redazione

Aldo Marrone: Terra di vino, terra divina

La rassegna OttoperOtto. Otto fotografi otto racconti prosegue con una nuova mostra fotografica Mercoledì 12 luglio alle ore 18.00 inaugura presso la sezione Archeologica di Palazzo della Cultura “Terra di vino, terra divina’’, la mostra fotografica di Aldo Marrone dedicata a una delle eccellenze dell’Irpinia: il vino.

La Mostra è infatti il racconto del lavoro che c’è dietro la produzione del vino, un lavoro faticoso ma felice, “poiché quando si vendemmia si è felici”.
Le fotografie esposte mettono a confronto nuove e vecchie generazioni, queste ultime arricchite dall’esperienza antica e migliorata dalle conoscenze moderne che generano nuove energie. Sullo sfondo paesaggi ritagliati in forme geometriche, come vere e proprie opere di design, volutamente raffigurati a colori per raccontare e trasmettere “il bello”.
Come afferma infatti lo stesso Marrone:

Oggi più che mai abbiamo bisogno di bellezza, di forma e di sostanza, diventa un’esigenza, una questione di riscatto nei confronti dei nostri antichi avi. Il rispetto per la natura è ‘bellezza’, esercitarsi al bello porta il bene e il bene alla giustizia.

La rassegna, giunta alla terza delle otto mostre in programma, è coordinata da Antonio Bergamino e promossa dalla Provincia di Avellino con il coordinamento tecnico-scientifico del Museo Irpino e della Biblioteca Capone.

GuitarSció: un festival del Sud Italia interamente dedicato alla chitarra

Debutto in grande stile per la seconda edizione di GuitarSció – Live & Expo 2023, il primo Festival del Sud Italia interamente dedicato alla chitarra. Il firmamento di Battipaglia brillerà più forte con la prima guest star internazionale, Philip Sayce, celebrato dalla critica specialistica e dagli appassionati come uno dei migliori chitarristi elettrici al mondo in questo momento. Il suo è un sound trascinante, uno stile selvaggio, vigoroso: Sayce è un animale da palco e da studio, capace di “maltrattare meravigliosamente” la sua “Mother”, una splendida Stratocaster del ’63.

Ad alternarsi con lui sul palco principale venerdì 7 luglio 2023 il talento tutto italiano Marco Sfogli, attuale sei corde della PFM, e Cyranò Vatel, giovane e apprezzato esponente del jazz campano, che si spende per diffondere la cultura del gipsy jazz con il collettivo JamManouche.

Il taglio del nastro.

 Un grande show per l’apertura di GuitarSció – Live & Expo 2023: tre giorni di eventi organizzati dall’Associazione di Promozione Sociale MIUSIC, in programma dal 7 al 9 luglio presso la Villa Comunale di Battipaglia.

9 concerti e 2 palchi. Masterclass musicali e clinic, presentazioni di strumenti e showcase di album ed Ep, spazi di confronto per artisti emergenti, aperitivi in musica, esposizioni di strumenti musicali ed area food.

 Insieme, on stage grandi star della chitarra del panorama internazionale e talenti nazionali che si confronteranno anche con giovani emergenti del territorio, in un’interconnessione di sonorità e di generi musicali, dando vita a duetti irripetibili.

Dal jazz rock al blues, con spinte funk e prog metal. Stili che si fondono, dal finger style all’acustica ai suoni electro, con ampio spazio al cantautorato e alle chitarre manouche e gipsy.

GuitarSció: il programma della prima giornata

Il taglio del nastro è previsto alle ore 10.30, con l’apertura degli stand espositivi, che saranno attivi tutto il giorno (dalle ore 10:30/24:00).

Sul Palco B alle ore 11.30 aperitivo/masterclass di chitarra Manouche a cura di Cyrano Vatel. Ore 17 apertura biglietteria. Alle ore 18.15 Demo della Casa Musicale Quinto Fabio. Alle ore 18.45 la premiazione del giovane Giuseppe Negri a cura di MusicOff Young. Alle ore 19.15 Francesco Egollino. E dalle ore 20 i grandi concerti live sul main stage (dalle ore 20:00 alle 24:00). Attiva l’area Food con la presenza di eccellenze territoriali.

Spiega Gianluca Lenza, Presidente APS MIUSIC e Direttore GuitarSció:

Ci siamo. Finalmente al via di questa seconda edizione. Siamo orgogliosi e fieri. Un festival che si amplia, tre giorni invece dei due dello scorso anno, dal mattino con ingresso gratuito e la possibilità di poter vivere anche il momento del soundcheck di pomeriggio dalle ore 14 alle 17. E di sera i concerti, che rappresenteranno un’esperienza unica ed irripetibile L’idea è far vivere agli spettatori un’esperienza emozionale legata allo strumento chitarra, da di dentro: capire cosa c’è dietro il mondo della produzione, della liuteria. Sul palco, rigorosamente suonati dal vivo, tutti i linguaggi della chitarra: acustica, classica, elettrica, lo stile manouche, il jazz, il blues, il funky. Desideriamo invitare tutti gli appassionati di Battipaglia e del Sud. Questa città è ricca di fermento culturale. Gli spettacoli non sono settoriali, non sono solo per chitarristi, o per intenditori. Avremo cantanti sul palco ed ogni sera sarà uno spettacolo emozionante e vibrante.

IL COMUNE. In occasione della seconda presentazione stampa di avvicinamento al Festival, svoltasi presso il Comune di Battipaglia, è stata lanciata la proposta di istituzionalizzazione di GuitarSció – Live & Expo, inserendolo tra gli eventi sostenuti dall’Amministrazione Comunale.

Insiste l’Assessore agli Eventi di Battipaglia, Pietro Cerullo:  

La manifestazione dedicata alla chitarra rappresenta un vero e proprio attrattore per la nostra Città, sia per la cultura che per l’economia, vista la posizione strategica di Battipaglia, ubicata tra le due costiere cilentana ed amalfitana, con l’ambizioso sogno di divenire punto di riferimento per tutto il Sud Invito i nostri concittadini ad essere presenti alla tre giorni, perché è un evento di grande spessore. Come Amministrazione ci crediamo molto. Siamo proiettati già alla terza edizione nel 2024, con l’obiettivo di istituzionalizzare la manifestazione perché dà lustro al nostro territorio. Tantissimi spettatori hanno già prenotato l’ingresso da fuori regione. Ne siamo orgogliosi, perché si instaura una rete nazionale attraverso lo spettacolo e la cultura.

