redazione

Le verdure di stagione di giugno

Con la possibilità di poter acquistare in ogni mese qualsiasi frutta e verdura, in molti, dimentichiamo che ogni mese è caratterizzato dai suoi ortaggi e dai suoi frutti.

È importante e salutare mangiare ciò che la natura offre in ciascun mese ed è per questo che abbiamo deciso di fare una carrellata delle verdure da consumare nel mese di giugno. Oltre che per una questione di salute avere questa sana abitudine è ottimale anche per l’ambiente.

I prodotti consumati nel corso naturale della loro stagione di maturazione hanno delle proprietà nutritive maggiori rispetto ad una verdura o ad un frutto consumato fuori stagione.

Seguire la propria dieta alimentare in base a ciò che la natura ci offre significa variare continuamente la propria alimentazione e apportare ogni mese un maggiore quantitativo di vitamine e sali minerali all’interno dell’organismo. Inoltre le verdure fuori stagione che vengono commercializzate, spesso, usufruiscono di celle preriscaldate, per creare quelle determinate condizioni climatiche atte a far crescere un prodotto fuori stagione.

Nel caso in cui la frutta o la verdura venga da altre zone i prodotti vengono immagazinati per periodi medio lunghi in attesa di essere richiesti dal mercato. Ad esempio, un tir che attravera l’Europa con prodotti esotici sono conservati in celle frigo che sono capaci di mantenere freschi i prodotti anche per settimane e ciò comporta impiego di attività energivore che consumano combustibili fossili.

Pensare alla biodiversità, scegliendo la filiera corta è il primo passo per vivere una qualità della vita migliore per sé e per gli altri.

Giugno: le verdure di stagione

Mix delle verdure di stagione del mese di giugno

Verdure di stagione di giugno: elenco

Le verdure che è possibile reperire nel mese di giugno sono molte, leggere e con un elevato apporto nutritivo, sono perfette per abituare e idratare nel modo giusto l’organismo con l’arrivo delle prime giornate calde.

Di seguito vi elenchiamo la lista completa delle verdure di questo mese. Quanti di questi prodotti avete acquistato freschi o avete consumato durante il mese di giugno?

  • Asparagi
  • Bietole
  • Carciofi
  • Barbabietole
  • Cetrioli
  • Cicoria
  • Cipollotti
  • Carota
  • Fave
  • Fagiolini
  • Lattuga
  • Melanzane
  • Patate novelle
  • Piselli
  • Pomodori
  • Peperoni
  • Radicchio
  • Rabarbaro
  • Ravanelli
  • Rucola
  • Sedano
  • Spinaci
  • Zucchine

Prima di pensare a cosa preparare per pranzo o per cena iniziamo a pensare alla stagionalità dei prodotti, seguendo la ciclicità della natura.

Hummus al pesto di basilico: la ricetta

L’hummus al pesto di basilico è una ricetta perfetta per l’estate perché  si consuma fredda ed è l’ideale da accompagnare ad apertivi homemade, presentando una salsa diversa dal solito, vegetariana e sana.

È una salsa semplice da realizzare e che non richiede molto tempo soprattutto se decidi di utilizzare ceci precotti.

Il segreto per l’ottima riuscita del piatto è quello di utilizzare materie prime di qualità e fresche, evitando il pesto già confezionato.

L’hummus al pesto di basilico ha come ingrediente principale quello della ricetta originale del Medio Oriente: i ceci ma si differenzia dalla ricetta tradizionale perché non è speziato.

Il pesto al basilico di questa ricetta non contiene i formaggi che, normalmente, si utilizzano per realizzare il pesto alla genovese e quindi ciò lo rende un piatto ideale per chi segue una dieta vegana.

Hummus al basilico: la ricetta

Hummus verde spiegato passo passo

Hummus al pesto di basilico: ingredienti

  • Ceci 150 gr
  • Aglio 1 spicchio
  • Limone 1/2
  • Olio extravergine d’oliva 3 cucchiai
  • Sale q.b.
  • Pinoli 20 gr
  • Basilico 30 gr
Hummus al pesto di basilico

