diporto, quella tra i 5 e 16 metri, con grande e nuova attenzione.

Ginori 1735 celebra l’anno della tigre con le nuove creazioni della collezione Totem

Ginori 1735, eccellenza italiana del settore lusso e lifestyle, tra i principali marchi mondiali nella porcellana pura e nel design di altissima qualità, rende omaggio alla cultura cinese dedicando all’Anno della Tigre d’Acqua, un evento raro che ricade ogni 60 anni e che, quindi, costituisce un simbolo di fortuna, forza e coraggio, una nuova selezione di creazioni della collezione Totem.

Ginori1735 Totem Tigre

Ginori1735 Totem Tigre

Il brand Made in Florence celebra in questo modo il capodanno cinese e il suo zodiaco lunare, che quest’anno vede protagonista lo splendore regale della tigre, con una nuova linea composta da mug, scatola talco e svuotatasche, interpretando i valori e gli elementi simbolici associati all’animale guida che accompagnerà il 2022, nel gusto sofisticato e senza tempo dello stile Ginori 1735.
Il nuovo decoro di Totem Tigre, in tonalità fiammanti e accenti di rosso, colore portafortuna secondo la tradizione cinese, evoca suggestioni naturalistiche, con una giungla in chiaroscuro e una tigre fiera in bianco e nero, simbolo di forza, intelligenza, lealtà ed energia naturale positiva.
Disponibile sul canale e-commerce di Ginori 1735, su Tmall, oltre che nei principali store di tutto il mondo, ogni oggetto della nuova linea può, inoltre, essere personalizzato con una dedica, una frase o un ricordo, secondo lo stile proprio della collezione Totem.
Vincitrice del Tableware International Awards of Excellence 2019, Totem è la collezione Ginori 1735 ispirata dalla musa più selvaggia di tutte, la Natura, e segue una tradizione decorativa settecentesca caratterizzata dalla riproduzione di animali simbolici per arricchire tazze ed elementi delle dimore signorili, ma in una rilettura assolutamente contemporanea, impreziosita da colori e accostamenti cromatici insoliti.
La collezione, oltre agli oggetti ispirati dal nuovo simbolo della Tigre, si compone di candele, vassoi, vasi, scatole, mug, piatti e svuotatasche con elementi raffiguranti lo Scoiattolo, la Scimmia, il Pinguino, il Cammello, l’Elefante, il Gatto e il Topo.

Falso movimento di Franco Moretti

Diagrammi, serie temporali, reti, istogrammi… Dieci o quindici anni fa, negli articoli di cinema e musica, di letteratura e arti visive, non si trovava niente di tutto questo. Adesso sì, in abbondanza, e anzi, è proprio quello che distingue immediatamente le digital humanities dalle “altre” discipline umanistiche.

Nei saggi che seguono, la distinzione tra la fase iniziale e la situazione odierna prende a volte la forma di una contrapposizione tra “studio quantitativo della letteratura” e digital humanities. Inutile dire che tra le
due cose esiste una larga area in comune. Ma c’è anche una differenza importante.

Le digital humanities hanno portato il lato statistico del lavoro a un livello di competenza professionale che va molto al di là di quel che si sapeva fare anche solo pochi anni fa; allora, però, si conservava un legame con la teoria letteraria del Novecento che oggi è stato reciso. Non era inevitabile, questo trade-off tra i due lati del lavoro. Ma così è stato. E a farne le spese, è stato il concetto di forma.

In questo libro Franco Moretti riflette su alcune premesse di questa nuova prassi d’indagine, nella convinzione che la pratica ha delle fortissime implicazioni teoriche, che guidano, di fatto, il processo di ricerca.

Falso movimento di Franco Moretti

Falso movimento di Franco Moretti

Falso movimento offre così un bilancio critico, tanto onesto quanto esigente, della svolta detta “quantitativa” nello studio della letteratura, svolta a cui proprio l’autore ha dato un impulso decisivo nei suoi anni a Stanford, fondando nel 2010 il Literary Lab. E la sintesi, allineando gli elementi via via scoperti lungo l’itinerario di ricerca tracciato dai saggi qui raccolti, apre a nuove domande e a “una gran bella scommessa” su un nodo strategico: l’immaginazione scientifica nello studio letterario.