PROIETTATI AL 2024. Nel corso dell’evento saranno premiati gli artisti selezionati da Musicoff Young, nell’ambito della collaborazione instaurata tra il Festival e il portale musicale. A presentare, direttamente da Rocker Tv, Vj Loqi & Vj Nyva.

Sottolinea Mario Bove, Responsabile della Comunicazione di GuitarSció:

L’entusiasmo è alle stelle. Nel nostro Guitarsciò abbiamo cercato di non focalizzarci non solo su un unico genere, ma su tutte le sfumature legate alla chitarra: ci sarà il fingerstyle di Andrea Valeri, il blues di Davide Pannozzo, il rock sanguigno di Marco Sfogli ed Andy Timmons, il rock blues anni ’60 di Philip Sayce. Tante cose per avvicinare non solo gli appassionati di chitarra, ma tutti quelli che vogliono musica di qualità e suonata dal vivo. Il tutto già con un occhio all’anno prossimo, concentrarsi le esposizioni del Festival soprattutto sull’artigianato a cui teniamo davvero molto. Per far capire come nasce uno strumento musicale, tra creatività e progettazione. Il nostro desiderio è rendere il festival della chitarra tra live ed expo un appuntamento di inizio estate per la Campania, tappa privilegiata per chi desidera organizzare le vacanze nella nostra provincia di Salerno, tra le costiere, spinta verso le aree archeologiche di Paestum e Velia, o ideale per il trekking lungo i monti picentini, per poi partecipare, di sera, ai concerti. Una formula di turismo esperienziale adottata da molti. L’obiettivo è coinvolgere tutta la cittadinanza, aggregare i ragazzi, risvegliare la passione per gli eventi e per la musica.

 GuitarSció: biografia artisti

Philip Sayce, origini gallesi ma canadese di adozione. Sayce cresce in un fertile ambiente familiare ascoltando “from the cradle” Eric Clapton, Ry Cooder e Dire Straits. In adolescenza arriva la folgorazione con Jimi Hendrix e Stevie Ray Vaughan che rappresentano la spina dorsale del suo stile.

Dopo essersi fatto le ossa in numerosi club di Toronto e nel resto del Canada, poco più che ventenne inizia a girare il mondo suonando con Jeff Healey.

Lo spartiacque della sua carriera è il trasferimento a Los Angeles sul fare dei 2000. Suona con il rapper Uncle Kracker, la cantautrice Melissa Etheridge, con i suoi lavori solisti supporta in tour band mondiali come ZZ Top e Deep Purple.

MARCO SFOGLI

Marco Sfogli è l’attuale sei corde della PFM. Figlio d’arte, il padre Corrado era membro della NCCP. Imbraccia la chitarra fin da piccolissimo esibendosi con i genitori.

Inizia a suonare la chitarra elettrica seguendo le orme di Van Halen e Kee Marcello. La svolta è rappresentata dall’incontro musicale con i Dream Theater, in particolare con il celebre album “Images and Words” che dà fuoco alla passione per il prog metal e chitarristi quali Petrucci, Lukather e Timmons.

Lo studio, la perseveranza e la passione hanno portato Sfogli ad essere un apprezzatissimo chitarrista, con collaborazioni di primissimo piano, come quella nei gruppi solisti di James La Brie e Jordan Rudess (rispettivamente cantante e tastierista dei Dream Theater), John Macaluso (batterista di Yngwie Malmesteen) e Virgil Donati (altro batterista molto quotato della scena prog metal internazionale).

CYRANO VATEL

Cyranò Vatel è un giovane e apprezzato esponente del jazz campano, che si spende per diffondere la cultura del gipsy jazz con il collettivo JamManouche, organizzando numerosi concerti in regione con alcuni dei nomi più rinomati del settore.

Ha incontrato la chitarra da adolescente, “per amore”, avvicinandosi prima al blues e poi al jazz, affinando le sue conoscenze sia al Conservatorio che con lo studio privato. Fondamentali le lunghe sessioni di jam e collaborazioni con i dischi di artisti più esperti.

Cyranò sarà l’artista che aprirà la manifestazione il primo giorno, il 7 luglio, oltre a tenere una clinic in cui mostrerà i rudimenti dello stile manouche.

La Settimana dei diritti umani a luglio a Rovigo

Il titolo dice tutto: “La Settimana dei diritti umani” è un nuovo festival che nasce a Rovigo coinvolgendo il centro storico, e non solo, da lunedì 17 a domenica 23 luglio 2023, con una anteprima ad Adria il 15 luglio. Oltre 60 eventi, tutti a ingresso gratuito.

Nel pomeriggio del 22 giugno alla Sala della Gran Guardia è stato svelato il programma di questo evento denso di iniziative che nasce dall’impegno e dalla collaborazione di oltre trenta associazioni e realtà culturali.

Il parterre degli ospiti sarà di alto livello: dal Cardinale Matteo Maria Zuppi ad Alba Bonetti, da Manuel Agnelli alla Banda Rulli Frulli, da Moni Ovadia a Lisa Clark, da Marco Mascia a Laura Marmorale, da Giorgio Canali & Rossofuoco al Dipartimento Pop Rock del Conservatorio di Rovigo…. E ancora Marino Bellini, Sandro Fracasso, Alessandra Annoni, Alessandro Orsetti, RomAraBeat, Alysson, Boggi, Dalbenzi, La Bottega del Compensato, Sevilay Tufekci, Ciro Grandi, Guido Pietropoli, Paolo Guolo, Erica Boschiero, Lorenzo Monguzzi,  Nevruz e tantissimi altri protagonisti del mondo dell’arte, della cultura e del volontariato per un cartellone davvero particolare.

Festival Rovigo

ll festival, patrocinato e sostenuto dal Comune di Rovigo e dal Comune di Adria, nasce dalla forza creativa di ‘Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty’ e dall’unione delle esperienze di decine di associazioni del territorio impegnate nella promozione dei diritti umani, della cultura e dell’arte. È questo il valore fondante che il festival vuole promuovere attraverso le diverse forme artistiche e non solo. Consapevoli che le arti sono uno strumento di formazione e crescita di consapevolezza, un vero e proprio mezzo educativo per la realizzazione di una cultura universale dei diritti umani.