Hummus al basilico

Hummus al pesto di basilico: preparazione

  • Se hai intenzione di utilizzare i ceci secchi, bisognerà mettere i legumi in ammollo per 12 ore.
  • Trascorso il tempo necessario risciacquali con abbondante acqua corrente e mettili in una pentola capiente riempita con abbondante acqua corrente e lasciali cuocere per almeno 3 ore.
  • Trascorso il tempo della cottura, scolali e lasciali raffreddare.
  • Pela l’aglio, privalo dell’anima e taglialo finemente.
  • In un mixer aggiungi i ceci, l’aglio tritato e le foglie di basilico che precedentemente avrai lavato e asciugato delicatamente con un panno di cotone o della carta assorbente.
  • Aggiungi due cucchiai dell’acqua di cottura dei ceci e 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva.
  • Frulla a intermittenza per evitare che le lame si riscaldino e possano cambiare il sapore del basilico.
  • Aggiungi i pinoli e un pizzico di sale.
  • Aggiungi il succo di mezzo limone e frulla finché non avrai ottenuto una crema dalla consistenza compatta.
  • Trasferisci in una ciotolina la salsa appena ottenuta.
  • Accompagna l’hummus al pesto di basilico con delle coste di sedano e dei grissini.

Papillon in legno Marzù: un accessorio che diventa un gioiello unico e senza tempo

MVM Marzù nasce dal genio e dalla creatività della signora Pina e dei suoi tre figli: Mariangela, Vito e Martina Di Prenda che danno il nome alla loro azienda con le iniziali dei loro nomi.

Vito ha un amore per i papillon sin da bambino e un giorno, dovendo partecipare ad un evento importante, decide di creare un papillon esclusivo che più che un accessorio deve essere un gioiello unico e ricercato ed è così che nasce il papillon di legno: realizzato completamente a mano da artigiani.

Il punto di forza del brand Marzù è lo standard elevato, la lavorazione artigianale, l’attenzione per i dettagli e l’eccellente qualità dei materiali impiegati per realizzare i loro prodotti. L’azienda si trova ad Aquilonia, in provincia di Avellino, il legno impiegato per la realizzare le creazioni Marzù è d’ebano o di ulivo.

Papillon in legno Marz§

Il Papillon gioiello in legno e vetro di Murano

I Papillon Marzù riescono ad esprimere la personalità di chi li indossa perché fondono stile unico, ricercatezza ed esclusività. L’azienda Marzù non produce solo papillon in legno ma ha pensato anche a chi non riesce a rinunciare alla classicità di questo accessorio.

Il Papillon Duca Gioello, ad esempio, riesce ad avere il giusto compromesso tra linea classica e morbida: il materiale predominante è la seta comasca ma viene impreziosito dal vetro di Murano che gioca soprattutto su i contrasti cromatici.

Se l’obiettivo è quello di lasciare il segno, di essere ricercati e di valorizzare i prodotti artigianali ed il Made in Italy, non vi resta che visitare il sito Marzù e lasciarvi incantare dalle loro creazioni!

Truffe agli imprenditori: attenzione alle agenzie che si fingono Google

Molte agenzie si fingono Google o Partner Google per cercare di vendere servizi alle imprese. A causa dello stop economico causato dal Covid-19 e dall’aver compreso l’importanza di essere presenti in rete, per poter non solo acquisire nuovi clienti ma per poter vendere i propri prodotti, questa tipologia di truffa sta ritornando con più frequenza.

Le vittime di queste truffe sono imprenditori che sono già presenti in rete con un sito o che possiedono schede di identificazione della propria impresa.

In virtù di ciò è doveroso aiutare chiunque a capire  come distinguere queste truffe e come rendersi conto di chi offre servizi reali alle aziende senza speculare sulle necessità delle aziende.

Truffe agli imprenditori da aziende fake

Truffe Seo e Adwords agli imprenditori

Quali sono le modalità di contatto dei truffatori

Il tentativo di frode da parte di agenzie che si spacciano per Google o per eventuali partner della nota azienda sono 3:

  • Attraverso telefonate, spesso, prodotte da numeri che non corrispondono ad alcuna società.
  • Attraverso email
  • Attraverso visite di persone che si fingono operatori Google e cercano di vendervi servizi a prezzi super vantaggiosi.

Non fatevi trovare impreparati perché i segnali per capire che vi stanno truffando sono molteplici.

Grafica analitica Google

Grafica analitica Google

Come scoprire le agenzie web scorrette

Il titolare di un’azienda o di un’attività commerciale riceve giornalmente contatti e proposte da agenzie web e scoprire chi sia realmente un professionista e chi un truffaldino è realmente difficile ma non impossibile.

Se la richiesta per un’eventuale proposta dovesse arrivare via email vi basterà cercare il sito dell’azienda per capire se esiste realmente e dando un’occhiata al sito potrete capire la professionalità e di cosa si occupa. Altro passo da fare è quello di controllare la sezione dedicata ai lavori svolti e le aziende per cui ha lavorato o con cui sta lavorando. In questo modo riuscirete a capire se effettivamente è un’agenzia che lavora o millanta cose non vere.