Di una teoria c’è sempre bisogno. Ma non tutte le teorie sono state create uguali. Alcune spiegano piuttosto bene la realtà, e altre no. Per quel che mi riguarda, è ormai da molto tempo che l’ispirazione principale mi viene dalle scienze naturali. All’inizio fu soprattutto la teoria dell’evoluzione, che gettava una luce nuova su come pensare ai generi letterari e alle trasformazioni morfologiche; più tardi, nel riflettere sui risultati raggiunti, sono passate in primo piano l’epistemologia e la storia della scienza. E così, i nomi di Georges Canguilhem e Alexandre Koyré, Ernst Mayr e Thomas Kuhn si incontreranno in queste pagine più
spesso di quelli di molti critici letterari.

Il senso di Hitler di Petra Epperleine e Michael Tucker

In occasione del Giorno della Memoria arriva nelle sale italiane Il senso di Hitler, un film di Petra Epperleine e Michael Tucker in uscita esclusiva solo il 27 gennaio!
Il senso di Hitler: il trailer

Il documentario su Hitler

 

A partire dal libro mai pubblicato in Italia “The Meaning of Hitler” di Sebastian Haffner, volto a smantellare i miti e le idee comuni su Hitler e la sua ascesa al potere, critici e storici rispondono a una domanda fortemente attuale:
Hitler continuerà ad essere sempre più influente per le nuove generazioni?
Girato in nove Paesi, il docu-film ripercorre i movimenti di Hitler, la sua ascesa al potere e le scene dei suoi crimini dal punto di vista di storici e scrittori che esaminano l’impatto che ha avuto e che continua ad avere oggi l’ideologia violenta di Hitler sulla società.
Il documentario, analizzando diversi aspetti, esplora i vari modi in cui la tossicità di Hitler ha continuato a diffondersi dopo la sua morte attraverso le pagine di storia, i social media, il cinema, l’arte e la politica contemporanea.
Un’indagine alternativa e rivoluzionaria sull’influenza che Adolf Hitler continua ad esercitare ancora oggi sulla società: da immagini dell’epoca nazista e documenti storici ad un’analisi approfondita del fenomeno anche attraverso i media e i social network di oggi, come Tik Tok e Twitch.

Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace al Teatro San Ferdinando

L’ironia irresistibile di Wallace tratta la natura umana con una suprema abilità nel descrivere il quotidiano; il suo è uno humor talmente intriso di drammaticità da rasentare il sadismo.

Attraverso una rosa di racconti tratti dalle Brevi interviste con uomini schifosi, Veronese traccia una propria linea drammaturgica che racconta di uomini incapaci di avere relazioni armoniche con le donne, e ci invita a osservarli da vicino.

Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace va in scena a teatro

Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace di Daniel Veronese

C’è l’uomo che insulta la moglie che lo sta lasciando, la disprezza e la deride, come una cosetta incapace di vivere senza lui accanto a sostenerla; c’è l’uomo che vanta la propria infallibilità nel riconoscere la donna che ci sta senza fare storie; c’è quello che usa una propria deformazione per portarsi a letto quante più donne gli riesce; quello che rimorchia in aeroporto una giovane in lacrime perché appena abbandonata dall’amato: una galleria impietosa di mostri.

Daniel Veronese traspone queste voci, scritte da Wallace in forma di monologo al maschile, in dialoghi tra un uomo e una donna. In scena però chiama a interpretarli due uomini, che si alternano nei due ruoli maschile e femminile, in una dialettica che mette in luce tutte le fragilità, le gelosie, il desiderio di possesso, la violenza, il cinismo insiti nei rapporti affettivi.

Il drammaturgo e regista Daniel Veronese, maestro indiscusso del teatro argentino, porta in scena Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace, dando vita, con sguardo feroce e molto humor, a uno zibaldone di perversioni e meschinità, che ritraggono il maschio contemporaneo come un essere debole, che ricorre al cinismo se non alla violenza come principale modalità relazionale con l’altro sesso.