Spiegano Michele Lionello e Martina Manfrinati di Voci per la libertà, organizzatori della manifestazione: 

È grande la soddisfazione ce l’abbiamo fattadopo mesi di intenso lavoro, di riunioni, coordinamenti, telefonate, mail tra le numerosissime realtà che hanno creduto in questo progetto ci siamo, eccovi questo splendido programma.

Sarà un percorso tra musica, dibattiti, letteratura, sport, laboratori, mostre, spettacoli artistici, teatrali e cinematografici. Lo slogan e filo conduttore è “D(i)ritti al futuro” con un focus su: diritto alla dignità, ovvero il diritto a vivere piuttosto che sopravvivere, includendo tematiche come casa, lavoro, salute e salario; diritto alla libertà di movimento, inteso sia come diritto a restare nel proprio territorio che a spostarsi fisicamente e socialmente; diritto alla partecipazione, intesa come pace, comunità, protesta e detenzione; diritto alla propria identità, dal sesso al genere all’orientamento sessuale senza discriminazioni; diritto all’ambiente: l’importanza di considerare la sostenibilità del pianeta come elemento imprescindibile in tutte le scelte che compiamo.

Si comincia con una anteprima ad Adria. Sabato 15 luglio alle 21.30 in Piazza Cavour ci sarà il concerto di Nevruz con la sua band. In apertura si esibiranno le artiste: Rosie, Giulia, LaFrAncy, Milena Mingotti e Nora. Una serata dedicata alla musica, la solidarietà e l’inclusione.

L’apertura del festival vero e proprio sarà lunedì 17 luglio alle 18, alla presenza di tutti i volontari e associazioni coinvolte, con l’inaugurazione delle location (Sala della Gran Guardia, Piazzetta Annonaria e Pescheria Nuova) e di mostre e installazioni artistiche che saranno visitabili tutta la settimana. Durante tutti i giorni ci saranno anche due iniziative particolari: la “Caccia ai diritti umani”, una vera e propria caccia al tesoro in tutto il centro cittadino, e i laboratori didattici per bambini che animeranno i Giardini delle Due Torri tutti i pomeriggi attraverso attività educative e ludico-creative. Nella giornata di inaugurazione, alle 19.30 all’Auditorium del Conservatorio è in programma la proiezione del docufilm “La pace non è il suo nome”, con il racconto della storia dei 40 anni di vita del Centro Diritti Umani dell’Università di Padova alla presenza del Presidente Marco Mascia. In chiusura di giornata, alle 21.30 ai Giardini delle due Torri, andrà in scena una produzione realizzata appositamente per il festival, uno spettacolo multidisciplinare di giocoleria, danza e canto: “Una luce di protesta”.

Molti saranno gli incontri sui temi del festival con nomi prestigiosi del panorama culturale italiano, tutti previsti ogni giorno alle 18. Si parte martedì 18 alla Pescheria Nuova con Moni Ovadia, Lisa Clark e Alessandra Annoni che si confronteranno su “La Palestina nel quadro dei conflitti mondiali”. Mercoledì 19 all’Auditorium del Conservatorio uno dei momenti più attesi: “Lavoro dignitoso e giustizia sociale”, un incontro con il Cardinale Matteo Maria Zuppi (presidente della Conferenza Episcopale Italiana) e i segretari generali di Cgil,Cisl e Uil Rovigo. Giovedì 20 alla Pescheria Nuova sarà la volta di “La pioggia non ha frontiere: cambiamento climatico e migrazioni” con Chiara Camporese ed Eugenio Alfano. Nello stesso luogo venerdì 21 toccherà a “Il carcere in crisi: le origini e le alternative, tra schizofrenia legislativa e populismo penale”, con Ciro Grandi e Guido Pietropoli, e sabato 22 “Non è abbastanza? Diritti LGBTI+ in Italia” con Angelica Polmonari, Manuela Macario, Roberta Cusin e Natalia Spada.

Uno dei luoghi focali della “Settimana dei diritti umani” sarà Piazzetta Annonaria, che ospiterà numerose mostre ed installazioni così come i banchetti informativi delle associazioni. Inoltre sarà animata tutti i giorni da numerosi incontri e performance artistiche, con un vero melting pot culturale sulla promozione dei diritti umani attraverso laboratori di pittura, scultura, yoga e danza; presentazioni di libri e realtà del volontariato; letture dibattiti. E, nel tardo pomeriggio, un aperitivo della bottega del commercio equo solidale “La Fionda di Davide”.

I Giardini delle Due Torri, in Piazza Matteotti, per tre giorni alle 21.30 ospiteranno alcuni momenti di spettacolo: martedì 18 l’atteso concerto di Moni Ovadia con la RomAraBeat, mercoledì 19 lo spettacolo teatrale “Lo straordinario viaggio di Atalanta” e giovedì 20 la proiezione del film “Flee”.

Non mancheranno eventi nelle frazioni di Rovigo. Mercoledì 19 e giovedì 20 al Prolife Park di Roverdicrè sono previsti due appuntamenti. Il primo sarà una serata tra cinema, animazione e pic-nic sotto le stelle. Il secondo una serata/concerto intitolata “Equality”, con le esibizioni di Alysson, Boggi, Dalbenzi, La Bottega del Compensato e, a chiudere, Giorgio Canali & Rossofuoco. Venerdì 21, al Campo della parrocchia di Granzette a partire dalle 18.30 ci sarà “D(i)ritti in campo” , torneo di calcio a 5 aperto a tutte e tutti senza esclusione di nazionalità, genere o capacità sportive.

Clou del festival sarà la 26a edizione di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty” che giunge a Rovigo per la prima volta e che darà vita dal 21 al 23 luglio a tre giorni di musica e diritti umani, come sempre a fianco di Amnesty International. Le tre giornate prenderanno il via con degli appuntamenti pomeridiani. Venerdì 21 alle 19.30 ai Giardini delle Due Torri ci sarà il concerto di Effemme, progetto nato dall’incontro di due amici di Voci per la Libertà, Francesco Fry Moneti e Michele Mud. Sabato 22 sempre alle 19.30 alla Sala della Gran Guardia la proiezione docufilm “Rumore – Human Vibes“, l’incontro tra musica e diritti umani narrato attraverso le canzoni che negli ultimi 20 anni hanno ricevuto il Premio Amnesty nella sezione Big all’interno di Voci per la Libertà. Saranno presenti la regista Simona Cocozza e la Presidente di Amnesty International Italia Alba Bonetti. Domenica 23 si parte alle 18 nella Sala della Gran Guardia con l’incontro con il pubblico di Manuel Agnelli, vincitore del Premio Amnesty International Italia sezione Big, con Francesca Corbo (Ufficio Arte e diritti umani di Amnesty International Italia). Alle 19.30 ai Giardini delle Due Torri ci sarà la presentazione/concerto di “Shahida – Tracce di libertà”, un triplo CD realizzato dal Centro Astalli in collaborazione con Appaloosa Records e I.R.D. a sostegno delle donne rifugiate. Con Simone Veronelli di I.R.D. , un rappresentante del Centro Astalli, Lorenzo Monguzzi e  Erica Boschiero.

