Sascha Ring, in arte Apparat, ha annunciato l’uscita di LP5_RMXS, il suo prossimo album di remix, tratti dal suo ultimo album LP5, che uscirà in versione digitale il prossimo 29 novembre su Mute.
Il disco è stato realizzato insieme alla collaborazione del DJ e produttore Solomun insieme a Stimming, Substance e Radio Slave.
LP5_RMXS spazia dalla techno a ballate pop orchestrali che hanno come comune denominatore l’eleganza che contraddistingue Apparat da sempre ma revisionate per un pubblico che, durante il live, ama ballare e non soltanto contemplare l’ascolto musicale.
Per la presentazione dell’album è stato scelto il singolo Heroist con un video diretto da Matilda Finn.
LP5_RMXS: tracce Ep
A1 Caronte (Radio Slave)
A2 Heroist
B1 Outlier (Solomun Remix)
B2 (Stimming Remix)
Come ha affermato lo stesso Apparat:
Sono stato in grado di fare l’album in questo modo perchè Moderat esiste. Esibirmi su dei palchi enormi con i Moderat, mi ha permesso di liberare Apparat da queste aspirazioni. Non devo scrivere degli inni pop qui; posso immergermi nei dettagli e nelle strutture.
Il musicista tedesco ha annunciato anche le prossime date del tour europeo e l’unica tappa in Italia è prevista il prossimo 16 novembre al Barezzi Festival di Parma.
You Might also like
-
Pino Daniele Opera al Trianon Viviani
Il prossimo 19 marzo Pino Daniele avrebbe compiuto 67 anni. Nel giorno del suo compleanno si terrà il consueto memorial al PalaPartenope ideato da Nello Daniele, fratello del grande cantautore partenopeo.
A latere di questa manifestazione, venerdì 18 marzo, alle 21, il Trianon Viviani ricorderà l’Artista il con il concerto “Pino Daniele Opera”, che vede la partecipazione di musicisti, tra cui collaboratori storici del “Nero a metà”.
La serata nel teatro della Canzone napoletana sarà diretta da Paolo Raffone, amico storico di Pino e arrangiatore di alcuni suoi brani, che l’ha ideata insieme al cantante interprete Michele Simonelli, per la produzione di Wing e Record M.E.. Simonelli sarà accompagnato da un ensemble da camera di nove elementi. Special guests del concerto Rosario Jermano, Ernesto Vitolo, Antonio Onorato, Roberto Giangrande – in più occasioni a fianco di Pino – e Jerry Popolo.
Spiegano Raffone e Simonelli:
”Pino Daniele Opera” è un’opera cameristica in senso stretto, con un dialogo tra le voci degli strumenti : un concerto vero e proprio nel quale abbiamo fortemente voluto mantenere intatto il sentimento e l’anima dei brani di Pino: un viaggio emozionante per ritrovare, sotto una veste sonora inedita, tutte quelle suggestioni che si diffondono naturalmente dalle melodie e dai versi delle canzoni dell’Artista che ha riportato “Napoli” e la sua musica al centro dell’universo artistico nazionale e internazionale.
Con gli arrangiamenti originali di Raffone, saranno interpretati sedici tra i maggiori brani di successo del cantautore, che vanno cronologicamente da Napule è, dall’album Terra mia del 1977 – in cui Pino esprime appieno un profondo legame con la tradizione partenopea e mediterranea sia per le sonorità che per i testi – a Senza ‘e te, del 2001, contenuta nel cd Medina.
L’ensemble è costituito da Alessandro de Carolis (flauto), Marco Patierno (clarinetto), Alessia Viti (violino), Marco Traverso (viola), Giovanni Sanarico (violoncello), Cira Romano (arpa), Lorenzo Traverso (pianoforte), Eduardo Robbio (mandolino e mandoloncello) e Pasquale De Paola (batteria).
Per questo concerto, nello spirito della festa, il Trianon Viviani ha coinvolto alcuni dei tanti fan club dedicati a Pino Daniele.
-
La scuola enologica “Francesco De Sanctis” di Avellino premiata al Vinitaly
La scuola enologica “Francesco De Sanctis” di Avellino premiata presso la sala congressi del Salone Internazionale del Vino e dei Distillati a Verona in occasione del “VI Concorso Enologico per Istituti Agrari d’Italia”.
Per la premiazione della gara rivolta agli istituti agrari italiani, produttori di vini di qualità, erano presenti Gian Marco Centinaio, sottosegretario all’Agricoltura e Stefano Vaccari, direttore generale del CREA, hanno consegnato con soddisfazione l’attestato di premio alla scuola enologica di Avellino.Un momento importante e di condivisione che ha messo al centro del dibatto il valore etico degli alunni che, ad oggi, dimostrano essere consumatori responsabili, ben attenti al valore della sostenibilità. Una proiezione anche al mondo del lavoro grazie al contributo offerto dalle nuove generazioni di produttori per la crescita e lo sviluppo del settore vitivinicolo.