Controllare il sito non vi darà comunque la sicurezza che l’agenzia in questione esista, lavori o sia seria perché i siti si possono costruire ad hoc ma comunque non fermatevi alla home: cercate di spulciare e capire l’aggiornamento del sito dell’azienda in questione.

Controllate le recensioni dell’agenzia e il suo grado di reputazione online e sui diversi social.

Non rilasciate la vostra Partita Iva senza aver ricevuto almeno una bozza di contratto perché potreste pagare una cifra maggiore rispetto a quella concordata e potreste non acquistare i servizi che vi hanno esposto. Firmereste mai un contratto in bianco senza sapere nero su bianco cosa state acquistando?

Richiedete sempre una bozza di contratto e qualora non volessero inviarvela per una serie di ragioni di primo acchito ragionevoli pensate che state dando i vostri soldi all’etere e che, quando ve ne sarete accorti, sarà troppo tardi.

Aziende che si spacciano per Partner Google: come capire la truffa

Truffe da parte di agenzie che dicono di vendere servizi Google

Google non telefona e non invia i propri commerciali per proporre servizi

Le offerte ingannevoli si possono riconoscere perché Google telefona alle aziende solo per verificare se siano corretti i dati inseriti sulle mappe e per assicurarsi che non siano aziende fantasma.

Gli operatori Google non chiamano per proporre servizi a pagamento. Gli operatori Google chiamano dall’Irlanda ed hanno il seguente prefisso: +353.

Google non invia operatori con l’intenzione di offrire servizi a pagamento che vi prospettano un miglioramento per il posizionamento tra i risultati di ricerca o sulle mappe. Inoltre la nota azienda non invia email per offrire di posizionamento.

Aziende che si spacciano per Partner Google

Presentarsi come un’agenzia Partner Google significa che tale agenzia ha dimostrato di possedere tutti i requisiti per creare, gestire e ottimizzare le campagne di pubblicità su Google per i propri clienti. Un’agenzia Partner Google non è Google e non lavora direttamente per Google.

Per diventare Partner bisogna dimostrare a Google di possedere capacità tecniche di alto livello nella gestione delle pubblicità su Google e ciò avviene attraverso il superamento di esami costanti e periodici che riguardano l’ADwords. Le campagne gestite da un Partner Google in caso di calo dei risultati la suddetta qualifica viene revocata.

Come riconoscere le agenzie Partner Google

Un’agenzia che riesce ad ottenere la certificazione Partner Google può esibire un badge sul proprio sito e sul materiale informativo. Googlòe cambia spesso la grafica del badge quindi ve ne sono diversi in giro ma informatevi sempre e verificate l’autenticità del badge.

Covid-19: situazione dei bonus e superbonus

Si è tanto parlato dei bonus e superbonus per incentivare le vacanze, l’acquisto di bici e dei prestiti a fondo perduto per le imprese: un vero e proprio slalom tra circolari, decreti attuativi introdotti dal decreto Rilancio.

Cerchiamo di capire lo stato delle cose.

Per quanto riguarda i superbonus e i crediti d’imposta questi risultano momentaneamente sospesi, partendo dal bonus 110% per i lavori che riguardano le nuove energie alternative e di protezione antisismica degli edifici. Il provvedimento doveva essere adottato dall’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto ma vista l’intenzione di ritoccare le norme, da parte della maggioranza e del governo, probabilmente bisognerà attendere il voto finale del provvedimento che scade il 18 luglio.

Per quanto riguarda i crediti d’imposta previsti per i lavori delle imprese di adeguamento degli ambienti, compreso quello riguardante le operazioni di sanificazione e acquisto dei dispositivi di protezione dei lavoratori, il decreto stabilisce che le regole devono essere pubblicate entro 30 giorni dalla conversione. Nei prossimi giorni, infatti, dovrebbe arrivare una circolare delle Entrate che riguarda i vecchi e i nuovi sconti fiscali.

È stata già pubblicata una circolare per accedere al credito d’imposta per gli affitti.

Bonus vacanza

Bonus Vacanza e bonus bici

Le regole per poter accedere al bonus vacanze durante la fase 2 in Italia sono state approntate pochi giorni fa. Per accedere bisognerà scaricare l’app IO e avere lo Spid, l’identità digitale o la nuova carta d’intentità elettronica. Il buono potrà essere speso a partire dal 1mo luglio ed è valido fino alla fine dell’anno.