Veronese traspone le voci scritte da Wallace in forma di monologo al maschile, in dialoghi tra un uomo e una donna. In scena però chiama a interpretarli due uomini, che si alternano nei due ruoli maschile e femminile, in una dialettica che mette in luce tutte le fragilità, le gelosie, il desiderio di possesso, la violenza, il cinismo insiti nei rapporti affettivi. Il risultato è comico e disturbante al tempo stesso.

Dall’ 1 al 6 febbraio al Teatro San Ferdinando Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace regia e drammaturgia Daniel Veronese con Lino Musella e Paolo Mazzarelli.

Il genere è fluido? di Sally Hines e Matthew Taylor

Quando nasciamo, siamo tutti assegnati a un genere biologico sulla base della nostra anatomia fisica. Ma perché alcune persone sperimentano una forte dissonanza fra il loro sesso biologico e la loro identità interiore?

Il genere è quello che siamo o quello che facciamo? La nostra espressione di genere è innata o si sviluppa mentre cresciamo? I tradizionali ruoli binari maschio/femmina sono rilevanti in un mondo sempre più fluido e flessibile? Questo libro, acuto e stimolante, valuta le connessioni fra genere, psicologia, cultura e sessualità e rivela come gli atteggiamenti individuali e sociali si siano evoluti nel corso dei secoli.

Il genere è fluido? il libro

Il genere è fluido?

Sally Hines

Sally Hines è professore associato di Sociologia e studi di genere all’Università di Leeds, dove è stata anche direttrice del Center for Interdisciplinary Gender Studies dal 2009 al 2014. Ha pubblicato numerosi articoli sul tema della diversità e identità di genere, oltre a quattro libri di cui il più recente è Gender, Society and Culture. È co-fondatrice e co-conduttrice di “Sexgen” una rete interdisciplinare che riunisce centri studi sul genere. È la Principal Investigator del progetto internazionale triennale Pregnant Men: An International Exploration of Trans Male Experiences and Practices of Reproduction, con co-investigatori di Regno Unito, Stati Uniti, Australia, Polonia e Italia.

Matthew Taylor

Matthew Taylor è amministratore delegato della RSA, istituzione inglese attiva da 250 anni, oggi impegnata nell’arricchimento della società con idee e azioni, per un illuminismo del XXI secolo. Autore, presentatore, oratore, ha scritto moltissimi articoli sulla politica, riforma del servizio pubblico e teoria della cultura. Assiduo ospite di Newsnight e The Daily Politics oltre che delle trasmissioni radio Today e The Moral Maze. È stato segretario generale e amministratore delegato dell’Institute for Public Policy Research, il principale centro studi della Gran Bretagna.

Pnrr, il presidente Buonopane incontra i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil

È in programma lunedì 24 gennaio alle ore 17.00, presso Sala Grasso di Palazzo Caracciolo, un incontro tra il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil per discutere delle iniziative legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Provincia di Avellino

Provincia di Avellino

L’appuntamento si inserisce nel percorso avviato dal presidente Buonopane di confronto e condivisione delle scelte per il rilancio dello sviluppo del territorio, sfruttando le opportunità offerte dal Pnrr.
Alla riunione con i segretari generali delle tre organizzazioni sindacali – nel corso della quale saranno puntati nuovamente i riflettori anche sul Patto per lo Sviluppo -, seguiranno altri momenti di confronto con le associazioni datoriali e tutti gli attori istituzionali interessati.

L’obiettivo è definire strategie che possano effettivamente dare un impulso all’economia delle 118 comunità dell’Irpinia.
Nei giorni scorsi, il presidente Buonopane ha incontrato gli amministratori dei trenta Comuni della provincia individuati dal Ministero della Transizione Ecologica per partecipare agli avvisi specifici relativi a progetti concernenti la raccolta differenziata e impianti di riciclo, come da “Missione 2, Componente 1” del Pnrr.

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