Il palco principale del festival sarà in Piazza Vittorio Emanuele II, con tre serate previste alle 21.30, nelle quali ci saranno otto artisti (fra band e cantautori) provenienti da tutta Italia in lizza per il Premio Amnesty International nella sezione Emergenti. Nella prima semifinale di venerdì 21 luglio si fronteggeranno: Buva da Cerignola/Roma con “Sud”, Cenere da Bologna con “Chi lo decide chi siamo?”, Da Quagga da Verona con “Casa mia” e Pankhurst da Ferrara con “Watch him bleed”. Nella seconda, sabato 22 luglio, toccherà a: Candeo da Milano con “Le tue stesse gambe”, Cocciglia dall’Aquila con “La mia giostra”, La Malaleche feat. Diva Eva da Milano con “Cuentalo”, Obi da Torino con “Attimo”. I migliori cinque saranno protagonisti nella finale di domenica 23.
In ciascuna serata un ospite prestigioso. Si parte venerdì 21 con il concerto della 
Banda Rulli Frulli, uno dei più bei progetti italiani di musica e inclusione, che per l’occasione vedrà come ospiti due amici di Voci per la Libertà: Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione e Michele Mud Negrini. Sabato 22 sarà la volta di un altro progetto collettivo, quello degli studenti del dipartimento Pop Rock del Conservatorio Statale di Musica Francesco Venezze di Rovigo che proporranno dal vivo alcuni dei brani vincitori delle passate edizioni del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big, appositamente riarrangiati. Domenica 23 il gran finale con la premiazione di Manuel Agnelli come vincitore del Premio Amnesty International Italia, sezione Big con il brano “Severodonetsk“, una canzone che mette l’essere umano al centro, rendendolo il vero protagonista al di sopra della geopolitica e delle ragioni di stato. A condurre le tre serate sul palco principale di Piazza Vittorio Emanuele II ci saranno gli storici presentatori del festival Savino Zaba e Carmen Formenton.

Afferma Martina Manfrinati, coordinatrice del festival:

Tutti nel nostro piccolopossiamo cambiare le cose, o perlomeno far sentire la nostra voce, combattere non con armi ma con la forza della speranza e dell’amore, per migliorare il nostro mondo… Solo quando saremo disposti ad aprire gli occhi, solo quando capiremo che in realtà siamo cittadini del mondo… allora il nostro pensiero e la nostra anima saranno liberi da quelle barriere che troppo spesso ci fanno inciampare in pregiudizi e preconcetti.

 Conclude Michele Lionello, direttore artistico della manifestazione: 

Perché questi temi possano entrare nel cuore prima che nella mente c’è bisogno di trasformarli in emozioni mediante il potere immediato ed empatico dell’arte e della cultura. Il festival proporrà un corposo cartellone artistico, che nasce dalla forza creativa di Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty e dall’unione delle esperienze di decine di associazioni del territorio impegnate nella promozione dei diritti umani, della cultura e dell’arte.

Tutti gli eventi del festival sono ad ingresso libero e gratuito.

Nasce P.OU.F: il collettivo dei festival indipendenti pugliesi

Nasce P.OU.F (Puglia Outsider Festival), un collettivo dei festival indipendenti pugliesi, mai seduti troppo “comodi”.

La community P.OU.F nasce dall’idea di unire i boutique music festival di Puglia, mettere in rete quelle realtà che, negli anni, non si sono mai sedute né sentite “troppo comode”, fermamente convinte che cultura è lavoro e il sorriso del proprio pubblico viene prima di tutto.
Promotori dell’iniziativa, in ordine alfabetico, sono:
  • Coopera Village
  • Distorsioni Fest
  • Farm Festival
  • Giovinazzo Rock Festival
  • Heart Fest
  • Mundi Festival
  • Musa Festival

Il progetto nasce con l’obiettivo di sottolineare come la competizione non sia l’unica modalità per crescere, specie per chi è contro qualsiasi tipo di monopolio e appiattimento del settore.

Ogni festival coinvolto è il primo fan degli altri. Tutte le realtà fondatrici sono, infatti, certe che con poche e piccole azioni ragionate si possa amplificare lo sforzo di tutti per far sì che, in maniera scalare, il proprio brand e la propria terra beneficino di una crescita congiunta.

Comunicazione attenta e capillare e dialogo costruttivo con istituzioni e partner potenziali sono i punti di partenza di P.OU.F.
Le porte del collettivo, che oggi è radicato nei territori di Bari e BAT, sono aperte a tutte le realtà pugliesi in linea con i valori esplicitati nel “manifesto”.

Il calendario della community P.OU.F

 Lividi – Distorsioni Fest Preview (teatro Kismet, Bari) 24 giugno (già svolto)

– Preview Coopera Village (Barsento Paradise, Noci) 7 luglio

– Coopera Village 2023 (Barsento Paradise, Noci) 13-14-15-16 luglio

– Farm Festival 2023 (TBA)

– Heart Fest 2023 (Ex Monastero di Santa Maria di Colonna, Trani) 19 agosto-more tba

– Distorsioni Fest 2023 (Atrio Palazzo De Mari, Acquaviva delle Fonti) 25-26-27 agosto

– Giovinazzo Rock Festival 2023 (Piazza Porto, Giovinazzo) 2 settembre-more tba

– Musa Festival 2023 (Via Dante, nei pressi del Parco Comunale, Rutigliano) 8-9 settembre

– Mundi Festival 2023 (Castello Svevo, Sannicandro di Bari) 8-9 settembre

Montagna Molise: un cartellone ricco di appuntamenti musicali, sportivi, enogastronomici e naturalistici

Dal 15 luglio al 10 settembre Capracotta e Campitello Matese saranno il centro di fermenti culturali e grandi eventi grazie al nuovo progetto culturale “Montagna Molise” promosso da Funivie Molise SpA. Un cartellone ricco di appuntamenti musicali, sportivi, enogastronomici e naturalistici per promuovere lo sviluppo della montagna molisana tutto l’anno. Una montagna da conoscere, percorrere, osservare, difendere e ammirare. Montagna Molise – Nuove Tracce con Tèkne promuove la conoscenza del territorio e la sua tutela.

