𝘼𝙣𝙩𝙤𝙣 Č𝙚𝙘𝙝𝙤𝙫, un giovane medico inizia a scrivere racconti per dei giornali. Le sue doti vengono notate, il suo nome inizia a girare per tutta la Russia.
Progressivamente, Anton Čechov diventa lo straordinario autore che ricordiamo, studiamo, amiamo e performiamo oggi.
Un film chiave per conoscere da vicino il mito di Čechov, un viaggio nella mente di un giovane uomo al suo bivio esistenziale: proseguire con la professione di medico o intraprendere una carriera indimenticabile, i cui frutti diventeranno parte di un incredibile testamento letterario, destinato ad entrare nella storia.
Nei suoi lavori fotografa le debolezze e le contraddizioni della borghesia russa di fine ‘800. Col successo delle sue opere e col passare degli anni seguenti Cechov inizia a soffrire di tubercolosi. Malgrado ciò, non rinuncia a scrivere: risalgono a questo periodo alcuni dei suoi racconti più famosi, come Corsia n. 6 e La signora con il cagnolino. Nel 1896 va in scena Il gabbiano, un dramma che racconta un amore infelice. In questo lavoro lo scrittore anticipa alcuni temi del teatro del ‘900: la difficoltà di comunicazione tra gli esseri umani e la solitudine esistenziale che ne deriva.
Un appuntamento imperdibile, il grande maestro del Teatro Moderno arriva nelle sale italiane con Wanted Cinema.
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Viscosa è l’ultimo singolo di Gionata
La viscosa è un tessuto dalla fibra morbida ma resistente.
Se fosse un sentimento, sarebbe leggero, spontaneo, dolce e allo stesso tempo forte e capace di accusare i colpi di un’incomprensione.L’aspetto più difficile in un rapporto umano è rendersi conto che siamo tutti diversi e abbiamo delle idee che a volte possono andare in contrasto con quelle dell’altra persona.
In questi casi, empatizzare e sforzarsi di comprendere il punto di vista altrui è necessario per comunicare in modo efficace senza litigare.
Gionata: biografia
Gionata è un musicista toscano. Nato e cresciuto a Lucca, ha vissuto a Milano e attualmente abita a Bologna.
Disincantato, introspettivo, malinconico e incoerente, canta l’amore e i rapporti umani in modo autobiografico. Ha la stessa Telecaster da più di dieci anni e un pianoforte a casa dei genitori in Toscana.
Il 18 ottobre 2019 è uscito il suo album d’esordio “L’America”, pubblicato da Phonarchia Dischi/TheOrchard, anticipato dai singoli Frigorifero, Oceano e Male che vada, prodotto da Jesse Germanò.
Rockit.it lo ha definito “uno dei cantautori tradizionalmente intesi (ovvero chitarra&voce per capirsi) più interessanti in circolazione”.
Con i brani del suo primo album si è esibito in varie date in tutta Italia, tour interrotto bruscamente a metà del percorso a causa della pandemia, periodo nel quale lavora a nuovi pezzi.
“Torno Subito”, “Pizzeria Ex Cinema”, “Mal di mare”, e “Il Contorno” (feat. Jesse the Faccio) sono i primi frutti di questa lunga fase di scrittura: canzoni dalle sonorità lo-fi, indie rock e psichedeliche, coprodotte con Nagni e pubblicate da Amor Fati Dischi nell’inverno del 2021.
“Per qualche giorno” è il primo singolo del 2022 uscito per Amor Fati Dischi, edizioni Universal/TSCK Group.
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La favorita di Yorgos Lanthimos: un film d’intrighi al femminile
La favorita è il film firmato Yorgos Lanthimos. La pellicola catapulta lo spettatore nel 18esimo secolo, al cospetto della regina Anna Stuart e della sua corte piena d’intrighi al femminile. La sovrana è molto cagionevole, ha un animo fragile ed insicuro. La vita non è stata molto clemente nei suoi confronti: non è riuscita ad avere eredi al trono e ciò le ha creato non poche frustrazioni. Ad aiutarla nell’andamento pratico del regno c’è Sarah, duchessa di Marlborough, sua intima e fidata amica. Tra le due donne c’è molta intesa e fiducia. Sembra andare tutto per il meglio finché l’arrivo di una terza donna stravolgerà i loro equilibri.
