A cinquant’anni dal Bloody Sunday, per non dimenticare

Il 30 gennaio del 1972 si consumava uno dei più gravi massacri compiuti dall’esercito britannico in Irlanda del Nord. Arriva ora in Italia il memoir di Tony Doherty Il piccolo di papà.

Il libro sarà presentato a Roma sabato 22 gennaio insieme a Scritti dal carcere di Bobby Sands (paginauno).

Interverranno Andrea Binelli, curatore del progetto di traduzione, Riccardo Michelucci, autore della prefazione, e il traduttore e irlandesista Enrico Terrinoni.

L’appuntamento, preceduto dal restauro del murale di Via San Nemesio, è alle ore 17:00 presso Villetta Social Lab, Via degli Armatori 3.

Il piccolo di papà di Tony Doherty

Il piccolo di papà di Tony Doherty

Il piccolo di papà: trama

Tony Doherty entrò nell’Ira e conobbe presto il carcere. Una volta in libertà, divenne promotore di una campagna popolare senza precedenti, ottenendo finalmente nel 2010 il riconoscimento dell’innocenza delle vittime. L’impegno politico dell’autore trova qui una declinazione più personale, in cui si trovano l’uno accanto all’altro biglie, tamburelli di latta e un compagno di classe travolto da un blindato.

Tony Doherty aveva nove anni quando il suo amatissimo padre cadde sotto il fuoco dei parà inglesi, entrando nell’elenco delle 14 vittime del Bloody Sunday. Una strage di cittadini inermi commessa alla luce del sole, durante una marcia pacifica del Movimento per i diritti civili.
A cinquant’anni dal brutale massacro di cui si macchiò l’esercito britannico in Irlanda del Nord, Doherty racconta nel suo memoir Il piccolo di papà, in uscita il prossimo 20 gennaio, l’Irlanda in cui è cresciuto e in cui gradualmente si è insinuato il conflitto.
Primo libro di una trilogia dedicata alla città di Derry e al padre scomparso, Il piccolo di papà è un memoir e allo stesso tempo una saga familiare, epica dell’infanzia e testimonianza da un mondo vicino al punto di rottura. Partendo dalla
storia della sua famiglia, risalendo all’incontro tra i genitori e fino alle vicende altalenanti dei bisnonni, Doherty narra la vita quotidiana di un bambino nella Derry operaia degli anni Settanta, un mondo fatto di giochi, intimità familiare, piccole e grandi scoperte, di tutta una comunità di personaggi particolari e indimenticabili. In questo mondo intimo, si insinuano gradualmente gli scontri e il pericolo, mentre il giovanissimo protagonista si trova a dover imparare parole nuove, come B-men, Ira, informatore, per descrivere una realtà che non capisce ancora.

Lo sguardo del bambino, in cui si trasfigura la consapevolezza dell’adulto, dona luce e calore a un passato amaro, superando non solo il dolore, ma soprattutto il silenzio che troppo a lungo ha continuato a cancellare tanto i morti quanto i sopravvissuti.

Tony Doherty: biografia

Tony Doherty (1963) ha avuto un ruolo chiave nella campagna che ha portato alle scuse del governo britannico e alla
riabilitazione dei quattordici innocenti uccisi dai militari inglesi durante il Bloody Sunday. Dopo essere entrato per qualche tempo nell’Ira, e aver conosciuto anche il carcere, oggi lavora per l’Healthy Living Center Alliance e per la riforma del sistema sanitario pubblico nord-irlandese.

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