Il Sottosegretario Centinaio ha più volte sottolineato l’importanza della formazione che gioca un ruolo importante per la crescita del territorio in connessione all’agroalimentare. Il concorso sta riscuotendo da parte delle scuole un crescente interesse e maggiore attenzione all’aumento degli standard qualitativi del vino italiano.
Durante la cerimonia di premiazione del “VI Concorso Enologico per Istituti Agrari d’Italia”, organizzato dal MiPAAF/CREA, e in collaborazione con RENISA, hanno partecipato 27 scuole, provenienti da 15 diverse Regioni. In gara, sono stati presentati 64 vini in gara, valutati in base a 5 categorie (vini tranquilli DOC e DOCG, vini tranquilli IGT, vini spumanti DOC, vini spumanti VSQ (vini spumanti di qualità), vini passiti IGT).
La scuola enologica De Sanctis di Avellino è stata premiata con 5 qualità di vino e spumanti quali Fiano Docg, Greco di Tufo Doc, Aglianico Igt, Spumante rosé di aglianico, Passito di fiano. -
Hilla Von Rebay – La donna dell’arte di Luca Berretta
È disponibile in libreria e negli store online “Hilla Von Rebay – La donna dell’arte”, il nuovo romanzo dello scrittore romano Luca Berretta, edito da Morellini.
Il libro racconta la storia colpevolmente poco conosciuta di una donna che ha dedicato la propria vita all’arte, riuscendo a convincere uno degli uomini più ricchi d’America a investire in un progetto e in un edificio che nell’America rampante degli anni ’20 non aveva eguali.
Ma Hilla von Rebay è anche la storia di un amore difficile, tra Hilla e Rudolf Bauer, e di un sodalizio in nome dell’arte tra la stessa Rebay e il magnate americano che causerà non poche invidie e rivalità negli ambienti artistici dell’epoca.
Il romanzo ripercorre così la vita della baronessa dagli studi nella Parigi anni ‘20 della “generazione perduta” di Modigliani e Hemingway fino alla morte avvenuta alla fine ’60 a New York, città che ormai l’aveva accolta da tempo. In mezzo una vita trascorsa tra Berlino e Zurigo dove conoscerà l’arte rivoluzionaria del nascente movimento dadaista.
Hilla Von Rebay – La donna dell’arte: trama
Nel 1918 è, infatti, una giovane studentessa dell’Accademia Julien, figlia di una severa famiglia tedesca di origine prussiana; i genitori sperano che durante il soggiorno parigino la figlia trovi presto un marito e che abbandoni l’idea inutile e decadente dell’arte. Hilla, tuttavia, è una donna che ama l’avventura e che rifiuta il ruolo di moglie borghese. Ama la filosofia, gli artisti e la vita bohémien di Parigi, Berlino o Monaco.
Grazie al suo instancabile lavoro per l’arte Vasilij Kandinskij (e molti altri) hanno trovato fortuna prima in Europa, poi in America e infine nel mondo.
Sarà l’incontro con Irene e Solomon Guggenheim nel 1927 a cambiarle la vita. Dal sodalizio tra l’artista e l’imprenditore nascerà il Guggenheim Museum di New York.
Hilla von Rebay verrà infine estromessa dal suo stesso progetto. Uscirà di scena in modo silenzioso da un’avventura che nessuno potrà cancellarle dalla memoria. Morirà anni dopo nella più totale solitudine. Solo le parole dell’architetto Wright rimarranno impresse fino alla fine: “Ricordati cara Hilla, che questo museo l’ho costruito per te… Intorno a te”.
Per la collana Femminile singolare di Morellini, un nuovo racconto su una donna modello di emancipazione e di un traguardo in nome della bellezza raggiunto, ma ben presto dimenticato dalla storia.
“Per questo meritava un’opera che parlasse di lei – commenta l’autore – Hilla è d’esempio per tutte quelle persone che hanno un sogno e fanno di tutto per realizzarlo”.
Luca Berretta: biografia
Con questo romanzo Luca Berretta riconosce con uno stile intimo e partecipato a Hilla Von Rebay il posto nella storia dell’arte del Novecento che non le è stato sempre riconosciuto.
Architetto romano. Molti dei suoi lavori sono stati pubblicati su riviste specializzate, ha partecipato a mostre d’architettura e convegni e a concorsi nazionali e internazionali. Il Sig. Ole (Edizioni Minerva, 2017) è stato il suo primo romanzo. Il libro ha vinto un premio al Concorso letterario “Carlo Marincovich” nel 2018.
“Hilla von Rebay” è il suo secondo romanzo storico.
L’opera è stata pubblicata in accordo con l’agenzia EditReal di Michela Tanfoglio.