Il film è uscito nelle sale cinematografiche il 24 gennaio. La pellicola è stata premiata al Festival di Venezia, ha vinto un premio ai Golden Globe, ha ottenuto 9 candidature all’Oscar, 10 candidature BAFTA più altri riconoscimenti. Sceneggiatura e fotografia impeccabili sono solo alcuni dei punti forti del film. Lo spettatore viene come rapito dalle vicissitudini e dall’intricata trama fatta di gelosie, rivalsa e astuzia femminile. Protagoniste indiscusse de La favorita sono le donne, esseri complessi e mutevoli: docili, fragili ma al momento opportuno calcolatrici e fredde manipolatrici, al pari degli uomini.
Yorgos Lanthimos scardina il classico lungometraggio storico in cui, non di rado, ci viene mostrato un mondo maschilista e dove le donne non fanno altro che da cornice imbellettata, utile a smorzare i toni e la pesantezza che riguarda questa tipologia di film.
Possiamo dire che, per alcuni aspetti, La favorita è una rivisitazione in chiave moderna del mondo femminile. Ciò che invece rende il film stereotipato è il personaggio di Abigail Masham, classica donna che farebbe di tutto pur di riscattarsi socialmente ed economicamente.
La favorita: le protagoniste
Per cercare di comprendere meglio il senso de La favorita è necessario conoscere più nel particolare le protagoniste della pellicola.
Anna Stuart (Olivia Colman) ha il potere e la ricchezza derivanti dal suo essere la regina d’Inghilterra e può permettersi qualsiasi cosa, asservimenti e finte lodi comprese. È una donna che non spicca per avvenenza o intelligenza ma per il suo carattere capriccioso, insicuro, mutevole e bisognoso d’affetto. Anna è una donna che ha sofferto molto: ha perso, durante la gravidanza o poco dopo la nascita, 17 figli che ha “sostituito” con 17 coniglietti che vivono nella sua stanza.
A compensare la parte razionale c’è Sarah (Rachel Weisz), sua amica d’infanzia e confidente. Anna si sente così sicura nelle mani della sua amica che, spesso, la delega per la gestione di questioni politiche e delicate. Sarah è una donna affascinante, astuta, cinica, fredda, indipendente e coraggiosa. Le due donne insieme si compensano e sono indistruttibili per la complicità e l’affetto che le lega da anni. Sarah rappresenta il pilastro a cui Anna ha bisogno di aggrapparsi per non sprofondare nell’inquietudine e nella disperazione.
La situazione però inizia a prendere un piega diversa quando Sarah, troppo occupata a risolvere la guerra contro la Francia, trascura Anna che, di conseguenza, si sente abbandonata e ferita dall’amica. Abigail Masham (Emma Stone) approfitta di questa situazione per stringere un legame più intimo con Anna. Le due pian piano stringono un legame intimo tanto che “la favorita” della regina non è più Sarah.
Abigail ha un passato da nobildonna che, per una serie d’infelici circostanze, ha perso. Il suo unico obiettivo non è il bene di Anna ma quello di ritornare ad avere ciò che ha perso: titolo nobiliare, soldi e potere sociale. Anna diventa una pedina nelle sue mani infatti la figura di Sarah all’interno del regno viene messa in discussione.
Riuscirà Abigail ad ottenere ciò che brama? Sarah come reagirà a questo capovolgimento dei ruoli? Per scoprirlo non vi resta che guardare La favorita!
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Vittorio Gassman attore multimediale di Arianna Frattali
Icona dell’artista quale mattatore del palcoscenico, Vittorio Gassman, come molti suoi colleghi coetanei che in età giovanile hanno esordito e si sono costruiti una solida carriera nel mondo del teatro, vive in un periodo di transizione, dove nuovi media di massa come il cinema e, soprattutto, la televisione, si affacciano prepotentemente sulla scena, stravolgendo i modelli dell’arte e i canoni dell’intrattenimento.
Come dimostra la fortuna artistica dello stesso Gassman, l’adattamento a questi mezzi risulta cruciale per imporre la propria personalità, in cui l’eclettismo e la capacità di mescolare la cultura alta a quella popolare traccia la sorte dei «nuovi attori».
Questo studio delinea un profilo artistico di Vittorio Gassman secondo un’inedita prospettiva tesa a conciliare le varie sfaccettature della sua attività, in una visione appunto «multimediale» della sua arte attoriale.
Arianna Frattali: biografia
È ricercatrice presso l’Università del Salento e ha svolto attività di ricerca e insegnamento relative alle discipline dello spettacolo presso vari Atenei italiani.
È autrice di monografie – Presenze femminili fra teatro e salotto. Drammi e melodrammi nel Settecento lombardo-veneto (2010), Testo e performance dal Settecento al Duemila (2012), Didone abbandonata di Pietro Metastasio (2014), Santo Genet da Genet per la Compagnia della Fortezza (2019) – e numerosi saggi legati al teatro del Settecento, del secondo Novecento e del ventunesimo secolo.
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