Tra le offerte culturali del cartellone, Tèkne in qualità di partner, propone cinque eventi tra concerti e dibattiti a Campitello Matese che si svolgeranno tra luglio e agosto 2023 e due incontri a Capracotta che ci accompagneranno fino a settembre 2023. Gli appuntamenti saranno ad ingresso libero e saranno animati da attività di trekking per raggiungere i luoghi degli eventi. Sarà la popolare e amata Licia Colò il 15 luglio a tagliare il nastro dei dibattiti: conduttrice e autrice televisiva, scrittrice e blogger. La conosciamo come volto di programmi tra cui Alle falde del Kilimangiaro e per la sua attività di divulgazione scientifica. Dal 2019 conduce su LA7 il suo nuovo programma Eden – Un pianeta da salvare, per il quale riceve il Premio Flaiano per il miglior programma culturale

Montagna Molise: il programma

Domenica 23 luglio 2023 il primo dei quattro concerti: musica e cultura con i suoni della terra a cura del celebre Eugenio Bennato che inaugura i concerti di Montagna Molise – Nuove Tracce con il suo Vento Popolare tour, in formazione ridotta, con un panorama mozzafiato a circondare musicisti e pubblico, avvolti da suoni e danze di Taranta. L’artista sarà in compagnia di Vincenzo Lambiase (chitarra classica, chitarra elettrica), Sonia Totaro (danza, voce) e Stefano Simonetta (basso, chitarra acustica, voce). Una personalità che dagli anni ’70 ha attraversato la ricerca musicale di qualità riconosciuta in tutto il mondo: Nuova Compagnia di Canto Popolare, Musicanova. Autore di decine di colonne sonore per cinema, teatro e balletto classico. Domenica 30 luglio 2023 lo trascorreremo con i Savana Funk (Aldo Betto, Blake Franchetto, Youssef Fit Bouazza) una potente live band che unisce funk, rock e blues con jam incendiariegroove irresistibili ed una presenza scenica invidiabile, con un pubblico affezionato in rapida crescita e un crescente numero di concerti in tutta Europa. I Savana Funk presenteranno brani tratti dall’ultimo album Ghibli, un disco che guarda al sud, guidati dal vento che canta, bisbiglia, travolge e porta con sé. 

Domenica 6 agosto 2023 il sassofonista e compositore jazz Francesco Bearzatti con il suo nuovo progetto PAZ (Post Atomic Zep plays Led Zeppelin): in Bearzatti convivono gli studi classici, il metal, la musica da ballo popolare e moderna. Una varietà di interessi che si riscontra anche nelle collaborazioni illustri della sua discografia. Con il trio, P.A.Z – POST ATOMIC ZEP affronta il repertorio dei Led Zeppelin in maniera assolutamente personale. Con lui sul palco: Danilo Gallo al basso e Stefano Tamborrino alla batteria. Creatività, ingegno e amore per i decibel. Ad agosto approderemo sull’Arcipelago Ivan, sabato 12 è la volta dell’amato e atteso Filippo Graziani. Le canzoni, la musica, il disegno e la scrittura, ovvero Arcipelago Ivan. Un luogo che racchiude tutte le qualità artistiche di Ivan Graziani che convivono in equilibrio proprio come le isole di un arcipelago. L’omaggio di Filippo Graziani al padre che come a bordo di una nave traghetterà gli spettatori tra musica, racconti e letture per rivivere i grandi successi di casa Graziani.

Sul fronte della divulgazione, come incontro, confront e relazione, il 3 agosto saremo con Federico Quaranta. Autore e conduttore RAI, su Rai Radio2 conduce il celebre  Decanter in coppia con Tinto e sempre insieme a lui, si occupa di alcuni servizi per RAI TV, dal 2018 presenta Linea Verde su Rai1 e conduce Il Provinciale. Sempre sul fronte degli incontri saremo il 10 settembre con Emilio Casalini: progettista culturale, scrittore, conduttore di Generazione Bellezza Rai 3. Ha ricevuto il Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi nel 2012 con un’inchiesta sul traffico internazionale di rifiuti e il Premio Giornalistico Enzo Baldoni nel 2010 con un documentario sulla condizione dei giovani in Iran. Conduce il programma di Rai 3 Generazione.

La squadra a lavoro per Montagna Molise – Nuove Tracce si fa forte della collaborazione di professionisti e privati che eccellono nel panorama regionale. In questo team Tèkne è fiera di collaborare ad una sezione dedicata dell’offerta artistica per Campitello Matese e Capracotta nell’estate 2023. Nel ricco cartellone di eventi troveremo anche le performance di personalità straordinarie come: James Senese, Marlene Kuntz, 99 Posse, Morgan e Tony Hadley

Susan Sarandon ospite d’onore del Premio Ragusani nel Mondo

Star di Hollywood, un Oscar per la sua interpretazione in Dead man walking, Susan Sarandon sarà l’indiscussa antidiva del Premio Ragusani nel Mondo.

Sabato 29 luglio 2023 alle ore 20.00, il palco di piazza Libertà a Ragusa si trasformerà nel prestigioso red carpet della XXVIII edizione. Un evento dal respiro internazionale, che diventa spettacolo.

A distanza di diciassette anni, Susan Sarandon  torna a sorpresa nel capoluogo ibleo. L’attrice statunitense era stata già premiata nel 2006, dopo aver riscoperto le radici e la terra del nonno Giuseppe. Di cognome Criscione, era nato infatti a Ragusa ed emigrato negli States agli inizi del Novecento. Una storia, come quella di molti altri suoi conterranei, rinchiusa in una valigia di cartone, stivata nella nave per raggiungere l’America sognando una nuova vita.

“Un piroscafo, come quelli che hanno trasportato tanti nostri avi verso altri mondi e altre speranze. Ma rivisitato, al passo coi tempi” ha dichiarato il sindaco di Ragusa Giuseppe Cassì.