Per quanto riguarda il bonus per l’acquisto di bici, quelle acquistate dal 4 maggio fino alla fine del 2020 è possibile richiedere rimborsi fino al 60% della spesa (non oltre i 500 euro). All’interno del bonus mobilità sono compresi anche monopattini e biciclette elettriche.

All’interno del decreto compaiono altri bonus che riguardano settori specifici: art bonus, società concertistiche, cichi e spettacoli itineranti etc. Questi bonus partono dall’una tantum di 500 euro per le edicole al credito d’imposta portato al 50% sull’intero investimento pubblicitario in cui sono comprese le spese per il digitale sostenute nel 2019.

Ariano Irpino: lunedì partono i lavori per la nuova subintensiva e per l’area degenza Covid-19

Il 22 giugno 2020 partono i lavori per la nuova area Covid al terzo piano del Corpo A del P.O. Frangipane di Ariano Irpino.

I lavori sono stati avviati il 12 maggio 2020 per realizzare 7 posti letto di Terapia Intensiva Covid-19 e i lavori termineranno tra tre settimane.

Nuova Area Covid-19 ad Ariano Irpino

Nuova Area Covid-19 ad Ariano Irpino

L’area Covid-19 è composta da 10 posti letto di Subintensiva e 16 posti letto di degenza ordinaria.

I lavori sono finalizzati a realizzare un’area composta da Terapia Intensiva, Subintensiva e ordinaria completamente autonoma e dedicata ai pazienti Covid-19 con un accesso indipendente all’interno della struttura ospedaliera.

Tofu: curiosità, calorie e valori nutrizionali

Il tofu spesso chiamato caglio di semi di soia perché è ricavato dalla cagliatura del succo estratto dalla soia. Il tofu è un alimento molto utilizzato nell’Estremo Oriente ma che si è diffuso sulle nostre tavole soprattutto su quelle vegetariane o di chi ama mangiare sano. Il suo gusto tendenzialmente è neutro quindi si presta all’uso più creativo in cucina ed è l’ideale per chi è intollerante al lattosio, ha difficoltà digestive, ha allergie alle proteine del latte ed è un alimento particolarmente indicato per disturbi derivati dalla menopausa o per chi segue diete con basso apporto di sodio.

Il tofu può essere ricavato anche dai semi di canapa e si presenta a forma di blocchi confezionati sottovuoto.

Questo alimento ha un elevato contenuto proteico e di grassi polinsaturi e lecitine, è privo di colesterolo e contiene pochi grassi saturi.

Tofu al naturale

Tre fette quadrate di tofu al naturale

Tofu calorie e valori nutrizionali

I valori nutrizionali del tofu variano dal tipo di lavorazione perché, rispetto ai formaggi, per la sua lavorazione non esiste un disciplinare rigoroso che ne sancisce la modalità di produzione. Un altro aspetto importante è il grado di disidratazione e bisogna considerare anche l’eventuale aggiunta di ingredienti aromatizzanti.

I valori nutrizionali per 100 gr di tofu solido prodotto con Calcio solfato sono:

  • Acqua 68,9
  • Lipidi 8,7 g
  • Energia 145 KCal
  • Saturi 1,93 g
  • Colesterolo 0 mg
  • Potassio 237 mg
  • Fibra 2,3 g
  • Ferro 2,66 mg

Il tofu è completamente privo di vitamina B12 e di vitamina D ma in commercio esistono prodotti fortificati per soddisfare le esigenze di chi segue lo stile alimentare vegano.

Tofu: come si ottiene?

Il tofu fresco si ottiene lasciando in ammollo per 24 ore i semi di soia. Trascorso il tempo indicato i semi di soia vengono macinati insieme all’acqua. Il liquido che si ricava da questo procedimento viene fatto cagliare insieme a del succo di limone o al nigari (coagulante naturale) e viene messo a sgocciolare in degli stampi. Successivamente viene risciacquato e pressato in panetti di tofu che troviamo in commercio.

Diritti del consumatore: tutto ciò che dobbiamo sapere per non farci truffare

Siamo sempre più abituati ad acquistare online, da grandi catene commerciali non virtuali o da negozi rivenditori ufficiali. Ciò comporta non pochi dubbi nel capire quali sono i diritti del consumatore, ciò che spetta al tramite che sta vendendo un prodotto e ciò che compete all’azienda di produzione.