Sta nell’immagine grafica scelta per presentare la XXVIII edizione di Ragusani nel Mondo la chiave per raccontare come questo Premio abbia saputo rinnovarsi. Sono cambiati i luoghi dove vivono e lavorano i premiati, sono cambiate le professioni ed è cambiata anche la città. Un territorio, quello del ragusano, capace oggi di richiamare professionisti impegnati altrove, offrendo loro possibilità di fare impresa – sul posto – ad altissimi livelli.

Sabato 29 luglio in piazza Libertà sarà l’occasione, non solo per ascoltare storie che diventano fonte di ispirazione ma anche per riabbracciare Susan Sarandon. La tangibile testimonianza di una donna che, con caparbietà, intelligenza e grande talento, ha saputo proiettare la propria carriera artistica nel firmamento planetario delle stelle.

Susan Sarandon

Accanto alla protagonista di decine di film rimasti indelebili nella nostra memoria, i riflettori saranno puntati sugli otto premiati della serata. Si parte da Veronica Diquattro. Bolognese di origini ragusane, ha conseguito un master in International management alla Bocconi di Milano, affermandosi in Italia e all’estero con riconoscimenti plurimi. In precedenza al vertice di Spotify, oggi guida la crescita di Dazn in Italia. È acclamata come una delle cinquanta migliori espressioni di managerialità al femminile nel nostro Paese.

Il background di Giovanni Criscione comprende invece le Relazioni internazionali, gli Affari pubblici, la comunicazione, il protocollo, il cerimoniale e la diplomazia. Il manager, nato a Ragusa, ha costruito un brillante percorso professionale sulla sua consolidata abilità di cerimoniere. Annovera responsabilità al massimo livello all’interno degli ultimi Expo (Milano e Dubai) e un incarico di prestigio al servizio della casa reale degli Emirati Arabi.

Sempre a Dubai esprime la sua forte capacità manageriale anche un altro ragusano, Claudio Sgarlata. Attualmente ricopre la posizione di Managing director del Medio Oriente e dell’Africa, presso la sede araba della Giesecke+Devrient, multinazionale tedesca con oltre centosettant’anni di storia. L’azienda sviluppa innovazioni nel settore della sicurezza dei pagamenti fisici e digitali, della connettività (Internet delle cose), dell’identità fisica e digitale e delle infrastrutture digitali.

Alla prestigiosa ribalta della XXVIII edizione del Premio Ragusani nel Mondo anche la Ricca.it, l’eccellenza fondata sulla centralità della persona. Leader nel suo campo, è un system integrator atto a fornire soluzioni per la realizzazione, il miglioramento e l’implementazione di data center e cybersicurezza. Una realtà aziendale – quella rappresentata da Stefano Ricca – in fase di continua crescita, con maestranze professionali quasi totalmente provenienti dall’area iblea.

Ancora l’innovazione tecnologica vede in primo piano la Reiwa di Salvo Salerno e Salvatore Occhipinti. La start up, nata da una scommessa dei due ingegneri comisani, ha realizzato un robot in grado di ottimizzare la pulizia di grandi impianti fotovoltaici. Un piccolo capolavoro di ingegneria informatica e meccanica che, grazie ai principi dell’intelligenza artificiale, riesce a superare tutti i limiti dei suoi competitors. Il frutto della “collateral technology”, così definita dai suoi ideatori, è ormai avviato ad una fase di crescita su larga scala internazionale.

È il tema del momento, quello dell’intelligenza artificiale, che sarà affrontato anche con l’intervento di un altro premiato, il vittoriese Gianni Morana. Medico radiologo, è direttore della Unità operativa complessa di radiologia diagnostica presso il presidio ospedaliero di Treviso. Fra i primi ad applicare alla radiologia l’intelligenza artificiale, ha favorito l’apertura di scenari di grande interesse nell’attività diagnostica di forme tumorali altrimenti difficilmente individuabili.

Premio Ragusani nel Mondo

Un ulteriore tributo alla tecnologia ci viene poi dal ragusano Renato Scuzzarello. Da generale dei Carabinieri, ha ricoperto in passato importanti incarichi di coordinamento delle Forze speciali di pace in Bosnia al tempo della guerra nei Balcani. Appassionato di archiviazione del patrimonio culturale e archeologico dell’area iblea, con una società di esperti americani ha creato un ingente archivio digitale a costo zero. Si tratta di ben cinquecento reperti del museo archeologico di Kamarina e del museo civico di Ragusa, diventati immediatamente fruibili nel giro di un clic.

Ancora in via di sperimentazione, infine, il progetto che fa capo a Carlo Trigona, di origine chiaramontana. Docente presso la facoltà di Ingegneria di Catania, sta studiando come ricavare energia elettrica dalle piante, con azzeramento della produzione di agenti inquinanti. Se implementata con le risorse necessarie, la ricerca darà un contributo epocale alla sostenibilità dell’ambiente, diventando fondamentale nella fase di transizione ecologica in corso.

Dopo oltre un quarto di secolo di ininterrotta crescita, l’obiettivo è e rimane ricreare nuovi spunti di interesse nel Premio che si rinnova nella continuità. Ridare lustro e ulteriore vitalità a un evento oramai entrato nel cuore e nelle attese dei ragusani e non solo. Una manifestazione che, inserita nella più vasta attività istituzionale dell’Associazione Ragusani nel Mondo, promuove importanti e significativi flussi turistici. Soprattutto nel segmento del “turismo di ritorno”, nel quale il gruppo da anni è attivamente impegnato.

Un evento al passo con i tempi, uno spazio di riconosciuta rilevanza in campo nazionale e internazionale. Una festa collettiva che è anche veicolo di promozione del patrimonio ragusano e della Sicilia tutta, scandaglio di percorsi per prospettive di sviluppo economico. Appuntamento dunque il 29 luglio alle ore 20.00 in piazza Libertà con la XXVIII edizione del Premio Ragusani nel Mondo. La conduzione è affidata a Salvo Falcone e Caterina Gurrieri, che ci faranno vivere un’entusiasmante serata di cultura, promozione e innovazione che si fanno spettacolo.

Regione Campania: approvata in Consiglio Regionale all’unanimità la proposta di legge sul Turismo itinerante

Regione Campania, approvata in Consiglio Regionale all’unanimità la proposta di legge sul Turismo itinerante presentata da Tommaso Pellegrino (IV): “Risultato importante per un asset strategico che in Italia fattura 3 mld di euro. Tante opportunità di sviluppo anche per le Aree interne
Il Consiglio regionale della Campania ha approvato all’unanimità nella seduta odierna la proposta di legge sul Turismo itinerante presentata dal Capogruppo di Italia Viva in Consiglio Tommaso Pellegrino, primo firmatario.

Un passo avanti significativo per la promozione del turismo sostenibile e la valorizzazione delle bellezze della Regione Campania.
Sono molto soddisfatto per l’approvazione all’unanimità di questo testo normativo sottoscritto anche dai Consiglieri del Gruppo di Italia Viva, Vincenzo Alaia, Francesco Iovino e Vincenzo Santangelo. È certamente un importante risultato per la Campania, poiché ci aprirà a concrete opportunità derivanti dal turismo itinerante, che genera un fatturato di circa 3 miliardi di euro ogni anno in Italia.

Prosegue Pellegrino:

Il cosiddetto ‘turismo all’aria aperta’ sta diventando sempre più popolare perché permette ai viaggiatori di immergersi nelle meraviglie naturali, paesaggistiche, culturali, artistiche, tradizionali e enogastronomiche dei luoghi che desiderano conoscere. La vacanza itinerante rappresenta un’opportunità imperdibile di crescita per il settore turistico della Regione Campania, che indubbiamente è una delle mete più attraenti.

Conclude Pellegrino:

Questa forma di turismo è in perfetta armonia con il patrimonio naturalistico della nostra Regione, che è particolarmente ricco e al tempo stesso vogliamo anche offrire opportunità ai piccoli centri e alle Aree interne, che spesso non ricevono l’attenzione che meritano, nonostante offrano scenari straordinari da scoprire e visitare.
Investire nel turismo itinerante con l’aumento del numero di viaggiatori interessati a una vacanza sostenibile alla ricerca di piccoli borghi ricchi di storia e cultura, rappresenta anche una concreta opportunità lavorativa per chi desidera investire nel settore turistico. Sono convinto che questa legge aprirà nuove porte e contribuirà alla crescita del Turismo della nostra Campania.

Ministro Santanchè: “Pompei Street Festival, un’iniziativa unica di promozione turistica nella società moderna”

Con questo messaggio inviato dal ministro al Turismo, Daniela Santanchè, è stata presentata questa mattina al Comune di Pompei la terza edizione del Pompei Street Festival, alla presenza del sindaco, Carmine Lo Sapio, del responsabile tecnico del Parco Archeologico di Pompei, Vincenzo Calvanese, e di Nello Petrucci, direttore artistico della manifestazione.

Oggi inaugurate un’iniziativa unica, che offre l’occasione di riflettere sull’interessante connubio tra street art e turismo, dimostrando che l’arte urbana, integrandosi armoniosamente con il patrimonio storico e culturale di Pompei, non è solo espressione di creatività ma strumento attrattivo, influenzando i turisti e le loro prospettive, ancorché promuovendo le comunità locali. La street art ha assunto un ruolo di rilievo nella società moderna, trasformando le pareti anonime di strutture cittadine in vere e proprie opere d’arte, può quindi aggiungere a Pompei – destinazione già popolare grazie al suo patrimonio archeologico unico – un elemento contemporaneo e moderno all’esperienza dei visitatori.

È noto a tutti che i dati sul turismo di Pompei segnalano una grande ripresa rispetto agli anni della pandemia. Se nel 2022 Pompei ha sfiorato i 3 milioni di visitatori, triplicando il numero rispetto al 2021, i primi dati del 2023 promettono anche meglio e parlano chiaro: +127% sullo stesso periodo del 2022 e +6% sullo stesso periodo del 2019.

In termini di incassi, il 2023 registra, sinora, un +162% sugli incassi del 2022 e un +19% sugli incassi del 2019. Numeri importantissimi che vanno consolidati e resi sempre più
strutturali e le iniziative come la vostra, che puntano anche all’avvicinamento delle nuove generazioni all’arte e alla cultura, vanno in questa direzione.
Sappiamo bene quanto il turismo culturale sia vitale per la nostra Nazione. Chi viaggia per motivi culturali spende sensibilmente di più al giorno del turista medio italiano per gli acquisti di beni e servizi durante la vacanza: 93 euro medi contro 74; una tendenza di spesa che supera anche i 70 euro registrati nel 2019 e che non è esclusivamente legata alla spirale inflazionistica in atto.
Nell’offerta culturale diversificata ed anche innovativa troviamo la nostra sfida futura per tornare a conquistare il primo posto nel mondo.  

 Al termine dell’incontro con la stampa celebrato l’inizio del festival con l’inaugurazione dell’opera realizzata da Nello Petrucci intitolata Pompei Street Tour. Il Festival, che da oggi proseguirà sino al 2 luglio nel centro della Pompei moderna e all’interno del Parco Archeologico, si propone, anche attraverso il tema scelto quest’anno “Resilienza e Armonia”, quale strumento di riqualificazione urbana, di sensibilizzazione verso temi sociali e ambientalisti, nonché quale attrattore culturale e turistico.

 Il valore del Festival, in termini turistici, è stato sottolineato anche dal sindaco di Pompei impegnato in un programma di rilancio del territorio volto a dare a Pompei e ai comuni limitrofi una visibilità sempre più internazionale.

 Ha affermato il sindaco Lo Sapio:

Il Pompei Street Festival è un ulteriore elemento del nostro programma, che vede l’abbattimento dei confini e anche grazie a questo Festival stiamo ottenendo gli effetti sperati dal punto di vista della promozione turistica e culturale, con risultati che ci faranno proseguire in questa direzione. A dimostrazione di aver intrapreso la strada giusta, l’indice di affluenza turistica che sta registrando l’occupazione alberghiera pari al 98%.

 In pieno accordo con i programmi dell’amministrazione comunale, Nello Petrucci ha dichiarato:

L’arte non ha DNA, l’arte non ha confini. Per questo motivo, ci siamo impegnati a organizzare un ampio programma di attrazioni e attività che vedono il coinvolgimento non solo della città, ma anche di numerosi artisti provenienti da tutto il mondo e ospiti internazionali.

Particolarmente significativo è anche l’evento che coinvolge quattro street artist: uno svizzero, un americano, un francese e un russo che realizzeranno da oggi al 30 giugno un’opera a otto mani intitolata Ponte oltre i confini, nell’Antiquarium degli Scavi archeologici di Pompei.