Quante volte vi è successo di comprare un elettrodomestico nuovo o qualsiasi altro prodotto elettronico che, appena arrivato nella vostra abitazione, risultava mal funzionante o difettato?

Quante volte il vostro rivenditore vi ha detto di telefonare il call center della casa madre perché non era sua responsabilità il difetto di fabbrica?

Quante volte avete chiamato il call center indicato e non avete avuto risposta al vostro problema?

Quante volte non avete potuto cambiare un acquisto difettato per sostituirlo con uno identico ma funzionante?

Quante volte siete stati ingannati dal rivenditore ufficiale di turno?

Paolino Salierno: video

Paolino Salierno

Nell’ultima video puntata di Un caffé con l’avvocato, Paolino Salierno, ci aveva illustrato in via generale i diritti del consumatore.

Oggi entriamo nel dettaglio parlando di prodotti difettati e venduti da aziende autorizzate, per scoprire cosa si può fare, quali sono i nostri diritti, le tempistiche da rispettare e come non farci truffare dal “furbetto” di turno che non vuole sostituire un acquisto difettato con uno nuovo e funzionante!

Buona visione!

Francesco Musto vince il premio Sorriso di Rai Cinema Channel

Francesco Musto è un attore avellinese e sceneggiatore, sin da piccolo si avvicina al mondo del cinema e della recitazione, nonostante sia affetto da una rara distrofia muscolare.

Essere diversi è il suo cortometraggio d’esordio che lo ha portato a vincere il prestigioso premio Sorriso di Rai Cinema Channel, selezionato dal Festival Tulipani di Seta Nera. Il suo corto sarà presente per un anno suòlla piattaforma di streaming Rai Play.

Francesco Musto

Francesco Musto

Essere diversi affronta la tematica del bullismo e racconta di diversità, di sensibilità e sofferenza ma lo fa senza pietismo.

Ne consigliamo vivamente la visione.

Plasma iperimmune per la cura del Covid-19: è stata avviata la raccolta in Campania

L’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino, dopo aver ottenuto l’autorizzazione alla sperimentazione del plasma iperimmune da parte del Comitato Etico, è la prima struttura sanitaria in Campania a essere partita con il prelievo da soggetti convalescenti da infezione SARS-Cov2 e a disporre già di alcune sacche di quella che al momento sembra essere la più promettente risorsa terapeutica per il trattamento delle forme severe del nuovo Coronavirus.

Grazie alla spontanea generosità degli ex pazienti guariti dall’infezione, il Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Azienda Moscati ha infatti provveduto all’invio del plasma presso il Policlinico San Matteo di Pavia per la rilevazione della quantità di anticorpi neutralizzanti e al momento già ha la disponibilità di una piccola scorta, pronta per un eventuale utilizzo.

Silvestro Volpe, direttore del Simt (Servizio di Immunoematologia e medicina Trasfusionale), afferma:

Il prossimo obiettivo è quello di coinvolgere molti soggetti per poter realizzare una sorta di banca del plasma iperimmune. E poiché la provincia di Avellino ha fatto registrare la più alta incidenza di casi di positività al Covid-19, con l’importante cluster di Ariano Irpino, il numero dei potenziali donatori potrebbe essere rilevante.

Il Moscati è la prima struttura ospedaliera in Campania ad essere partita con il prelievo del plasma per la cura del Covid-19

Il Moscati è la prima struttura ospedaliera in Campania ad essere partita con il prelievo del plasma per la cura del Covid-19

Requisiti per la donazione

Per poter donare il plasma non basta essere guariti per risultare idonei.

Per poter donare bisogna avere un’età compresa tra i 18 e i 65 anni ed essere in possesso di diagnosi accertata con positività del tampone e successiva negatività ovvero l’esito di due tamponi negativi effettuati a 24 ore di distanza. Inoltre bisogna non aver ricevuto trasfusioni di sangue, non essere affetti da patologie croniche significative. Nel caso il donatore sia di genere femminile è necessario non aver avuto gravidanze o aborti.

Coloro che rientrano in questi criteri possono contattare il Servizio Trasfusionale dell’Azienda Moscati al seguente numero: 0825 20 38 73. Il numero è attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 09:00 alle ore 12:00.

È possibile anche inviare una e-mail all’indirizzo di posta elettronica simt@aosgmoscati.av.it.

Dopo la volontà di voler donare verrà concordata una data per l’esecuzione di un controllo preliminare per la valutazione dell’idoneità alla donazione, subordinata ad un riscontro di un livello sufficientemente elevato di anticorpi neutralizzanti il virus.

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