 In rappresentanza del soprintendente del Parco archeologico di Pompei, Vincenzo Calvanese ha aggiunto:

Il sito diretto da Gabriel Zuchtriegel si sta aprendo sempre di più al territorio oltre che ai turisti, differenziando anche l’offerta culturale attraverso fattive sinergie importanti, come quella con il Comune e il Pompei Street Festival.

Il dipinto Il bacio della vita consacra l’artista irpina

Firenze culla dell’arte riserva ad Antonella Gensale riconoscimenti sempre più sorprendenti. La critica li certifica, l’artista li schiva, per indole, celandosi dietro lo pseudonimo di Marì. Una cornice sontuosa quella cinquecentesca di Palazzo Ximenes Panciatichi.

A trovare accoglienza nelle sue sale sono stati: il “Premio Internazionale Michelangelo”; l’inaugurazione della collettiva “Unici” a cura della storica e critica d’arte Leonarda Zappulla; un nuovo approfondimento dell’Annuario Artisti ’23 (distribuito da Mondadori) animato da operatori del settore ed esponenti del mondo della cultura, a partire da Vittorio Sgarbi; non da ultimo, si è svolto l’evento “80 Proposte d’investimento per il collezionista” promosso da Fondazione Effetto Arte e la rivista Art Now: una presentazione di rilevante interesse nel panorama nazionale che ha visto la partecipazione dell’artista irpina con la selezione, nei mesi scorsi, del dipinto intitolato Il Bacio della Vita.

Recensioni e quotazioni sono state curate da Angelo Crespi che dell’opera ha codificato critica e valore, tradotti con l’assegnazione di un coefficiente per gallerie di 4,5. A quanti le hanno chiesto un commento, Marì ha spiegato:

Una bella soddisfazione per chi mi vuole bene e per coloro che hanno già una mia opera.

Per me non è cambiato nulla.

L’arte non si quantifica e sono d’accordo con le parole di Vittorio Sgarbi quando afferma che «La creatività dev’essere riconosciuta quale diritto universale, fondamentale al pari di tutti gli altri diritti». L’arte è di tutti e non tutti siamo artisti se però si riesce a trasferire un’emozione il nostro intento è compiuto. Se quell’emozione la rendiamo immortale con qualsiasi forma creativa avremo prova e potremo dire di esser vivi.

Il Bacio della vita è stato, in fondo, anche quello di Firenze per Marì.

Sapori Antichi – Dal wild west all’Irpinia

La trasformazione sta per cominciare: il centro storico di Torella dei Lombardi, in Irpinia, si trasforma in un villaggio western in occasione dell’evento Sapori Antichi – Dal wild west all’Irpinia in programma dal 16 al 18 giugno. Un appuntamento imperdibile nell’estate campana, che celebra le radici del comune dell’Alta Irpinia con il mondo western e con Sergio Leone, la cui storia familiare proprio qui affondava le proprie radici.

“Sapori Antichi – Dal wild west all’Irpinia” è organizzato dalla Pro loco Candriano e dal Comune di Torella dei Lombardi, con la direzione artistica di Roberto D’Agnese per Omast Eventi

Afferma D’Agnese:

Parte la stagione degli eventi  finalmente siamo usciti dallo “stato psicologico” della pandemia, riusciamo a condividere i luoghi in serenità. Questo evento unico nel suo genere è l’ideale per riprenderci la nostra normalità con tre giorni di qualità, originalità e momenti di divertimento.

 

Sapori Antichi – Dal wild west all’Irpinia: il programma

Si comincerà venerdì 16 giugno alle ore 19 con l’apertura degli stand; dalle 21 nell’Area Irpinia esibizione di Lady botte & Bottari di Macerata Campania, presentazione del concorso “Il buono il brutto e l’Irpino” a cura di Eugenio Corsi e concerto dei Molotov d’Irpinia, mentre nell’Area western “Non sparate sul pianista” con Luis di Gennaro e a seguire Barabba blues. Nel villaggio western in programma anche Teatro di strada a cura di Arteteca spettacoli.

Sabato 17 giugno gli stand apriranno alle ore 12:00 e alle ore 16:00 momento immancabile di ogni villaggio western che si rispetti: il Torneo di poker al saloon. Spazio per i più piccoli alle ore 18:00 con il “Wild west show time” a cura di Ma dove vivono i cartoni“ e “Poche chiacchere, su le mani, momento in cui Roberto D’Agnese incontrerà Stefano Jacurti. Dalle ore 19:00 imperdibile “Domani lo impiccano”processo con impiccagione del caciocavallo a cura dell’Associazione I serial griller. Spazio alla musica dalle 21:00 nell’Area Irpinia con Pietro Cirillo e Tarantolati di Tricarico, il concorso “Il buono il brutto e l’Irpino” con Eugenio corsi e ancora musica con I Malamente.

Nell’Area western omaggio a Ennio Morricone con Verdiana Leone e Ivan Barbone, a seguire Befolkly, mentre nel villaggio western Teatro di strada a cura di Arteteca spettacoli. Domenica 18 giugno l’ultimo giorno per immergersi nel wild west irpino di “Sapori Antichi”. Si comincerà alle ore 12:00 con l’apertura degli stand e “Hai un cavallo per mio fratello” presso Fontana Monumentale; alle ore 16:00 “Al cuore Ramon, al cuore”, teatro di strada a cura di Arteteca spettacoli. Alle ore 19:00 “Vado, lo ammazzo e torno”, teatro di strada a cura di Arteteca spettacoli, mentre dalle ore 20:30 nell’Area Irpina Acquaragia drom, premiazione del concorso “Il buono il brutto e l’Irpino” a cura di Enzo Costanza ed Eugenio Corsi ed estrazione della lotteria Sapori Antichi 2023. Grandi concerti finali con i Lumanera e i Blue Stuff nell’area western. Infine, tutti i giorni per i più piccoli area giochi con animazione a tema e da sabato Area Maneggio. Il 17 e 18 a partire dalle ore 180.0 caricature e musica a cura di Art Show.

Un’altra edizione da ricordare, quella che si appresta a vivere il paese di Torella dei Lombardi, borgo irpino che per tre giorni si trasformerà nel selvaggio west. Info e prenotazioni: Ufficio Turistico tel. 0827.49291, email prolococandriano@outlook.it, canali social Sapori Antichi e Pro loco Candriano.

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